MERCATO COPERTO DI TERRALBA
Scheda Opera
- Comune: Genova
- Denominazione: MERCATO COPERTO DI TERRALBA
- Indirizzo: Piazza Terralba N. 2
- Data: 1951 - 1954
- Tipologia: Edifici per il commercio
- Autori principali: Osvaldo Moretto
Descrizione
Dalla fine dell’Ottocento a Genova, in relazione all’espansione della città, la costruzione di mercati rionali aumentò considerevolmente e le strutture coperte sostituirono quasi completamente i mercati all’aperto, più difficili da gestire per questioni di viabilità (Napoleone L., Vecchiattini R., 2019, p.432). Dalla fine della Seconda guerra mondiale a metà degli anni Sessanta, a causa dell’aumento demografico e grazie alla ripresa economica della città, a Genova vennero costruiti otto nuovi mercati comunali, di cui sette con struttura in cemento armato. In questo panorama di riferimento, il mercato di Terralba è caratterizzato da una particolare sperimentazione tecnologica che lo rende un edificio di interesse dal punto di vista storico-architettonico (Dassori E., De Maestri S., Morbiducci R., 2004, p. 71).
L’edificio venne costruito all’inizio degli anni Cinquanta, su progetto dell’ing. Osvaldo Moretto, a sostituire un piccolo mercato all’aperto che sorgeva nelle vicinanze, per soddisfare le esigenze del popoloso quartiere di San Fruttuoso. Il 10 aprile del 1951 il Consiglio Comunale aveva infatti approvato la proposta dell’Ing. Capo del Comune di costruire un mercato coperto nella zona, che avrebbe assorbito le funzioni del demolito mercato di piazza Martinez, il relativo progetto di massima predisposto dall’Ufficio Tecnico e la spesa preventivata di quasi 69 milioni di lire (Delibera n. 322/1951, ASCG). Nel luglio del 1952 era stata indetta una gara a licitazione privata, vinta dall’Impresa Natalio Mazzucchelli che siglava nel gennaio del 1953 la convenzione di appalto per la costruzione del mercato (Repertorio n. 41499, 28 gennaio 1953, ASCG).
L’edificio ha una pianta rettangolare di dimensioni 52,40x19,70 metri e una struttura in conglomerato cementizio armato composta da una teoria di otto archi di forma parabolica, rastremati verso l’alto e con un’altezza di 10,50 metri, collegati tra loro da un sistema di travi tra cui trovano alloggio i lucernari in vetro-cemento che corrono lungo tutta la copertura. Gli arconi in cemento armato hanno una luce di 22 metri e un interasse di 7,50 metri. Alla copertura a volta sono appoggiati dei corpi più bassi a copertura piana: nei lati maggiori di forma rettangolare, mentre, in quello minore verso sud, semicircolare.
La struttura ad archi ha consentito di non avere appoggi puntuali che interrompessero lo spazio interno del mercato, con una soluzione che ricorda gli hangar degli aeroporti o delle stazioni ferroviarie. Questo ha permesso di sfruttare al massimo lo spazio destinato al mercato e di disporre in maniera libera 56 banchi di vendita nello spazio maggiore, 24 banchi nei corpi laterali e 6 in quello circolare. La copertura in pannelli di vetrocemento garantiva una illuminazione naturale diffusa del grande locale, che era anche assicurata da una vetrata continua, al di sotto della copertura, che circondava il perimetro del mercato e che garantiva anche il ricambio dell’area. Le pareti interne erano rivestite con tessere di maiolica, quelle esterne in pietra di Finale, mentre il pavimento era in grès.
Quello di Terralba è uno dei pochi mercati costruiti nel secondo Novecento ad aver conservato la sua funzione originaria fino ad oggi, essendo ancora molto frequentato dagli abitanti della zona. La copertura ha presentato presto alcuni problemi di conservazione, dovuti al degrado del calcestruzzo degli archi e dei pannelli in vetro-cemento. A fronte di ciò, nel 1975, è stato eseguito un intervento di completo rivestimento del tetto con lastre di materiale plastico traslucido prima e con una lamiera ondulata in tempi recenti, fatto che ha però comportato il quasi completo oscuramento del locale interno.
Info
- Progetto: 1951 - 1952
- Esecuzione: 1953 - 1954
- Tipologia Specifica: Mercato
- Committente: Comune di Genova
- Proprietà: Proprietà pubblica
- Destinazione originaria: mercato
- Destinazione attuale: mercato
Autori
- Strutture: archi parabolici in cemento armato
- Materiale di facciata: rivestimento in pietra di Finale
- Coperture: vetro-cemento rivestito con lamiera
- Serramenti: in alluminio con apertura a vasistas
- Stato Strutture: Discreto
- Stato Materiale di facciata: Discreto
- Stato Serramenti: Discreto
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: NCT 5
- Particella: 832
Note
-
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Pistarino G. | 1950 | Mercati | Genova n. 4 | 44474 | No | |
Roggero G.A. | 1953 | Il nuovo mercato | Genova n. 8 | 28-29 | Si | |
1955 | Nuovi mercati rionali | Genova n. 2 | 33 | No | ||
Braccialini M. | 1955 | L’edilizia comunale | Genova n. 5 | 42 | No | |
Vergagni C. | 1958 | Nuovi mercati rionali in città | Genova n. 1 | 26-29 | No | |
Dassori E., De Maestri S., Morbiducci R. | 2004 | Dalla bottega all’ipermercato: percorso storico del commercio nella città di Genova, in Fumo M. (a cura di), “Dal mercato ambulante all’outlet” | Editrice Compositori | Bologna | 61-89 | No |
Moriconi M., Rosadini F. | 2004 | Genova 900. L'architettura del Movimento Moderno | Testo&Immagine | Torino | 82 | No |
Franco G., Musso S.F. (a cura di) | 2016 | Architetture in Liguria dopo il 1945 | De Ferrari | Genova | 166 | No |
Napoleone L., Vecchiattini R. | 2019 | Il riuso dei mercati coperti del Novecento a Genova: temi e problemi, in Biscontin G., Driussi G. (a cura di), “Il patrimonio culturale in mutamento. Le sfide dell’uso. Atti del XXXV Convegno Internazionale, Bressanone 1-5 luglio 2019” | Arcadia Ricerche | Marghera Venezia | 431-441 | No |
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la LiguriaTitolare della ricerca: Università degli Studi di Genova - Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Stefano Musso, Giovanna Franco
Scheda redatta da Camilla Repetti
creata il 31/12/2009
ultima modifica il 26/01/2023
Revisori:
Mezzino Davide 2022