Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

LIDO COMUNALE GENOESE ZERBI

Scheda Opera

  •  Torre Nervi detta “la Rotonda”, vista dalla terrazza percorribile del braccio sud
  • Particolare portico del braccio nord verso il livello basale della Torre Nervi
  • Particolare rampa di collegamento tra spiaggia e terrazze
  • Particolare giardino interno
  • Passeggiata soprelevata su braccio sud della struttura
  • Particolare Torre Nervi
  • Vista fronte mare dal braccio sud delle cabine
  • Vista fronte mare dal braccio nord delle cabine
  • Parte centrale Torre Nervi detta “la Rotonda”
  • Comune: Reggio di Calabria
  • Denominazione: LIDO COMUNALE GENOESE ZERBI
  • Indirizzo: Via Giunchi
  • Data: 1957 - 1962
  • Tipologia: Stabilimenti Balneari
  • Autori principali: Pier Luigi Nervi, Elisa La Face, Vincenzo Ziparo
Descrizione

La struttura complessiva del Lido si dispone su di un'area (28.500 mq) appartenente al Demanio e in concessione al Comune di Reggio Calabria.
Al centro di una doppia teoria di 789 cabine poste in doppia fila e su due piani che si segmentano per seguire l'andamento arcuato della costa, sorge la cosiddetta Torre Nervi, corpo di fabbrica di forma poligonale a tre piani fuori terra, con scheletro portante in calcestruzzo armato, chiusure in vetro e metallo laccato che era destinata a contenere una discoteca-night club e un bar-ristorante.
L’Ingegnere e Architetto Pier Luigi Nervi fu incaricato di progettare una struttura che sostituisse la rotonda del lido comunale che era stata demolita. Presentò tre diverse soluzioni, e fu selezionata quella che, secondo l’Ufficio Tecnico Comunale, possedeva ‘i requisiti per una graduale attuazione’.
Del progetto affidato all’Architetto Nervi sappiamo che le opere previste apparivano “molto impegnative sul piano economico” e se ne decise “una pratica graduale attuazione”, affidando allo Studio La Face-Ziparo di Reggio Calabria il compito di redigere il progetto esecutivo.
Numerosi disegni firmati La Face-Ziparo attestano dal 1964 al 1969 le complesse fasi del progetto, che realizza solo parzialmente il waterfront proposto da Nervi secondo direttive architettoniche concordate con lo stesso Nervi.
La Rotonda è la parte più significativa del progetto ed ha di base un poligono a sedici lati; che diventa quasi una circonferenza nel piccolo cortile interno e concentrico.
Il volume edilizio si sviluppa su tre piani di 480 mq ciascuno, con il terzo piano più ampio perché leggermente più sporgente.
La struttura è composta da pilastri e travi disposti in senso radiale, con un'altezza di circa 13 m. La superficie esterna è tutta finestrata secondo un sistema di montanti metallici e vetri; i telai metallici contengono infissi mobili a vasistas e porte a due ante per gli ingressi. Le partizioni interne sono in cartongesso, perciò alquanto modificabili a seconda degli allestimenti decisi dalle gestioni dei locali che periodicamente si sono susseguite in quegli spazi. Una struttura di controsoffittatura nasconde gli impianti tecnologici.
Sebbene segmentate le superfici esterne vetrate consentono una continua e sempre diversa relazione fra interno ed esterno, rendendo estremamente godibili gli interni da cui si gode una significativa vista sul braccio di mare dello Stretto di Messina, ma anche sul restante paesaggio, sul fronte a mare della città, etc.
Gli ingressi alla torre sono al piano terra ed al primo piano con percorso sospeso dalla passerella (ponte in ferro con due spuntoni e quattro tiranti) collegata con la passeggiata cittadina sopra la parte coperta della linea ferroviaria; il percorso prosegue a sinistra sul tetto praticabile delle cabine regalando scorci suggestivi del mare e dell'Etna sullo sfondo. Una interessante rampa esterna di matrice leggermente curvilinea connette con leggera pendenza i vari terrazzi con il piano terra (giardino interno).
All'interno due corpi scala ed un ascensore consentono i collegamenti verticali tra i diversi livelli.
Adiacenti alla Rotonda si dispongono: un'area quadrata libera e piantumata; due blocchi rettangolari – nei quali trovano posto i locali destinati a negozi – schermati da profondi porticati e un corpo destinato all’utilizzo come palestra.
Da questo nucleo edilizio denso ma ben articolato – i cui elementi componenti sono legati da aree verdi contigue e da porticati che si configurano come utili elementi distributori connessi intorno al suo ideale "perno" (la Rotonda) – si dipartono due elementi lineari, ovvero le lunghe teorie di cabine che si dispongono seguendo il profilo della costa.
Il “braccio” delle cabine nord più lontane dalla Rotonda è l'unica parte che si conservi dello stabilimento balneare degli anni Trenta del Novecento: il corpo delle cabine (che misurano una superficie interna di circa 5 mq) è preceduto e schermato da un profondo e semplice porticato e da una meno sporgente soletta, mentre le ringhiere tubolari e gli oblò richiamano lo stile razionalista "marinaro" del tempo. Il lungo corpo edilizio presenta un flesso per chiudere il suo svolgimento – con una sorta di corpo di testata porticato e a matrice semicircolare – a ridosso dell'alveo del torrente Caserta.
Le cabine del progetto nuovo del Lido sono anch'esse concepite come lunghe stecche (doppie nello spessore), di unità sovrapposte, intervallate da corpi-scala; sono dislocate a sud della Rotonda, per la maggior parte (otto sezioni), ma una porzione di esse (poco più di una sezione) è anche sul lato nord (fra la Rotonda e le cabine preesistenti). Ciascuna cabina ha una superficie di 3 mq ed un'altezza di m. 2,5. Il piano di copertura (in laterizi e cemento) delle cabine del settore sud è percorribile a piedi e costituisce una piacevole passeggiata soprelevata: le pareti delle "stecche" delle cabine sono bianche con gli infissi e le ringhiere colorate in blu sui lati prospicienti il mare, mentre sono colorate in beige con infissi e ringhiere marroni quelle verso l'entroterra e la città.

Info
  • Progetto: 1957 - 1957
  • Esecuzione: 1962 - 1962
  • Tipologia Specifica: Stabilimento balneare
  • Committente: Amministrazione comunale di Reggio Calabria
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Stabilimento balneare
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Elisa La Face Progetto esecutivo Progetto SI
Pier Luigi Nervi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=33915 SI
Mario Nervi Collaboratore Progetto NO
Antonio Nervi Collaboratore Progetto NO
Vittorio Nervi Collaboratore Progetto NO
Vincenzo Ziparo Progetto esecutivo Progetto SI
  • Strutture: c.a.
  • Materiale di facciata: intonaco
  • Coperture: lastrico solare; solaio pavimentato
  • Serramenti: metallo; legno; vetro
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Discreto

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L’Ingegnere e Architetto Pier Luigi Nervi fu incaricato di progettare una struttura che sostituisse la rotonda del lido comunale che era stata demolita. Presentò tre diverse soluzioni, e fu selezionata quella che, secondo l’Ufficio Tecnico Comunale, possedeva ‘i requisiti per una graduale attuazione’.
Del progetto affidato all’Architetto Nervi sappiamo che le opere previste apparivano “molto impegnative sul piano economico” e se ne decise “una pratica graduale attuazione”, affidando allo Studio La Face-Ziparo di Reggio Calabria il compito di redigere il progetto esecutivo. 
Numerosi disegni firmati La Face-Ziparo attestano dal 1964 al 1969 le complesse fasi del progetto, che realizza solo parzialmente il waterfront proposto da Nervi secondo direttive architettoniche concordate con lo stesso Nervi.
La Rotonda è la parte più significativa del progetto ed ha di base un poligono a sedici lati; che diventa quasi una circonferenza nel piccolo cortile interno e concentrico. 
Il volume edilizio si sviluppa su tre piani di 480 mq ciascuno, con il terzo piano più ampio perché leggermente più sporgente. 
La struttura è composta da pilastri e travi disposti in senso radiale, con un'altezza di circa 13 m. La superficie esterna è tutta finestrata secondo un sistema di montanti metallici e vetri; i telai metallici contengono infissi mobili a vasistas e porte a due ante per gli ingressi. Le partizioni interne sono in cartongesso, perciò alquanto modificabili a seconda degli allestimenti decisi dalle gestioni dei locali che periodicamente si sono susseguite in quegli spazi. Una struttura di controsoffittatura nasconde gli impianti tecnologici.  
Sebbene segmentate le superfici esterne vetrate consentono una continua e sempre diversa relazione fra interno ed esterno, rendendo estremamente godibili gli interni da cui si gode una significativa vista sul braccio di mare dello Stretto di Messina, ma anche sul restante paesaggio, sul fronte a mare della città, etc. 
Gli ingressi alla torre sono al piano terra ed al primo piano con percorso sospeso dalla passerella (ponte in ferro con due spuntoni e quattro tiranti) collegata con la passeggiata cittadina sopra la parte coperta della linea ferroviaria; il percorso prosegue a sinistra sul tetto praticabile delle cabine regalando scorci suggestivi del mare e dell'Etna sullo sfondo. Una interessante rampa esterna di matrice leggermente curvilinea connette con leggera pendenza i vari terrazzi con il piano terra (giardino interno). 
All'interno due corpi scala ed un ascensore consentono i collegamenti verticali tra i diversi livelli.
Adiacenti alla Rotonda si dispongono: un'area quadrata libera e piantumata; due blocchi rettangolari – nei quali trovano posto i locali destinati a negozi – schermati da profondi porticati e un corpo destinato all’utilizzo come palestra. 
Da questo nucleo edilizio denso ma ben articolato – i cui elementi componenti sono legati da aree verdi contigue e da porticati che si configurano come utili elementi distributori connessi intorno al suo ideale "perno" (la Rotonda) – si dipartono due elementi lineari, ovvero le lunghe teorie di cabine che si dispongono seguendo il profilo della costa. 
Il “braccio” delle cabine nord più lontane dalla Rotonda è l'unica parte che si conservi dello stabilimento balneare degli anni Trenta del Novecento: il corpo delle cabine (che misurano una superficie interna di circa 5 mq) è preceduto e schermato da un profondo e semplice porticato e da una meno sporgente soletta, mentre le ringhiere tubolari e gli oblò richiamano lo stile razionalista "marinaro" del tempo. Il lungo corpo edilizio presenta un flesso per chiudere il suo svolgimento – con una sorta di corpo di testata porticato e a matrice semicircolare – a ridosso dell'alveo del torrente Caserta.
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  • Provvedimenti di tutela: Dichiarazione di notevole interesse
  • Data Provvedimento: D.C.R.. 15/06/2015, n. 87
  • Riferimento Normativo: D. Lgs 42/2004 art. 10, c. 3, lett. d); legge 633/1941
  • Altri Provvedimenti: DD1/04/2014
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Cipriani Fernando 1979 La grande “incompiuta” di Pier Luigi Nervi “poeta del cemento armato” Calabria sconosciuta, n, 2-5 Chiaravalle Centrale (CZ) 38-42 Si
Currò Giusy, Quattrocchi Angela, Baccari Rosanna 1979 La realizzazione del Lido comunale di Reggio Calabria da un progetto di Pier Luigi Nervi Materiali e strutture: problemi di conservazione, n.5-6 Roma 206-247 Si
Frangipane Raffaella 1982 Il lido comunale di Reggio Calabria: piano regolatore di sistemazione di Pierluigi Nervi, progetto esecutivo, stato attuale Brutium, n. 4 Reggio Calabria 18-21 Si
Trombetta Agazio 1998 Reggio e il suo lido: vicende ed incanti Culture Reggio Calabria Si
Cipriani Fernando 2009 "Il progetto di Pier Luigi Nervi per il lido", in Laganà Renato (a cura di) Gangemi Roma 365-367 Si
Arcidiacono Giuseppe Carlo 2011 La rotonda sul lido di Reggio Calabria Ananké: cultura, storia e tecniche della conservazione, n. 64 Firenze 14-24 Si
Mazzacuva Giuseppe 2011 Il Lido Comunale Genoese Zerbi : l'impianto balneare di Reggio Calabria Iiriti Reggio Calabria Si
Arcidiacono Giuseppe Carlo 2012 "Reggio Calabria. Il Lido comunale e la Rotonda" in Bianchino Gloria, Costi Dario (a cura di) "Cantiere Nervi: la costruzione di un'identità: storie, geografie, paralleli" Skira Milano 197-203 Si
Arcidiacono Giuseppe Carlo 2016 Conservazione e riforma del Lido Gangemi Roma 536-539 Si
Martorano Francesca 2020 L'Architettura in Calabria dal 1945 ad oggi Iiriti Reggio Calabria 58-59 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Centro archivi architettura Nervi Pier Luigi Fondazione Museo delle arti del XXI secolo - MAXXI. Progetto lido comunale

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
 Torre Nervi detta “la Rotonda”, vista dalla terrazza percorribile del braccio sud Torre Nervi detta “la Rotonda”, vista dalla terrazza percorribile del braccio sud F. Marino - 2017
Particolare portico del braccio nord verso il livello basale della Torre Nervi Particolare portico del braccio nord verso il livello basale della Torre Nervi F. Marino - 2017
Particolare rampa di collegamento tra spiaggia e terrazze Particolare rampa di collegamento tra spiaggia e terrazze F. Marino - 2017
Particolare giardino interno Particolare giardino interno F. Marino - 2017
Passeggiata soprelevata su braccio sud della struttura Passeggiata soprelevata su braccio sud della struttura F. Marino - 2017
Particolare Torre Nervi Particolare Torre Nervi F. Marino - 2017
Vista fronte mare dal braccio sud delle cabine Vista fronte mare dal braccio sud delle cabine F. Marino - 2017
Vista fronte mare dal braccio nord delle cabine	Vista fronte mare dal braccio nord delle cabine F. Marino - 2017
Parte centrale Torre Nervi detta “la Rotonda” Parte centrale Torre Nervi detta “la Rotonda” F. Marino - 2017

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Università Mediterranea di Reggio Calabria DASTEC
Responsabile scientifico: Laura Thermes


Scheda redatta da Fabrizia Berlingeri
creata il 31/12/2006
ultima modifica il 12/03/2024

Revisori:

Università degli Studi di Mediterranea di Reggio Calabria - Dipartimento PAU Resp. Scient. Francesca Martorano; Ferdinando Marino 2016

Battaglia Laura 2022