Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PIAZZA CAMPO E GIARDINO COMUNALE

Scheda Opera

  • Vista assiale, dell’asse principale, verso la chiesa (Foto F. Marino, 2017)
  • Particolare delle figure della pavimentazione (Foto F. Marino, 2017)
  • Vista della piazza verso il castello (Foto F. Marino, 2017)
  • Scorcio sugli edifici prospicenti la piazza (Foto F. Marino, 2017)
  • Particolare delle simbologie raffigurate nella pavimentazione (Foto F. Marino, 2017)
  • Particolare delle simbologie raffigurate nella pavimentazione (Foto F. Marino, 2017)
  • Particolare delle simbologie raffigurate nella pavimentazione (Foto F. Marino, 2017)
  • Particolare delle simbologie raffigurate nella pavimentazione (Foto F. Marino, 2017)
  • Pianta del secondo piano del progetto dell’ing. Marino (1957)
  • Prospetto principale del progetto dell’ing. Marino (1957)
  • Prospetto laterale del progetto dell’ing. Marino (1957)
  • Particolare dell’affaccio panoramico sulla vallata (Foto F. Marino, 2017)
  • Planimetria (da: CONFORTI LUCAN 1997, p. 71)
  • Particolare delle figure della pavimentazione (Foto F. Marino, 2017)
  • Comune: Santa Severina
  • Denominazione: PIAZZA CAMPO E GIARDINO COMUNALE
  • Indirizzo: Piazza Campo
  • Data: 1978 - 1980
  • Tipologia: Spazi pubblici
  • Autori principali: Alessandro Anselmi, Giuseppe Patanè
Descrizione

La piazza rappresenta il cuore della cittadina ed il luogo d'incontro primario. Si trova al centro e sulla sommità dell'acrocoro sul quale si dispone l'abitato e connette in maniera suggestiva le emergenze storico-architettoniche primarie: il castello, la cattedrale e il battistero, ma anche i palazzi storici e le case che vi si affacciano.
Nel progetto della sistemazione della piazza e del giardino annesso, l'architetto Anselmi ha introdotto il principio compositivo centrifugo in direzione delle costruzioni che la delimitano all'intorno.
La forma dello spazio, allungato e stretto ma anche irregolare, nega l'esistenza di un centro che viene creato ex novo; il disegno della pavimentazione associa le figure di un cerchio e di un ellisse: il cerchio genera "onde" concentriche disposte a intervalli regolari fino a lambire gli edifici; l'ellisse, invece, allunga i suoi assi verso i 4 punti cardinali: l'asse maggiore è rigorosamente orientato verso nord-sud, mentre l'asse minore orientato est-ovest interessa il punto in cui gli edifici si stringono e accorciano le dimensioni dei due lati.
Dunque, alla geometria irregolare della superficie libera, risultato di processi storico-costruttivi plurisecolari, si oppone la regolarità di una nuova geometria. Il risultato è una percezione dinamica e complessa degli elementi preesistenti e di quelli posti attuati dalla nuova sistemazione con coerenza aggregativa. L'interno dell'ellisse orientato è diviso dagli assi in 12 quadrati e da un sistema di 4 assi radiali che formano una Rosa dei Venti. Dal centro della Rosa (nel quale è inciso un occhio) si diramano 8 "aghi" triangolari orientati secondo i punti cardinali e la direzione dei venti, rappresentati da altrettanti volti incorniciati in piccole ellissi. Gli archi di cerchio sono realizzati in cubetti di marmo bianchi intercalati ogni 4 metri nel porfido. All'esterno dell'ellisse sono tracciati due assi – sempre con cubetti di marmo bianco; all'intersezione fra gli assi e gli archi di cerchio sono posti dei "bolli" quadrati di travertino (cm. 40 di lato) su cui sono incisi i simboli del Sole e dei Pianeti. Il secondo asse unisce idealmente castello e cattedrale e alla mezzeria tra gli archi di cerchio sono inseriti "bolli" circolari (cm. 40 di diametro) su cui sono incisi i simboli alchemici delle materie. I due assi hanno in testata 4 grandi lastre su cui sono rappresentate: - a nord le 4 stagioni, a sud i simboli del tempo, sull'asse chiesa-castello il ciclo dell'oro e lo spirito dei metalli. Altre due lastre, tangenti l'ellisse in corrispondenza dell'asse minore rappresentano il Sole (est) e la Luna (ovest).
Nel giardino contiguo sono stati realizzati in muratura (pietrame del luogo e malta grossolana) due sistemi di sedili: uno si sviluppa lungo il perimetro ed ha anche funzione di parapetto, mentra l'altro è costituito da un nucleo centrale circolare con quattro "appendici" curvilinee sinuose formate da un doppio ordine di sedili. L'insieme forma un grande Sole orientato, come la piazza, secondo i punti cardinali.
Una geometria complessa ordina i vialetti, i parapetti, gli affacci e le bordure, mentre una fontana dalla forma cubica è posta al centro ed insieme ad elementi in ferro (stella a 18 punte sopra la fontana) alludono a simboli astronomici. Quattro alberi di arancio sono stati piantati per ricordare l'importanza di questa coltura nell'economia locale/del territorio.
Le due opere sono concettualmente opposte: al vuoto della piazza grande e irregolare si contrappone l'insieme denso di verde e di "segni" costruiti del giardino ma le due opere risultano molto gradevoli e suggestive. Confermando e sottolineando il forte sostrato di cultura storico artistica che Santa Severina ha costruito in tempi lunghi.

Info
  • Progetto: 1978 -
  • Esecuzione: - 1980
  • Tipologia Specifica: piazza e giardino comunale
  • Committente: Comune di Santa Severina
  • Proprietà: Nessuna opzione
  • Destinazione attuale: piazza e giardino
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Alessandro Anselmi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=29322 SI
Giuseppe Patanè Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: Calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: Intonaco; pietra
  • Coperture: Solaio piano
  • Serramenti: Vetro; metallo
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Nel progetto della sistemazione della piazza e del giardino annesso, l'architetto Anselmi ha introdotto il principio compositivo centrifugo in direzione delle costruzioni che la delimitano all'intorno.
La forma dello spazio, allungato e stretto ma anche irregolare, nega l'esistenza di un centro che viene creato ex novo; il disegno della pavimentazione associa le figure di un cerchio e di un ellisse: il cerchio genera "onde" concentriche disposte a intervalli regolari fino a lambire gli edifici; l'ellisse, invece, allunga i suoi assi verso i 4 punti cardinali: l'asse maggiore è rigorosamente orientato verso nord-sud, mentre l'asse minore orientato est-ovest interessa il punto in cui gli edifici si stringono e accorciano le dimensioni dei due lati. 
Dunque, alla geometria irregolare della superficie libera, risultato di processi storico-costruttivi plurisecolari, si oppone la regolarità di una nuova geometria. Il risultato è una percezione dinamica e complessa degli elementi preesistenti e di quelli posti attuati dalla nuova sistemazione con coerenza aggregativa. L'interno dell'ellisse orientato è diviso dagli assi in 12 quadrati e da un sistema di 4 assi radiali che formano una Rosa dei Venti. Dal centro della Rosa (nel quale è inciso un occhio) si diramano 8 "aghi" triangolari orientati secondo i punti cardinali e la direzione dei venti, rappresentati da altrettanti volti incorniciati in piccole ellissi. Gli archi di cerchio sono realizzati in cubetti di marmo bianchi intercalati ogni 4 metri nel porfido. All'esterno dell'ellisse sono tracciati due assi – sempre con cubetti di marmo bianco; all'intersezione fra gli assi e gli archi di cerchio sono posti dei "bolli" quadrati di travertino (cm. 40 di lato) su cui sono incisi i simboli del Sole e dei Pianeti. Il secondo asse unisce idealmente castello e cattedrale e alla mezzeria tra gli archi di cerchio sono inseriti "bolli" circolari (cm. 40 di diametro) su cui sono incisi i simboli alchemici delle materie. I due assi hanno in testata 4 grandi lastre su cui sono rappresentate: - a nord le 4 stagioni, a sud i simboli del tempo, sull'asse chiesa-castello il ciclo dell'oro e lo spirito dei metalli. Altre due lastre, tangenti l'ellisse in corrispondenza dell'asse minore rappresentano il Sole (est) e la Luna (ovest).
Nel giardino contiguo sono stati realizzati in muratura (pietrame del luogo e malta grossolana) due sistemi di sedili:  uno si sviluppa lungo il perimetro ed ha anche funzione di parapetto, mentra l'altro è costituito da un nucleo centrale circolare con quattro "appendici" curvilinee  sinuose formate da un doppio ordine di sedili. L'insieme forma un grande Sole orientato, come la piazza, secondo i punti cardinali. 
Una geometria complessa ordina i vialetti, i parapetti, gli affacci e le bordure, mentre una fontana dalla forma cubica è posta al centro ed insieme ad elementi in ferro (stella a 18 punte sopra la fontana) alludono a simboli astronomici. Quattro alberi di arancio sono stati piantati per ricordare l'importanza di questa coltura nell'economia locale/del territorio.
Le due opere sono concettualmente opposte: al vuoto della piazza grande e irregolare si contrappone l'insieme denso di verde e di "segni" costruiti del giardino ma le due opere risultano molto gradevoli e suggestive. Confermando e sottolineando il forte sostrato di cultura storico artistica che Santa Severina ha costruito in tempi lunghi.

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  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Conforti Claudia, Lucan Jacques (a cura di) 1997 Alessandro Anselmi Electa Milano 71 Si
Berlingieri Fabrizia, Thermes Laura (a cura di) 2012 Guida alle Architetture del Novecento in Calabria Kaleidon editrice Reggio Calabria 190-191 Si
Martorano Francesca 2020 L'Architettura in Calabria dal 1945 ad oggi Iiriti Reggio Calabria 197-199 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista assiale, dell’asse principale, verso la chiesa (Foto F. Marino, 2017) Vista assiale, dell’asse principale, verso la chiesa (Foto F. Marino, 2017)
Particolare delle figure della pavimentazione (Foto F. Marino, 2017) Particolare delle figure della pavimentazione (Foto F. Marino, 2017)
Vista della piazza verso il castello (Foto F. Marino, 2017) Vista della piazza verso il castello (Foto F. Marino, 2017)
Scorcio sugli edifici prospicenti la piazza (Foto F. Marino, 2017) Scorcio sugli edifici prospicenti la piazza (Foto F. Marino, 2017)
Particolare delle simbologie raffigurate nella pavimentazione (Foto F. Marino, 2017) Particolare delle simbologie raffigurate nella pavimentazione (Foto F. Marino, 2017)
Particolare delle simbologie raffigurate nella pavimentazione (Foto F. Marino, 2017) Particolare delle simbologie raffigurate nella pavimentazione (Foto F. Marino, 2017)
Particolare delle simbologie raffigurate nella pavimentazione (Foto F. Marino, 2017) Particolare delle simbologie raffigurate nella pavimentazione (Foto F. Marino, 2017)
Particolare delle simbologie raffigurate nella pavimentazione (Foto F. Marino, 2017) Particolare delle simbologie raffigurate nella pavimentazione (Foto F. Marino, 2017)
Pianta del secondo piano del progetto dell’ing. Marino (1957) Pianta del secondo piano del progetto dell’ing. Marino (1957)
Prospetto principale del progetto dell’ing. Marino (1957) Prospetto principale del progetto dell’ing. Marino (1957)
Prospetto laterale del progetto dell’ing. Marino (1957) Prospetto laterale del progetto dell’ing. Marino (1957)
Particolare dell’affaccio panoramico sulla vallata (Foto F. Marino, 2017) Particolare dell’affaccio panoramico sulla vallata (Foto F. Marino, 2017)
Planimetria (da: CONFORTI LUCAN 1997, p. 71) Planimetria (da: CONFORTI LUCAN 1997, p. 71)
Particolare delle figure della pavimentazione (Foto F. Marino, 2017) Particolare delle figure della pavimentazione (Foto F. Marino, 2017)

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
MAXXI Patrimonio - Alessandro Anselmi Visualizza
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Università Mediterranea di Reggio Calabria DASTEC
Responsabile scientifico: Laura Thermes


Scheda redatta da Michele Seminara
creata il 31/12/2006
ultima modifica il 20/01/2025

Revisori:

Università degli Studi di Mediterranea di Reggio Calabria - Dipartimento PAU Resp. Scient. Francesca Martorano; Ferdinando Marino 2016

Battaglia Laura 2022