Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA PAIRE

Scheda Opera

  • Roberto Gabetti, Aimaro Isola, Disegno di studio
  • Pianta piano primo
  • Sezione
  • Vista che evidenzia la copertura in pietra
  • Scorcio dalla strada
  • Scorcio dal giardino
  • Scorcio dalla strada
  • Dettaglio della facciata
  • Scorcio dalla strada, 2019
  • Scorcio dalla strada, 2019
  • Vista laterale, 2019
  • Scorcio dal giardino, 2019
  • Ortofoto, 2020
  • Comune: Bagnolo Piemonte
  • Denominazione: CASA PAIRE
  • Indirizzo: Via Martiri della Liberazione N. 11
  • Data: 1974 - 1980
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Roberto Gabetti, Aimaro Isola
Descrizione

1. Opera originaria

«L’immobile consta di due piani fuori terra e un piano interrato adibito a cantine e garage. La struttura portante è in cemento armato con pilastri a vista e solai misti in laterizio e c.a. a travetti prefabbricati con getto completamente in opera. La copertura è di tipo tradizionale in lose di pietra sul solaio opportunamente coibentato, eccetto sulla loggia, dove la copertura poggia su carpenteria in legno. Gronde e pluviali sono in lamiera zincata verniciata in bianco. Le murature di tamponamento sono in pietra a spacco, con fasce marcapiano e di finizione sulle aperture in mattoni a vista. Serramenti e avvolgibili sono in legno verniciati bianchi. La sistemazione esterna del lotto a giardino è modellata sulla pendenza naturale del terreno. La recinzione è realizzata mediante siepe». (Roberto Gabetti, Aimaro Isola, Villa unifamiliare in Bagnolo Piemonte, in Orientamenti moderni nell’edilizia, n. 12, Edizioni Over, Milano s.d.).

«E’ impostata su due livelli oltre il piano terreno: qui si trova la cucina e un ambiente di soggiorno; ai piani superiori le camere da letto. Anche in questo edificio il tetto è l’elemento che ne caratterizza con più icasticità l’immagine, affidando alla pietra di Luserna il compito di filo conduttore per il racconto di questa architettura di provincia. E affinché questo si possa apprezzare con tutta evidenza, si è scelta una sezione inclinata secondo una sola direzione, qui articolata in tre parti scalettate per consentire il doppio affaccio a tutti gli ambienti. La struttura è in pilastri in cemento armato lisciati a vista; le murature di tamponamento in blocchetti di pietra grezza e ampie liste di laterizio». (Francesco Cellini, Claudio D’Amato, Gabetti e Isola, Electa Editrice, Milano1985, pag. 110).

«Attorno a una scala a pianta quadrata, che si sviluppa muovendo da un vuoto centrale, si distribuiscono cucina, zona pranzo, due camere al piano terreno, soggiorno a L, camera e bagno, al primo piano, loggia-terrazzo coperta, al secondo. I volumi della casa diminuiscono dal basso verso l’alto e culminano in un tetto a falde parallele, a diversa altezza. La struttura della casa è in cemento armato, con pilastri quadrati a vista, emergenti nel muro a nord. Le murature sono in mattoni con rivestimento esterno in blocchi di pietra di Luserna a spacco, intercalati a corsi di mattoni a vista, che incorniciano anche le aperture.
Un’architettura, quella della Casa Paire, che si presenta fortemente decostruttiva, poco coerente con un’edilizia rurale del luogo, fatta di volumi semplici e definiti, che rimanda il dialogo con il luogo allo studio di alcuni particolari: i corsi di mattoni e l’incorniciatura delle finestre, la scala quadrata, i pilastri quadrati a vista, la loggia-terrazzo. Il sito diventa spunto per un arricchimento del lessico, per la sperimentazione di un rapporto tradizione/innovazione, costruito a partire da alcuni particolari che riassumono pienamente la loro dignità culturale in una progettazione non più destinata a parlare per semplificazioni». (Carlo Olmo, Gabetti e Isola, Allemandi, Torino 1993).

«Tutti i materiali sono esibiti nella loro autenticità, senza il velo di intonaci o di rivestimenti: un’esibizione che diventa quasi brutalista nel prospetto interno sul giardino, dove i pilastri fuoriescono in tutto il loro spessore e salgono per oltre dieci metri a reggere la trave di copertura». (Andrea Guerra, Manuela Morresi, Gabetti e Isola: Opere di architettura, Electa, Milano 1996, pp. 161-163).

«Questa casa rappresenta uno degli esiti di un rapporto privilegiato che Gabetti e Isola hanno istaurato nel tempo con questa zona del cuneese nella quale realizzano progetti pubblici e privati di diverso tipo e dimensione, dal municipio, all’azienda agricola, all’arredo urbano. Impostata su un rigoroso disegno di sezione che riduce progressivamente lo spazio abitabile fino a concludersi in una loggia-belvedere all’ultimo livello, la casa mostra con i suoi tetti e muri in pietra quella elementarità del costruire che solo una lettura interpretativa della tradizione riesce a esprimere con efficacia». (Alessandro Massarente (a cura di), Gabetti & Isola. Disegni 1951-2000, Federico Motta Editore, Milano 2001, pp. 52-53).

2. Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale
Nel 1986-89 vengono eseguiti lavori di ampliamento, comprendenti una tettoia simmetrica a quella di ingresso.
L’edificio si presenta in buono stato di conservazione, preservando i caratteri originali dell’opera.

(Scheda a cura di Tanja Marzi, DAD - Politecnico di Torino)


1. Original Work
This detached villa consists of a basement used as cellars and garage and two levels above the ground floor. The surface area of the house gradually decreases going from the bottom to the top and is so made-up: «around a square plan staircase, which develops on a central void, there are a kitchen, a dining area and two bedrooms on the ground floor, a L-shaped living room, bedroom and bathroom on the first floor, and finally a covered loggia-terrace on the second» (Carlo Olmo, 1993).
«The supporting structure is in reinforced concrete: the pillars are exposed and the floors are in reinforced concrete and hollow tiles with prefabricated joists and concrete completely casted-in-place» («Orientamenti moderni nell’edilizia», n. 12, s.d.).
«The walls are made of bricks with an external cladding in splitted Luserna stone blocks, interposed with exposed brick courses, which also frame the openings» (Carlo Olmo, 1993).
«All the materials are shown in their authenticity, without being covered by plaster or coatings: an exhibition that becomes almost brutalist in the facade overlooking the garden, where the pillars come out with all their thickness and rise for more than ten meters to bear the cover beam» (Andrea Guerra, Manuela Morresi).
«Gutters and downspouts are in white painted galvanized sheet. [...] Window frames and roller shutters are in white painted wood» («Orientamenti moderni nell’edilizia», n. 12, s.d.).
The roofing is the element that most characterizes the image of the building, consisting of three different levels, all with a single inclination.

2. Current state in 2019
Some expansion works were executed between 1986 and 1989, including the addition of a canopy symmetrically to the entrance one. The building is in a good state of conservation, preserving the original characters of the work.

(English version by Alessia Federica Gigliotti, DAD-Politecnico di Torino)

Info
  • Progetto: 1974 - 1974
  • Esecuzione: 1974 - 1980
  • Committente: Livio Paire
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Residenza unifamiliare
  • Destinazione attuale: Residenza unifamiliare
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Renzo Bertotto Progetto strutturale Esecuzione NO
Guido Drocco Collaboratore Progetto NO
Roberto Gabetti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/roberto-gabetti/ SI
Aimaro Isola Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.isolarchitetti.com/index.php/isolarchitetti-studio SI
  • Strutture: struttura portante in cemento armato con pilastri a vista e solai misti in laterizio e c.a. a travetti prefabbricati con getto completamente in opera
  • Materiale di facciata: murature di tamponamento in pietra a spacco, interrotte da ampie fasce marcapiano mattoni a vista, che incorniciano anche le finestre
  • Coperture: copertura a più falde con la medesima pendenza; manto di copertura in lose di pietra di Luserna
  • Serramenti: serramenti e avvolgibili in legno verniciati bianchi
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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«L’immobile consta di due piani fuori terra e un piano interrato adibito a cantine e garage. La struttura portante è in cemento armato con pilastri a vista e solai misti in laterizio e c.a. a travetti prefabbricati con getto completamente in opera. La copertura è di tipo tradizionale in lose di pietra sul solaio opportunamente coibentato, eccetto sulla loggia, dove la copertura poggia su carpenteria in legno. Gronde e pluviali sono in lamiera zincata verniciata in bianco. Le murature di tamponamento sono in pietra a spacco, con fasce marcapiano e di finizione sulle aperture in mattoni a vista. Serramenti e avvolgibili sono in legno verniciati bianchi. La sistemazione esterna del lotto a giardino è modellata sulla pendenza naturale del terreno. La recinzione è realizzata mediante siepe». (Roberto Gabetti, Aimaro Isola, Villa unifamiliare in Bagnolo Piemonte, in Orientamenti moderni nell’edilizia, n. 12, Edizioni Over, Milano s.d.).

«E’ impostata su due livelli oltre il piano terreno: qui si trova la cucina e un ambiente di soggiorno; ai piani superiori le camere da letto. Anche in questo edificio il tetto è l’elemento che ne caratterizza con più icasticità l’immagine, affidando alla pietra di Luserna il compito di filo conduttore per il racconto di questa architettura di provincia. E affinché questo si possa apprezzare con tutta evidenza, si è scelta una sezione inclinata secondo una sola direzione, qui articolata in tre parti scalettate per consentire il doppio affaccio a tutti gli ambienti. La struttura è in pilastri in cemento armato lisciati a vista; le murature di tamponamento in blocchetti di pietra grezza e ampie liste di laterizio». (Francesco Cellini, Claudio D’Amato, Gabetti e Isola, Electa Editrice, Milano1985, pag. 110).

«Attorno a una scala a pianta quadrata, che si sviluppa muovendo da un vuoto centrale, si distribuiscono cucina, zona pranzo, due camere al piano terreno, soggiorno a L, camera e bagno, al primo piano, loggia-terrazzo coperta, al secondo. I volumi della casa diminuiscono dal basso verso l’alto e culminano in un tetto a falde parallele, a diversa altezza. La struttura della casa è in cemento armato, con pilastri quadrati a vista, emergenti nel muro a nord. Le murature sono in mattoni con rivestimento esterno in blocchi di pietra di Luserna a spacco, intercalati a corsi di mattoni a vista, che incorniciano anche le aperture.
Un’architettura, quella della Casa Paire, che si presenta fortemente decostruttiva, poco coerente con un’edilizia rurale del luogo, fatta di volumi semplici e definiti, che rimanda il dialogo con il luogo allo studio di alcuni particolari: i corsi di mattoni e l’incorniciatura delle finestre, la scala quadrata, i pilastri quadrati a vista, la loggia-terrazzo. Il sito diventa spunto per un arricchimento del lessico, per la sperimentazione di un rapporto tradizione/innovazione, costruito a partire da alcuni particolari che riassumono pienamente la loro dignità culturale in una progettazione non più destinata a parlare per semplificazioni». (Carlo Olmo, Gabetti e Isola, Allemandi, Torino 1993).

«Tutti i materiali sono esibiti nella loro autenticità, senza il velo di intonaci o di rivestimenti: un’esibizione che diventa quasi brutalista nel prospetto interno sul giardino, dove i pilastri fuoriescono in tutto il loro spessore e salgono per oltre dieci metri a reggere la trave di copertura». (Andrea Guerra, Manuela Morresi, Gabetti e Isola: Opere di architettura, Electa, Milano 1996, pp. 161-163).

«Questa casa rappresenta uno degli esiti di un rapporto privilegiato che Gabetti e Isola hanno istaurato nel tempo con questa zona del cuneese nella quale realizzano progetti pubblici e privati di diverso tipo e dimensione, dal municipio, all’azienda agricola, all’arredo urbano. Impostata su un rigoroso disegno di sezione che riduce progressivamente lo spazio abitabile fino a concludersi in una loggia-belvedere all’ultimo livello, la casa mostra con i suoi tetti e muri in pietra quella elementarità del costruire che solo una lettura interpretativa della tradizione riesce a esprimere con efficacia». (Alessandro Massarente (a cura di), Gabetti & Isola. Disegni 1951-2000, Federico Motta Editore, Milano 2001, pp. 52-53).

2.	Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale  
Nel 1986-89 vengono eseguiti lavori di ampliamento, comprendenti una tettoia simmetrica a quella di ingresso.
L’edificio si presenta in buono stato di conservazione, preservando i caratteri originali dell’opera. 

(Scheda a cura di Tanja Marzi, DAD - Politecnico di Torino)


1. Original Work 
This detached villa consists of a basement used as cellars and garage and two levels above the ground floor. The surface area of the house gradually decreases going from the bottom to the top and is so made-up: «around a square plan staircase, which develops on a central void, there are a kitchen, a dining area and two bedrooms on the ground floor, a L-shaped living room, bedroom and bathroom on the first floor, and finally a covered loggia-terrace on the second» (Carlo Olmo, 1993).
«The supporting structure is in reinforced concrete: the pillars are exposed and the floors are in reinforced concrete and hollow tiles with prefabricated joists and concrete completely casted-in-place» («Orientamenti moderni nell’edilizia», n. 12, s.d.).
«The walls are made of bricks with an external cladding in splitted Luserna stone blocks, interposed with exposed brick courses, which also frame the openings» (Carlo Olmo, 1993).
«All the materials are shown in their authenticity, without being covered by plaster or coatings: an exhibition that becomes almost brutalist in the facade overlooking the garden, where the pillars come out with all their thickness and rise for more than ten meters to bear the cover beam» (Andrea Guerra, Manuela Morresi).
 «Gutters and downspouts are in white painted galvanized sheet. [...] Window frames and roller shutters are in white painted wood» («Orientamenti moderni nell’edilizia», n. 12, s.d.).
The roofing is the element that most characterizes the image of the building, consisting of three different levels, all with a single inclination.

2. Current state in 2019
Some expansion works were executed between 1986 and 1989, including the addition of a canopy symmetrically to the entrance one. The building is in a good state of conservation, preserving the original characters of the work.

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1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Gabetti Roberto, Isola Aimaro (s.d.) Villa unifamiliare in Bagnolo Piemonte Orientamenti moderni nell’edilizia n. 12 Milano Si
1982 Domus n. 634 Milano 44 - 47 Si
Cellini Francesco, D’Amato Claudio 1985 Gabetti e Isola Electa Editrice Milano 110 No
1988 «A+U» extra edition 82 No
Roda Riccardo 1988 Architetture a Bagnolo Piemonte Modulo n. 147 1620-1629 No
Zermani Paolo (a cura di) 1989 Gabetti e Isola Zanichelli Bologna 122-125 No
Olmo Carlo 1993 Gabetti e Isola Allemandi Torino No
Guerra Andrea, Morresi Manuela 1996 Gabetti e Isola: Opere di architettura Electa Milano 161-163 No
Massarente Alessandro (a cura di) 2001 Gabetti & Isola. Disegni 1951-2000 Federico Motta Editore Milano 52-53 No
Giusti Maria Adriana, Tamborrino Rosa 2008 Guida del Piemonte Architettura del Novecento (1902-2006) Umberto Allemandi Torino 121 No
Canella Gentucca, Mellano Paolo (a cura di) 2017 Roberto Gabetti 1925-2000 Franco Angeli Milano No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Roberto Gabetti, Aimaro Isola, Disegno di studio Roberto Gabetti, Aimaro Isola, Disegno di studio Archivio Gabetti e Isola
Pianta piano primo Pianta piano primo Archivio Gabetti e Isola
Sezione Sezione Archivio Gabetti e Isola
Vista che evidenzia la copertura in pietra Vista che evidenzia la copertura in pietra Archivio Gabetti e Isola
Scorcio dalla strada Scorcio dalla strada Archivio Gabetti e Isola
Scorcio dal giardino Scorcio dal giardino Archivio Gabetti e Isola
Scorcio dalla strada Scorcio dalla strada Daniele Regis - Archivio Gabetti e Isola
Dettaglio della facciata Dettaglio della facciata Aimaro Isola - Archivio Gabetti e Isola
Scorcio dalla strada, 2019 Scorcio dalla strada, 2019 Alberto Olmo - 2019
Scorcio dalla strada, 2019 Scorcio dalla strada, 2019 Alberto Olmo - 2019
Vista laterale, 2019 Vista laterale, 2019 Alberto Olmo - 2019
Scorcio dal giardino, 2019 Scorcio dal giardino, 2019 Alberto Olmo - 2019
Ortofoto, 2020 Ortofoto, 2020 Google maps - 2020

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
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Accademia Nazionale di San Luca - Aimaro Isola Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il Piemonte
Titolare della ricerca: Politecnico Torino Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Maria Adriana Giusti, Gentucca Canella (DAD)


Scheda redatta da Tanja Marzi
creata il 31/12/2004
ultima modifica il 03/05/2024

Revisori:

Mezzino Davide 2021