Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

POLIAMBULATORIO INAM-INAIL

Scheda Opera

  • Vista esterna, 2019
  • Vista esterna, 2019
  • Vista esterna, dettaglio, 2019
  • Vista esterna, dettaglio, 2019
  • Vista esterna, dettaglio, 2019
  • Vista esterna, 2019
  • Ortofoto, 2020
  • Comune: Ivrea
  • Denominazione: POLIAMBULATORIO INAM-INAIL
  • Indirizzo: Corso Costantino Nigra N. 37 A
  • Data: 1955 - 1959
  • Tipologia: Strutture sanitarie
  • Autori principali: Emilio Aventino Tarpino, Ufficio Consulenza Case Dipendenti Olivetti UCCD
Descrizione

1. Opera originaria

«Il complesso del Poliambulatorio INAM-INAIL, sicuramente l’opera non residenziale più rappresentativa di Tarpino, si origina dall’accostamento di due volumi, destinati ai due istituti, INAM e INAIL. La sua posizione, lungo corso Costantino Nigra all’altezza dell’intersezione con via delle Miniere, dunque poco a sud di Ponte Nuovo, all’ingresso del centro storico, e poco a nord di via Jervis, area degli stabilimenti, ne motiva lo stile elegante e di rappresentanza in grado di segnare con un’architettura notevole uno degli accessi della città. Tarpino progetta l’edificio nel 1955 per una commissione dell’Ufficio tecnico della Società Olivetti. La relazione illustrativa, assegnando il progetto degli alzati alla Olivetti, specifica che la distribuzione interna degli ambienti è invece opera degli uffici tecnici dei due istituti.
Il complesso INAM è costituito da un corpo di fabbrica a tre piani, collegato funzionalmente al fabbricato INAIL da un piccolo corpo piano a “U” che contiene l’atrio di ingresso. Il disegno del prospetto sud, quello in affaccio su strada, risulta scandito dalla ripartizione di due tipologie di aperture che si allineano sia in senso verticale che orizzontale, dando una forte impronta geometrica alla facciata. Anche la copertura piana e il rivestimento in intonaco di colore grigio perla contribuiscono a restituire chiarezza all’insieme.
Il fabbricato INAIL, più complesso del precedente dal punto di vista planivolumetrico, comprende tre volumi diversi che si innestano l’uno nell’altro, costruendo un organismo longitudinale che si affaccia sul lato corto su corso Nigra. Il rapporto con la strada è mediato dalla presenza di un padiglione a un piano che ha la particolarità di chiudersi sul lato lungo tramite un setto murario in pietra grezza e di aprirsi sui due lati tramite ampie aperture a schermo. Alle spalle di quest’ultimo sorge il corpo principale a cinque piani, quello destinato alle funzioni del poliambulatorio, la cui facciata è movimentata dall’alternanza dei pieni e vuoti ricreata dal trattamento geometrico delle aperture sui balconi e del frapporsi al centro di un setto murario a tutta altezza. In prospetto, alcuni degli elementi tratti dal vocabolario di Tapino quali il basamento in pietra, le forme dei parapetti opachi e delle aperture, la scansione geometrica della facciata, il tetto piano, conferiscono al poliambulatorio il ruolo di architettura tra le più rappresentative della stagione formale dei primi anni Cinquanta». (Carlo Olmo, Patrizia Bonifazio, Luca Lazzaroni, Le case Olivetti a Ivrea. L’Ufficio Consulenza Case Dipendenti ed Emilio A. Tarpino, il Mulino, Bologna 2018, pp. 153-155)

2. Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale

L’edificio, oggi adibito ad abitazioni e terziario (filiale di banca), si presenta complessivamente in buono stato di conservazione. Tuttavia, alcuni interventi sul padiglione a un piano affacciato al corso variano l’architettura originaria. Le ampie aperture a schermo lungo i due lati corti risultano tamponate e rivestite in klinker di colore marrone mentre il fronte prospicente il corso si presenta interamente bucato da una finestratura continua suddivisa in sette moduli e mascherata da una serie di frangisole verticali orientabili.

(Scheda a cura di Marco Ferrari, DAD - Politecnico di Torino)

Info
  • Progetto: 1955 -
  • Esecuzione: - 1959
  • Tipologia Specifica: Poliambulatorio
  • Committente: Società Olivetti
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Poliambulatorio INAM-INAIL
  • Destinazione attuale: abitazioni e terziario
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Ufficio Consulenza Case Dipendenti Olivetti UCCD Progetto architettonico Progetto SI
Emilio Aventino Tarpino Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: travertino, intonaco
  • Coperture: piana
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono

													Array
(
    [id_opera] => 4556
    [codice] => TO191
    [denominazione] => POLIAMBULATORIO INAM-INAIL
    [regione] => Piemonte
    [provincia] => Torino
    [comune] => Ivrea
    [localita] => 
    [indirizzo] => Corso Costantino Nigra N. 37 A
    [id_categoria] => 2
    [id_tipologia] => 53
    [tipologia_specifica] => Poliambulatorio
    [anno_inizio_progetto] => 1955
    [anno_fine_progetto] => 
    [anno_inizio_esecuzione] => 
    [anno_fine_esecuzione] => 1959
    [classificazione] => 
    [id_livello_scheda] => 1
    [codice_iccd] => 
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => 1.	Opera originaria

«Il complesso del Poliambulatorio INAM-INAIL, sicuramente l’opera non residenziale più rappresentativa di Tarpino, si origina dall’accostamento di due volumi, destinati ai due istituti, INAM e INAIL. La sua posizione, lungo corso Costantino Nigra all’altezza dell’intersezione con via delle Miniere, dunque poco a sud di Ponte Nuovo, all’ingresso del centro storico, e poco a nord di via Jervis, area degli stabilimenti, ne motiva lo stile elegante e di rappresentanza in grado di segnare con un’architettura notevole uno degli accessi della città. Tarpino progetta l’edificio nel 1955 per una commissione dell’Ufficio tecnico della Società Olivetti. La relazione illustrativa, assegnando il progetto degli alzati alla Olivetti, specifica che la distribuzione interna degli ambienti è invece opera degli uffici tecnici dei due istituti. 
Il complesso INAM è costituito da un corpo di fabbrica a tre piani, collegato funzionalmente al fabbricato INAIL da un piccolo corpo piano a “U” che contiene l’atrio di ingresso. Il disegno del prospetto sud, quello in affaccio su strada, risulta scandito dalla ripartizione di due tipologie di aperture che si allineano sia in senso verticale che orizzontale, dando una forte impronta geometrica alla facciata. Anche la copertura piana e il rivestimento in intonaco di colore grigio perla contribuiscono a restituire chiarezza all’insieme.
Il fabbricato INAIL, più complesso del precedente dal punto di vista planivolumetrico, comprende tre volumi diversi che si innestano l’uno nell’altro, costruendo un organismo longitudinale che si affaccia sul lato corto su corso Nigra. Il rapporto con la strada è mediato dalla presenza di un padiglione a un piano che ha la particolarità di chiudersi sul lato lungo tramite un setto murario in pietra grezza e di aprirsi sui due lati tramite ampie aperture a schermo. Alle spalle di quest’ultimo sorge il corpo principale a cinque piani, quello destinato alle funzioni del poliambulatorio, la cui facciata è movimentata dall’alternanza dei pieni e vuoti ricreata dal trattamento geometrico delle aperture sui balconi e del frapporsi al centro di un setto murario a tutta altezza. In prospetto, alcuni degli elementi tratti dal vocabolario di Tapino quali il basamento in pietra, le forme dei parapetti opachi e delle aperture, la scansione geometrica della facciata, il tetto piano, conferiscono al poliambulatorio il ruolo di architettura tra le più rappresentative della stagione formale dei primi anni Cinquanta». (Carlo Olmo, Patrizia Bonifazio, Luca Lazzaroni, Le case Olivetti a Ivrea. L’Ufficio Consulenza Case Dipendenti ed Emilio A. Tarpino, il Mulino, Bologna 2018, pp. 153-155)

2.	Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale  

L’edificio, oggi adibito ad abitazioni e terziario (filiale di banca), si presenta complessivamente in buono stato di conservazione. Tuttavia, alcuni interventi sul padiglione a un piano affacciato al corso variano l’architettura originaria. Le ampie aperture a schermo lungo i due lati corti risultano tamponate e rivestite in klinker di colore marrone mentre il fronte prospicente il corso si presenta interamente bucato da una finestratura continua suddivisa in sette moduli e mascherata da una serie di frangisole verticali orientabili.

(Scheda a cura di Marco Ferrari, DAD - Politecnico di Torino)
    [committente] => Società Olivetti
    [foglio_catastale] => 
    [particella] => 
    [strutture] => calcestruzzo armato
    [id_stato_struttura] => 2
    [materiale_facciata] => travertino, intonaco
    [id_stato_facciata] => 2
    [coperture] => piana
    [id_stato_coperture] => 0
    [serramenti] => 
    [id_stato_serramenti] => 0
    [destinazione_originaria] => Poliambulatorio INAM-INAIL
    [destinazione_attuale] => abitazioni e terziario
    [trasformazioni] => 
    [id_tipo_proprieta] => 6
    [specifiche_proprieta] => 
    [id_tipo_provvedimento] => 2
    [data_provvedimento] => 1952
    [riferimento_normativo] => 
    [altri_provvedimenti] => D.M. 15/10/1952 Dichiarazione di notevole interesse pubblico delle sponde del fiume Dora, site nell'ambito del comune di Ivrea
    [vincolo] => 0
    [note] => 
    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 45.463357
    [longitude] => 7.873708
    [score] => 1
    [id_user] => 0
    [status] => 1
    [date_add] => 2004-12-31 00:00:00
    [date_upd] => 2025-01-24 10:08:26
    [categoria] => B. Opera selezionata
    [tipologia] => Strutture sanitarie
    [proprieta] => Proprietà privata
    [cat_autori] => Emilio Aventino Tarpino,Ufficio Consulenza Case Dipendenti Olivetti UCCD
    [id_regione] => 9
)
1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Dichiarazione di notevole interesse
  • Data Provvedimento: 1952
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti: D.M. 15/10/1952 Dichiarazione di notevole interesse pubblico delle sponde del fiume Dora, site nell'ambito del comune di Ivrea
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Olmo Carlo, Bonifazio Patrizia, Lazzarini Luca 2018 Le case Olivetti a Ivrea. L’Ufficio Consulenza Case Dipendenti ed Emilio A. Tarpino il Mulino Bologna 153-155 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterna, 2019 Vista esterna, 2019 Tanja Marzi - 2019
Vista esterna, 2019 Vista esterna, 2019 Tanja Marzi - 2019
Vista esterna, dettaglio, 2019 Vista esterna, dettaglio, 2019 Tanja Marzi - 2019
Vista esterna, dettaglio, 2019 Vista esterna, dettaglio, 2019 Tanja Marzi - 2019
Vista esterna, dettaglio, 2019 Vista esterna, dettaglio, 2019 Tanja Marzi - 2019
Vista esterna, 2019 Vista esterna, 2019 Tanja Marzi - 2019
Ortofoto, 2020 Ortofoto, 2020 Google maps - 2020

Criteri
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Case UCCD Olivetti Visualizza
Dossier di Candidatura “Ivrea Città Industriale del XX secolo” Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il Piemonte
Titolare della ricerca: Politecnico Torino Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Maria Adriana Giusti, Gentucca Canella (DAD)


Scheda redatta da Marco Ferrari
creata il 31/12/2004
ultima modifica il 24/01/2025

Revisori:

Mezzino Davide 2021