Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PALAZZINA IN VIALE TIZIANO

Scheda Opera

  • Pianta piano tipo
  • Prospetto su via dei Sansovino
  • Particolare facciata
  • Vista da via Flaminia
  • Comune: Roma
  • Località: Parioli
  • Denominazione: PALAZZINA IN VIALE TIZIANO
  • Indirizzo: Viale Tiziano N. 19
  • Data: 1962 - 1963
  • Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
  • Autori principali: Dino De Riso
Descrizione

L’opera di Domenico De Riso, realizzata nel 1962, si trova in un lotto inconsueto per una palazzina, cioè nella fascia compresa fra viale Tiziano, via Flaminia e via Sansovino: presenta quindi tre fronti su strada, e non uno solo come accade comunemente nelle palazzine romane. Nella sua versione più comune infatti, la palazzina romana ha un fronte su strada e 3 fronti secondari che di norma si affacciano sull'omologo fronte di una palazzina contigua. Nella maggior parte dei casi quindi la soluzione architettonica è affidata al disegno bidimensionale della “facciata”; gli altri lati, generalmente poco visibili, sono considerati un elemento di minore importanza dell’edificio e come tali progettati senza una particolare cura. Questa condizione di esposizione su tre lati modifica in maniera sensibile il classico schema compositivo. L’edificio si trova inoltre in posizione arretrata rispetto al filo esterno del lotto, lasciando libera un’area a parcheggio.

La peculiarità dell’opera si ravvisa nell'andamento ondulatorio delle pareti determinato dalla presenza di tre linee di forza nell'impianto. Ciò genera una particolare attenzione per la volumetria e il trattamento delle facciate. Tradizionale è la scelta della soluzione a blocco compatto che garantisce il massimo sfruttamento dell’area e la rispondenza al Regolamento edilizio, mentre il volume edificato viene suddiviso in due zone nettamente distinte, con una destinazione mista tipica degli anni ’60, a cui corrispondono due differenti soluzioni architettoniche. La stratificazione di funzioni differenti per i vari piani dell’edificio richiama l’antica articolazione della facciata del palazzo storico in piano nobile e piani di servizio. La parte inferiore infatti ospita due piani di uffici, quella superiore è destinata alle residenze.

La zona inferiore è a sua volta divisa in due parti da un’ondulazione in aggetto del fronte: in questo modo il piano rialzato assume una chiara funzione di basamento accentuata dall'arretramento in corrispondenza del fronte su via dei Sansovino e in parte su via Flaminia. Entrambi questi piani più bassi sono caratterizzati da numerose superfici vetrate, tanto da creare una sorta di fascia trasparente, che nel primo caso si sviluppa su metà dell’altezza del piano, interrotta solo dalla struttura, mentre nel secondo è totale e riveste completamente l’edificio. La parte superiore delle finestre degli uffici è trattata come parte del muro di mattoni, che proprio da quel punto comincia, e serve a sottolineare l’idea di “piano nobile tradizionale”.

La parte residenziale, invece, si sviluppa secondo uno schema formale uguale per tutti e tre i prospetti: a sinistra una serie di balconi con un forte aggetto, elementi compositivi essenziali della facciata, a seguire il fronte si fa ondulato e, per tutta la lunghezza, due fasce marcapiano orizzontali leggermente arretrate mettono in evidenza il quarto ed il quinto solaio, spezzando la continuità delle fasce piene sagomate, e le travi mensola, che sostituiscono le travi perimetrali, eliminate proprio per evidenziare i solchi. Le fenditure consentono inoltre l’alloggiamento dei motori per i condizionatori d’aria, evitandone l’interferenza con il disegno dei prospetti. L’aspetto unitario dell’edificio, che risolve l’apparente contraddizione tra la cornice di cemento e la costruzione in muratura, è dato, oltre che dalla serialità formale, dall'uniformità del particolare tipo di trattamento della facciate, rivestite in mattoni di cotto sabbiati disposti a filari sovrapposti. Il volume è completato da un piano attico, leggermente arretrato rispetto al corpo centrale.

La planimetria dell’edificio è organizzata intorno ad un doppio corpo scala centrale, collocata tra due chiostrine circolari, che formano un atrio d’ingresso e pianerottoli d’ingresso ad ogni piano. Lo schema distributivo del piano tipo comprende quattro alloggi situati negli angoli, tutti di dimensioni diverse: variano nella metratura dal bilocale destinato a studio all'appartamento più grande con tre camere e salone. Sulle due corti circolari si affacciano i bagni e gli ambienti di servizio degli appartamenti.

Info
  • Progetto: 1962 -
  • Esecuzione: 1962 - 1963
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Dino De Riso Progetto architettonico Progetto SI
Ditta Fornaci Mariani (rivestimenti esterni) Impresa esecutrice Esecuzione NO
Ditta Miconi (infissi) Impresa esecutrice Esecuzione NO
Società “Casa Via Sansovino” Impresa esecutrice Esecuzione NO
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: mattoni di cotto sabbiati, calcestruzzo a faccia vista
  • Coperture: piana
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono

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La peculiarità dell’opera si ravvisa nell'andamento ondulatorio delle pareti determinato dalla presenza di tre linee di forza nell'impianto. Ciò genera una particolare attenzione per la volumetria e il trattamento delle facciate. Tradizionale è la scelta della soluzione a blocco compatto che garantisce il massimo sfruttamento dell’area e la rispondenza al Regolamento edilizio, mentre il volume edificato viene suddiviso in due zone nettamente distinte, con una destinazione mista tipica degli anni ’60, a cui corrispondono due differenti soluzioni architettoniche. La stratificazione di funzioni differenti per i vari piani dell’edificio richiama l’antica articolazione della facciata del palazzo storico in piano nobile e piani di servizio. La parte inferiore infatti ospita due piani di uffici, quella superiore è destinata alle residenze. 

La zona inferiore è a sua volta divisa in due parti da un’ondulazione in aggetto del fronte: in questo modo il piano rialzato assume una chiara funzione di basamento accentuata dall'arretramento in corrispondenza del fronte su via dei Sansovino e in parte su via Flaminia. Entrambi questi piani più bassi sono caratterizzati da numerose superfici vetrate, tanto da creare una sorta di fascia trasparente, che nel primo caso si sviluppa su metà dell’altezza del piano, interrotta solo dalla struttura, mentre nel secondo è totale e riveste completamente l’edificio. La parte superiore delle finestre degli uffici è trattata come parte del muro di mattoni, che proprio da quel punto comincia, e serve a sottolineare l’idea di “piano nobile tradizionale”. 

La parte residenziale, invece, si sviluppa secondo uno schema formale uguale per tutti e tre i prospetti: a sinistra una serie di balconi con un forte aggetto, elementi compositivi essenziali della facciata, a seguire il fronte si fa ondulato e, per tutta la lunghezza, due fasce marcapiano orizzontali leggermente arretrate mettono in evidenza il quarto ed il quinto solaio, spezzando la continuità delle fasce piene sagomate, e le travi mensola, che sostituiscono le travi perimetrali, eliminate proprio per evidenziare i solchi. Le fenditure consentono inoltre l’alloggiamento dei motori per i condizionatori d’aria, evitandone l’interferenza con il disegno dei prospetti. L’aspetto unitario dell’edificio, che risolve l’apparente contraddizione tra la cornice di cemento e la costruzione in muratura, è dato, oltre che dalla serialità formale, dall'uniformità del particolare tipo di trattamento della facciate, rivestite in mattoni di cotto sabbiati disposti a filari sovrapposti. Il volume è completato da un piano attico, leggermente arretrato rispetto al corpo centrale. 

La planimetria dell’edificio è organizzata intorno ad un doppio corpo scala centrale, collocata tra due chiostrine circolari, che formano un atrio d’ingresso e pianerottoli d’ingresso ad ogni piano. Lo schema distributivo del piano tipo comprende quattro alloggi situati negli angoli, tutti di dimensioni diverse: variano nella metratura dal bilocale destinato a studio all'appartamento più grande con tre camere e salone. Sulle due corti circolari si affacciano i bagni e gli ambienti di servizio degli appartamenti. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Bene Francesco 1965 Palazzina in via dei Sansovino a Roma L'Architettura. Cronache e Storia n. 118 234-239 Si
De Guttry Irene 1978 Guida di Roma moderna dal 1870 ad oggi De Luca Roma 99 No
Rossi Piero Ostilio 1984 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-1984 (I ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 143 Si
Muratore Giorgio, Capuano Alessandra, Garofalo Francesco, Pellegrini Ettore 1988 Italia. Gli ultimi trent'anni Zanichelli Bologna 337; Scheda n. 55 No
Rossi Piero Ostilio 1991 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-1991 (II ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 137 Si
Rossi Piero Ostilio 2000 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-2000 (III ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 137 Si
Aymonino Aldo 2001 La palazzina romana Abitare n. 408 126-129 No
De Guttry Irene 2001 Guida di Roma moderna dal 1870 ad oggi De Luca Roma 97 No
Argenti Maria, Spesso Marco (a cura di) 2001 Architetture dimenticate del Novecento. Itinerari romani 1 Prospettive Roma Scheda n. 12 No
Vittorini Alessandra (a cura di) 2004 Dalle armi alle arti. Trasformazione e nuove funzioni urbane nel quartiere Flaminio Gangemi Roma 66 No
Mezzetti Carlo (a cura di) 2008 Il disegno della palazzina romana Kappa Roma 130-131 No
Rossi Piero Ostilio 2012 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-2011 (IV ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 137 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Pianta piano tipo Pianta piano tipo
Prospetto su via dei Sansovino Prospetto su via dei Sansovino
Particolare facciata Particolare facciata
Vista da via Flaminia Vista da via Flaminia

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Università degli studi di Roma "Sapienza"
Responsabile scientifico: Piero Ostilio Rossi


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 28/02/2025

Revisori:

Alberto Coppo 2021