MUNICIPIO
Scheda Opera
- Comune: Bagnolo Piemonte
- Denominazione: MUNICIPIO
- Indirizzo: Piazza Divisione Alpina Cuneese
- Data: 1975 - 1980
- Tipologia: Municipi
- Autori principali: Roberto Gabetti, Aimaro Isola
Descrizione
1. Opera originaria
«Poco sopra Bagnolo Piemonte ci sono cave di pietra: pietra per fare coperture, pietre per fare muri, marciapiedi, lapidi ecc. Gran parte dell’attività dei bagnolesi ruota attorno a questi materiali di ottime prestazioni. Il Comune, luogo di tutti i cittadini, doveva rappresentare anche questa realtà. C’era poi da riqualificare una piazza, nella quale, già da tempo era prevista la nuova costruzione: più che una piazza si trattava di uno spazio libero ai margini del quale le costruzioni erano sorte, a partire dal dopoguerra, solo sulla base della suddivisione dei lotti. La nuova costruzione doveva “segnare” un luogo, che si presentava come insignificante. Il lotto destinato al municipio era stato prescelto con una collocazione asimmetrica su di un angolo della piazza: di qui la stereometria sviluppata in un contraddittorio di diagonali. La pianta, impostata su di uno schema quadrato, “appare” delimitata da un paravento di pietra, bucato da aperture incorniciate a calce: di qui il grande tetto in “lose” completamente ostentato sulla piazza, formato ad imbuto secondo piani inclinati che scivolano verso un patio: è questo uno spazio di raccordo tra interno ed esterno, coperto dal cupolone in vetroresina e circondato da canaloni in vetro traslucido. L’interno converge verso questo luogo, attraverso lo spazio (unico e continuo, sia in pianta che in sezione), della sala per il pubblico (anagrafe, stato civile, ecc). Su questo ambiente si aprono direttamente, al piano terreno e mediante balconata al piano superiore, i vari uffici, le sale di riunione, ecc. L’interno ha pareti e soffitti bianchi, porte nere con maniglie rosse, pavimenti in clinker. Materiali, geometrie, scelte tecnologiche ecc. cercano di interpretare con questo progetto, in modo non soltanto simbolico, le varie forme di relazioni, sociali e pubbliche, che intercorrono tra gli abitanti (circa 5000) di un paese del Piemonte situato ai piedi delle montagne». (Roberto Gabetti, Aimaro Isola, Nuova sede municipale e Bagnolo Piemonte, in Orientamenti moderni nell’edilizia, Edizioni Over, Milano 1982, tavv. 86-102).
«Trattandosi di un piccolo municipio di paese, il suo programma architettonico è estremamente semplice. L’organismo è articolato su due livelli: al piano terreno le funzioni pubbliche (in primo luogo: anagrafe, stato civile e sala consiliare); al piano superiore l’ufficio del sindaco, la sala della giunta e l’ufficio tecnico.
La pianta è impostata su due quadrati ruotati di 45°, di cui il più piccolo è pari a un quarto delle dimensioni del quadrato maggiore.
La sezione triangolare dell’edificio consente di sfruttare bene i due livelli lungo il perimetro esterno. All’interno, dove lo spazio si riduce, si fa ricorso alla doppia altezza per caratterizzare con più decisione le due sale pubbliche (quella consiliare e quella delle riunioni) e per consentire al pubblico di assistere alle sedute dalle balconate che le circondano a metà altezza.
La copertura in pietra di Luserna è a tre falde inclinate convergenti all’interno verso l’atrio: questo dispositivo consente che il tetto diventi parte integrante del prospetto principale.
La muratura si serve di blocchetti di pietra rustica: in contrasto con essa l’intonaco perfettamente lisciato dei riquadri che incorniciano le finestre.
Il piano interrato è per l’autoparco». (Francesco Cellini, Claudio D’Amato, Gabetti e Isola, Electa Editrice, Milano 1985, pag. 106).
«Il 25 gennaio 1975 il Comune di Bagnolo affida a Gabetti e Isola (coadiuvati da Guido Drocco), l’incarico di progettare il nuovo Municipio. […] Il volume cubico dell’edificio viene scavato, creando sul lato che taglia lo spigolo occidentale un patio d’ingresso quadrato, verso cui convergono le falde del tetto, orientate a 45° rispetto ai lati, sui quali ritagliano prospetti a V, e sono raccolte da quattro pilastri che formano il portico del patio, coperto da una cupola in vetroresina.
La ricerca decostruttiva è qui condotta su di un unico volume e opera essenzialmente attraverso le falde del tetto. La collocazione del Municipio in una piazza di nuova progettazione consente una sperimentazione senza vincoli di piano, ponendo il problema di costruire uno spazio urbano, più che di inserire una nuova architettura in una piazza già costruita. Il rinvio al luogo è giocato, più che sui materiali, su di un’analogia colta di alcuni elementi costruttivi. Le finestre, in maggioranza quadrate ma di varia dimensione, hanno riquadrature intonacate, che arrivano talvolta a fondersi tra di loro. Le pareti del patio sono chiuse da lastre di U-Glass traslucido, su di un parapetto di pietra. I serramenti sono in alluminio, la copertura è in lose di pietra di Luserna.
L’architettura del municipio di Bagnolo propone il tema di un edificio che contribuisce a creare un nuovo ambiente urbano, dove dietro una pacata immagine, definita da materiali visivamente quasi attesi, la sorpresa è costruita attraverso forme irregolari che obbligano a ricostruire una lettura apparentemente piana». (Carlo Olmo, Gabetti e Isola, Allemandi, Torino 1993).
«L’impianto architettonico di questo edificio è fortemente segnato dalla direttrice diagonale sulla quale è impostato il piccolo patio di ingresso, vero e proprio nucleo eccentrico della composizione, da cui il sistema delle falde di copertura in lastre di pietra di Luserna trae origine ed espressione. La struttura di pilastri in cemento armato è rivestita da muri in pietra a spacco, sui quali danzano in apparente disordine finestre quadrate di diverso taglio incorniciate da ampie fasce di intonaco, come fossero frammenti delle bianche architetture del moderno». (Alessandro Massarente (a cura di), Gabetti & Isola. Disegni 1951-2000, Federico Motta Editore, Milano 2001, pp. 58-59).
2. Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale
L’edificio si presenta in buono stato di conservazione, preservando i caratteri originali dell’opera.
Alcune modifiche e adeguamenti normativi hanno riguardato gli interni e gli esterni. Al piano terra sono state aggiunte delle inferriate metalliche alle finestre.
(Scheda a cura di Tanja Marzi, DAD - Politecnico di Torino)
1. Original Work
Near Bagnolo town there are stone quarries, material with which most of its population work. «The Town Hall, the place of all citizens, therefore had to represent this reality too. Moreover, a public square had to be redeveloped, in whose area the new construction had been planned from some time yet: more than a real square it was a free space around which some buildings had arisen since the post-war period, only on the basis of the subdivision of the lots. The new building had to "mark" a place, which at that moment seemed insignificant. The site for the town hall had been chosen with an asymmetrical placement on a corner of the square» (Orientamenti moderni nell’edilizia, Edizioni Over, 1982).
«It is a two-story building: on the ground floor there are the public offices (firstly: General Register Office, Civil Status Registry Office and the Council Chamber); upstairs there are the mayor's office, the town council room and the technical department. The plant is set on two 45 ° rotated square, of which the smaller one is equal to one quarter the size of the larger square. The building's triangular cross-section allows to fully use well the two levels along the external perimeter. Inside, where the space is reduced, the two public rooms (the council and the meeting rooms) are double-height, allowing people to attend the sessions from the balconies that surround them at half height» (Francesco Cellini, Claudio D’Amato, 1985).
«The cubic volume of the building is hollowed, creating a square entrance patio on the side that cuts the western edge, towards which the roof slopes [in Luserna stone] converge, that are oriented at 45° to the sides, on which they delineate V-shaped elevations. The lower part of these slopes is supported by the four pillars that form the portico of the patio, covered by a fiberglass dome. [...] The windows, mostly square but of various sizes, have plastered square frames around them, which sometimes merge with each other. The external walls of the patio are closed by translucent U-Glass slabs, above a stone parapet. The windows are made of aluminium» (Carlo Olmo, 1993).
2. Current state in 2019
The building is in a good state of conservation, preserving the original features of the work. Some changes and regulatory compliances have been made in the interior and exterior. On the ground floor, metal railings have been added to the windows.
(English version by Alessia Federica Gigliotti, DAD-Politecnico di Torino)
Info
- Progetto: 1975 - 1977
- Esecuzione: 1978 - 1980
- Tipologia Specifica: Municipio
- Proprietà: Proprietà pubblica
- Destinazione originaria: Municipio
- Destinazione attuale: Municipio
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
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Castagno | Impresa esecutrice | Esecuzione | NO | |||
Guido | Drocco | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Roberto | Gabetti | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.treccani.it/enciclopedia/roberto-gabetti/ | SI |
Luigi | Giraudo | Progetto strutturale | Esecuzione | NO | ||
Aimaro | Isola | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.isolarchitetti.com/index.php/isolarchitetti-studio | SI |
- Strutture: struttura portante di cemento armato
- Materiale di facciata: muratura di pietra a spacco, interrotta da ampie cornici di intonaco bianco attorno alle finestre
- Coperture: la copertura in lose di pietra di Luserna è a tre falde inclinate convergenti all’interno verso l’atrio
- Serramenti: serramenti di alluminio. Finestre tutte di forma quadrata, presenti in quattro dimensioni diverse, che risultano spesso fra di loro disassate o sfalsate su quote leggermente diverse. L’ampiezza delle fasce di intonaco bianco che le incorniciano, tutte di
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
-
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Gabetti Roberto, Isola Aimaro | 1982 | Nuova sede municipale e Bagnolo Piemonte | Orientamenti moderni nell’edilizia n. 12 | Milano | tavv. 86-102 | Si |
1982 | Domus n. 634 | 44318 | Si | |||
1983 | Bauwelt n. 37 | 44318 | Si | |||
Cellini Francesco, D’Amato Claudio | 1985 | Gabetti e Isola | Electa Editrice | Milano | 106 | No |
1987 | Parametro XVI n. 156 | 24-25 | Si | |||
1988 | «A+U» extra edition | 83 | Si | |||
Roda Riccardo | 1988 | Architetture a Bagnolo Piemonte | MODULO n. 147 | 1620-1629 | No | |
Zermani Paolo (a cura di) | 1989 | Gabetti e Isola | Zanichelli | Bologna | 117-119 | No |
Olmo Carlo | 1993 | Gabetti e Isola | Allemandi | Torino | No | |
Guerra Andrea, Morresi Manuela | 1996 | Gabetti e Isola: Opere di architettura | Electa | Milano | 172-175 | No |
De Rossi Antonio | 1996 | Bagnolo e Ostana, laboratori di architettura contemporanea | Cuneo Provincia Granda n. 2 | 36-41 | No | |
Massarente Alessandro (a cura di) | 2001 | Gabetti & Isola. Disegni 1951-2000 | Federico Motta Editore | Milano | No | |
Accoccella Alfonso | 2004 | L’Architettura di pietra. Antichi e nuovi magisteri costruttivi | Lucense Alinea | Firenze | 486-497 | No |
Petrangeli Maurizio | 2005 | Architettura come Paesaggio. Gabetti e Isola - Isolarchitetti | Umberto Allemandi & C. | Torino | No | |
Giusti Maria Adriana, Tamborrino Rosa | 2008 | Guida del Piemonte Architettura del Novecento (1902-2006) | Umberto Allemandi | Torino | 121 | No |
Canella Gentucca, Mellano Paolo (a cura di) | 2017 | Roberto Gabetti 1925-2000 | Franco Angeli | Milano | No |
Allegati
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale, | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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SIUSA - Gabetti e Isola Studio | Visualizza |
Enciclopedia Treccani - Aimaro Isola | Visualizza |
Accademia Nazionale di San Luca - Aimaro Isola | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il PiemonteTitolare della ricerca: Politecnico Torino Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Maria Adriana Giusti, Gentucca Canella (DAD)
Scheda redatta da Tanja Marzi
creata il 31/12/2004
ultima modifica il 03/05/2024
Revisori:
Mezzino Davide 2021