CASE LONGOBARDI

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    [informazioni_architettoniche] => Le tre case di vacanza esemplificano efficacemente il lavoro di ricerca del G.R.A.U. (Gruppo Romano Architetti Urbanisti), impegnato dal punto di vista ideologico e metodologico a fondare, all'inizio degli anni Sessanta, una teoria fondata su razionali leggi aggregative dei segni architettonici, pur nell'interpretazione individuale dei singoli architetti. 
Il progetto si confronta con la questione dell’innovazione del modello abitativo della casa e della città e si configura, con riferimento ai temi della teatralità e dell’artificio cari alla ricerca del G.R.A.U., come la miniaturizzazione di un frammento urbano. Tutti gli elementi in gioco recitano, come fossero attori, il loro ruolo trovando un preciso equilibrio: la piazza al centro del complesso rappresenta l’incrocio dei percorsi e il luogo di sosta su cui si affacciano e si aprono le case che, trattate come palazzetti urbani, offrono all’esterno un fronte unitario. 
Planimetricamente il disegno è governato dal processo di scomposizione della figura del quadrato (che è la forma del lotto) in cui sono individuate, tramite il tracciato delle diagonali, le case, planimetricamente nelle figure di un rombo e di due trapezi; i volumi presentano angoli acuti che offrono scorci inusuali, mentre sulle facciate, articolate in pieni e vuoti, tutti gli elementi costruttivi sono piegati a precise figure geometriche astratte, regolate, in una sorta di racconto didascalico, da rigorose e precise proporzioni. 
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    [note] => Vincolo paesaggistico (fascia costiera tra Ostia, Anzio e Nettuno) – fonte: http://www.sitap.beniculturali.it/
Provvedimenti di tutela D.M. 7 febbraio 1997 a modifica del D.M. 21 ottobre 1954 – Dichiarazione di notevole interesse pubblico della fascia costiera.

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    [categoria] => A. Opera di eccellenza
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    [cat_autori] => Roberto Mariotti,Giuseppe Milani, G.R.A.U.
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