Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CONDOMINIO ELIOS - RESIDENZE ED EX CINEMA

Scheda Opera

  • Vista esterna
  • Vista esterna
  • Vista esterna
  • Vista esterna, dettaglio
  • Vista esterna
  • Vista esterna, dettaglio
  • Comune: Genova
  • Denominazione: CONDOMINIO ELIOS - RESIDENZE ED EX CINEMA
  • Indirizzo:
  • Data: 1948 - 1952
  • Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
  • Autori principali: Luigi Carlo Daneri
Descrizione

L’edificio, che sorge in una zona residenziale del levante cittadino, è alto sette piani, di cui il piano terra è destinato a negozi e i superiori sei piani ad appartamenti. Il piano seminterrato originariamente era destinato ad un cinema-teatro denominato “Elios”, oggi trasformato in garage. La volumetria dell’edificio, definita da un vecchio Piano Regolatore, obbligò Daneri ad una soluzione compatta che, come nel caso di via Trento, sul prospetto principale si movimenta con logge aggettanti in un’alternanza di pieni e di vuoti.
La struttura dell’edificio è in cemento armato, lasciato a vista e martellinato nei pilastri a sezione circolare, con solai discontinui in laterocemento. É diffuso l’uso del vetrocemento, sia come superficie di separazione tra logge di appartamenti diversi, sia come fascia superiore dei negozi al piano terra e lucernaio nell’atrio dell’edificio.
Nonostante le difficoltà derivanti dalla presenza di un locale unico nelle fondamenta di un edificio di sette piani, la sala del cinema di Daneri si impone come un ottimo esempio di architettura per lo spettacolo, come confermano le numerose riviste nazionali e internazionali su cui venne pubblicata la realizzazione di Daneri. Il cinema era a sala unica divisa in platea e galleria e aveva una capacità di 960 posti. Le pareti laterali e il soffitto erano rivestite da pannelli ondulati riflettenti in gesso bianco che arricchivano lo spazio interno e soprattutto miglioravano l’acustica della sala, con un calcolo accurato delle direzioni di propagazione dell’onda sonora. L’assorbimento del suono era invece esclusivamente affidato all’imbottitura delle poltrone e alle numerose tende disposte in corrispondenza degli accessi alla sala. Le pareti interne, laddove non erano coperte dai pannelli acustici, erano rivestite con doghe di legno di rovere lucido. La sala era poi arricchita con una vasta gamma di colorazioni differenti: “il velluto delle poltrone, in rosso nella platea e in azzurro nella balconata, il pavimento di gomma grigia e nera, il gesso bianco con i fondi azzurri, il grigio del cemento, il colore del legno lucidato, e i velari in azzurro, grigio, giallo e viola si fondono in decisi accordi cromatici” (Aloi R., 1957, p. 122).

Info
  • Progetto: 1948 - 1951
  • Esecuzione: - 1952
  • Tipologia Specifica: Residenza plurifamiliare
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Residenza e cinema
  • Destinazione attuale: Residenza
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Luigi Carlo Daneri Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/luigi-carlo-daneri_(Dizionario-Biografico)/ SI
B. Winkler Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: Cemento armato con solai discontinui in laterocemento
  • Materiale di facciata: intonacata e tinteggiata
  • Coperture: piana a terrazzo
  • Serramenti: misti in PVC e legno
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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La struttura dell’edificio è in cemento armato, lasciato a vista e martellinato nei pilastri a sezione circolare, con solai discontinui in laterocemento. É diffuso l’uso del vetrocemento, sia come superficie di separazione tra logge di appartamenti diversi, sia come fascia superiore dei negozi al piano terra e lucernaio nell’atrio dell’edificio. 
Nonostante le difficoltà derivanti dalla presenza di un locale unico nelle fondamenta di un edificio di sette piani, la sala del cinema di Daneri si impone come un ottimo esempio di architettura per lo spettacolo, come confermano le numerose riviste nazionali e internazionali su cui venne pubblicata la realizzazione di Daneri. Il cinema era a sala unica divisa in platea e galleria e aveva una capacità di 960 posti. Le pareti laterali e il soffitto erano rivestite da pannelli ondulati riflettenti in gesso bianco che arricchivano lo spazio interno e soprattutto miglioravano l’acustica della sala, con un calcolo accurato delle direzioni di propagazione dell’onda sonora. L’assorbimento del suono era invece esclusivamente affidato all’imbottitura delle poltrone e alle numerose tende disposte in corrispondenza degli accessi alla sala. Le pareti interne, laddove non erano coperte dai pannelli acustici, erano rivestite con doghe di legno di rovere lucido. La sala era poi arricchita con una vasta gamma di colorazioni differenti: “il velluto delle poltrone, in rosso nella platea e in azzurro nella balconata, il pavimento di gomma grigia e nera, il gesso bianco con i fondi azzurri, il grigio del cemento, il colore del legno lucidato, e i velari in azzurro, grigio, giallo e viola si fondono in decisi accordi cromatici” (Aloi R., 1957, p. 122).
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: NCT 8
  • Particella: 285

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Selem H. 1952 Biografteatren Elio i Genua Byggmastaren 58 No
1953 Une salle de spectacles, Genes L’Architecture d’aujourd’hui 64-65 Si
Koike S. 1953 World’s contemporary architecture Shokokusha P.Co Inc. Tokyo No
Gatz K., Hierl F. 1954 Treppen Treppenhauser Callwey Monaco No
Kidder Smith G., Smith G. 1955 L'Italia costruisce. Sua architettura moderna e sua eredità indigena Edizioni Comunità Milano 129 No
Aloi Roberto 1957 Architetture per lo spettacolo Hoepli Milano 122-126 No
Bode P. 1957 Kinos Callwey Monaco 182-183 No
Selem H. 1960 Opere dell'architetto Luigi Carlo Daneri 1931-1960 L’architettura. Cronache e storia n. 56 87 No
Patrone Pietro D. 1982 Daneri Sagep Genova 34, 89-91 No
Spinelli Luigi (a cura di) 1990 Itinerario n. 59: Daneri e Genova Domus n. 718 No
Barisione Silvia, Fochessati Matteo, Franzone Gianni, Canziani Andrea 2004 Architetture in Liguria dagli anni venti agli anni cinquanta Abitare Segesta Edizioni Milano 151 No
Moriconi Mauro, Rosadini Francesco 2004 Genova 900. L'architettura del Movimento Moderno Testo&Immagine Torino 77 No
Sirtori W. 2013 L'architettura di Luigi Carlo Daneri Libraccio Genova 48, 50 No
Franco Giovanna, Musso Stefano Francesco 2016 Architetture in Liguria dopo il 1945 De Ferrari Genova 156 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterna Vista esterna Luca Pedrazzi - 2013
Vista esterna Vista esterna Luca Pedrazzi - 2013
Vista esterna Vista esterna Luca Pedrazzi - 2013
Vista esterna, dettaglio Vista esterna, dettaglio Luca Pedrazzi - 2013
Vista esterna Vista esterna Luca Pedrazzi - 2013
Vista esterna, dettaglio Vista esterna, dettaglio Luca Pedrazzi - 2013

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Enciclopedia Treccani - Luigi Carlo Daneri Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Liguria
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Genova - Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Stefano Musso, Giovanna Franco


Scheda redatta da Camilla Repetti
creata il 31/12/2009
ultima modifica il 16/04/2024

Revisori:

Mezzino Davide 2022