MARINA GRANDE

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    [informazioni_architettoniche] => Il progetto per Marina Grande prevedeva la costituzione di un centro urbano, con servizi e attività commerciali, luoghi di aggregazione oltre a fornire un raccordo tra il comprensorio edilizio retrostante e la spiaggia.
Il complesso – ad andamento prevalentemente orizzontale - si articola su differenti livelli: nella parte inferiore, per la lunghezza di più di 300 m e servite da corpi scala ed ascensori aggettanti, si hanno due fasce di cabine-soggiorno che celano dietro a sé un tratto di rete ferroviaria oggi dismessa e riconvertita a percorso pedonale. Al di sopra della copertura della via ferrata si ha un'ampia passeggiata a mare, con aiuole.
A monte dell'ex-ferrovia si innalza l'edificio principale, con impianto ad U, con piano terra porticato, a destinazione commerciale; in origine la piazza interna (la più grande delle quattro di cui è dotato il complesso) doveva essere rivolta verso il mare, ma fu girata a monte per garantire una migliore vista sul mare (e quindi un maggiore valore) agli appartamenti.
Gli alloggi, che occupano tre piani, sono una cinquantina, di diverso taglio e tipologia, con copertura a terrazza o a falda in ardesia.
L'intervento si contraddistingue per l'unitarietà della composizione, l'articolazione dei volumi, la scelta dei materiali e la cura dei particolari, che esprimono l'attenzione al paesaggio e alla valenza urbana degli spazi che hanno animato il progetto. L'imponenza del complesso e il “fallimento degli obiettivi urbanistici” (Franzone, Patrone, 2010, p.80) dello stesso hanno però suscitato dissenso verso l'opera di Magistretti, additandola come eco-mostro e portando ad ipotizzare la demolizione del basamento a cabine, per una riqualificazione di minor impatto.
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    [categoria] => A. Opera di eccellenza
    [tipologia] => Edilizia residenziale pubblica
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