CASA ANDREIS
Scheda Opera
- Comune: Scandriglia
- Denominazione: CASA ANDREIS
- Indirizzo: Via Santa Maria delle Grazie
- Data: 1964 - 1969
- Tipologia: Abitazioni unifamiliari
- Autori principali: Paolo Portoghesi, Vittorio Gigliotti
Descrizione
La casa è un interessante esito delle ricerche avviate da Portoghesi sullo spazio come un “sistema di luoghi che interagiscono fra loro influenzandosi a vicenda” (G. Priori) . È programmaticamente un’architettura basata su una precisa matrice geometrica che nasce dal suolo, ascolta il luogo e, contemporaneamente, interpreta il rapporto dell’architettura con la storia: “Ciò che interessava indagare, prefigurare nel piccolo modello, era lo spazio di una possibile città futura, determinato nella sua qualità dall'intensità dei traffici, dalla velocità dei percorsi ma anche dall'immagine recuperata di una ‘natura amica’, conoscibile e dominabile nelle sue leggi, non più rifiutata ma integrata nel tessuto della città” (P. Portoghesi).
Inserita in un brano della campagna sabina punteggiata da campi e oliveti, la casa è articolata in un piano interrato, un piano terra e un piano superiore con una altana composta da uno studiolo che sia apre sull'ampia terrazza di copertura e con una spazio aperto che si affaccia sul soggiorno sottostante.
Secondo un preciso schema geometrico, la casa è impostata su tre nodi funzionali – soggiorno, pranzo, disimpegno della zona notte – contenuti in una sequenza di tre triangoli scaleni adiacenti i cui vertici rappresentano i centri di cinque famiglie di circonferenze che costituiscono il tracciato delle pareti.
Queste pareti, però, formano un perimetro discontinuo: sono infatti tramutate in un sistema di setti concavi o convessi, isolati e di diversa altezza, che separano ma non chiudono i tre nodi funzionali incanalando lo spazio e rendendolo fluido. I setti accolgono o comprimono, alternativamente, lo spazio con un forte richiamo ai temi dell’architettura barocca, borrominiana in particolare, di cui Portoghesi è un autorevole studioso e un raffinato conoscitore. Ma in questo caso il sistema è privo di gerarchie e i setti giocano il ruolo di quinte che seguono una chiara impostazione geometrica e si radicano al suolo, lasciato nella sua naturale pendenza, e alla fisionomia del luogo, grazie alla scelta del calcestruzzo lasciato a vista, grigio come i tronchi degli olivi.
Allo spazio dinamico della zona giorno - l’ingresso-soggiorno, a doppia altezza, è arricchito da una copertura inclinata costituita da una volta convessa raccordata alle pareti da due superfici scalettate -, caratterizzato da una successione fluida di spazi, si affianca quello statico delle camere da letto che, organizzate intorno al disimpegno, sono chiuse da pareti piane. La diversa altezza dei setti è determinata sia dalla necessità di consentire l’innesto dei solai, posti a quote diverse, che dalla volontà di far percepire dall'esterno, grazie alla visione contemporanea delle pareti di delimitazione dei vari ambienti, la sequenza, la forma e le dimensioni degli spazi interni.
I setti, che non si incontrano mai, sono separati da alte fenditure vetrate che inquadrano suggestivamente frammenti del paesaggio rurale con cui la casa entra in risonanza. Nelle aree di sosta (l’angolo del pranzo e la testata del soggiorno), invece, ampie vetrate favoriscono la relazione visiva tra interno ed esterno. I setti, tutti spessi 28 centimetri, sono di calcestruzzo a vista gettato in opera: quelli curvi sono costituiti a due strati con, interposto, uno strato isolante; quelli piani sono costituiti da uno strato esterno di calcestruzzo e da uno interno in mattoni forati.
Sia all’esterno che all'interno gli spigoli sono bordati da lucidi profilati in acciaio inossidabile satinato e sono solcati, da incisioni verticali di sezione semicircolare. Il colore grigio dominante del calcestruzzo si confronta con il blu cobalto dello strato di impermeabilizzazione della copertura, con il bianco e il rosso dei serramenti, con il nero della lavagna che è usata in strette lastre lasciate a piano cava per i pavimenti e in lastre levigate per la scala. Tubi di vari diametri e di vari colori compongono la ringhiera della balconata affacciata sul soggiorno.
Info
- Progetto: 1964 -
- Esecuzione: - 1969
- Committente: Privato
- Proprietà: Proprietà privata
Autori
| Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Mario | Alamanni | Collaboratore | Progetto | NO | ||
| Vittorio | Gigliotti | Progetto architettonico | Progetto | SI | ||
| Guido | Guy | Progetto strutturale | Progetto | NO | ||
| Giuseppe | Palma | Collaboratore | Progetto | NO | ||
| Paolo | Portoghesi | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=36163 | SI |
| Sergio | Sbariglia | Collaboratore | Progetto | NO |
- Strutture: calcestruzzo armato, solai laterocementizi
- Materiale di facciata: calcestruzzo a vista
- Coperture: in parte piana, in parte a gradoni - manto di copertura in lastre di poliestere blu cobalto
- Serramenti: legno
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo: Legge 29 giugno 1939, n. 1497
- Altri Provvedimenti: Dichiarazione di notevole interesse pubblico delle bellezze naturali (15/10/1985)
- Foglio Catastale: 19
- Particella: 225
Note
Vincolo paesaggistico (Comune di Scandriglia) – fonte: http://www.sitap.beniculturali.it/ Provvedimenti di tutela D.M. 15 ottobre 1985 che rettifica D.M. 22 maggio 1985 a modifica del D.M. 21 settembre 1984 – Dichiarazione di notevole interesse pubblico
Bibliografia
| Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Santini Pier Carlo, Marini Giuseppe Luigi (a cura di) | 1966 | Catalogo Bolaffi dell'architettura italiana 1963-1966 | Bolaffi | Torino | 472-473 | No |
| Portoghesi Paolo | 1967 | Casa Andreis a Sandriglia, Rieti | L'Architettura. Cronache e Storia n. 137 | 706-719 | Si | |
| Portoghesi Paolo, Gigliotti Vittorio | 1968 | Casa Andreis a Scandriglia (Roma) | L'Industria italiana del cemento n. 1 | 11-20 | Si | |
| Aloi Roberto | 1969 | 50 ville del nostro tempo | Hoepli | Milano | 183-188 | No |
| Norberg-Schulz Christian | 1975 | Alla ricerca dell'architettura perduta. Le opere di Paolo Portoghesi, Vittorio Gigliotti, 1959-1975 | Officina | Roma | 10; 118-123 | Si |
| Moschini Francesco | 1977 | Le spregiudicate contraddizioni. Note su Paolo Portoghesi architetto, in Paolo Portoghesi. Disegni | CBA | Roma | No | |
| Norberg-Schulz Christian | 1982 | Architetture di Paolo Portoghesi e Vittorio Gigliotti | Officina | Roma | 39-45; 128-133 | Si |
| Muratore Giorgio, Capuano Alessandra, Garofalo Francesco, Pellegrini Ettore | 1988 | Italia. Gli ultimi trent'anni | Zanichelli | Bologna | 363; Scheda n. 137 | No |
| Priori Giancarlo (a cura di) | 1989 | Paolo Portoghesi | Zanichelli | Bologna | 34-39 | Si |
| Pisani Mario | 1992 | Paolo Portoghesi. Opere e progetti | Electa | Milano | 56-59 | Si |
| Massobrio Giovanna, Ercadi Maria, Tuzi Stefania | 2001 | Paolo Portoghesi architetto | Skira | Milano | 44-49 | Si |
| Bernitsa Petra, Ercadi Maria (a cura di) | 2006 | Paolo Portoghesi | Skira | Milano | 46-49 | Si |
| Gottardo Francesca | 2008 | Paolo Portoghesi architetto | Gangemi | Roma | 184-186; 211 | Si |
Allegati
Criteri
| 2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
| 3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale, | |
| 4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
| 6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
| 7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
| Titolo | Url |
|---|---|
| Enciclopedia Treccani - Paolo Portoghesi | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il LazioTitolare della ricerca: Università degli studi di Tor Vergata
Responsabile scientifico: Rosalia Vittorini
Scheda redatta da Rosalia Vittorini
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 05/04/2024
Revisori:
Alberto Coppo 2022








