CHIESA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ
Scheda Opera
- Comune: Rende
- Denominazione: CHIESA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ
- Indirizzo: Via Palladio
- Data: 2002 -
- Tipologia: Edifici per il culto
- Autori principali: Gianfranco Malara
Descrizione
La chiesa è composta da un unico corpo di fabbrica arretrato rispetto all'arteria principale dell'abitato con un'ampio spazio libero di fronte (piazza Trabalzini) ed un vasto appezzamento agricolo intorno. L'edificio copre una superficie di 740 mq ed ha un'altezza di circa 9 m; comprende: l'aula liturgica (420 posti a sedere) l'altare maggiore e gli ambienti di servizio (sacrestia, etc.).
La chiesa ha dimensioni abbastanza contenute ed una configurazione tipologica, planivolumetrica e linguistica piuttosto singolare ed a prima vista modesta.
La pianta è a forma di ‘T’, ovvero l'aula rettangolare – con amplissimo presbiterio-abside (poco meno della larghezza dell'aula) – è preceduta da un corpo rettangolare, sporgente ai lati che contiene l'ingresso con portico sull'asse di simmetria e ai lati gli ambienti di servizio.
L'interno è dunque uno spazio unitario, illuminato solamente da una lunga asola che si apre sul solaio piano di copertura ed è a sua volta coperta da una struttura in metallo e vetro di forma triangolare (lucernario). Lungo le pareti dell'aula non vi sono aperture ma solo tre colonne per lato, discoste dal muro, in calcestruzzo armato ma bianche d'intonaco aiutano la statica dell'edificio e fanno da contrappunto coloristico con le pareti tutte rivestite da laterizi. L'abside è sottolineata, in corrispondenza dell'altare (che richiama la forma degli archi intrecciati della facciata) da una bassa parete rivestita di lastre di marmo (travertino).
Anche all'esterno si predilige l'uso dei materiali a faccia vista per tutte le pareti laterali e la stessa facciata nella quale due grandi archi di calcestruzzo armato intonacato si incrociano e segnano l'ingresso; l'uso dei laterizi deriva dalla presenza in zona di numerose fornaci.
La facciata è preceduta da una serie di otto di gradini a base semicircolare il cui diametro è quasi quanto l'intera larghezza della facciata.
Quest'ultima è resa particolare dalla presenza dei due grandi archi che proiettano la loro ombra sulla parete arretrata del portico di cui si è detto, con effetti gradevoli di profondità. Sul portico, in mezzeria si eleva il piccolo corpo triangolare al quale si appoggia un cilindro sostenente una croce. Si nota, proprio descrivendo gli elementi componenti, una serie di figure geometriche semplici che dialogano: il semicerchio dei gradini, i semicerchi del porticato, i rettangoli delle facciate, il triangolo della cuspide, etc.; così come i volumi semplici si accostano in un gioco armonioso.
Info
- Progetto: 2002 -
- Esecuzione: 2004 -
- Committente: Diocesi di Cosenza – Rende
- Proprietà: Nessuna opzione
- Destinazione originaria: Edificio di culto
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
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Gianfranco | Malara | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.malaraarchitetti.it/studio.asp | SI |
- Strutture: calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: Intonaco; laterizio
- Coperture: Solaio piano
- Serramenti: Vetro; metallo
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 48
- Particella: 1005
Note
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Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Giraldi Gerardo | 2004 | Le chiese di Rende: itinerario di arte, memoria, spiritualità | Amministrazione comunale di Rende | Rende | 30 | Si |
Martorano Francesca | 2020 | L'Architettura in Calabria dal 1945 ad oggi | Iiriti | Reggio Calabria | 236 | Si |
Allegati
Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato regionale per la CalabriaTitolare della ricerca: Università degli Studi di Mediterranea di Reggio Calabria - Dipartimento PAU
Responsabile scientifico: Francesca Martorano
Scheda redatta da Ferdinando Marino
creata il 31/12/2006
ultima modifica il 24/01/2025
Revisori:
Battaglia Laura 2022