MU.SA.BA.
Scheda Opera
- Comune: Mammola
- Denominazione: MU.SA.BA.
- Indirizzo: Viale Parco Museo Santa Barbara
- Data: 1969 - 2010
- Tipologia: Musei e Aree archeologiche
- Autori principali: Nicodemo Spatari
Descrizione
Il MUSABA è l'unico museo in Calabria ad interagire con il paesaggio circostante ma anche a proporsi come laboratorio artistico sperimentale.
Il complesso nasce come rifugio creativo di Nik Spatari, artista profondamente immerso nella Storia e nel Mito ma proiettato nel Futuro e nell'Utopia.
Il MUSABA di oggi è il risultato di un lavoro lungo e paziente di ricostruzione di parti preesistenti (un piccolo insediamento monastico medievale), di trasformazione di edifici più recenti (la Stazione di Santa Barbara delle Ferrovie Calabro-Lucane) e di costruzione ex novo di parti dimensionalmente importanti (l'edificio centrico detto la Rosa dei Venti, la Foresteria).
La scelta del luogo non è casuale, poiché sorge nei pressi di Mammola, nella regione jonica della provincia di Reggio Calabria (prossima alla foce del torrente Torbido nel Mar Jonio) e l'area territoriale in cui è compreso il museo, ovvero la Locride, conserva molte suggestioni del passato remoto del Mediterraneo al quale Spatari ha guardato con estremo interesse traendone ispirazioni molteplici: dal mondo greco e dalle civiltà anteriori ad esso (Sumeri, Assiri, ecc.) e ma anche dalla Palestina e dalle origini della prima civiltà monoteista (gli Ebrei e poi i Cristiani).
Il complesso edilizio e le opere sparse nel parco sono da considerarsi come opera in in corso di realizzazione, articolata nel tempo e nelle forme, attuata con modalità particolari e nell'insieme governate dall'assoluta prevalenza della fantasia e dall'uso libero di materiali e colori, fatte salve le cautele costruttive che hanno obbligato, poiché in zona sismica, all'uso del calcestruzzo armato per gli edifici.
In questo luogo convivono in armonia espressioni delle tre arti maggiori ma anche dell'artigianato in un ricercato rapporto armonico con la natura.
Il complesso monastico (1500 mq) è stato "restaurato" in tempi diversi, a partire dal 1970.
Sono del 1985-86 i lavori alla chiesa: foto precedenti i restauri mostrano una piccola chiesa ad aula rettangolare di matrice bizantina (simile alla chiesa di San Giovannello a Gerace) che si "restaura" completando i muri perimetrali crollati nella parte alta, compresa l'abside centrale estradossata dal muro di fondo; mentre si conservano le due absidi minori laterali comprese nello spessore del muro e si progetta e si realizza una nuova copertura composta da singolari "volte" triangolari dal sesto estremamente ribassato, quasi appiattito. A questo si aggiungono lunghe finestre a fessura (arbitrarie specialmente quelle dell'abside) dalle quali entra una luce vivida filtrata dai colori del vetro.
Sulla parete di fondo trova posto il grande affresco intitolato Il Sogno di Giacobbe (1990-95) che ha una superficie di 240 mq. Anche le vele triangolari delle volte accolgono affreschi. Le pareti esterne e quelle interne non affrescate mostrano una muratura a sacco realizzata con grandi blocchi di pietre recuperati nel torrente vicino.
Nell'area del chiostro vengono eseguiti scavi (1988) e vi si ritrovano resti di terme.
Nel 2005-2007 si realizzano lavori di riqualificazione degli spazi espositivi; tra il 2008 e 2013 si realizza una nuova struttura destinata ad esposizione (500 mq) che si chiamerà "Rosa dei Venti".
A parte le opere realizzate in calcestruzzo armato, per tutte le altre ci si è avvalsi di materiali trovati in situ, ma anche di materiali riciclati (in specie le mattonelle in ceramica) e di recupero.
Nella "Rosa dei Venti" si è messa in opera una struttura poligonale irregolare, con tetto ligneo a vista, nel pavimento Spatari ha realizzato un grande mosaico che raffigura Persefone, dove dominano le geometrie fondate sui triangoli, la luce colorata e i materiali di rifinitura, anch'essi colorati.
Nell'area sottostante l'acrocoro, che si distende verso la Stazione, è stata realizzata una struttura residenziale (Art Residence Foresteria, 2004-2008) composta da ambienti singoli - richiamano le celle monastiche - accostati in serie, disposti intorno ad un cortile triangolare e coperti con falde triangolari rivestite di piastrelle coloratissime. Al centro del cortile vi è una figura in ferro semplicemente profilata, bidimensionale, che rappresenta un uomo africano altissimo (Ombra della Sera, 2006, con un’altezza di 15 m.).
Lungo le pareti intorno al cortile è stata realizzata l'Opera Monumentale Musiva (2010, mq 1000 circa), ovvero una serie molto interessante di grandi pannelli che narrano per immagini La Storia dell'Uomo dalla civiltà sumera fino alla Resurrezione di Cristo: storie dell'Antico (La cacciata dal Paradiso, L'Arca, ecc.) e del Nuovo Testamento (La fuga in Egitto, l'Annunciazione, l'Ultima Cena, ecc.). Questa grande opera musiva è definita il capolavoro del maestro Spatari.
La stereometria delle forme architettoniche/edificate è negata dai giochi molteplici e multiformi delle geometrie decorative fondate su triangoli. Lo stile figurativo è molto particolare: le figure sembrano frantumarsi secondo un sistema caleidoscopico.
Entra a far parte del complesso museale l'ex stazione dismessa trasformata in un edificio polifunzionale (uffici, abitazione, laboratorio); una parte aggiunta a questo edificio presenta una parete con finestrelle sguinciate con inclinazioni diverse che illuminano l'interno con effetti che richiamano l'interno della chiesa di Ronchamp.
- Strutture: cemento armato
- Materiale di facciata: intonaco; laterizio
- Coperture: copertura a falde in c.a.
- Serramenti: metallo; vetro
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 49
- Particella: 554
Note
-
Bibliografia
| Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Spatari Nik | 1966 | Parco MuSaBa, Museo Laboratorio | Rubbettino editore | Reggio Calabria | Si | |
| 1991 | Nik Spatari: un'indomita ricerca di forme organiche nel cuore della Calabria | L'architettura, cronache e storia n. 9 | Venezia | 939-945 | Si | |
| Spatari Nik | 2002 | L’enigma delle arti asittite nella Calabria ultra-mediterranea | Iiriti | Reggio Calabria | Si | |
| Fondazione Spatari/Mass (a cura di) | 2015 | MuSaBa History. Nik Spatari Hiske Mass 1969-2015 | Edizioni MuSaBa-Fondazione Spatari/Mass | Reggio Calabria | Si | |
| Ricci Giulia | 2020 | Art: MuSaBa, nuovi borghi | Domus, n. 1052 | Milano | 82-85 | Si |
| Martorano Francesca | 2020 | L'Architettura in Calabria dal 1945 ad oggi | Iiriti | Reggio Calabria | 118-121 | Si |
Allegati
Criteri
| 2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
| 4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
| 6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
| 7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
| Titolo | Url |
|---|---|
| MUSABA | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato regionale per la CalabriaTitolare della ricerca: Università degli Studi di Mediterranea di Reggio Calabria - Dipartimento PAU
Responsabile scientifico: Francesca Martorano
Scheda redatta da Ferdinando Marino
creata il 31/12/2006
ultima modifica il 24/01/2025
Revisori:
Battaglia Laura 2022







