CENTRO DI CANOTTAGGIO
Scheda Opera
- Comune: Baschi
- Località: Belvedere
- Denominazione: CENTRO DI CANOTTAGGIO
- Indirizzo: Strada statale 448 di Baschi
- Data: 1993 - 1995
- Tipologia: Attrezzature sportive
- Autori principali: Francesco Cellini
Descrizione
Il complesso sportivo di cui fa parte l’edificio è caratterizzato da semplici sistemazioni esterne, quali una strada di accesso sterrata e alberata che conduce per mezzo di strade secondarie alle altre costruzioni presenti: un infopoint, alcuni spazi destinate a rimesse, un ristorante, un piazzale per la preparazione delle imbarcazioni e un pontile a cui si accede dal soprastante edificio adibito alla rimessa delle barche. Il lotto su cui si colloca il centro di canottaggio è costituito da una striscia di terreno lunga e sottile che affaccia sul lago di Corbara.
Il volume realizzato è costituito da un edificio stretto e allungato suddiviso in due livelli che, mentre su un lato si inserisce nel terreno quasi scomparendo all’interno dello stesso, sul lato opposto si proietta verso il lago; l’esito è un lungo spazio caratterizzato da una sezione trasversale conformata ad arco a sesto acuto policentrico, chiuso a monte e aperto verso valle per mezzo dell’inserimento di una vetrata. Il livello inferiore è destinato alla rimessa delle imbarcazioni ed è messo in comunicazione con l’ambiente esterno attraverso la vetrata; al livello superiore si accede tramite gli ingressi posti ai lati dell’edificio in posizione centrale, che dividono il piano in due zone funzionalmente distinte: verso il lago si trova la zona di soggiorno del circolo, che ospita una sala comune e in cui l’infisso a tutta parete consente la comunicazione con il terrazzo esterno a loggia affacciato sul lago; verso monte si trovano invece i servizi igienici, gli spogliatoi, la palestra e la sauna, queste ultime comunicanti con l’esterno per mezzo di porte vetrate.
La struttura portante dell’edificio è suddivisa in due parti: la prima è costituita da setti in calcestruzzo armato ipogei, fatta eccezione per la parte superiore costituita dalle scale a filo del suolo, che ha lo scopo di contenere il terreno su tre lati e che costituisce il basamento per la sovrastruttura fuori terra, realizzata in acciaio mediante travi IPE arcuate, mentre il rivestimento è costituito da laterizio faccia a vista disposto secondo uno schema embricato. L’ingresso della luce avviene attraverso la grande vetrata affacciata sul lago di Corbara e per mezzo di un lucernario zenitale lineare realizzato in corrispondenza della parte apicale della copertura, che restituisce, assieme alla soluzione adottata per i tramezzi divisori più bassi, la percezione di uno spazio virtualmente unitario.
L’edificio viene realizzato assecondando la forma del lotto e consentendo un’integrazione diffusa tra il volume inserito e il territorio circostante. Il volume evoca figurativamente una lunga barca rovesciata e incastrata nel terreno, caratterizzando il contesto e arricchendolo di un forte valore simbolico. L’utilizzo di materiali propri della tradizione esalta l’integrazione con il contesto paesaggistico.
Info
- Progetto: 1993 -
- Esecuzione: 1993 - 1995
- Committente: Comune di Baschi
- Proprietà: Proprietà pubblica
- Destinazione originaria: centro di canottaggio
- Destinazione attuale: Centro Turistico Sportivo e di Documentazione
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
Francesco | Cellini | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://accademiasanluca.it/accademici/archivio/francesco-cellini | SI |
Eugenio | Cipollone | Collaboratore | Progetto | NO | ||
Co.Ge.S. Srl | Impresa esecutrice | Esecuzione | NO | |||
Paolo | Orsini | Collaboratore | Progetto | NO | ||
Stefano | Stramaccioni | Progetto strutturale | Progetto | NO |
- Strutture: acciaio
- Materiale di facciata: laterizio faccia a vista
- Coperture: volta
- Serramenti: metallici
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Vincolo ambientale
- Data Provvedimento: 1994-07-18
- Riferimento Normativo: D. Lgs. 42/2004, art. 136
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 17
- Particella: 96
Note
-
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Cellini Francesco | 1995 | "Progetti nel paesaggio umbro" | Casabella n. 623 | Milano | 5-15 | Si |
Soletti Adriana, Belardi Paolo (a cura di) | 1996 | "Architettura contemporanea in Umbria. Nuove Tendenze" | Centro Stampa Università degli Studi di Perugia | Perugia | 13-14 | Si |
1997 | "Copertura...al limite" | Costruire in laterizio n. 59 | Faenza (RA) | 384-387 | No | |
Pisani Mario | 2007 | "Lineamenti di storia dell'architettura contemporanea. Umbria 1981-2000" in Ponti Antonio Carlo, Bonomi Giorgio, Boco Fedora, Nardon Paolo (a cura di), "Terra di Maestri. Artisti umbri del Novecento VI. 1981-2000 e ultime generazioni" | EFFE Fabrizio Fabbri Editore | San Sisto (PG) | 73 | No |
Belardi Paolo | 2012 | "Profilo storico dell'architettura umbra del Novecento. Dal lessico quotidiano delle case operaie di Terni all'astrazione metafisica delle piazze pubbliche di Perugia" in Belardi Paolo, Menchetelli Valeria (a cura di), "Da case popolari a case sperimentali" | EFFE Fabrizio Fabbri Editore | San Sisto (PG) | 65 | No |
Basili Giulio | 2018 | "Francesco Cellini - Funzione struttura forma" | Firenze Architettura vol. 22 n.1 | Firenze | 50-55 | Si |
Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale, | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per l'UmbriaTitolare della ricerca: Università degli Studi di Perugia - Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale
Responsabile scientifico: Paolo Belardi
Scheda redatta da
creata il 31/12/2018
ultima modifica il 03/05/2024
Revisori:
Battaglia Laura 2021