Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA GENERALIZIA DEI FRATELLI MARISTI E CASA PER FERIE EUR (ORA COMPLESSO POLIVALENTE)

Scheda Opera

  • Vista ruderi padiglione di Brasini
  • Vista dall'alto
  • Vista esterna da viale dell'Umanesimo
  • Vista esterna ingresso principale e chiesa
  • Comune: Roma
  • Località: EUR
  • Denominazione: CASA GENERALIZIA DEI FRATELLI MARISTI E CASA PER FERIE EUR (ORA COMPLESSO POLIVALENTE)
  • Indirizzo: Piazzale Marcellino Champagnat N. 2
  • Data: 1959 - 1962
  • Tipologia: Interventi di recupero e trasformazione
  • Autori principali: Enrico Lenti
Descrizione

L’origine dell’edificio risale agli anni trenta, quando, in concomitanza con l’Esposizione Universale del 1942, fu costruito il “Padiglione dell’Agricoltura e delle Foreste”, dedicato ad Arnaldo Mussolini, poi denominato Istituto Forestale, e che dopo l'Esposizione, sarebbe stato trasformato in Museo Forestale.
Il progetto del padiglione, di cui sono ancora visibili alcune parti, era di Armando Brasini, e prevedeva una struttura su una superficie di circa 55 mila mq a pianta quadrata.

L'edificio si distingueva dall'architettura predominante nel cosiddetto quartiere Europa, razionalista e classicista allo stesso tempo, per il suo stile monumentale ispirato all'architettura tardo imperiale: il padiglione si presentava come un enorme blocco in muratura a pianta rettangolare, parzialmente ricoperto di travertino nella fascia inferiore e preceduto da un portico monumentale di dodici colonne doriche giganti. Tra i due spazi un canale d'acqua scorreva al di sotto di tre ponti, versandosi poi in due vasche semicircolari ai lati dell'edificio e successivamente in un laghetto posto inferiormente.

Internamente si apriva un grande cortile cinto da un colonnato e caratterizzato da una monumentale esedra absidale, dietro la quale un'ampia aula circolare individuava il culmine del percorso espositivo, sviluppatosi in precedenza in una successione di aule voltate. Le pareti dell'edificio erano ricoperte di monumentali bassorilievi, di cui due cicli erano inseriti anche ai lati del canale d'acqua nei prospetti laterali.

I lavori iniziarono nel 1940, ma nel 1942 furono interrotti a causa della guerra e con il crollo del fascismo l'opera rimase incompiuta, in balia di inevitabili decadenza e abbandono. Il padiglione in stile neo romano divenne perciò esso stesso un gigantesco rudere di grande suggestione: con colonne, portici, rilievi, travertini, arcate murarie, opere laterizie che facevano bella mostra di sé, tra la vegetazione che spontaneamente era cresciuta.

Nel 1958 tutte le strutture del padiglione, ad eccezione delle fondamenta, realizzate fino ad allora vennero demolite per fare spazio alla nuova Casa Generalizia dei Fratelli Maristi, una congregazione fondata nel 1817 dal santo Marcellino Champagnat con lo scopo di educare la gioventù cristiana. Mentre i bassorilievi rimossi rimasero per tutti gli anni Sessanta abbandonati nel Ministero della Marina Mercantile, poi collocati nei parchi del Ninfeo e del Turismo dell'Eur, dove si trovano ancora oggi.

Il progetto era di Enrico Lenti, la cui intenzione era quella di costruire un complesso semplice e funzionale, che potesse assicurare l’indipendenza dei singoli settori in un’atmosfera di austerità e raccoglimento, necessari per la vita di preghiera, studio e lavoro. La contrapposizione di geometrie, volumi e forme tra riservatezza, spiritualità e accoglienza, rendono il complesso particolarmente suggestivo ed armonioso.

Nel 1998 iniziarono i lavori di ristrutturazione degli ambienti riservati al Collegio internazionale in una Casa per Ferie per accogliere i pellegrini nell'anno del Giubileo. Amministrata per circa un decennio dai Padri Maristi, la Casa per Ferie oggi è diventata un hotel a tre stelle con 91 camere e ampie sale attrezzate per la ricezione dei turisti nel centro dell'Eur. Il complesso è stato diviso in diverse parti: oltre alla chiesa originaria e l'Hotel Villa Eur Parco dei Pini sono presenti una sala convegni e un centro sportivo, quest'ultimo con accesso da viale Umanesimo.

Info
  • Progetto: 1959 -
  • Esecuzione: 1959 - 1962
  • Tipologia Specifica: Edificio per attività spirituali, ricreative o assistenziali
  • Committente: Società di Maria
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Casa generalizia ordine religioso
  • Destinazione attuale: complesso polivalente
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Enrico Lenti Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: materiali lapidei, cemento verniciato
  • Coperture: mista
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono

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Il progetto del padiglione, di cui sono ancora visibili alcune parti, era di Armando Brasini, e prevedeva una struttura su una superficie di circa 55 mila mq a pianta quadrata.

L'edificio si distingueva dall'architettura predominante nel cosiddetto quartiere Europa, razionalista e classicista allo stesso tempo, per il suo stile monumentale ispirato all'architettura tardo imperiale: il padiglione si presentava come un enorme blocco in muratura a pianta rettangolare, parzialmente ricoperto di travertino nella fascia inferiore e preceduto da un portico monumentale di dodici colonne doriche giganti. Tra i due spazi un canale d'acqua scorreva al di sotto di tre ponti, versandosi poi in due vasche semicircolari ai lati dell'edificio e successivamente in un laghetto posto inferiormente. 

Internamente si apriva un grande cortile cinto da un colonnato e caratterizzato da una monumentale esedra absidale, dietro la quale un'ampia aula circolare individuava il culmine del percorso espositivo, sviluppatosi in precedenza in una successione di aule voltate. Le pareti dell'edificio erano ricoperte di monumentali bassorilievi, di cui due cicli erano inseriti anche ai lati del canale d'acqua nei prospetti laterali. 

I lavori iniziarono nel 1940, ma nel 1942 furono interrotti a causa della guerra e con il crollo del fascismo l'opera rimase incompiuta, in balia di inevitabili decadenza e abbandono. Il padiglione in stile neo romano divenne perciò esso stesso un gigantesco rudere di grande suggestione: con colonne, portici, rilievi, travertini, arcate murarie, opere laterizie che facevano bella mostra di sé, tra la vegetazione che spontaneamente era cresciuta.

Nel 1958 tutte le strutture del padiglione, ad eccezione delle fondamenta, realizzate fino ad allora vennero demolite per fare spazio alla nuova Casa Generalizia dei Fratelli Maristi, una congregazione fondata nel 1817 dal santo Marcellino Champagnat con lo scopo di educare la gioventù cristiana. Mentre i bassorilievi rimossi rimasero per tutti gli anni Sessanta abbandonati nel Ministero della Marina Mercantile, poi collocati nei parchi del Ninfeo e del Turismo dell'Eur, dove si trovano ancora oggi.

Il progetto era di Enrico Lenti, la cui intenzione era quella di costruire un complesso semplice e funzionale, che potesse assicurare l’indipendenza dei singoli settori in un’atmosfera di austerità e raccoglimento, necessari per la vita di preghiera, studio e lavoro. La contrapposizione di geometrie, volumi e forme tra riservatezza, spiritualità e accoglienza, rendono il complesso particolarmente suggestivo ed armonioso.

Nel 1998 iniziarono i lavori di ristrutturazione degli ambienti riservati al Collegio internazionale in una Casa per Ferie per accogliere i pellegrini nell'anno del Giubileo. Amministrata per circa un decennio dai Padri Maristi, la Casa per Ferie oggi è diventata un hotel a tre stelle con 91 camere e ampie sale attrezzate per la ricezione dei turisti nel centro dell'Eur. Il complesso è stato diviso in diverse parti: oltre alla chiesa originaria e l'Hotel Villa Eur Parco dei Pini sono presenti una sala convegni e un centro sportivo, quest'ultimo con accesso da viale Umanesimo.
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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

L'area che sarebbe dovuta essere occupata dal laghetto nonché la piazza antistante la scalinata del progetto originario del Padiglione dell’Agricoltura e delle Foreste di Brasini, è facilmente rintracciabile nel parcheggio a piani sfalsati di piazzale Champagnat, mentre è ancora vagamente riconoscibile la forma absidale sul lato di viale dell'Umanesimo.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Ceschi Carlo 1963 Le chiese di Roma dagli inizi del Neoclassico al 1961 Cappelli Bologna 234; Figure n. 320-321 No
Unione Romana Ingegneri e Architetti 1971 La Terza Roma Palombi Roma 128-129 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista ruderi padiglione di Brasini Vista ruderi padiglione di Brasini
Vista dall'alto Vista dall'alto
Vista esterna da viale dell'Umanesimo Vista esterna da viale dell'Umanesimo
Vista esterna ingresso principale e chiesa Vista esterna ingresso principale e chiesa

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Università degli studi di Roma "Sapienza"
Responsabile scientifico: Piero Ostilio Rossi


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 28/02/2025

Revisori:

Alberto Coppo 2021