Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CENTRO PERMANENTE PER L’ASSISTENZA ALL’INFANZIA FONDAZIONE SARAGAT

Scheda Opera

  • Vista prospetto principale
  • Vista esterna
  • Vista atrio interno
  • Particolare facciata cappella
  • Particolare solai terrazze
  • Planivolumetrico
  • Comune: Anzio
  • Denominazione: CENTRO PERMANENTE PER L’ASSISTENZA ALL’INFANZIA FONDAZIONE SARAGAT
  • Indirizzo: Via dell'Oratorio di Santa Rita N. 7
  • Data: 1961 - 1965
  • Tipologia: Edifici per attività assistenziali e spirituali
  • Autori principali: Massimo Boschetti, Adolfo De Carlo, Luciano Giovannini, Aldo Livadiotti
Descrizione

Privo di riferimenti tipologici consolidati, il Centro, destinato ad accogliere un gruppo di circa 80 piccole orfane con problemi psichici, è organizzato non come impianto bloccato, ma come un insieme dinamico di ambienti flessibili, adatti allo svolgimento di attività collettive, divise tra studio e gioco, e di interventi pedagogici e terapeutici.
Perno della composizione è un ampio soggiorno centrale a doppia altezza che si configura come uno spazio aperto attraverso una grande parete vetrata verso il giardino e illuminato dall’alto tramite una serie di cupolette trasparenti. Intorno a questo ambiente si snodano i vari locali: al piano terra l’atrio, la direzione e gli spazi comuni (laboratorio, refettorio con cucina, foresteria), al piano superiore i dormitori e le aule serviti da percorsi che sfociano nelle balconate affacciate sul soggiorno.
Particolare attenzione è riservata alla continuità tra l’interno e il vasto parco, ricercata attraverso la fruibilità della terrazza e il progetto di viali, alberature e attrezzature nel parco. L’edificio si dilata e si protende verso l’esterno: le facciate, quasi completamente vetrate, sono concluse da una sporgente copertura piana e vivacemente animate da elementi come le ampie balconate e le estese pensiline frangisole a travetti, che stemperano l’ordinata trama geometrica con episodi chiaroscurali. Il calcestruzzo a vista è trattato in modo raffinato e decorato con trame geometriche nell'intradosso delle solette del cornicione, dei balconi e dei ballatoi interni.
Un percorso pedonale, indicato da lunghi e bassi muri bianchi, collega all’edificio una piccola cappella, “opera assai pregevole e originale col suo tetto inclinato levitante sopra setti vetrati che, inarcandosi nel mezzo comprime e centrifuga la cavità” (B. Zevi).

Info
  • Progetto: 1961 -
  • Esecuzione: - 1965
  • Committente: Fondazione Saragat
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Centro per l’assistenza all'infanzia
  • Destinazione attuale: Edificio scolastico
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Massimo Boschetti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=101281 SI
Adolfo De Carlo Progetto architettonico Progetto SI
Luciano Giovannini Progetto architettonico Progetto SI
Aldo Livadiotti Progetto architettonico Progetto SI
spa Maccarese Progetto del verde Progetto NO
Augusto Maria Marasca Progetto strutturale Progetto NO
Vincenzo Tesei Direzione lavori Esecuzione NO
spa Vianini Impresa esecutrice Esecuzione NO
  • Strutture: calcestuzzo armato
  • Materiale di facciata: calcestruzzo faccia a vista, intonaco
  • Coperture: piane con lucernari
  • Serramenti: legno
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Perno della composizione è un ampio soggiorno centrale a doppia altezza che si configura come uno spazio aperto attraverso una grande parete vetrata verso il giardino e illuminato dall’alto tramite una serie di cupolette trasparenti. Intorno a questo ambiente si snodano i vari locali: al piano terra l’atrio, la direzione e gli spazi comuni (laboratorio, refettorio con cucina, foresteria), al piano superiore i dormitori e le aule serviti da percorsi che sfociano nelle balconate affacciate sul soggiorno. 
Particolare attenzione è riservata alla continuità tra l’interno e il vasto parco, ricercata attraverso la fruibilità della terrazza e il progetto di viali, alberature e attrezzature nel parco. L’edificio si dilata e si protende verso l’esterno: le facciate, quasi completamente vetrate, sono concluse da una sporgente copertura piana e vivacemente animate da elementi come le ampie balconate e le estese pensiline frangisole a travetti, che stemperano l’ordinata trama geometrica con episodi chiaroscurali. Il calcestruzzo a vista è trattato in modo raffinato e decorato con trame geometriche nell'intradosso delle solette del cornicione, dei balconi e dei ballatoi interni.
Un percorso pedonale, indicato da lunghi e bassi muri bianchi, collega all’edificio una piccola cappella, “opera assai pregevole e originale col suo tetto inclinato levitante sopra setti vetrati che, inarcandosi nel mezzo comprime e centrifuga la cavità” (B. Zevi).
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 19
  • Particella: 1021
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Opere d’arte della cappella Litart Istituto Internazionale di Arte Liturgica


Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Ferrari Oreste 1968 Fondazione L'Architettura. Cronache e Storia n. 152 76-87 Si
Zevi Bruno 1978 Uno spazio di incontro come terapia, in Cronache di Architettura, vol. 11 Laterza Bari-Roma 64-67 Si
Muratore Giorgio, Capuano Alessandra, Garofalo Francesco, Pellegrini Ettore 1988 Italia. Gli ultimi trent'anni Zanichelli Bologna 319; Scheda n. 7 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista prospetto principale Vista prospetto principale tratto da - L'Architettura. Cronache e Storia, 1968
Vista esterna Vista esterna tratto da - L'Architettura. Cronache e Storia, 1968
Vista atrio interno Vista atrio interno tratto da - L'Architettura. Cronache e Storia, 1968
Particolare facciata cappella Particolare facciata cappella tratto da - L'Architettura. Cronache e Storia, 1968
Particolare solai terrazze Particolare solai terrazze tratto da - L'Architettura. Cronache e Storia, 1968
Planivolumetrico Planivolumetrico tratto da - L'Architettura. Cronache e Storia, 1968

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Università degli studi di Tor Vergata
Responsabile scientifico: Rosalia Vittorini


Scheda redatta da Rosalia Vittorini
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 11/04/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022