CENTRO DIREZIONALE MADRE DI DIO - CENTRO DEI LIGURI
Scheda Opera
- Comune: Genova
- Denominazione: CENTRO DIREZIONALE MADRE DI DIO - CENTRO DEI LIGURI
- Indirizzo: Via Fieschi N. 7-17
- Data: 1972 - 1980
- Tipologia: Centri direzionali
- Autori principali: Marco Dasso
Descrizione
Il Centro dei Liguri sorge all’interno della vasta operazione di demolizione dell’antico quartiere di via Madre di Dio e ricostruzione di un moderno centro direzionale. Il piano di via Madre di Dio, al centro degli interessi dell’amministrazione della città fin dagli anni del Ventennio fascista, trovò reale applicazione solo negli anni Settanta del Novecento, tra le diffuse critiche del mondo culturale architettonico, sempre più attento ai temi della conservazione dei centri storici.
L’architettura di Dasso, ispirata al brutalismo oltremanica degli anni Sessanta, sorge sul lato orientale della valletta del Rio Torbido in continuità con gli edifici progettati e realizzati da Franco Albini e Franca Helg, che chiudono il prospetto del complesso verso piazza Dante. L’intervento di Dasso si dovette inoltre confrontare con un altro edificio, già costruito in conformità con quanto definito da un piano precedente, verso il ponte di Carignano, per cui l’ingegnere chiavarese decise di mantenere la struttura del blocco esistente, ma di fasciarla con pareti di astrawall.
Gli edifici del Centro dei Liguri (comparti 7-8-9-10) hanno una struttura in cemento armato lasciata a vista, il cui trattamento differenzia le parti verticali e orizzontali: le prime furono gettate in casseforme rigate a costole, poi sbozzate, le seconde in casseforme lisce di legno multistrato.
La pianta degli edifici sembra generarsi da una scacchiera, formata dai pilastri connessi tra loro dagli elementi orizzontali, riempita in maniera libera a creare un profilo scalettato. In questo modo gli spigoli vivi verso lo spazio pubblico antistante, diventano elementi centrali dell’architettura, creando un gioco di volumi che movimenta la composizione. Gli alti blocchi centrali si affacciano su una piastra sottostante, destinata a parcheggio e a spazi verdi, al di sotto della quale scorre il traffico automobilistico che dal mare porta fino a Piccapietra, e viceversa. Al centro della piastra su cui si impostano i volumi alti, si aprono chiostri quadrangolari riempiti con aiuole verdi, da cui si godono inusuali vedute sui percorsi pubblici e sullo spazio antistante.
Altro elemento che genera movimento, in un complesso di edifici di tali dimensioni, è quello dei collegamenti: un complesso sistema di percorsi, in passaggi aperti e poi chiusi, richiama l’immagine di un alveare all’interno del quale si muovono gli abitanti di questa città di uffici. I prospetti dei comparti, trattati in maniera regolare con fasce alternate di superfici trasparenti e opache, sono movimentati da porzioni verticali disposte negli spigoli, che contengono gli impianti e gli ascensori, che si concludono con una serie di parallelepipedi aggettanti. I prospetti sono ritmati dalle linee orizzontali trasparente-opaco, interrotte da quelle della struttura portante, che conferiscono una verticalità a questi edifici di grandi dimensioni, alleggerendone l’impatto sull’ambiente circostante.
Info
- Progetto: 1972 -
- Esecuzione: - 1980
- Tipologia Specifica: Uffici
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: Uffici
- Destinazione attuale: Uffici
Autori
- Strutture: calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: calcestruzzo a vista
- Serramenti: in ferro smaltato
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: NCT 8
- Particella: 1087
Note
-
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Manfredini Alberto | 1983 | Il nuovo centro direzionale di Genova, architetto Marco Dasso | L’Architettura. Cronache e Storia n. 334-335 | 570-581 | Si | |
Poleggi E. | 1992 | Genova. Guida all'architettura | Allemandi | Torino | 127 | No |
Pinna E., Scelsi V. | 2002 | Marco Dasso: architetture e progetti nel secondo Novecento | Electa | Milano | 17, 30-33, 86-95 | No |
Lagomarsino L. | 2004 | Cento anni di architetture a Genova: 1890-2004 | Deferrari & Devega | Genova | 161-162 | No |
Moriconi Mauro, Rosadini Francesco | 2004 | Genova 900. L'architettura del Movimento Moderno | Testo&Immagine | Torino | 53 | No |
Franco Giovanna, Musso Stefano Francesco | 2016 | Architetture in Liguria dopo il 1945 | De Ferrari | Genova | 137 | No |
Allegati
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la LiguriaTitolare della ricerca: Università degli Studi di Genova - Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Stefano Musso, Giovanna Franco
Scheda redatta da Camilla Repetti
creata il 31/12/2009
ultima modifica il 26/01/2023
Revisori:
Mezzino Davide 2022