Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

QUARTIERE A.L.P.I.

Scheda Opera

  • Planimetria generale
  • Vista spazio pedonale centrale
  • Scorcio prospetto
  • Vista dall'alto
  • Comune: Roma
  • Località:
  • Denominazione: QUARTIERE A.L.P.I.
  • Indirizzo: Via Pienza
  • Data: 1964 - 1970
  • Tipologia: Complessi residenziali
  • Autori principali: Elio Piroddi, Giulio Sterbini
Descrizione

Per il quartiere A.L.P.I. a Roma (1962-67) l’ingegnere Elio Piroddi racconta di aver avuto pochi giorni per mettere a punto il progetto urbanistico e spiega così la scelta progettuale operata: “per rispettare i tempi utilizzai una precedente ipotesi già impiegata nel progetto per il quartiere INA-Casa San Filippo a Messina (realizzato nel 1960), su un terreno similmente acclive. L’idea strutturale era molto semplice: un tessuto edilizio continuo, formato dalla libera aggregazione di moduli tipo spontaneamente adattabili all'altimetria del terreno, raccolto intorno ad uno spazio centrale pedonale e disimpegnato da un anello viario perimetrale. Il progetto esecutivo venne curato dall'impresa: i progettisti furono interpellati per la scelta dei materiali e per il disegno delle sistemazioni esterne.” (E. Piroddi 2000).

Si tratta di un complesso residenziale di trecento alloggi, adatto ad ospitare circa 1400 persone, realizzato da privati nella zona del Nuovo Salario, un settore della città a nord di Via dei Prati Fiscali e della ferrovia Roma-Firenze, ad ovest delle vecchie borgate del Tufello e di Val Melaina. Quest’area viene massicciamente urbanizzata nei primi anni Settanta: dapprima il Piano Regolatore del 1932 la destina a zona D, ambito che riguarda l’insediamento di impianti industriali – la cui traccia urbana rimane nelle grandi attrezzature di servizio presenti a ridosso di questa zona, come lo scalo ferroviario Nuovo Salario, l’aeroporto dell’Urbe ed una zona produttiva a ridosso dell’Aniene – ma se ne prevede il completamento secondo le indicazioni dei Piani Particolareggiati dello stesso Piano, che definiscono tipi edilizi ed indici fondiari modificati.

La possibilità di realizzare un intervento unitario su di un’area sufficientemente vasta, circa 6,7 ettari, con una densità non troppo elevata - circa 200 abitanti per ettaro -, permette ai progettisti di disegnare in maniera calibrata edifici e spazi esterni, prestando attenzione alle loro relazioni dimensionali. Lo schema viario è impostato su un anello carrabile esterno che costeggia l’area, che da un lato consente di attrezzare a spazio pedonale verde a servizio dei condomini la zona centrale compresa tra i due corpi di fabbrica principali, ma al contempo isola l’intero quartiere da quelli circostanti. Nel complesso residenziale trova spazio anche un edificio destinato a servizi, oggi chiuso, posizionato lungo il margine orientale dell’area, in corrispondenza dell’accesso al quartiere stesso.

Gli edifici, alti quattro o cinque piani, presentano un piano terreno a volte seminterrato o più spesso lasciato a pilotis, destinato a garage ed atrio d’ingresso. Le palazzine sono articolate in tre diversi tipi edilizi. Quello più frequente è articolato in un corpo edilizio formato da tre alloggi diversamente aggregati attorno al corpo scala che consente sfalsamenti di quota di mezzo piano, in modo da potersi facilmente adattare alle pendenze del terreno. Alcuni di essi sono sagomati in modo da realizzare degli edifici ponte. Gli altri due tipi edilizi scelti sono la casa in linea, che presenta due alloggi per piano e la sporgenza sagomata del corpo scala in prospetto, e la casa isolata, che ospita quattro alloggi per piano. Tutti gli edifici presentano facciate articolate dalle rientranze delle logge e delle sporgenze dei balconi, un rivestimento in laterizio all'interno di riquadrature trattate con intonaco liscio e infine grandi finestrature.

Info
  • Progetto: 1964 - 1964
  • Esecuzione: 1964 - 1970
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Franco Donato Collaboratore Progetto NO
Elio Piroddi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=61955 SI
Giulio Sterbini Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=27917 SI
Pietro Strini Collaboratore Progetto NO
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: materiali lapidei, intonaco
  • Coperture: piana
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Mediocre

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Si tratta di un complesso residenziale di trecento alloggi, adatto ad ospitare circa 1400 persone, realizzato da privati nella zona del Nuovo Salario, un settore della città a nord di Via dei Prati Fiscali e della ferrovia Roma-Firenze, ad ovest delle vecchie borgate del Tufello e di Val Melaina. Quest’area viene massicciamente urbanizzata nei primi anni Settanta: dapprima il Piano Regolatore del 1932 la destina a zona D, ambito che riguarda l’insediamento di impianti industriali – la cui traccia urbana rimane nelle grandi attrezzature di servizio presenti a ridosso di questa zona, come lo scalo ferroviario Nuovo Salario, l’aeroporto dell’Urbe ed una zona produttiva a ridosso dell’Aniene – ma se ne prevede il completamento secondo le indicazioni dei Piani Particolareggiati dello stesso Piano, che definiscono tipi edilizi ed indici fondiari modificati.

La possibilità di realizzare un intervento unitario su di un’area sufficientemente vasta, circa 6,7 ettari, con una densità non troppo elevata - circa 200 abitanti per ettaro -, permette ai progettisti di disegnare in maniera calibrata edifici e spazi esterni, prestando attenzione alle loro relazioni dimensionali. Lo schema viario è impostato su un anello carrabile esterno che costeggia l’area, che da un lato consente di attrezzare a spazio pedonale verde a servizio dei condomini la zona centrale compresa tra i due corpi di fabbrica principali, ma al contempo isola l’intero quartiere da quelli circostanti. Nel complesso residenziale trova spazio anche un edificio destinato a servizi, oggi chiuso, posizionato lungo il margine orientale dell’area, in corrispondenza dell’accesso al quartiere stesso.

Gli edifici, alti quattro o cinque piani, presentano un piano terreno a volte seminterrato o più spesso lasciato a pilotis, destinato a garage ed atrio d’ingresso. Le palazzine sono articolate in tre diversi tipi edilizi. Quello più frequente è articolato in un corpo edilizio formato da tre alloggi diversamente aggregati attorno al corpo scala che consente sfalsamenti di quota di mezzo piano, in modo da potersi facilmente adattare alle pendenze del terreno. Alcuni di essi sono sagomati in modo da realizzare degli edifici ponte. Gli altri due tipi edilizi scelti sono la casa in linea, che presenta due alloggi per piano e la sporgenza sagomata del corpo scala in prospetto, e la casa isolata, che ospita quattro alloggi per piano. Tutti gli edifici presentano facciate articolate dalle rientranze delle logge e delle sporgenze dei balconi, un rivestimento in laterizio all'interno di riquadrature trattate con intonaco liscio e infine grandi finestrature.
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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Nel 1969 il quartiere vince il premio nazionale IN/Arch.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Pedio Renato 1969 Realizzazioni di un gruppo di architetti romani. Quartiere "A.L.P.I." a Roma L'Architettura. Cronache e Storia n. 165 165-168 Si
De Guttry Irene 1978 Guida di Roma moderna dal 1870 ad oggi De Luca Roma 92 No
Ippolito Achille Maria, Pagnotta Mauro 1982 Roma Costruita. Le vicende, le problematiche e le realizzazioni dell’architettura a Roma dal 1946 al 1981 Palombi Roma 38 No
Rossi Piero Ostilio 1984 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-1984 (I ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 168 Si
Ciucci Giorgio, De Feo Vittorio 1985 Itinerari de L'Espresso. Roma L'Espresso Milano 515; Scheda n. 111 No
Comune di Roma. Assessorato per gli interventi nel Centro Storico 1991 La Capitale a Roma. Città e arredo urbano 1945-1990 Carte Segrete Roma 80 No
Rossi Piero Ostilio 1991 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-1991 (II ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 162 Si
Rossi Piero Ostilio 2000 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-2000 (III ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 162 Si
Piroddi Elio 2000 Le regole della ricomposizione urbana FrancoAngeli Roma 114 No
De Guttry Irene 2001 Guida di Roma moderna dal 1870 ad oggi De Luca Roma 92 No
Mattogno Claudia 2008 Protagonisti romani. Elio Piroddi AR Magazine n. 78 Roma 22-26 No
Rossi Piero Ostilio 2012 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-2011 (IV ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 162 Si
Ramazzotti Luigi 2012 Aspetti conoscitivi e progettuali per la riqualificazione I quartieri CECA-Italsider a Piombino e Villa Adriana a Tivoli, Todaro Benedetto, De Matteis Federico (a cura di), Il secondo progetto. Interventi sull'abitare pubblico. Linee guida per la riqualificazione dei quartieri innovativi nell'Italia centromeridionale Prospettive Roma 354-369 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Elio Piroddi Elio Piroddi Archivio Centrale dello Stato, Roma Quartiere ALPI, Roma

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Planimetria generale Planimetria generale
Vista spazio pedonale centrale Vista spazio pedonale centrale
Scorcio prospetto Scorcio prospetto
Vista dall'alto Vista dall'alto

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
SAN Archivi degli Architetti - Giulio Sterbini Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Università degli studi di Roma "Sapienza"
Responsabile scientifico: Piero Ostilio Rossi


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 05/04/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2021