TORRE SAN CAMILLO
Scheda Opera
- Comune: Genova
- Denominazione: TORRE SAN CAMILLO
- Indirizzo: Piazza Piccapietra N. 58 A
- Data: 1960 - 1967
- Tipologia: Edifici polifunzionali
- Autori principali: Studio Mor e Sibilla
Descrizione
Come nel caso dell’edificio de “La Rinascente” di Molteni e Lavarello, anche la torre per uffici di Mor e Sibilla sorge nel quartiere di Piccapietra, a partire dalla volumetria definita dal Piano Particolareggiato per la zona, del 1953. L’area venne venduta alla Società Immobiliare San Camillo, che vi costruì uffici per la nuova sede della Società Italimpianti e una sala cinematografica nei locali interrati, il cinema “Rivoli”. Fu la stessa San Camillo ad affidare l’incarico ai progettisti genovesi Angelo Sibilla e Andrea Mor che furono coadiuvati, per la parte strutturale, dall’ingegnere Luigi Tiscornia.
Il Piano Particolareggiato definiva un volume superiore di superficie minore impostato su una piastra basamentale, di superficie maggiore, che seguiva gli allineamenti della strada con un piano terra commerciale, in continuità con il sistema di portici che risaliva la via XII Ottobre, e un passaggio coperto che connettesse quest’ultima via con la piazza Piccapietra retrostante l’edificio. Il Piano imponeva inoltre che il volume di altezza maggiore, al di sopra della piastra, avesse una pianta dalla forma insolita, composta da due trapezi accoppiati, che limitò le potenzialità espressive dei due progettisti che optarono per una soluzione architettonica in cui veniva enfatizzata principalmente la componente tecnologica (Repetti C., 2019).
La struttura portante del grattacielo, alto venti piani, è costituita da pilastri in cemento armato a vista, disposti sul perimetro della pianta che, in corrispondenza degli spigoli, si raddoppiano. A un metro di distanza l’uno dall’altro i pilastri così disposti fungono anche da controventi per contrastare la sollecitazione orizzontale. I pilastri esterni sono gli unici elementi della struttura lasciati a vista dai progettisti che, nascondendo invece travi e solette al di sotto della superficie di tamponamento esterna, esaltano in questo modo la dimensione verticale dell’edificio. Anche la scelta di non tracciare la linea orizzontale di un cornicione che definisse il limite conclusivo della torre contribuisce ad esaltarne la verticalità, suggerendo una sorta di prosecuzione dell’edificio verso il cielo. Sulle pareti esterne, tra i pilastri della struttura, si inseriscono quattro serramenti, larghi un metro l’uno, al di sotto dei quali sono disposti i pannelli di lamierino porcellanato color rosso prugna del rivestimento.
Info
- Progetto: 1960 - 1962
- Esecuzione: 1963 - 1967
- Tipologia Specifica: Uffici e negozi
- Committente: Società Immobiliare San Camillo
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: Uffici e cinema
- Destinazione attuale: Uffici e negozi
Autori
- Strutture: calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: calcestruzzo a vista, pannelli di tamponamento in lamierino porcellanato
- Coperture: piana
- Serramenti: in alluminio
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: NCT 6
- Particella: 536
Note
-
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Moriconi Mauro, Rosadini Francesco | 2004 | Genova 900. L'architettura del Movimento Moderno | De Testo&Immagine | Torino | 48 | No |
Franco Giovanna, Musso Stefano Francesco | 2016 | Architetture in Liguria dopo il 1945 | De Ferrari | Genova | 140 | No |
Repetti C. | 2018 | Le facciate del quartiere di Piccapietra a Genova: tutela e valorizzazione di un patrimonio del Secondo Novecento, in Biscontin G., Driussi G (a cura di), “Intervenire sulle superfici dell'architettura tra bilanci e prospettive, Atti del 34° Convegno di studi Internazionale Scienza e Beni Culturali, Bressanone, 3-6 luglio 2018” | Arcadia Ricerche Srl | Margera, Venezia | 633-643 | No |
Criteri
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la LiguriaTitolare della ricerca: Università degli Studi di Genova - Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Stefano Musso, Giovanna Franco
Scheda redatta da Camilla Repetti
creata il 31/12/2009
ultima modifica il 26/01/2023
Revisori:
Mezzino Davide 2022