CASA-AMBULATORIO PER UN MEDICO CONDOTTO
Scheda Opera
- Comune: Serravalle Sesia
- Denominazione: CASA-AMBULATORIO PER UN MEDICO CONDOTTO
- Indirizzo:
- Data: 1954 - 1956
- Tipologia: Abitazioni unifamiliari
- Autori principali: Giorgio Raineri
Descrizione
1. Opera originaria
«La casetta è destinata ad un medico ed alla sua famiglia. Nel seminterrato (oltre al garage ed al locale caldaia e lavatoio) è posto il gabinetto di visita al quale il medico accede dalla chiocciola che parte dalla cucina; i malati accedono dall’esterno al locale d’attesa. Al piano rialzato si trova l’atrio (a tutt’altezza fino al tetto) con scala e ballatoio alle due stanze superiori. L’atrio è illuminato da un lucernario orizzontale in vetro-cemento a camera d’aria. Il soggiorno ed il salotto sono in corrispondenza della vetrata continua; d’angolo è la stanza da letto.
Al piano superiore, non essendo più possibile utilizzare il solaio orizzontale per eliminare la spinta del tetto, le falde (in solaio laterizio prefabbricato) sono state rese autoportanti, riportando mediante un’armatura superiore nello spessore della pastina, spinta e componente verticale del carico relativo alla linea di colmo, sui muri di timpano. Il carico verticale relativo al perimetro della falda riposa sui pilastri o murature di perimetro. In tal modo tutto l’intradosso del tetto coprente le stanze e l’atrio a doppia altezza è perfettamente liscio, libero da tiranti e trave di colmo. Le due falde hanno diverso sviluppo, così che dalla parte a mezzogiorno, non giungendo la falda fino al filo facciata, è ricavato un terrazzo, al riparo da ogni sguardo indiscreto, al quale si accede dalle due stanze sottotetto. In questo terrazzo è altresì allogato il lucernario in vetro-cemento che illumina l’atrio sottostante.
Il tetto è coperto di tegole laterizie (modello alla “fiamminga”) disposte direttamente sul solaio; l’isolamento dei locali sottostanti è risultato soddisfacente. I serramenti di ferro sono in profili normali, verniciati in azzurro carta da zucchero. I portoncini in rovere a perline hanno incorporati vetrini di illuminazione e di spia ed hanno un gocciolatoio a “spazzaneve”; sono verniciati a flatting. Le scalette ed i davanzali sono in beola grigia». (Giorgio Raineri, Casa D. a Serravalle Sesia, 1954-55, in Vittorio Gregotti, Un nuovo architetto torinese: Giorgio Raineri, in «Casabella-Continuità» n. 212, settembre-ottobre 1956, p. 45). Trad. inglese e francese: si
«Nell’opera immediatamente successiva (1954, la casa di Serravalle Sesia, la ricerca operata per ottenere una pianta complessa e ricca di articolazioni interne è stata un’occasione di meditazione fornita dal tema: una casa di abitazione unifamiliare con un laboratorio medico per il figlio. Questo difficile rapporto doveva essere risolto lavorando sui nodi distributivi. Pur essendo l’impianto generale del tutto simile a quello della casa sull’Eremo, ovvero un parallelepipedo su due livelli bloccato all’estremità da due muri di contenimento, il tema si arricchisce spazialmente grazie alle necessità distributive conseguenti allo sdoppiamento delle funzioni: un’abitazione unifamiliare con annesso studio medico presenta infatti l’esigenza di avere due ingressi indipendenti e locali interni comunicanti.
La parte superiore della casa è divisa in due livelli: il primo ospita la cucina, il soggiorno, il salotto, una camera e un bagno; il secondo, collocato nel sottotetto, altre due camere senza bagno. A queste ultime si accede tramite la scala situata nell’atrio a doppia altezza, illuminato da un lucernario orizzontale in vetrocemento che, sporgendo dalla copertura, individua due porzioni distinte del terrazzo, altrimenti continuo.
Per ottenere tale terrazzo e sfruttare l’orientamento a sud, Raineri arresta la falda del tetto prima della regolare linea di gronda. Data la conformazione del tetto, non potendo le falde scaricare la spinta sui muri lunghi di facciata, si è reso necessario far assorbire lo sforzo dai due muri di timpano quasi ciechi.
Fa qui la sua prima comparsa la copertura autoportante applicata a una casa di abitazione, che si giustifica per il tentativo di rendere operanti tutti gli elementi del progetto: l’orientamento, la luce, i livelli del terreno, le esigenze della committenza.
Diventa evidente in quest’opera come qualsiasi impedimento, o necessità “fisiologica”, della costruzione diventi per Raineri un pretesto, se non un’occasione, per lavorare sulla diversità, su elementi impercettibili e “privati”, tentando una strada non ancora percorsa, fatta di occasioni minime, che richiedono una lunga ricerca.
La ricerca si estende anche al trattamento dei prospetti: nel paese l’abitazione risalytava per il senso di leggerezza conferito al muro di mattoni variegati, per le verandine laterali e per la veranda del soggiorno realizzate in profili normali verniciati in azzurro cupo». (Tamara Del Bel Belluz, Giorgio Raineri Architetto, Celid, Torino 1998, p. 126 e pp. 212-217).
2. Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale
La casa è stata completamente trasformata nei prospetti e probabilmente anche all’interno
(Scheda a cura di Gentucca Canella, DAD - Politecnico di Torino)
Info
- Progetto: 1954 - 1955
- Esecuzione: 1955 - 1956
- Committente: Famiglia Dell’Olmo
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: Casa unifamiliare con ambulatorio
- Destinazione attuale: Casa unifamiliare
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
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Impresa Raineri | Impresa esecutrice | Esecuzione | NO | |||
Giuseppe | Raineri | Progetto strutturale | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.studiolambro.it/profilo/ | NO |
Giorgio | Raineri | Direzione lavori | Esecuzione | Visualizza Profilo | https://www.museotorino.it/view/s/557ba297e18845aa870a5c8a0f47ab46 | NO |
Giorgio | Raineri | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.museotorino.it/view/s/557ba297e18845aa870a5c8a0f47ab46 | SI |
- Strutture: Muri perimetrali portanti a cinque pilastri interni in cemento armato; tetto a guscio autoportante
- Materiale di facciata: Mattoni a vista R.D.B. I portoncini in rovere a perline hanno incorporati vetrini di illuminazione e di spia ed hanno un gocciolatoio a “spazzaneve”; sono verniciati a flatting. Le scalette ed i davanzali sono in beola grigi
- Coperture: Copertura in tegole laterizie (modello alla “fiamminga”) disposte direttamente sul solaio
- Serramenti: Serramenti in normalprofilo verniciati in azzurro carta da zucchero, con ferramenta Olva per la veranda e in pitch-pine per le finestre in legno
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
Tutti i particolari costruttivi sono stati prodotti su esecutivo ed eseguiti conformemente a quelli di progetto
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Raineri Giorgio | 1956 | Casa D. a Serravalle Sesia, 1954-55, in Vittorio Gregotti, Un nuovo architetto torinese: Giorgio Raineri | Casabella-Continuità n. 212 | 43-47 | No | |
Mandolesi Enrico | 1958 | Divagazioni sul mattone | Fratelli Palombari Editori | Roma | No | |
1959 | L’Europeo n. 43 | 35 | No | |||
Gabetti Roberto | 1969 | Intimismo. In questi ultimi dieci anni, dieci nuove opere di Giorgio Raineri | Casabella n. 338 | 44409 | No | |
Red | 1971 | Gabetti Isola Raineri | Serca Editrice | Chiasso | No | |
Del Bel Belluz Tamara | 1998 | Giorgio Raineri Architetto | Celid | Torino | 126; 212-217 | No |
Giusti Maria Adriana, Tamborrino Rosa | 2008 | Guida all’architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006) | Allemandi | Torino | 364 | No |
Canella Gentucca, Mellano Paolo (a cura di) | 2020 | Giorgio Raineri 1927-2012 | FrancoAngeli | Milano | No |
Allegati
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Direzione Regionale PiemonteTitolare della ricerca: Politecnico Torino Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Maria Adriana Giusti, Gentucca Canella (DAD)
Scheda redatta da Gentucca Canella
creata il 31/12/2004
ultima modifica il 22/01/2025
Revisori:
Mezzino Davide 2021