COMPLESSO INA CASA A GAETA

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    [informazioni_architettoniche] => Il quartiere è realizzato, come quello di Terracina progettato negli stessi anni dallo stesso gruppo, nell’ambito del secondo settennio del programma dell’INA Casa (1949-62), quando la tendenza è quella a spingere in avanti la ricerca per superare i modelli, tipologici e costruttivi, suggeriti negli opuscoli dalla Gestione INA Casa contenenti le linee guida per la progettazione. In questo ambito Pellegrin, che conduce studi, anche sperimentali, sui temi dell’industrializzazione e della prefabbricazione, è particolarmente interessato a introdurre percorsi innovativi nel processo compositivo. 
A Gaeta con l’obiettivo di ricercare un rapporto con la città, il nucleo edilizio è articolato in due blocchi di case in linea – da quattro e tre corpi scala e tre piani – che configurano, sul lato a mare, uno spazio comune triangolare molto articolato su cui insistono i volumi, sporgenti e a pianta poligonale, che corrispondono ai corpi scala. Simili a torri di guardia, i volumi, che superano in altezza i blocchi edilizi, ritmano i prospetti caratterizzati da balconate continue e profonde verande contenute nel profilo del blocco. Aderenti a quel processo di svelamento degli elementi della costruzione messo in campo dall’INA Casa, le facciate sono caratterizzate dalla trama degli elementi, diversi per forma e dimensione, dei telai in cemento armato che affiorano sulle pareti in mattoni rossi. Nel tempo le case hanno subito una serie di piccole modifiche, prima fra tutte la chiusura parziale o totale delle logge, che però non ne hanno compromesso la riconoscibilità. 
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    [note] => Vincolo paesaggistico (comune di Gaeta) – fonte: http://www.sitap.beniculturali.it/
Provvedimenti di tutela D.M. 22 maggio 1985 a modifica del D.M. 21 settembre 1984 – Dichiarazione di notevole interesse pubblico delle bellezze naturali

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    [categoria] => A. Opera di eccellenza
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    [cat_autori] => Ciro Cicconcelli,Luigi Pellegrin
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