Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA LOCATELLI

Scheda Opera

  • Prospetto sud-ovest
  • Vista esterna
  • Fronte su strada, 2019
  • Fronte su strada, 2019
  • Prospetto sud-est, 2019
  • Prospetto sud-ovest, 2019
  • Scorcio, 2019
  • Comune: Ivrea
  • Località: Crist
  • Denominazione: CASA LOCATELLI
  • Indirizzo: Via Zani del Frà
  • Data: 1952 - 1953
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Emilio Aventino Tarpino, Ufficio Consulenza Case Dipendenti Olivetti UCCD
Descrizione

1. Opera originaria

«L’edificio, a un piano e mezzo fuori terra, ha struttura portante in calcestruzzo, tamponamenti in laterizio e finiture in intonaco decorato con una delicata e raffinata combinazione di sfumature pastello nei toni rosa, azzurro, violetto e beige rimasta immutata nel tempo grazie all’attenzione e alla cura dei proprietari. L’articolazione volumetrica dell’edificio appare ispirata ai modelli dell’architettura internazionale di ascendenza razionalista, resi forse più vicini al gusto della committenza grazie all’adozione di una copertura a falde. Si tratta di una delle più significative realizzazioni sviluppate su progetto dall’Ufficio Consulenza Case Dipendenti Olivetti (UCCD), braccio operativo della Direzione dei Servizi Sociali dell’azienda che forniva assistenza tecnica in termini di progettazione, direzione lavori, consulenza per l’acquisto di terreni, ai dipendenti interessati alla costruzione o all’adattamento della propria abitazione e per cui sviluppò circa 400 progetti, molti dei quali realizzati. L’attività dell’Ufficio, che operò dal 1954 al 1968 sotto la direzione di Emilio Aventino Tarpino, contribuì a elevare la qualità dell’ambiente costruito di Ivrea e del Canavese divulgando, con adattamenti formali e costruttivi che lo rendevano accettabile presso un pubblico più ampio, lo spirito innovativo promosso dalla Olivetti nelle realizzazioni commissionate negli stessi anni ai suoi consulenti più famosi. L’importanza attribuita dall’azienda all’azione dell’UCCD è testimoniata dalla richiesta effettuata a Figini e Pollini, Albini e Helg, Mario Fiorentino e allo stesso Tarpino di elaborare soluzioni tipologiche da utilizzarsi come modelli per lo sviluppo dei progetti dell’Ufficio, che provvide ad applicarli su larga scala». (Patrizia Bonifazio, Enrico Giacopelli, Il paesaggio futuro. Letture e norme per il patrimonio dell'architettura moderna a Ivrea, Umberto Allemandi & C., Torino 2007, p. 67)

«L’edificio è sicuramente uno dei più significativi tra quelli realizzati dall’UCCD (dall’Ufficio Consulenza Case Dipendenti Olivetti, di cui Emilio Aventino fu direttore dal 1954 al 1968). Una struttura operativa della Direzione dei Servizi Sociali che aveva la finalità di fornire assistenza tecnica nella progettazione e nella direzione lavori ai dipendenti interessati alla costruzione o a interventi sulla propria abitazione. L’edificio, caratterizzato da uno sviluppo a un piano e mezzo fuori terra, è in calcestruzzo con tamponamenti in laterizio e finiture intonacate. I semplici volumi bianchi, di chiara ispirazione razionalista, sono coperti da una copertura a falde. Dotato di un ampio giardino, l’edificio è delimitato da una recinzione parte in pietra, parte in pannelli metallici traforati di colore bianco». (Maria Adriana Giusti, Rosa Tamborrino, Guida all'architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006), Allemandi, Torino 2008, p. 176)

«[…] La prima casa che si propone come traccia iconografica è la Casa Locatelli. Datata 1952, riporta in ogni suo elemento, dal tetto piano alla loggia con i pilotis, quasi un dizionario dell’architettura funzionalista che aveva a Ivrea esempi fondamentali per cercare di indagare l’esistenza di un lessico familiare nell’élite di architetti che a Ivrea lavoravano». (Carlo Olmo, Patrizia Bonifazio, Luca Lazzarini, Le case Olivetti a Ivrea. L’Ufficio Consulenza Case Dipendenti ed Emilio A. Tarpino, il Mulino, Bologna, 2018, p. 116)

2. Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale

L’opera mantiene la destinazione d’uso originaria a residenza unifamiliare. Presenta un buono stato di conservazione, la struttura originale non ha subito alterazioni distributive e le superfici esterne non presentano particolari forme di degrado.

(Scheda a cura di Bianca Guiso, DAD-Politecnico di Torino)

Info
  • Progetto: 1952 -
  • Esecuzione: - 1953
  • Tipologia Specifica: Casa unifamiliare
  • Committente: Giovanni Locatelli
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Casa unifamiliare
  • Destinazione attuale: Casa unifamiliare
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Ufficio Consulenza Case Dipendenti Olivetti UCCD Progetto architettonico Progetto SI
Emilio Aventino Tarpino Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: Edificio a un piano e mezzo fuori terra. Struttura in calcestruzzo con tamponamenti in laterizio
  • Materiale di facciata: Intonaco verniciato con colori pastello e zoccolo in pietra
  • Coperture: Tetto a falde con coppi in laterizio
  • Serramenti: Serramenti in legno
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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«L’edificio, a un piano e mezzo fuori terra, ha struttura portante in calcestruzzo, tamponamenti in laterizio e finiture in intonaco decorato con una delicata e raffinata combinazione di sfumature pastello nei toni rosa, azzurro, violetto e beige rimasta immutata nel tempo grazie all’attenzione e alla cura dei proprietari. L’articolazione volumetrica dell’edificio appare ispirata ai modelli dell’architettura internazionale di ascendenza razionalista, resi forse più vicini al gusto della committenza grazie all’adozione di una copertura a falde. Si tratta di una delle più significative realizzazioni sviluppate su progetto dall’Ufficio Consulenza Case Dipendenti Olivetti (UCCD), braccio operativo della Direzione dei Servizi Sociali dell’azienda che forniva assistenza tecnica in termini di progettazione, direzione lavori, consulenza per l’acquisto di terreni, ai dipendenti interessati alla costruzione o all’adattamento della propria abitazione e per cui sviluppò circa 400 progetti, molti dei quali realizzati. L’attività dell’Ufficio, che operò dal 1954 al 1968 sotto la direzione di Emilio Aventino Tarpino, contribuì a elevare la qualità dell’ambiente costruito di Ivrea e del Canavese divulgando, con adattamenti formali e costruttivi che lo rendevano accettabile presso un pubblico più ampio, lo spirito innovativo promosso dalla Olivetti nelle realizzazioni commissionate negli stessi anni ai suoi consulenti più famosi. L’importanza attribuita dall’azienda all’azione dell’UCCD è testimoniata dalla richiesta effettuata a Figini e Pollini, Albini e Helg, Mario Fiorentino e allo stesso Tarpino di elaborare soluzioni tipologiche da utilizzarsi come modelli per lo sviluppo dei progetti dell’Ufficio, che provvide ad applicarli su larga scala». (Patrizia Bonifazio, Enrico Giacopelli, Il paesaggio futuro. Letture e norme per il patrimonio dell'architettura moderna a Ivrea, Umberto Allemandi & C., Torino 2007, p. 67)

«L’edificio è sicuramente uno dei più significativi tra quelli realizzati dall’UCCD (dall’Ufficio Consulenza Case Dipendenti Olivetti, di cui Emilio Aventino fu direttore dal 1954 al 1968). Una struttura operativa della Direzione dei Servizi Sociali che aveva la finalità di fornire assistenza tecnica nella progettazione e nella direzione lavori ai dipendenti interessati alla costruzione o a interventi sulla propria abitazione. L’edificio, caratterizzato da uno sviluppo a un piano e mezzo fuori terra, è in calcestruzzo con tamponamenti in laterizio e finiture intonacate. I semplici volumi bianchi, di chiara ispirazione razionalista, sono coperti da una copertura a falde. Dotato di un ampio giardino, l’edificio è delimitato da una recinzione parte in pietra, parte in pannelli metallici traforati di colore bianco». (Maria Adriana Giusti, Rosa Tamborrino, Guida all'architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006), Allemandi, Torino 2008, p. 176)

«[…] La prima casa che si propone come traccia iconografica è la Casa Locatelli. Datata 1952, riporta in ogni suo elemento, dal tetto piano alla loggia con i pilotis, quasi un dizionario dell’architettura funzionalista che aveva a Ivrea esempi fondamentali per cercare di indagare l’esistenza di un lessico familiare nell’élite di architetti che a Ivrea lavoravano». (Carlo Olmo, Patrizia Bonifazio, Luca Lazzarini, Le case Olivetti a Ivrea. L’Ufficio Consulenza Case Dipendenti ed Emilio A. Tarpino, il Mulino, Bologna, 2018, p. 116)

2.	Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale  

L’opera mantiene la destinazione d’uso originaria a residenza unifamiliare. Presenta un buono stato di conservazione, la struttura originale non ha subito alterazioni distributive e le superfici esterne non presentano particolari forme di degrado. 

(Scheda a cura di Bianca Guiso, DAD-Politecnico di Torino)
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Bonifazio Patrizia, Giacopelli Enrico 2007 Il paesaggio futuro. Letture e norme per il patrimonio dell'architettura moderna a Ivrea Allemandi Torino 57, 67 No
Giusti Maria Adriana, Tamborrino Rosa 2008 Guida all’architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006) Allemandi Torino 176 No
Olmo Carlo, Bonifazio Patrizia, Lazzarini Luca 2018 Le case Olivetti a Ivrea. L’Ufficio Consulenza Case Dipendenti ed Emilio A. Tarpino il Mulino Bologna 116, 127, 183 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Prospetto sud-ovest Prospetto sud-ovest Tratto da - Giusti, Tamborrino, Allemandi 2008
Vista esterna Vista esterna Tratto da - Olmo, Bonifazio, Lazzarini, il Mulino 2018
Fronte su strada, 2019 Fronte su strada, 2019 Bianca Guiso - 2019
Fronte su strada, 2019 Fronte su strada, 2019 Bianca Guiso - 2019
Prospetto sud-est, 2019 Prospetto sud-est, 2019 Bianca Guiso - 2019
Prospetto sud-ovest, 2019 Prospetto sud-ovest, 2019 Bianca Guiso - 2019
Scorcio, 2019 Scorcio, 2019 Bianca Guiso - 2019

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
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Titolo Url
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il Piemonte
Titolare della ricerca: Politecnico Torino Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Maria Adriana Giusti, Gentucca Canella (DAD)


Scheda redatta da Bianca Guiso
creata il 31/12/2004
ultima modifica il 24/01/2025

Revisori:

 Mezzino Davide 2021