Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

COMPLESSO RESIDENZIALE IN VIA ANTONIO GRAMSCI

Scheda Opera

  • Immagine del cantiere [1960-1965]
  • Immagine del cantiere [1960-1965]
  • Disegno di progetto, sezione
  • Comune: Gubbio
  • Denominazione: COMPLESSO RESIDENZIALE IN VIA ANTONIO GRAMSCI
  • Indirizzo: via Antonio Gramsci, via Beniamino Ubaldi, via Bruno Buozzi, via Boves
  • Data: 1960 - 1965
  • Tipologia: Edilizia residenziale pubblica
  • Autori principali: Ezio Caizzi
Descrizione

Il progetto per il piano INA-Casa di Gubbio propone, in aderenza al Piano Regolatore Generale della città, redatto da Giovanni Astengo tra il 1958 e il 1966, un intervento di nuova espansione a valle dell’edificato storico in stretta relazione con il paesaggio circostante e con l’importante preesistenza archeologica del teatro Romano a esso adiacente.

L’impianto, di tipo estensivo, è costituito da circa 63 unità abitative distribuite su una superficie di circa 1600 mq, divise in otto blocchi, di cui cinque costituiti da case a schiera e tre che presentano una tipologia a corte.
I blocchi a schiera si sviluppano parallelamente all’asse viario di via Gramsci, mentre i blocchi a corte si allineano all’attuale via Boves. Il modulo della casa a schiera prevede un’articolazione complessa dell’unità abitativa su tre piani sfalsati fuori terra e un piano seminterrato, tale che l’altezza dell’edificio risulti pari a quella di un edificio a due piani. All’interno, ogni alloggio prevede una cucina con soggiorno, due camere, un bagno, un servizio igienico minimo e una cantina. Il modulo a corte, invece, è composto da due piani fuori terra sostenuti da pilotis; ciascun piano ospita quattro alloggi, disposti simmetricamente a “L” intorno alla corte. Al piano terreno, pensato come spazio coperto comune delle abitazioni, l’ingombro a terra è rappresentato esclusivamente dalle cantine, posizionate sul lato opposto dell’ingresso, e dei corpi scala, aggettanti rispetto alla sagoma del blocco rettangolare.

I materiali impiegati (calcestruzzo armato, laterizio faccia a vista e coppi in laterizio per le coperture), rispondono alle esigenze economiche del piano INA-Casa ma, allo stesso tempo, permettono una complessiva omogeneità del tessuto residenziale con il contesto eugubino.

Nonostante presenti alcune modifiche spontanee da parte degli abitanti, il complesso manifesta ancora una propria immagine omogenea e una efficiente funzione residenziale e sociale.

Info
  • Progetto: 1960 - 1964
  • Esecuzione: 1960 - 1965
  • Proprietà: Proprietà pubblico-privata
  • Destinazione originaria: complesso residenziale
  • Destinazione attuale: complesso residenziale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Ezio Caizzi Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: laterizio faccia a vista e calcestruzzo armato
  • Coperture: falde inclinate
  • Serramenti: lignei
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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L’impianto, di tipo estensivo, è costituito da circa 63 unità abitative distribuite su una superficie di circa 1600 mq, divise in otto blocchi, di cui cinque costituiti da case a schiera e tre che presentano una tipologia a corte.
I blocchi a schiera si sviluppano parallelamente all’asse viario di via Gramsci, mentre i blocchi a corte si allineano all’attuale via Boves.  Il modulo della casa a schiera prevede un’articolazione complessa dell’unità abitativa su tre piani sfalsati fuori terra e un piano seminterrato, tale che l’altezza dell’edificio risulti pari a quella di un edificio a due piani. All’interno, ogni alloggio prevede una cucina con soggiorno, due camere, un bagno, un servizio igienico minimo e una cantina. Il modulo a corte, invece, è composto da due piani fuori terra sostenuti da pilotis; ciascun piano ospita quattro alloggi, disposti simmetricamente a “L” intorno alla corte. Al piano terreno, pensato come spazio coperto comune delle abitazioni, l’ingombro a terra è rappresentato esclusivamente dalle cantine, posizionate sul lato opposto dell’ingresso, e dei corpi scala, aggettanti rispetto alla sagoma del blocco rettangolare.

I materiali impiegati (calcestruzzo armato, laterizio faccia a vista e coppi in laterizio per le coperture), rispondono alle esigenze economiche del piano INA-Casa ma, allo stesso tempo, permettono una complessiva omogeneità del tessuto residenziale con il contesto eugubino.

Nonostante presenti alcune modifiche spontanee da parte degli abitanti, il complesso manifesta ancora una propria immagine omogenea e una efficiente funzione residenziale e sociale.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Vincolo ambientale
  • Data Provvedimento: 1956-04-06 00:00:00
  • Riferimento Normativo: D. Lgs. 42/2004, art. 136
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 196
  • Particella: -
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Porte di ingresso Scultura Targhe eugubine Pietro De Laurentiis Ceramica


Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Rogari Francesca 2012 "Gubbio. Complesso residenziale di via Antonio Gramsci" in Belardi Paolo, Menchetelli Valeria (a cura di), "Da case popolari a case sperimentali" EFFE Fabrizio Fabbri Editore San Sisto (PG) 158-165 Si
Sannipoli Ettore 2013 "Le targhe INACASA" L'Eugubino n.4 Gubbio 16-17 No
Belardi Paolo 2014 "Quando le case popolari erano bianche (e belle)" in Belardi Paolo (a cura di), "NAU Novecento Architettura Umbria" Il Formichiere Foligno (PG) 302-305 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Immagine del cantiere [1960-1965] Immagine del cantiere [1960-1965] ATER Umbria, tratto da - Rogari Francesca, EFFE 2012
Immagine del cantiere [1960-1965] Immagine del cantiere [1960-1965] ATER Umbria, tratto da - Rogari Francesca, EFFE 2012
Disegno di progetto, sezione Disegno di progetto, sezione ATER Umbria, tratto da - Rogari Francesca, EFFE 2012

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per l'Umbria
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Perugia - Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale
Responsabile scientifico: Paolo Belardi


Scheda redatta da
creata il 31/12/2018
ultima modifica il 27/01/2023

Revisori:

Battaglia Laura 2021