Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CHIESA DI NOSTRA SIGNORA DI BONARIA

Scheda Opera

  • Pianta piano terreno
  • Vista dall'alto
  • Vista esterna vialetto d'ingresso
  • Vista esterna da via dell'Appagliatore
  • Comune: Roma
  • Località: Ostia
  • Denominazione: CHIESA DI NOSTRA SIGNORA DI BONARIA
  • Indirizzo: Via Nostra Signora di Bonaria N. 2, via dell'Appagliatore
  • Data: 1967 - 1982
  • Tipologia: Edifici per il culto
  • Autori principali: Francesco Berarducci
Descrizione

Nel 1967 il Vicariato di Roma tramite la Pontificia Opera per la Preservazione della Fede e la Provvista di nuove chiese in Roma bandì un concorso per costruire nuove parrocchie nelle zone periferiche della città, a seguito della riforma liturgica emanata dal Concilio Vaticano II. Il bando evidenziava quattro aree periferiche nei quadranti Nord, Sud, Est e Ovest della città di Roma, nelle quali erano auspicabili interventi di riqualificazione che comprendessero anche la costruzione di nuove parrocchie che accogliessero circa 1200 fedeli.

Le nuove chiese, oltre ai locali per le attività liturgiche, avrebbero dovuto comprendere spazi per l’oratorio, dei magazzini con servizi igienici e attrezzature sportive e ricreative, ma senza superare il limite di spesa di circa 250 milioni di lire. Per la zona di Ostia con il Piano di Zona n. 55 era già stato programmato un intervento di riqualificazione, per cui oltre alla nuova chiesa, sarebbero state costruite scuole, mercati e altre infrastrutture. La nuova parrocchia quindi, oltre a interpretare le nuove prescrizioni liturgiche della Riforma, come ad esempio la posizione dell’altare, avrebbe dovuto tener conto anche dell’alta densità abitativa prevista dal Piano di Zona.

Il progetto vincitore fu quello presentato dal gruppo di lavoro composto da Berarducci, Monaco e Rinaldi, che, con alcune modifiche, venne realizzato 15 anni dopo e inaugurato nel 1982 dal Cardinale Vicario Ugo Poletti. L’idea architettonica di base rifiuta il tradizionale ruolo della chiesa come emergenza volumetrica, ma pensa al vuoto come unica soluzione possibile all'interno di tanti “pieni” che avrebbero dovuto circondare l’area: l’edificio si presenta come un grande piano inclinato verso il mare per permettere la visuale in quella direzione, sollevato da terra di qualche metro, sotto il quale si trovano, in parte scavati nel terreno, gli spazi per la liturgia e per i servizi parrocchiali.

La pianta del complesso parrocchiale è pensata attraverso la combinazione di due forme geometriche diverse: l’aula e gli altri ambienti destinati alla liturgia sono disposti in forme circolari, mentre per gli ambienti di servizio è stata scelta la matrice quadrata. Le funzioni principali dell’altare, della cattedra e del tabernacolo sono proiettate verso l’esterno tramite dei volumi tronco-conici che fuoriescono dalla superficie continua della copertura inclinata. Alcuni di questi volumi lasciano penetrare la luce dall’alto creando viste molto suggestive.

L’edificio è realizzato in cemento armato a vista con finiture in materiali semplici e poveri; questo, insieme all'impiego di arredi semplici e all'uso sapiente della luce, conferisce alla chiesa un particolare carattere di misticismo austero, tipico delle chiese cistercensi.

Info
  • Progetto: 1967 -
  • Esecuzione: 1967 - 1982
  • Committente: Pontificia Opera per la Preservazione della Fede e la Provvista di nuove chiese in Roma
  • Proprietà: Proprietà Ente religioso
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Francesco Berarducci Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://collezionearchitettura.maxxi.art/patrimonio/afa5b1e8-40f7-485a-8b1d-c49018090188/berarducci-francesco SI
Giorgio Monaco Progetto architettonico Progetto NO
Giuseppe Rinaldi Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco, calcestruzzo faccia a vista
  • Coperture: piano inclinato
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono

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Le nuove chiese, oltre ai locali per le attività liturgiche, avrebbero dovuto comprendere spazi per l’oratorio, dei magazzini con servizi igienici e attrezzature sportive e ricreative, ma senza superare il limite di spesa di circa 250 milioni di lire. Per la zona di Ostia con il Piano di Zona n. 55 era già stato programmato un intervento di riqualificazione, per cui oltre alla nuova chiesa, sarebbero state costruite scuole, mercati e altre infrastrutture. La nuova parrocchia quindi, oltre a interpretare le nuove prescrizioni liturgiche della Riforma, come ad esempio la posizione dell’altare, avrebbe dovuto tener conto anche dell’alta densità abitativa prevista dal Piano di Zona.

Il progetto vincitore fu quello presentato dal gruppo di lavoro composto da Berarducci, Monaco e Rinaldi, che, con alcune modifiche, venne realizzato 15 anni dopo e inaugurato nel 1982 dal Cardinale Vicario Ugo Poletti. L’idea architettonica di base rifiuta il tradizionale ruolo della chiesa come emergenza volumetrica, ma pensa al vuoto come unica soluzione possibile all'interno di tanti “pieni” che avrebbero dovuto circondare l’area: l’edificio si presenta come un grande piano inclinato verso il mare per permettere la visuale in quella direzione, sollevato da terra di qualche metro, sotto il quale si trovano, in parte scavati nel terreno, gli spazi per la liturgia e per i servizi parrocchiali.

La pianta del complesso parrocchiale è pensata attraverso la combinazione di due forme geometriche diverse: l’aula e gli altri ambienti destinati alla liturgia sono disposti in forme circolari, mentre per gli ambienti di servizio è stata scelta la matrice quadrata. Le funzioni principali dell’altare, della cattedra e del tabernacolo sono proiettate verso l’esterno tramite dei volumi tronco-conici che fuoriescono dalla superficie continua della copertura inclinata. Alcuni di questi volumi lasciano penetrare la luce dall’alto creando viste molto suggestive.

L’edificio è realizzato in cemento armato a vista con finiture in materiali semplici e poveri; questo, insieme all'impiego di arredi semplici e all'uso sapiente della luce, conferisce alla chiesa un particolare carattere di misticismo austero, tipico delle chiese cistercensi.
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  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

La chiesa è stata successivamente ampliata con un intervento in cemento armato, rifinito in intonaco, su progetto di F. Breccia Fratadocchi dell’Ufficio tecnico dell'Opera Romana per la Preservazione della Fede e la Provvista di nuove chiese in Roma, che ne ha profondamente alterato il prospetto orientale.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1968 L'Architettura. Cronache e Storia n. 152 Si
Unione Romana Ingegneri e Architetti 1971 La Terza Roma Palombi Roma 127-128 No
1984 L'Architettura. Cronache e Storia n. 346-347 Si
Rossi Piero Ostilio 1984 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-1984 (I ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 201 Si
Muratore Giorgio, Capuano Alessandra, Garofalo Francesco, Pellegrini Ettore 1988 Italia. Gli ultimi trent'anni Zanichelli Bologna 355; Scheda n. 113 No
Rossi Piero Ostilio 1991 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-1991 (II ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 190 Si
Sgarbi Vittorio 1991 Dizionario dei monumenti italiani e dei loro autori. Roma. Dal Rinascimento ai giorni nostri Bompiani Milano 43 No
Alfani Antonio 1994 Architettura di Francesco Berarducci. Materiali e linguaggio Edilizia popolare n. 236 28-657 No
Chiarini Carlo 1994 Francesco Berarducci architetto Ricerca e progetto n. 3 34-39 No
Moltedo Aida, La Franca Paolina (a cura di) 1995 Disegni di architetture. Schizzi e studi di opere romane dal dopoguerra agli anni Ottanta Gangemi Roma 100-101 No
Pontificia Opera per la preservazione della fede e la provvista di nuove chiese in Roma 1996 Guida alle nuove Chiese di Roma Gangemi Roma 58-59 Si
Rossi Piero Ostilio 2000 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-2000 (III ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 190 Si
Petracci Annalisa 2006 Nostra Signora di Bonaria, in Mavilio Stefano (a cura di), Guida all'architettura sacra. Roma. 1945-2005 Electa Milano 174 Si
Creti Luca 2008 Il lido di Ostia Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, Libreria dello Stato Roma No
Rossi Piero Ostilio 2012 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-2011 (IV ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 190 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Francesco Berarducci Francesco Berarducci MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma Concorso progetti nuove chiese in Roma. Area Ostia Lido Nord. Chiesa di Santa Maria di Bonaria, Ostia Lido (RM)

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Pianta piano terreno Pianta piano terreno
Vista dall'alto Vista dall'alto
Vista esterna vialetto d'ingresso Vista esterna vialetto d'ingresso
Vista esterna da via dell'Appagliatore Vista esterna da via dell'Appagliatore

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Università degli studi di Roma "Sapienza"
Responsabile scientifico: Piero Ostilio Rossi


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 27/02/2025

Revisori:

Alberto Coppo 2021