Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

MONASTERO CARMELITANE SCALZE

Scheda Opera

  • Pianta delle coperture
  • Vista della facciata interna al cortile
  • Vista della facciata est
  • Vista interna della cappella
  • Pianta del piano terra
  • Vista dell'ingresso
  • Sezione trasversale
  • Sezione/prospetto
  • Schizzi progettuali
  • Comune: Quart
  • Località: Villaggio Monastero
  • Denominazione: MONASTERO CARMELITANE SCALZE
  • Indirizzo: Villaggio Vianoz N. 4
  • Data: 1984 - 1989
  • Tipologia: Edifici per il culto
  • Autori principali: Guido Drocco, Roberto Gabetti, Aimaro Isola
Descrizione

Il monastero Mater Misericordiae sorge su di un’area semi pianeggiante orientata a sud, circondata da prati e boschi, in un sito dall’elevata qualità paesaggistica ed ambientale.
Il progetto nasce a partire da una riflessione maturata in altre opere dai due architetti che, come nel municipio di Bagnolo o nella chiesa di Montoso in Piemonte, mettono in atto un dispositivo progettuale basato sulla ripresa e distorsione degli elementi della tradizione. Anche in questo caso, l’apparente tradizionalismo dei materiali è contraddetto dalle geometrie, in un generale effetto di appartenenza e spaesamento.
L’architettura si articola secondo la tipologia di un edificio a corte trapezoidale che prende corpo dal grande vuoto centrale del chiostro intorno al quale vengono a disporsi le maniche con le celle delle monache.
L’aspetto compositivamente più interessante è però il tema del grande tetto che diventa edificio esso stesso. Il volume della cappella, invece di inserirsi nella griglia ortogonale viene a incastrarsi nell’angolo occidentale del monastero attraverso una rotazione di 45°. Questa però non tocca la copertura della chiesa, concepita come un prolungamento di quella delle maniche su cui si va ad innestare, generando così le lunghe falde inclinate e la larga facciata triangolare sul chiostro, tramutato in trapezio rettangolo. La cappella, è costituita dal punto di vista planimetrico da un’ellisse inscritto nei profili esterni. In questo modo la luce penetra in maniera indiretta, attraverso soluzioni che sembrano evocare le architetture di Vittone.
Il materiale prevalentemente utilizzato è la pietra: le falde del tetto sono rivestite in lose e le murature perimetrali sono solcate da grandi aperture contornate da fasce di intonaco bianco che creano sui fronti principali un tema compositivo quasi ossessivo, basato sulla ripetizione di elementi formali ripresi dalla tradizione, ma opportunamente rivisitati e deformati.

Info
  • Progetto: 1984 - 1986
  • Esecuzione: 1987 - 1989
  • Tipologia Specifica: Monastero
  • Committente: Ordine Carmelitane Scalze
  • Proprietà: Proprietà Ente religioso
  • Destinazione originaria: Monastero
  • Destinazione attuale: Monastero
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Alberto Devoti Progetto strutturale Progetto NO
Fratelli Distroti Impresa esecutrice Esecuzione NO
Guido Drocco Progetto architettonico Progetto SI
Roberto Gabetti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/roberto-gabetti/ SI
Aimaro Isola Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.isolarchitetti.com/index.php/isolarchitetti-studio SI
  • Strutture: Cemento armato
  • Materiale di facciata: Pietra naturale locale, ampie fasce bianche intonacate, particolare attenzione all’isolamento termico.
  • Coperture: Lose di pietra messe in opera con tecnologie locali.
  • Serramenti: Legno
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
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L’architettura si articola secondo la tipologia di un edificio a corte trapezoidale che prende corpo dal grande vuoto centrale del chiostro intorno al quale vengono a disporsi le maniche con le celle delle monache. 
L’aspetto compositivamente più interessante è però il tema del grande tetto che diventa edificio esso stesso. Il volume della cappella, invece di inserirsi nella griglia ortogonale viene a incastrarsi nell’angolo occidentale del monastero attraverso una rotazione di 45°. Questa però non tocca la copertura della chiesa, concepita come un prolungamento di quella delle maniche su cui si va ad innestare, generando così le lunghe falde inclinate e la larga facciata triangolare sul chiostro, tramutato in trapezio rettangolo. La cappella, è costituita dal punto di vista planimetrico da un’ellisse inscritto nei profili esterni. In questo modo la luce penetra in maniera indiretta, attraverso soluzioni che sembrano evocare le architetture di Vittone. 
Il materiale prevalentemente utilizzato è la pietra: le falde del tetto sono rivestite in lose e le murature perimetrali sono solcate da grandi aperture contornate da fasce di intonaco bianco che creano sui fronti principali un tema compositivo quasi ossessivo, basato sulla ripetizione di elementi formali ripresi dalla tradizione, ma opportunamente rivisitati e deformati.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo: ope legis ex art. 1, Legge 1 Giugno 1939, N.1089
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 27
  • Particella: 348

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1987 Parametro n. 156 32-35 No
Zermani Paolo (a cura di) 1989 Gabetti e Isola Zanichelli Bologna No
1989 Domus n. 711 42-51 No
1989 Il nostro tempo, 8 ottobre 5 No
1989 Controspazio n. 4 42675 No
1990 Materia n. 5 34-41 No
1991 Superfici, 6 giugno 1991 42339 No
Pavan Vincenzo 1991 Il linguaggio della pietra Arsenale Venezia 74-91 No
1991 L’industria delle costruzioni n. 231 Venezia 41426 No
Olmo Carlo 1993 Gabetti e Isola. Architetture Allemandi Torino No
Guerra Benvenuto, Morresi Manuela 1996 Roberto Gabetti e Aimaro Isola. Opere di architettura Electa Milano No
Massarente Alessandro (a cura di) 2000 Gabetti e Isola, disegni 1951 – 2000 Federico Motta Editore Milano No
Bolzoni Luciano 2001 Architettura moderna nelle Alpi italiane dagli anni Sessanta alla fine del XX secolo Priuli e Verlucca Scarmagno (TO) 107 No
Nebbia Giuseppe 2002 Architettura Moderna in Valle d’Aosta. Il secondo Novecento Musumeci Quart (AO) 84-85 No
Servadio Leonardo 2003 Aldilà del muro. Architettura: chiese del nostro tempo Luoghi dell’infinito n. 67 50-53 No
Accoccella Alfonso 2004 L’Architettura di pietra. Antichi e nuovi magisteri costruttivi Lucense Alinea Firenze 486-497 No
Pace Sergio, Reinerio Luca 2005 Architetture per la liturgia. Opere di Gabetti e Isola Skira Milano No
De Rossi Antonio 2005 Architettura moderna alpina in Piemonte e Valle d’Aosta Allemandi Torino 67-68 No
Petrangeli Maurizio 2005 Architettura come Paesaggio, Gabetti&Isola - Isolarchitetti Allemandi Torino No
Isola Aimaro 2006 Il rifugio dello spirito I: il caso del convento Quart, in Architettura moderna alpina: i rifugi - Atti del convegno Aosta-Pollein 22 Ottobre 2005, Quaderni della Fondazione Courmayeur 17 Fondazione Courmayeur Aosta 39-44; 170-184 No
Isola Aimaro 2006 Saperi e Progetto, in Quaderno di Architettura della Facoltà di Ingegneria di Napoli Federico II. La didattica del progetto di architettura Luciano Editore Napoli 47-58 No
Crippa Maria Antonietta 2010 Monasteri d’autore: da Le Corbusier a Pawson in Luoghi dell’Infinito, mensile di Avvenire n. 136 18-21 No
Isola Aimaro 2012 Anche le pietre dimenticano Aiòn Firenze No
De Rossi Antonio, Dini Roberto 2012 Architettura alpina contemporanea Priuli & Verlucca Scarmagno (TO) 152-153 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Pianta delle coperture Pianta delle coperture
Vista della facciata interna al cortile Vista della facciata interna al cortile
Vista della facciata est Vista della facciata est
Vista interna della cappella Vista interna della cappella
Pianta del piano terra Pianta del piano terra
Vista dell'ingresso Vista dell'ingresso
Sezione trasversale Sezione trasversale
Sezione/prospetto Sezione/prospetto
Schizzi progettuali Schizzi progettuali

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
SIUSA - Gabetti e Isola Studio Visualizza
Enciclopedia Treccani - Aimaro Isola Visualizza
Accademia Nazionale di San Luca - Aimaro Isola Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Regione Autonoma Valle D'Aosta
Titolare della ricerca: Fondazione Courmayeur Mont Blanc
Responsabile scientifico: Roberto Dini, Giuseppe Nebbia


Scheda redatta da Roberto Dini
creata il 31/12/2014
ultima modifica il 03/05/2024

Revisori:

Mezzino Davide 2022