Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

EX CINEMA ORCHIDEA - SUPERCINEMA

Scheda Opera

  • Prospetto laterale, scorcio prospettico
  • Prospetto frontale e laterale
  • Particolare dell’ingresso dalla sezione residenziale
  • Frontespizio fascicolo progetto
  • Planimetria in scala 1:100
  • Pianta locale cantinato, scala 1:100
  • Pianta pianterreno, scala 1:100
  • Pianta primo piano, scala 1:100
  • Pianta secondo piano, scala 1:100
  • Pianta terzo piano, scala 1:100
  • Sezione longitudinale A-B, scala 1:100
  • Sezione trasversale C-D-E-F, scala 1:100
  • Sezione trasversale G-H, scala 1:100
  • Prospetto su via Lungomare, scala 1:100
  • Prospetto su via Palamolla, scala 1:100
  • Prospetto su via Zaleuca, scala 1:100
  • Assonometria
  • Vista soluzione d’angolo
  • Comune: Reggio di Calabria
  • Denominazione: EX CINEMA ORCHIDEA - SUPERCINEMA
  • Indirizzo: Via Palamolla
  • Data: 1950 - 1959
  • Tipologia: Edifici per lo spettacolo
  • Autori principali: Pasquale Sfameni
Descrizione

L'edificio si suddivide in due parti: la parte rettangolare, la maggiore delle due, è occupata dalla sala di proiezione, posta al di sopra di un piano interrato nel quale trovano posto gli ambienti di servizio del cinema ed un bar; la seconda parte, di forma trapezoidale e di dimensioni di molto inferiori, si sviluppa per quattro livelli abitativi.
Il cinema è stato inaugurato nel 1951 ed è stato dismesso nel 1970. Adesso versa in uno stato di totale abbandono e degrado, eppure la sua qualità architettonica non era affatto insignificante in rapporto al clima culturale della metà del XX secolo e alla sua dislocazione in uno dei siti più significativi della città (la via Marina Alta o Corso Vittorio Emanuele).
Il progettista sottolinea il corpo d'angolo allocandovi l'atrio del Cinema con la biglietteria, l'ingresso al bar-caffè, la rampa di avvio di una scala ellittica che dà accesso alla tribuna e al piano cantinato. Defilato, all'estremità sud del lotto, è l'ingresso agli appartamenti annessi all'edificio ma autonomi.
La sala cinematografica è semplicemente rettangolare, con cabina e grande schermo opposti; la sua altezza è doppia in quanto alla platea si sovrappone in parte la tribuna, al cui livello di calpestio si arriva dalla scala ellittica che serve, a questo livello, anche i bagni annessi al cinema.
I disegni allegati (conservati sia all'archivio di Stato di Reggio Calabria che all'Archivio Storico del Comune medesimo), relativi al primo progetto (ing. Sfameni) poi integrati dalle correzioni statiche e dall'introduzione di un'altra porzione di piano cantinato (ing. Paparatti), mostrano con chiarezza una distribuzione razionale delle funzioni.
Appaiono diversi i prospetti, forse per l'apporto del nuovo direttore dei lavori (ing. Lucio Coppola) che subentra in corso d'opera.
Le due destinazioni d'uso dell'edificio corrispondono a due risoluzioni di prospetto diverse.
In primo luogo, i prospetti laterale e posteriore dichiarano esplicitamente una funzione particolare dell'edificio: vi si trovano le uscite di sicurezza e le aperture per l'areazione della sala cinematografica riunite in verticale entro un risalto della muratura; sul prospetto laterale esse sono interrotte in orizzontale da una pensilina.
In secondo luogo, la risoluzione dell'angolo è leggermente posta in risalto nei disegni di prospetto ma molto di più nella realizzazione: il suo volume prismatico su base quadrata è segnato in verticale da una serie di "solchi" contenenti piccole finestre a sviluppo verticale che accentuano l'allusione ad una torre angolare; questa risoluzione fa riferimento al linguaggio modernista ancora in auge in quegli anni a Reggio Calabria;
Infine, la parte abitativa, benché di superficie ridotta, occupa la parte più ambita del lotto, ovvero l'affaccio sulla via Marina Alta.
Questa parte dell’edificio si sviluppa – al primo piano e al secondo – con un solo appartamento per livello, allo scopo di lasciare spazio all’aumento verticale degli ambienti di supporto alla sala cinematografica (atrio e corpo-scala); mentre al terzo piano sono stati ricavati due appartamenti, di cui uno raggiungibile attraverso un balcone-ballatoio che affaccia sul tetto del cinema.
In tutti e tre i piani erano previste ampie finestre e, al centro del prospetto, un balcone che nella realtà è diventato continuo per tutta la lunghezza del prospetto ma senza particolari risoluzioni formali. Queste diversità fanno subito comprendere che l'edificio ha una duplice destinazione d'uso.
La sua singolare configurazione, accentuata in origine anche dai trattamenti superficiali degli intonaci (striature orizzontali su via Zaleuco, per esempio) e dai "movimenti" delle superfici, oltre che dall'accento posto sul corpo d'angolo, ne facevano uno dei pochi coraggiosi esempi di architettura "modernista" degli anni Sessanta costruiti a Reggio Calabria.
La sua importanza di testimone di un'epoca è sottolineata dal fatto esso è stato oggetto di alcune interessanti tesi di laurea, promosse dall’ateneo reggino, che ne hanno progettato il restauro e la rivitalizzazione.

Info
  • Progetto: 1950 - 1950
  • Esecuzione: 1959 - 1959
  • Committente: Salvatore Ziino Colanino e Carmelo Paladino
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Cinema
  • Destinazione attuale: in disuso
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Lucio Coppola Direzione lavori Esecuzione NO
Ferdinando Paparatti Progetto architettonico Progetto NO
Pasquale Sfameni Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco
  • Coperture: a falde
  • Serramenti: metallo; vetro
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Mediocre
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

													Array
(
    [id_opera] => 3238
    [codice] => RC024
    [denominazione] => EX CINEMA ORCHIDEA - SUPERCINEMA
    [regione] => Calabria
    [provincia] => Reggio Calabria
    [comune] => Reggio di Calabria
    [localita] => 
    [indirizzo] => Via Palamolla
    [id_categoria] => 1
    [id_tipologia] => 13
    [tipologia_specifica] => 
    [anno_inizio_progetto] => 1950
    [anno_fine_progetto] => 1950
    [anno_inizio_esecuzione] => 1959
    [anno_fine_esecuzione] => 1959
    [classificazione] => 
    [id_livello_scheda] => 1
    [codice_iccd] => 
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => L'edificio si suddivide in due parti: la parte rettangolare, la maggiore delle due, è occupata dalla sala di proiezione, posta al di sopra di un piano interrato nel quale trovano posto gli ambienti di servizio del cinema ed un bar;  la seconda parte, di forma trapezoidale e di dimensioni di molto inferiori, si sviluppa per quattro livelli abitativi.
Il cinema è stato inaugurato nel 1951 ed è stato dismesso nel 1970. Adesso versa in uno stato di totale abbandono e degrado, eppure la sua qualità architettonica non era affatto insignificante in rapporto al clima culturale della metà del XX secolo e alla sua dislocazione in uno dei siti più significativi della città (la via Marina Alta o Corso Vittorio Emanuele). 
Il progettista sottolinea il corpo d'angolo allocandovi l'atrio del Cinema con la biglietteria, l'ingresso al bar-caffè, la rampa di avvio di una scala ellittica che dà accesso alla tribuna e al piano cantinato. Defilato, all'estremità sud del lotto, è l'ingresso agli appartamenti annessi all'edificio ma autonomi.
La sala cinematografica è semplicemente rettangolare, con cabina e grande schermo opposti; la sua altezza è doppia in quanto alla platea si sovrappone in parte la tribuna, al cui livello di calpestio si arriva dalla scala ellittica che serve, a questo livello, anche i bagni annessi al cinema.
I disegni allegati (conservati sia all'archivio di Stato di Reggio Calabria che all'Archivio Storico del Comune medesimo), relativi al primo progetto (ing. Sfameni) poi integrati dalle correzioni statiche e dall'introduzione di un'altra porzione di piano cantinato (ing. Paparatti), mostrano con chiarezza una distribuzione razionale delle funzioni. 
Appaiono diversi i prospetti, forse per l'apporto del nuovo direttore dei lavori (ing. Lucio Coppola) che subentra in corso d'opera. 
Le due destinazioni d'uso dell'edificio corrispondono a due risoluzioni di prospetto diverse. 
In primo luogo, i prospetti laterale e posteriore dichiarano esplicitamente una funzione particolare dell'edificio: vi si trovano le uscite di sicurezza e le aperture per l'areazione della sala cinematografica riunite in verticale entro un risalto della muratura; sul prospetto laterale esse sono interrotte in orizzontale da una pensilina.
In secondo luogo, la risoluzione dell'angolo è leggermente posta in risalto nei disegni di prospetto ma molto di più nella realizzazione: il suo volume prismatico su base quadrata è segnato in verticale da una serie di "solchi" contenenti piccole finestre a sviluppo verticale che accentuano l'allusione ad una torre angolare; questa risoluzione fa riferimento al linguaggio modernista ancora in auge in quegli anni a Reggio Calabria;
Infine, la parte abitativa, benché di superficie ridotta, occupa la parte più ambita del lotto, ovvero l'affaccio sulla via Marina Alta. 
Questa parte dell’edificio si sviluppa – al primo piano e al secondo – con un solo appartamento per livello, allo scopo di lasciare spazio all’aumento verticale degli ambienti di supporto alla sala cinematografica (atrio e corpo-scala); mentre al terzo piano sono stati ricavati due appartamenti, di cui uno raggiungibile attraverso un balcone-ballatoio che affaccia sul tetto del cinema. 
In tutti e tre i piani erano previste ampie finestre e, al centro del prospetto, un balcone che nella realtà è diventato continuo per tutta la lunghezza del prospetto ma senza particolari risoluzioni formali. Queste diversità fanno subito comprendere che l'edificio ha una duplice destinazione d'uso.
La sua singolare configurazione, accentuata in origine anche dai trattamenti superficiali degli intonaci (striature orizzontali su via Zaleuco, per esempio) e dai "movimenti" delle superfici, oltre che dall'accento posto sul corpo d'angolo, ne facevano uno dei pochi coraggiosi esempi di architettura "modernista" degli anni Sessanta costruiti a Reggio Calabria. 
La sua importanza di testimone di un'epoca è sottolineata dal fatto esso è stato oggetto di alcune interessanti tesi di laurea, promosse dall’ateneo reggino, che ne hanno progettato il restauro e la rivitalizzazione.
    [committente] => Salvatore Ziino Colanino e Carmelo Paladino
    [foglio_catastale] => 125
    [particella] => 65
    [strutture] => cemento armato
    [id_stato_struttura] => 2
    [materiale_facciata] => intonaco
    [id_stato_facciata] => 4
    [coperture] => a falde 
    [id_stato_coperture] => 2
    [serramenti] => metallo; vetro
    [id_stato_serramenti] => 2
    [destinazione_originaria] => Cinema
    [destinazione_attuale] => in disuso
    [trasformazioni] => no
    [id_tipo_proprieta] => 7
    [specifiche_proprieta] => Comune di Reggio Calabria
    [id_tipo_provvedimento] => 1
    [data_provvedimento] => 
    [riferimento_normativo] => 
    [altri_provvedimenti] => 
    [vincolo] => 0
    [note] => L'ex Cinema orchidea è stato oggetto, nel 2021, di un concorso di progettazione per la riconversione della struttura nel “Mediterranean cultural gate”, sovvenzionato con i fondi dei Patti per il Sud. 
    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 38.111597
    [longitude] => 15.646816
    [score] => 3
    [id_user] => 0
    [status] => 1
    [date_add] => 2006-12-31 00:00:00
    [date_upd] => 2025-01-24 13:04:39
    [categoria] => A. Opera di eccellenza
    [tipologia] => Edifici per lo spettacolo
    [proprieta] => Proprietà pubblica
    [cat_autori] => Pasquale Sfameni
    [id_regione] => 13
)
1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 125
  • Particella: 65

Note

L'ex Cinema orchidea è stato oggetto, nel 2021, di un concorso di progettazione per la riconversione della struttura nel “Mediterranean cultural gate”, sovvenzionato con i fondi dei Patti per il Sud.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Marcianò Giuseppe 2000 Il circolo del cinema Sequenze e la rivista Cineclub: l’associazionismo cinematografico a Reggio Calabria negli anni Cinquanta Città del Sole Edizioni Reggio Calabria Si
Martorano Francesca 2020 L'Architettura in Calabria dal 1945 ad oggi Iiriti Reggio Calabria 56-57 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Genio Civile Sfameni Pasquale Archivio Storico Comunale di Reggio Calabria Supercinema (1959)

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Prospetto laterale, scorcio prospettico Prospetto laterale, scorcio prospettico F. Marino - 2017
Prospetto frontale e laterale Prospetto frontale e laterale F. Marino - 2017
Particolare dell’ingresso dalla sezione residenziale Particolare dell’ingresso dalla sezione residenziale F. Marino - 2017
Frontespizio fascicolo progetto Frontespizio fascicolo progetto Archivio Storico Comunale di Reggio Calabria
Planimetria in scala 1:100 Planimetria in scala 1:100 Archivio Storico Comunale di Reggio Calabria
Pianta locale cantinato, scala 1:100 Pianta locale cantinato, scala 1:100 Archivio Storico Comunale di Reggio Calabria
Pianta pianterreno, scala 1:100 Pianta pianterreno, scala 1:100 Archivio Storico Comunale di Reggio Calabria
Pianta primo piano, scala 1:100 Pianta primo piano, scala 1:100 Archivio Storico Comunale di Reggio Calabria
Pianta secondo piano, scala 1:100 Pianta secondo piano, scala 1:100 Archivio Storico Comunale di Reggio Calabria
Pianta terzo piano, scala 1:100 Pianta terzo piano, scala 1:100 Archivio Storico Comunale di Reggio Calabria
Sezione longitudinale A-B, scala 1:100 Sezione longitudinale A-B, scala 1:100 Archivio Storico Comunale di Reggio Calabria
Sezione trasversale C-D-E-F, scala 1:100 Sezione trasversale C-D-E-F, scala 1:100 Archivio Storico Comunale di Reggio Calabria
Sezione trasversale G-H, scala 1:100 Sezione trasversale G-H, scala 1:100 Archivio Storico Comunale di Reggio Calabria
Prospetto su via Lungomare, scala 1:100 Prospetto su via Lungomare, scala 1:100 Archivio Storico Comunale di Reggio Calabria
Prospetto su via Palamolla, scala 1:100 Prospetto su via Palamolla, scala 1:100 Archivio Storico Comunale di Reggio Calabria
Prospetto su via Zaleuca, scala 1:100 Prospetto su via Zaleuca, scala 1:100 Archivio Storico Comunale di Reggio Calabria
Assonometria Assonometria Archivio Storico Comunale di Reggio Calabria
Vista soluzione d’angolo Vista soluzione d’angolo F. Marino - 2017

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato regionale per la Calabria
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Mediterranea di Reggio Calabria - Dipartimento PAU
Responsabile scientifico: Francesca Martorano


Scheda redatta da Ferdinando Marino
creata il 31/12/2006
ultima modifica il 24/01/2025

Revisori:

Battaglia Laura 2022