Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA PASOLINI

Scheda Opera

  • Vista ponticello d'ingresso
  • Vista esterna
  • Particolare facciata
  • Vista interna
  • Vista varco d'accesso alla corte del Castello
  • Comune: Soriano nel Cimino
  • Località: Chia
  • Denominazione: CASA PASOLINI
  • Indirizzo: Strada Provinciale 151 Ortana
  • Data: 1971 -
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Ninfo Burruano
Descrizione

La casa-rifugio è inserita all’interno della cinta muraria dell’antico castello di Chia, risalente al XIII secolo, eletto a luogo di ritiro e di lavoro solitario da Pier Paolo Pasolini, uno dei protagonisti della cultura italiana, innamorato di questo suggestivo lembo della campagna viterbese che frequenta a lungo scegliendolo anche per ambientare molte scene dei suoi film.
Non a caso sceglie la vicina Orte per il famoso cortometraggio ‘La forma della città’ in cui solleva con forza il tema della salvaguardia dei centri storici minori e, soprattutto, del paesaggio nel suo insieme considerandolo come patrimonio culturale italiano e anticipando la necessità di proteggere non solo i monumenti ma anche il contesto che li ha prodotti e che spesso è considerato anonimo e popolare.
Con l’intenzione di conservarli, acquista nel 1970 i “ruderi di un castelletto vero e proprio con incorporata una torre mozza, munita di feritoie, posti sul margine esterno del dirupo, e quelli di una lunga cinta muraria merlata di forma irregolare che, affacciandosi ai fianchi del castelletto medesimo, circuiva una vasta zona a sud di esso. Proprio nel lato sud della cinta, prospiciente il fossato artificiale, è inserita una slanciata torre a pianta pentagonale, alta circa 42 m e merlata alla ghibellina” (E. Siciliano, Vita di Pasolini).
In questo contesto viene inserita la casa progettata anche in collaborazione con lo scenografo Dante Ferretti, amico del poeta: a ridosso delle mura vengono collocate le stanze che utilizzano la muratura restaurata delle antiche mura e si aprono al paesaggio attraverso ampie vetrate inquadrate da serramenti lignei. Per rispettare lo stato e la bellezza del luogo, la falda del tetto, una soletta di cemento, è rivestita di prato, mentre i materiali impiegati sono tavole di legno per rivestire pilastri e soffitti, pianelle di cotto per il pavimento.
Nella torre mozza vengono ricavati degli ambienti utilizzando un lucernario per l’illuminazione, mentre nel prato viene costruito un capannone di legno da usare come atelier di pittura. La casa verrà utilizzata solo per pochi anni da Pasolini che sarà assassinato nel 1975 e sono fallite le ipotesi di utilizzarla come centro culturale. Oggi (2022), nonostante varie iniziative per restituirgli un ruolo, è inutilizzata.

Info
  • Progetto: 1971 -
  • Esecuzione: -
  • Committente: Pier Paolo Pasolini
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Ninfo Burruano Progetto architettonico Progetto SI
Dante Ferretti Consulente Progetto NO
  • Strutture: edificio storico: muratura portante; ampliamento: calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: pietra, legno e vetro
  • Coperture: inclinata a falda unica rivestita di prato
  • Serramenti: legno
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Non a caso sceglie la vicina Orte per il famoso cortometraggio ‘La forma della città’ in cui solleva con forza il tema della salvaguardia dei centri storici minori e, soprattutto, del paesaggio nel suo insieme considerandolo come patrimonio culturale italiano e anticipando la necessità di proteggere non solo i monumenti ma anche il contesto che li ha prodotti e che spesso è considerato anonimo e popolare. 
Con l’intenzione di conservarli, acquista nel 1970 i “ruderi di un castelletto vero e proprio con incorporata una torre mozza, munita di feritoie, posti sul margine esterno del dirupo, e quelli di una lunga cinta muraria merlata di forma irregolare che, affacciandosi ai fianchi del castelletto medesimo, circuiva una vasta zona a sud di esso. Proprio nel lato sud della cinta, prospiciente il fossato artificiale, è inserita una slanciata torre a pianta pentagonale, alta circa 42 m e merlata alla ghibellina” (E. Siciliano, Vita di Pasolini). 
In questo contesto viene inserita la casa progettata anche in collaborazione con lo scenografo Dante Ferretti, amico del poeta: a ridosso delle mura vengono collocate le stanze che utilizzano la muratura restaurata delle antiche mura e si aprono al paesaggio attraverso ampie vetrate inquadrate da serramenti lignei. Per rispettare lo stato e la bellezza del luogo, la falda del tetto, una soletta di cemento, è rivestita di prato, mentre i materiali impiegati sono tavole di legno per rivestire pilastri e soffitti, pianelle di cotto per il pavimento. 
Nella torre mozza vengono ricavati degli ambienti utilizzando un lucernario per l’illuminazione, mentre nel prato viene costruito un capannone di legno da usare come atelier di pittura. La casa verrà utilizzata solo per pochi anni da Pasolini che sarà assassinato nel 1975 e sono fallite le ipotesi di utilizzarla come centro culturale. Oggi (2022), nonostante varie iniziative per restituirgli un ruolo, è inutilizzata. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo: Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (art. 142)
  • Altri Provvedimenti: Vincolo “ope legis” relativo alle aree di rispetto coste e corpi idrici; Vincolo “ope legis” relativo alle aree di rispetto parchi e boschi
  • Foglio Catastale: 70
  • Particella: 21, 2

Note

Vincolo “ope legis” relativo alle aree di rispetto coste e corpi idrici (D. Lgs. 42/2004 – art. 142) - fonte: http://www.sitap.beniculturali.it/ Vincolo “ope legis” relativo alle aree di rispetto parchi e boschi (D. Lgs. 42/2004 – art. 142) - fonte: http://www.sitap.beniculturali.it/

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Cappelli Silvio 2004 Pier Paolo Pasolini. Dalla Torre di Chia all’Università di Viterbo Vecchiarelli Manziana Si
Eccheli Maria Grazia 2015 L’infinito abita a Chia. La casa/castello di Pier Paolo Pasolini Firenze Architettura n. 1 12-15 Si
Volpe Andrea 2015 Cronaca di un’emozione. In viaggio verso l’eremo di Pier Paolo Pasolini Firenze Architettura n. 1 16-25 Si
Naldini Nico 2015 Pier Paolo Pasolini. Ritorno a Chia Firenze Architettura n. 1 6-11; 176-177 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista ponticello d'ingresso Vista ponticello d'ingresso Andrea Volpe
Vista esterna Vista esterna Andrea Volpe
Particolare facciata Particolare facciata Andrea Volpe
Vista interna Vista interna Andrea Volpe
Vista varco d'accesso alla corte del Castello Vista varco d'accesso alla corte del Castello Andrea Volpe

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Università degli studi di Tor Vergata
Responsabile scientifico: Rosalia Vittorini


Scheda redatta da Rosalia Vittorini
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 01/02/2023

Revisori:

Alberto Coppo 2022