PALAZZO CAPUTI
Scheda Opera
- Comune: Reggio di Calabria
- Denominazione: PALAZZO CAPUTI
- Indirizzo: Viale Genoese Zerbi, N. 29
- Data: 1968 - 1968
- Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
- Autori principali: Giuseppe Imbesi, Antonio Pucci
Descrizione
L'edificio sorge in un sito molto interessante: è prospiciente con il suo prospetto principale sul viale Genoese Zerbi, è contiguo all'Hotel Excelsior e all’edificio che ospitava il locale “Roof Garden”, ha di fronte il Lido Comunale, la Stazione ferroviaria di Reggio Calabria Lido e il mare della la Rada dei Giunchi e la Sicilia sullo sfondo.
L'area edificabile sulla quale insiste l'edificio ha forma triangolare; la via Maldonato, sulla quale affaccia il prospetto laterale libero, è in forte pendenza e consente l'ingresso al garage e ai locali di servizio (cantine, caldaie, etc.) nel piano seminterrato.
Le planimetrie di progetto si rivelano essenziali per comprendere la distribuzione interna e il movimento delle pareti di chiusura e ci mostrano una struttura su sei livelli, uno dei quali interrato.
In primo luogo, si può osservare come al piano terra lo spazio venga destinato a negozi, i cui ingressi si aprono sotto un basso porticato (che prosegue idealmente quello dell’adiacente Roof Garden, ora in uno stato di totale degrado) accentuato dal notevole sbalzo del volume dell'edificio (circa 2 metri) a partire dal primo piano e da grossi pilastri cilindrici.
In particolare appare evidente come i volumi dei balconi nel prospetto principale non siano stati previsti in progetto e possano quindi essere il risultato di successivi interventi.
Al secondo piano, si può vedere che la superficie abitabile è stata divisa in due unità e la forma triangolare del lotto viene affrontata facendo assorbire l’irregolarità geometrica all'ambiente di soggiorno, la cui forma rettangolare viene tagliata quasi in diagonale dalla parete finestrata che si piega verso il piccolo terrazzo (anch'esso triangolare) sul quale affaccia anche una camera da letto-studio. Il resto dello spazio è distribuito in modo più regolare.
In questo stesso piano l'altra metà è destinata ad uffici- studi professionali illuminati dalle finestre in serie lamellate.
Il prospetto principale è caratterizzato da diversi elementi e presenta notevoli gradi di asimmetria ed anche una notevole complessità di lettura.
Appare subito all’osservatore una fascia ad andamento orizzontale, segnata da un sistema di lamelle frangisole in cemento, corrispondente alla parte sud del prospetto del primo piano, probabilmente in risposta alla diversa destinazione d'uso (uffici-studi professionali) di quella metà piano.
Nel secondo e terzo piano sono stati previsti quattro appartamenti sovrapposti, incernierati – come i sottostanti – nel blocco cilindrico del corpo scala. La loro distribuzione interna varia leggermente così come la superficie non identica.
Al quarto piano, sul lato sud, viene introdotto un terrazzo molto ampio sul quale affaccia anche il volume in elevazione del piano soprastante (che si può definire come una sorta di attico in sovrapposizione, non presente nelle planimetrie di progetto). Sul lato nord del prospetto principale, invece, non ci sono variazioni nella configurazione del prospetto.
I prospetti minori, trattati molto semplicemente si aprono all'esterno con piccoli balconi e finestre.
Il piccolo cortile posteriore è stato coperto da una struttura vetrata leggera; ma sulla sua "area" affacciano il balconi posteriori che ricalcano la curva del prospetto cui appartengono.
Infine, l'atrio d'ingresso, benché di dimensioni contenute e contraddistinto dall'impiego di materiali di non particolare pregio (semplici marmi nel pavimento, intonaco con forte colorazione verde, portone di modesta fattura in alluminio) ha una sua configurazione densa di "segni": al modesto vano d'ingresso vero e proprio segue – schermato da un pilastro circolare – il vano dei collegamenti verticali, ovvero un piccolo ascensore e una scala a chiocciola con rampe a sbalzo; il parapetto, in ferro, di semplice fattura rende più decisa l'immagine prospettica della spirale verticale.
Info
- Progetto: 1968 - 1968
- Esecuzione: 1968 - 1968
- Proprietà: Nessuna opzione
- Destinazione originaria: Abitazioni e attività commerciale
Autori
- Strutture: cemento armato
- Materiale di facciata: intonaco
- Coperture: solaio piano
- Serramenti: metallo; vetro
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 123
- Particella: 285
Note
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Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Martorano Francesca | 2020 | L'Architettura in Calabria dal 1945 ad oggi | Iiriti | Reggio Calabria | 76-77 | Si |
Fonti Archivistiche
Titolo | Autore | Ente | Descrizione | Conservazione |
---|---|---|---|---|
Palazzo Caputi | Imbesi Giuseppe; Pucci Antonio | Archivio di Stato di Reggio Calabria | 892 Caputi dott. Giovanbattista, RC, 27168 /17.2, busta 24 Elaborati di progetto |
Allegati
Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato regionale per la CalabriaTitolare della ricerca: Università degli Studi di Mediterranea di Reggio Calabria - Dipartimento PAU
Responsabile scientifico: Francesca Martorano
Scheda redatta da Elena Trunfio
creata il 31/12/2006
ultima modifica il 24/01/2025
Revisori:
Battaglia Laura 2022