Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASE FAMIGLIA

Scheda Opera

  • Vista complesso
  • Dettaglio pensilina
  • Vista complesso
  • Prospetto modulo simplex
  • Modulo abitativo sociale
  • Comune: Bastia Umbra
  • Denominazione: CASE FAMIGLIA
  • Indirizzo: via Irlanda
  • Data: 1976 - 1979
  • Tipologia: Strutture sanitarie
  • Autori principali: Architects Renzo Piano Building Workshop
Descrizione

Il complesso "Case Famiglia" dell'ex Centro di Salute mentale, nasce con l’intenzione di ospitare i pazienti senza famiglia dimessi dall’ospedale psichiatrico, collocato nei pressi del vicino ex complesso industriale dei Tabacchifici Giontella, risalente agli anni cinquanta del Novecento e situato alla periferia est di Bastia Umbra. Gli edifici rappresentano la riproposizione, in chiave sociale, del prototipo ideato da Renzo Piano e Peter Rice in occasione del concorso per la ricostruzione successiva al sisma che ha colpito il Friuli Venezia Giulia nel 1976.

Il complesso è costituito da due blocchi duplex e da un blocco simplex, disposti a formare una corte verde aperta e collegati da una pensilina tangente ai volumi. Gli spazi interni sono destinati alle residenze, ospitate nei moduli duplex, disposti uno di fronte all’altro e arretrati rispetto al filo della struttura prefabbricata, in maniera tale da realizzare una veranda affacciata sullo spazio aperto comune. In posizione baricentrica si trova il blocco dei servizi, composto da corpo scala e bagno, che si ripete identicamente al piano superiore. Rispetto al prototipo costruito in occasione dell’emergenza post-sisma in Friuli Venezia Giulia, in cui il concetto di “Evolutive Housing” consente di adattare la configurazione interna dell’edificio alle esigenze degli abitanti, in questo caso la configurazione interna degli spazi è fissa.

Gli alloggi sono ottenuti dalla sovrapposizione di cinque elementi a “C” prefabbricati in calcestruzzo armato, rivestiti esternamente da pannelli in calcestruzzo posti a protezione degli elementi strutturali e con funzione isolante in corrispondenza dei lati lunghi e della copertura; setti in muratura, con funzione di irrigidimento strutturale, delimitano il blocco servizi. Le tamponature esterne dei lati corti, che nel prototipo originale sono completamente vetrate, vengono sostituite da elementi lignei, con una conseguente diminuzione della luminosità, accentuata anche dall’assenza di spazi a doppia altezza. Il blocco monopiano, realizzato anch’esso tramite la sovrapposizione di elementi prefabbricati, prevede aperture finestrate collocate sui lati corti e sul lato lungo prospiciente lo spazio aperto comune.

La mancata manutenzione delle coperture e le conseguenti infiltrazioni d’acqua hanno causato lo spostamento della Casa Famiglia in altra sede, determinando lo stato di totale abbandono dell’edificio. In seguito all’ipotesi di riqualificazione degli ex Tabacchifici Giontella è stata manifestata l’intenzione di abbattere l’opera.

Info
  • Progetto: 1976 - 1978
  • Esecuzione: 1978 - 1979
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: struttura sanitaria
  • Destinazione attuale: dismesso
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Renzo Piano Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.rpbw.com/people NO
Architects Renzo Piano Building Workshop Progetto architettonico Progetto https://www.rpbw.com SI
Peter Rice Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: calcestruzzo faccia vista; vetro
  • Coperture: piane
  • Serramenti: metallo; vetro
  • Stato Strutture: Mediocre
  • Stato Materiale di facciata: Mediocre
  • Stato Coperture: Mediocre
  • Stato Serramenti: Cattivo

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Il complesso è costituito da due blocchi duplex e da un blocco simplex, disposti a formare una corte verde aperta e collegati da una pensilina tangente ai volumi. Gli spazi interni sono destinati alle residenze, ospitate nei moduli duplex, disposti uno di fronte all’altro e arretrati rispetto al filo della struttura prefabbricata, in maniera tale da realizzare una veranda affacciata sullo spazio aperto comune. In posizione baricentrica si trova il blocco dei servizi, composto da corpo scala e bagno, che si ripete identicamente al piano superiore. Rispetto al prototipo costruito in occasione dell’emergenza post-sisma in Friuli Venezia Giulia, in cui il concetto di “Evolutive Housing” consente di adattare la configurazione interna dell’edificio alle esigenze degli abitanti, in questo caso la configurazione interna degli spazi è fissa.

Gli alloggi sono ottenuti dalla sovrapposizione di cinque elementi a “C” prefabbricati in calcestruzzo armato, rivestiti esternamente da pannelli in calcestruzzo posti a protezione degli elementi strutturali e con funzione isolante in corrispondenza dei lati lunghi e della copertura; setti in muratura, con funzione di irrigidimento strutturale, delimitano il blocco servizi. Le tamponature esterne dei lati corti, che nel prototipo originale sono completamente vetrate, vengono sostituite da elementi lignei, con una conseguente diminuzione della luminosità, accentuata anche dall’assenza di spazi a doppia altezza. Il blocco monopiano, realizzato anch’esso tramite la sovrapposizione di elementi prefabbricati, prevede aperture finestrate collocate sui lati corti e sul lato lungo prospiciente lo spazio aperto comune.

La mancata manutenzione delle coperture e le conseguenti infiltrazioni d’acqua hanno causato lo spostamento della Casa Famiglia in altra sede, determinando lo stato di totale abbandono dell’edificio. In seguito all’ipotesi di riqualificazione degli ex Tabacchifici Giontella è stata manifestata l’intenzione di abbattere l’opera.
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  • Vincolo: Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Dichiarazione di notevole interesse
  • Data Provvedimento: D.C.R. 17/05/2021 n. 46
  • Riferimento Normativo: D. Lgs 42/2004 art. 10, c. 3, lett. d)
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 11
  • Particella: 837

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Dini Massimo 1983 "Renzo Piano, Progetti e architetture 1964-1983" Electa Milano 104 No
Belardi Paolo 2012 "Profilo storico dell'architettura umbra del Novecento. Dal lessico quotidiano delle case operaie di Terni all'astrazione metafisica delle piazze pubbliche di Perugia" in Belardi Paolo, Menchetelli Valeria (a cura di), "Da case popolari a case sperimentali" EFFE Fabrizio Fabbri Editore San Sisto (PG) 48-68 No
Bellucci Alex 2012 "EVOLUTIVE HOUSING SYSTEM DI RENZO PIANO E PETER RICE. Dal rilievo architettonico integrale alla proposta di riuso in chiave energetica" Tesi di Laurea Università degli Studi di Perugia Perugia Si
Belardi Paolo 2014 "Il modulo abitativo di Renzo Piano e Peter Rice a Corciano" in Belardi Paolo (a cura di), "NAU Novecento Architettura Umbria" Il Formichiere Foligno (PG) 206-209 No
Belardi Paolo 2014 "L'Umbria e la sindrome da Mulino Bianco" in Belardi Paolo (a cura di), "NAU Novecento Architettura Umbria" Il Formichiere Foligno (PG) 280-283 No
Belardi Paolo 2014 "L'architettura del Novecento" in Tosti Mario (a cura di) "Storia dell'Umbria dall'Unità ad oggi. Uomini e risorse" Marsilio editori Venezia 331-362 No
De Matteis Lorenzo 2018 "Evolutive Housing System di Renzo Piano e Peter Rice Dal rilievo architettonico integrale alla proposta di riuso in chiave strutturale" Edizioni Accademiche Italiane Torino Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista complesso Vista complesso Luca Tesei
Dettaglio pensilina Dettaglio pensilina Luca Tesei
Vista complesso Vista complesso Luca Tesei
Prospetto modulo simplex Prospetto modulo simplex Luca Tesei
Modulo abitativo sociale Modulo abitativo sociale Luca Tesei

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Renzo Piano sulla casa evolutiva – Rai, 1978 Visualizza
Fondazione Renzo Piano Visualizza
Enciclopedia Treccani - Renzo Piano Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per l'Umbria
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Perugia - Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale
Responsabile scientifico: Paolo Belardi


Scheda redatta da
creata il 31/12/2018
ultima modifica il 06/02/2025

Revisori:

Battaglia Laura 2021