Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CENTRALE PER IL TELERISCALDAMENTO FIUMARA

Scheda Opera

  • Vista esterna
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  • Vista esterna
  • Vista esterna, dettaglio
  • Vista esterna, dettaglio
  • Comune: Genova
  • Denominazione: CENTRALE PER IL TELERISCALDAMENTO FIUMARA
  • Indirizzo: Via Operai N. 3
  • Data: 1985 - 1993
  • Tipologia: Impianti idrici, elettrici o idroelettrici
  • Autori principali: Associati International Gregotti
Descrizione

L’edificio, progettato dallo Studio Gregotti Associati a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta del Novecento, sorge nella zona industriale di Sampierdarena e serve le zone di Fiumara, Cornigliano, Campi e San Benigno.
L’edificio ha una forma particolare, esaltata dal rivestimento in pannelli metallici in origine di colore giallo acceso, composta da un volume parallelepipedo di base su cui se ne imposta un altro piramidale alto 40 metri, che contiene gli elementi tecnologici con ingombro maggiore, ossia caldaia e camino principale.
L’idea di base dell’Ansaldo, committente dell’opera, era quella di avere a disposizione un “prototipo” di centrale sperimentale di cogenerazione e teleriscaldamento che potesse essere costruita in qualsiasi contesto urbano. Per questa ragione, spiegano gli stessi progettisti, la parte basamentale dell’edificio, lasciata in calcestruzzo verniciato, è quella legata al contesto, all’ambiente a cui si sottomette, mentre la parte che contiene i volumi tecnologici, esaltata dalla tinteggiatura gialla, si stacca da qualsiasi rapporto con il contesto, creando un elemento estraneo ad ogni tipizzazione e quindi tipo in sé stesso, applicabile in ogni luogo. “In risposta a queste condizioni, il progetto mira ad un’immagine connotata, dotata di compattezza ed identità, ma non fondata su una mimesi dei contenuti tecnici, pur senza rinunciare alle possibilità di forma che questi contenuti suggeriscono” (Gregotti V., 1993, p. 2).
La pianta dell’edificio è divisa in tre porzioni (zona per i trasformatori elettrici, zona delle pompe idrauliche, zona per le macchine principali), mentre la sezione in due porzioni, il cui piano superiore è occupato dagli uffici di controllo e di servizio.

Info
  • Progetto: 1985 -
  • Esecuzione: - 1993
  • Tipologia Specifica: Impianto di produzione energia
  • Committente: Ansaldo S.p.A
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Centrale per il teleriscaldamento
  • Destinazione attuale: Centrale per il teleriscaldamento
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Associati International Gregotti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=19482 SI
L. Lotti Collaboratore Progetto NO
F. Montrasi Collaboratore Progetto NO
L. Murialdo Collaboratore Progetto NO
S. Parodi Collaboratore Progetto NO
G. Porta Collaboratore Progetto NO
M. Reginaldi Collaboratore Progetto NO
  • Strutture: Fondazioni in cemento armato, pilastri in acciaio, solaio continuo in cemento armato prefabbricato
  • Materiale di facciata: in calcestruzzo in parte faccia a vista e in parte rivestite con lamiera metallica verniciata
  • Coperture: piana in parte a terrazzo
  • Serramenti: in acciaio
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Serramenti: Discreto

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L’edificio ha una forma particolare, esaltata dal rivestimento in pannelli metallici in origine di colore giallo acceso, composta da un volume parallelepipedo di base su cui se ne imposta un altro piramidale alto 40 metri, che contiene gli elementi tecnologici con ingombro maggiore, ossia caldaia e camino principale.
L’idea di base dell’Ansaldo, committente dell’opera, era quella di avere a disposizione un “prototipo” di centrale sperimentale di cogenerazione e teleriscaldamento che potesse essere costruita in qualsiasi contesto urbano. Per questa ragione, spiegano gli stessi progettisti, la parte basamentale dell’edificio, lasciata in calcestruzzo verniciato, è quella legata al contesto, all’ambiente a cui si sottomette, mentre la parte che contiene i volumi tecnologici, esaltata dalla tinteggiatura gialla, si stacca da qualsiasi rapporto con il contesto, creando un elemento estraneo ad ogni tipizzazione e quindi tipo in sé stesso, applicabile in ogni luogo. “In risposta a queste condizioni, il progetto mira ad un’immagine connotata, dotata di compattezza ed identità, ma non fondata su una mimesi dei contenuti tecnici, pur senza rinunciare alle possibilità di forma che questi contenuti suggeriscono” (Gregotti V., 1993, p. 2).
La pianta dell’edificio è divisa in tre porzioni (zona per i trasformatori elettrici, zona delle pompe idrauliche, zona per le macchine principali), mentre la sezione in due porzioni, il cui piano superiore è occupato dagli uffici di controllo e di servizio.
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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: NCT 4
  • Particella: 980

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1993 Centrale di teleriscaldamento a Sampierdarena di Gregotti Associati Casabella n. 600 84 Si
Gregotti Vittorio 1993 Centrale per teleriscaldamento a Sampierdarena, Genova Domus n. 745 44256 Si
1994 Come prodotto l’elettricità. Centrale Enel a Genova Modulo. Mensile di tecnologia e progetto per la qualità edilizia n. 203 676-679 Si
Cristoforetti G., Ghiara H., Torre S. 2004 Genova: guida di architettura moderna Alinea Firenze 184 No
Moriconi Mauro, Rosadini Francesco 2004 Genova 900. L'architettura del Movimento Moderno Testo&Immagine Torino 25 No
Franco Giovanna, Musso Stefano Francesco 2016 Architetture in Liguria dopo il 1945 De Ferrari Genova 197 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterna Vista esterna Luca Pedrazzi - 2013
Vista esterna Vista esterna Luca Pedrazzi - 2013
Vista esterna Vista esterna Luca Pedrazzi - 2013
Vista esterna, dettaglio Vista esterna, dettaglio Luca Pedrazzi - 2013
Vista esterna, dettaglio Vista esterna, dettaglio Luca Pedrazzi - 2013

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per la Liguria
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Genova - Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Prof. Stefano Musso, Prof.ssa Giovanna Franco


Scheda redatta da Camilla Repetti
creata il 31/12/2009
ultima modifica il 04/03/2024

Revisori:

Mezzino Davide 2022