HOTEL CALA DI VOLPE
Scheda Opera
- Comune: Arzachena
- Località: Loc. Cala di Volpe
- Denominazione: HOTEL CALA DI VOLPE
- Indirizzo: Porto Cervo
- Data: 1961 - 1963
- Tipologia: Strutture ricettive
- Autori principali: Jacques Couelle
Descrizione
Con la conclusione del programma di disinfestazione antimalarica (1950) si rendono disponibili ampi territori prima marginali nell’economia regionale. Dopo il primo decennio di programmazione turistica da parte degli enti regionali, lo sviluppo costiero della Sardegna subisce una rapida accelerazione grazie ai cospicui investimenti di operatori stranieri che proporranno nuovi modelli insediativi e nuove modalità di fruizione delle risorse territoriali, in aree caratterizzate da bassissima densità abitativa ed economie prevalentemente di sussistenza. Nel 1961 viene costituito il Consorzio Costa Smeralda che, in assenza di normative urbanistiche, assume il compito di controllare la gestione del territorio consortile e promuoverne lo sviluppo. L’Hotel Cala di Volpe è stato il primo albergo aperto dal Consorzio e, in quanto tale, viene assunto come modello per i successivi interventi edificatori. Il complesso alberghiero è costituito da differenti edifici, ognuno dei quali appare composto da molteplici corpi disomogenei nei riferimenti stilistici, cromatici e nel trattamento delle superfici che ricreano la suggestione delle stratificazioni e delle superfetazioni tipiche dell’architettura spontanea tradizionale. L’albergo, dotato di attracco riservato, spiaggia privata e area commerciale a disposizione della clientela, costituisce un sistema funzionale autosufficiente, un insediamento autonomo che attraverso una composizione dei volumi apparentemente casuale e una complessa articolazione degli spazi interni ed esterni, richiama le forme degli insediamenti tradizionali regionali. Prototipo delle future costruzioni residenziali della Costa Smeralda, l’Hotel Cala di Volpe presenta, in una rusticità artificiale ottenuta mediante forme massicce e irregolari e nell’assenza di linee rigide, i caratteri tipici del cosiddetto “stile mediterraneo”. L’edificio, in coerenza con le rigide norme prescritte dal Comitato di Architettura del Consorzio, ricerca un rapporto armonico con “le particolari situazioni panoramiche e le bellezze naturali”. Al fine di salvaguardare “l’aspetto estetico, panoramico ed ecologico della zona”, segna l’inizio di un processo di reinvenzione e di reinterpretazione di un presunto “stile mediterraneo” capace di imporsi come riferimento semantico nel dialogo tra architettura e paesaggio. Se gli esterni si rapportano al paesaggio circostante attraverso una mimesi con le forme dell’architettura locale, gli interni ricercano un’armonia con la natura attraverso “ le forme organiche derivate dallo spostamento del corpo nello spazio”. Spazi dall’aspetto ipogeico che richiamano gli “espaces sculptès”, architetture-sculture che hanno caratterizzato la corrente informale degli anni 60. L’edificio è stato realizzato da maestranze locali capaci di utilizzare materiali e tecniche costruttive tradizionali per ricreare le forme e le suggestioni degli insediamenti spontanei regionali. L’Hotel Cala di Volpe è stato il primo albergo edificato nella costa nord-orientale della Sardegna dal Consorzio Costa Smeralda, il cui progetto si inserisce in un contesto territoriale caratterizzato da un insediamento diffuso a bassissima densità privo di infrastrutture e di insediamenti turistici. L’Hotel Cala di Volpe rappresenta un punto di svolta nell’evoluzione dei paesaggi costieri, in cui il turismo si configura come “industria paesaggistica” capace di modificare profondamente la storia e l’economia del territorio. L’immagine dell’edificio ha influenzato lo sguardo della società locale sul territorio, il modo di percepirne vincoli e risorse, stimolando trasformazioni molto profonde sia nei modi di vita che nelle economie locali. Ha segnato nell’immaginario collettivo il boom turistico della Sardegna, imponendosi come modello per le forme insediative non solo costiere. Attualmente l’albergo non si presenta più come un complesso isolato, in quanto inserito all’interno di un insediamento turistico diffuso più ampio composto da strutture ricettive e seconde case.
Info
- Progetto: 1961 - 1961
- Esecuzione: 1961 - 1963
- Committente: Consorzio Costa Smeralda
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: albergo
- Destinazione attuale: albergo
Autori
- Strutture: murature portanti in pietra; calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: muratura in pietra; laterizi; intonacata
- Coperture: solaio a falde inclinate in latero-cemento; copertura in coppi
- Serramenti: infissi in bronzo
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
Scheda redatta da Enrico Cicalò, Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica (2004).
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Catalogue de l’exposition « Jacques Couelle et ses Maisons-Paysage » | Centre des archives du monde du travail | Rubaix | Si | |||
Gilbert Luigi | 1982 | Couelle J. Parenthese architecturale | Pierre Mardaga Ed. | Liege | Si | |
Price Richard L. | 1983 | Una Geografia del Turismo: Paesaggio e Insediameni Umani sulle Coste della Sardegna | Centro di Formazione e Studi per il Mezzogiorno | Cagliari | Si | |
1983 | Urbanisme. L’Architecture Geobiologique, luglio | Si | ||||
AA. VV. | 1988 | Catalogue de l’exposition : Vivre ailleurs aujourd’hui | Centre Georges Pompidou | Parigi | Si | |
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Bandinu Bachisio | 1996 | Narciso in Vacanza | Ed. I Griot | Sassari | Si | |
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Dessì Sabrina | 2009 | Abitare in Sardegna: mode modelli e linguaggi | Gangemi | Roma | 47-49 | Si |
Cicalò Enrico | 2010 | Immagini di progetto. La rappresentazione del progetto e il progetto della | FrancoAngeli | Milano | 94 | No |
Dechmann Nele | 2018 | Costa Smeralda | Park Books | Zurigo | Si | |
Rossetti Carla | 2020 | Una vacanza indimenticabile = An unforgettable holiday | «Abitare», n. 599 | 106-109 | Si |
Allegati
Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale, | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la SardegnaTitolare della ricerca: Università degli Studi di Cagliari – DICAAR
Responsabile scientifico: Paolo Sanjust
Scheda redatta da
creata il 31/12/2016
ultima modifica il 20/01/2025
Revisori:
Martina Massaro