Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CHIESA DI SAN GIOVANNI BOSCO

Scheda Opera

  • Dettaglio angolo fabbricato residenziale
  • Pianta piano terra
  • Vista dall'alto
  • Vista da piazza San Giovanni Bosco
  • Vista prospetto posteriore dall'oratorio
  • Particolare cupola
  • Vista prospetto principale
  • Vista esterna chiesa e fabbricato residenziale
  • Dettaglio lanterna
  • Dettaglio facciata principale
  • Dettaglio facciata laterale
  • Dettaglio architrave portico d'ingresso
  • Dettaglio portone bronzeo centrale con fregio di Papi
  • Vista fabbricati residenziali su piazza San Giovanni Bosco
  • Particolare porticato fabbricato residenziale su piazza San Giovanni Bosco
  • Comune: Roma
  • Località: Don Bosco
  • Denominazione: CHIESA DI SAN GIOVANNI BOSCO
  • Indirizzo: Viale dei Salesiani N. 9
  • Data: 1952 - 1964
  • Tipologia: Edifici per il culto
  • Autori principali: Gaetano Rapisardi
Descrizione

La basilica fu costruita agli inizi degli anni cinquanta del Novecento dal noto architetto siciliano Gaetano Rapisardi, che vinse il concorso indetto dalla Pontificia Commissione per l’Arte Sacra per conto dei Salesiani. L’impianto della chiesa è quasi primitivo: su un basamento rettangolare alto 20 m poggiano due cupole, la più piccola in corrispondenza dell’altare e la maggiore al centro, alta circa 47 m.

Esternamente la basilica si presenta compatta e dominata dalle due cupole, di cui la maggiore ha un diametro di circa 40 m (la terza per dimensioni tra le chiese di Roma, dopo la cupola del Pantheon e quella della Basilica di San Pietro). Nella sua parte terminale è collocata un'opera bronzea di Alessandro Monteleone composta da quattro angeli, di tre metri d'altezza, che sorreggono una corona sormontata da una croce. La facciata è suddivisa da lesene in 7 campate. Dallo scomparto centrale fuoriesce un altorilievo raffigurante l’Apoteosi di san Giovanni Bosco dello scultore Arturo Dazzi. Questo è accompagnato da 6 statue marmoree raffiguranti gli arcangeli Michele e Gabriele di Ercole Drei, i papi Pio IX e Pio XI di Francesco Nagni, i santi Francesco di Sales e Giuseppe Cafasso. Nella facciata è incluso il portico, con cinque porte bronzee, di cui la centrale e principale, è alta 10 metri. Le due porte mediane sono accompagnate da statue bronzee di angeli, opera di Eugenio De Courten, mentre le due porte esterne sono sormontate da statue bronzee di Attilio Selva, una raffigurante Cristo redentore e l'altra San Giovanni Battista.

L'interno della chiesa è a pianta basilicale a tre navate (29 m la larghezza della centrale e 3 m quelle laterali) separate da 12 pilastri, e con transetto, separato dalla chiesa da 4 pilastri, la cui altezza è dimezzata da 2 larghe tribune. Travi disposte nei sensi ortogonale e diagonale costituiscono un enorme cassone-solaio di 3 m di spessore, da dove si elevano 2 fascioni circolari ricoperti da mosaici policromi. Il tamburo della cupola maggiore è formato da 2 loggiati: quello inferiore alto 10,50 m è chiuso all’esterno da ampie vetrate, quello superiore alto 6,65 m è chiuso all'interno da vetrate. In forma analoga si eleva il tamburo della cupola minore, che, sopra il fascione mosaicato presenta solo un ordine di vetrate a colori e insiste sul presbiterio come un elegante baldacchino.
La parete di fondo si presenta come un grandioso scenario che si alza fino alla cupola minore. È una superficie di 220 mq dove il grande mosaico di Giovanni Brancaccio, formato da 15 milioni di tesserine, è messo in risalto per contrasto da 8 bassorilievi che lo fiancheggiano, raffiguranti alcuni episodi significativi della vita del santo piemontese. Sulle navate laterali insistono dodici cappelle laterali, sei per lato, arricchite da opere d'arte di artisti del Novecento italiano.

La chiesa fu progettata assieme alla piazza per conferire all’intero sistema un carattere unitario. Questo senso di unità è ottenuto attraverso l‘ordine gigante delle facciate residenziali, che unifica nel disegno due piani e consente alle abitazioni una relazione diretta con il tamburo principale della chiesa. Dal punto di vista tipologico le residenze riprendono le indicazioni della piazza porticata contenute nel piano particolareggiato del 1942.

Info
  • Progetto: 1952 -
  • Esecuzione: 1952 - 1964
  • Committente: Pontificia Commissione per l’Arte Sacra
  • Proprietà: Proprietà Ente religioso
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Giovanni Brancaccio Artista Progetto NO
Arturo Dazzi Artista Progetto NO
Eugenio De Courten Artista Progetto NO
Ercole Drei Artista Progetto NO
Alessandro Monteleone Artista Progetto NO
Francesco Nagni Artista Progetto NO
Gaetano Rapisardi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/gaetano-rapisardi_(Dizionario-Biografico)/ SI
Attilio Selva Artista Progetto NO
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: materiali lapidei
  • Coperture: cupola o volta
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
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Esternamente la basilica si presenta compatta e dominata dalle due cupole, di cui la maggiore ha un diametro di circa 40 m (la terza per dimensioni tra le chiese di Roma, dopo la cupola del Pantheon e quella della Basilica di San Pietro). Nella sua parte terminale è collocata un'opera bronzea di Alessandro Monteleone composta da quattro angeli, di tre metri d'altezza, che sorreggono una corona sormontata da una croce. La facciata è suddivisa da lesene in 7 campate. Dallo scomparto centrale fuoriesce un altorilievo raffigurante l’Apoteosi di san Giovanni Bosco dello scultore Arturo Dazzi. Questo è accompagnato da 6 statue marmoree raffiguranti gli arcangeli Michele e Gabriele di Ercole Drei, i papi Pio IX e Pio XI di Francesco Nagni, i santi Francesco di Sales e Giuseppe Cafasso. Nella facciata è incluso il portico, con cinque porte bronzee, di cui la centrale e principale, è alta 10 metri. Le due porte mediane sono accompagnate da statue bronzee di angeli, opera di Eugenio De Courten, mentre le due porte esterne sono sormontate da statue bronzee di Attilio Selva, una raffigurante Cristo redentore e l'altra San Giovanni Battista.

L'interno della chiesa è a pianta basilicale a tre navate (29 m la larghezza della centrale e 3 m quelle laterali) separate da 12 pilastri, e con transetto, separato dalla chiesa da 4 pilastri, la cui altezza è dimezzata da 2 larghe tribune. Travi disposte nei sensi ortogonale e diagonale costituiscono un enorme cassone-solaio di 3 m di spessore, da dove si elevano 2 fascioni circolari ricoperti da mosaici policromi. Il tamburo della cupola maggiore è formato da 2 loggiati: quello inferiore alto 10,50 m è chiuso all’esterno da ampie vetrate, quello superiore alto 6,65 m è chiuso all'interno da vetrate. In forma analoga si eleva il tamburo della cupola minore, che, sopra il fascione mosaicato presenta solo un ordine di vetrate a colori e insiste sul presbiterio come un elegante baldacchino.
La parete di fondo si presenta come un grandioso scenario che si alza fino alla cupola minore. È una superficie di 220 mq dove il grande mosaico di Giovanni Brancaccio, formato da 15 milioni di tesserine, è messo in risalto per contrasto da 8 bassorilievi che lo fiancheggiano, raffiguranti alcuni episodi significativi della vita del santo piemontese. Sulle navate laterali insistono dodici cappelle laterali, sei per lato, arricchite da opere d'arte di artisti del Novecento italiano. 

La chiesa fu progettata assieme alla piazza per conferire all’intero sistema un carattere unitario. Questo senso di unità è ottenuto attraverso l‘ordine gigante delle facciate residenziali, che unifica nel disegno due piani e consente alle abitazioni una relazione diretta con il tamburo principale della chiesa. Dal punto di vista tipologico le residenze riprendono le indicazioni della piazza porticata contenute nel piano particolareggiato del 1942.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
M.C. 1959 La chiesa di S. Giovanni Bosco in Roma Studi Romani n. 7 Si
Ceschi Carlo 1963 Le chiese di Roma dagli inizi del Neoclassico al 1961 Cappelli Bologna 219-221; Figure 281-287 No
Liverani Pier Giorgio 1965 Arte e urbanistica per le chiese parrocchiali Capitolium n. 11 540-547 No
Pilla Ruggero 1969 La basilica di S. Giovanni Bosco in Roma Società editrice internazionale Torino Si
Passeri Alfredo, Ruggeri Elena, Unali Maurizio 1990 La chiesa e la piazza di S. Giovanni Bosco al Tuscolano Dossier di urbanistica e cultura del territorio n. 10 Roma 58-81 No
Sgarbi Vittorio 1991 Dizionario dei monumenti italiani e dei loro autori. Roma. Dal Rinascimento ai giorni nostri Bompiani Milano 219 No
Touring Club Italiano 1993 Guida d'Italia. Roma Touring Milano 754 No
Rendina Claudio 2000 Le Chiese di Roma Newton & Compton Milano 132 No
Remiddi Gaia, Greco Antonella, Bonavita Antonella, Ferri Paola 2000 Il moderno attraverso Roma. Guida a 200 architetture e alle loro opere d’arte Palombi Roma Scheda M130 Si
Antonellis Sara 2006 San Giovanni Bosco, in Mavilio Stefano (a cura di), Guida all'architettura sacra. Roma 1945-2005 Electa Milano 135-136 Si
Fronzuto Graziano 2007 Organi di Roma. Guida pratica orientativa agli organi storici e moderni Leo Samuele Olschki Firenze 151–155 No
Ciuffetti Ruggero 2009 La Basilica di San Giovanni Bosco in Roma Litotipografia Istituto Salesiano Pio XI Roma Si
Purini Franco 2022 " Una mediazione tuscolana", in: Clementina Barucci, Marco Falsetti (a cura di), Gaetano Rapisardi architetto 1893 - 1988 Campisano Roma 49 - 54 Si
Falsetti Marco 2022 "Una città ideale alla periferia di Roma: il quartiere Don Bosco e il modello rapisardiano di costruzione della forma urbana"", in: Clementina Barucci, Marco Falsetti (a cura di), Gaetano Rapisardi architetto 1893 - 1988 Campisano Roma 163 - 178 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Dettaglio angolo fabbricato residenziale Dettaglio angolo fabbricato residenziale Luciano Antonino Scuderi - 2018
Pianta piano terra Pianta piano terra
Vista dall'alto Vista dall'alto
Vista da piazza San Giovanni Bosco Vista da piazza San Giovanni Bosco
Vista prospetto posteriore dall'oratorio Vista prospetto posteriore dall'oratorio
Particolare cupola Particolare cupola Luciano Antonino Scuderi - 2018
Vista prospetto principale Vista prospetto principale Luciano Antonino Scuderi - 2018
Vista esterna chiesa e fabbricato residenziale Vista esterna chiesa e fabbricato residenziale Luciano Antonino Scuderi - 2018
Dettaglio lanterna Dettaglio lanterna Luciano Antonino Scuderi - 2018
Dettaglio facciata principale Dettaglio facciata principale Luciano Antonino Scuderi - 2018
Dettaglio facciata laterale Dettaglio facciata laterale Luciano Antonino Scuderi - 2018
Dettaglio architrave portico d'ingresso Dettaglio architrave portico d'ingresso Luciano Antonino Scuderi - 2018
Dettaglio portone bronzeo centrale con fregio di Papi Dettaglio portone bronzeo centrale con fregio di Papi Luciano Antonino Scuderi - 2018
Vista fabbricati residenziali su piazza San Giovanni Bosco Vista fabbricati residenziali su piazza San Giovanni Bosco Luciano Antonino Scuderi - 2018
Particolare porticato fabbricato residenziale su piazza San Giovanni Bosco Particolare porticato fabbricato residenziale su piazza San Giovanni Bosco Luciano Antonino Scuderi - 2018

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Università degli studi di Roma
Responsabile scientifico: Piero Ostilio Rossi


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 28/02/2025

Revisori:

Alberto Coppo 2021

Luciano A. Scuderi 2024