Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

STABILIMENTO OLIVETTI, INFERMERIA - COMPRENSORIO DI SAN BERNARDO

Scheda Opera

  • L’edificio destinato ai servizi sociali, alla destra dell’Officina Meccanica Olivetti
  • Vista esterna
  • Vista esterna
  • Piante del piano terreno e del primo piano dell’infermeria
  • Dettagli costruttivi
  • L’infermeria, scorcio sud-ovest
  • Particolare dell’angolo; si noti il colore originario dei serramenti
  • Vista esterna, 2019
  • Vista esterna, 2019
  • Vista esterna, 2019
  • Vista esterna, 2019
  • Ortofoto, 2020
  • Comune: Ivrea
  • Località: San Bernardo
  • Denominazione: STABILIMENTO OLIVETTI, INFERMERIA - COMPRENSORIO DI SAN BERNARDO
  • Indirizzo: Via Torino N. 603
  • Data: 1956 - 1958
  • Tipologia: Edifici per attività produttive
  • Autori principali: Eduardo Vittoria
Descrizione

1. Opera originaria

«In posizione di poco discosta rispetto ai piani del 1952, ma con forme molto diverse, Eduardo Vittoria mette a disposizione dei fabbricati produttivi un piccolo edificio, da destinarsi ad infermeria e a sede dei servizi sociali di comprensorio.
La collocazione baricentrica ne consente la rapida fruizione, ed il vivo colore giallo una immediata individuazione da ogni punto dell’insediamento, così da connotare questa realizzazione come la più caratteristica delle opere di Vittoria a San Bernardo.
L’impostazione in pianta segue un quadrato regolare, con leggera rientranza sugli spigoli, dove un montante scatolare metallico viene portato in vista.
Gli ambienti si sviluppano su due piani per ospitare, al piano terra, il servizio di pronto soccorso e le salette di visita, mentre al piano superiore, servito da una scala interna con pregevole balaustra in ferro e legno, sono disposti i locali per i controlli audiometrici ed optometrici, ed i box di fisioterapia.
Le facciate, lievemente sollevate da terra per mezzo di uno zoccolino rivestito con tesserine di ceramica, sono suddivise in campiture quadrate e rettangolari dalla struttura metallica lasciata a vista, sul filo dei prospetti, e smaltata in tinta grigio scura.
Le campiture corrispondenti ai sottodavanzali e sugli spigoli, sono tamponate con mattonelle di clinker di un bel giallo vivo; le altre parti sono suddivise dal movimentato profilo dei serramenti in ferro-finestra, smaltati in grigio chiaro.
Le parti vetrate di tutto il piano terreno (attualmente anche quelle del piano superiore), sono smerigliate, per non consentire la visione diretta verso l’interno.
Per esigenze impiantistiche dovute alla necessità di condizionare i locali, i pannelli di clinker sono ora segnati da una minima grigliatura metallica, posta al centro di ogni campitura, ridotta alla dimensione di una mattonella.
Il leggero aggetto del solaio piano di copertura è segnato da un rivestimento in lamiera grecata di alluminio, che fascia lo spessore della soletta.
A lato dell’edificio dell’infermeria, ancora visibile nelle fotografie d’epoca, era sita la vasca d’acqua per la riserva antincendio, in posizione anch’essa differita rispetto a quanto previsto nel 1952; la vasca verrà coperta nei primi anni Sessanta, con l’ampliamento dell’edificio della mensa e del dopomensa». (Daniele Boltri, Giovanni Maggia, Enrico Papa, Pier Paride Vidari, Architetture olivettiane a Ivrea. I luoghi del lavoro e i servizi socio-assistenziali di fabbrica, Gangemi, Roma 1998, pp. 68-69)

«Piccolo edificio a due piani fuori terra dalla caratteristica forma cubica, sottolineata dalle profonde campiture di klinker smaltato giallo all’interno della maglia strutturale metallica colorata di blu. Come per gli altri edifici del complesso Olivetti a San Bernardo, il colore e i materiali utilizzati da Vittoria sono rivelatori di una ricerca originale e critica verso l’architettura funzionale che parte dalla standardizzazione degli elementi tecnologici e investe le qualità compositive e formali dell’edificio». (Patrizia Bonifazio, Enrico Giacopelli (a cura di), Il paesaggio futuro. Letture e norme per il patrimonio dell’architettura moderna di Ivrea, Allemandi, Torino 2007, p. 82)

2. Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale

L’edificio, ristrutturato nel 2015/2016 e oggi adibito a uffici, si presenta complessivamente in ottimo stato di conservazione. Infissi e serramenti, pur a imitazione della ripartizione originaria, sono stati sostituiti in pvc con profili di maggiore dimensione e smaltati di blu anziché di grigio-verde chiaro come previsto da Eduardo Vittoria. I vetri, originariamente smerigliati, sono oggi lisci.

(Scheda a cura di Marco Ferrari con Tanja Marzi, DAD - Politecnico di Torino)

Info
  • Progetto: 1956 - 1956
  • Esecuzione: 1956 - 1958
  • Tipologia Specifica: Infermeria
  • Committente: Società Olivetti
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: infermeria
  • Destinazione attuale: uffici
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Aldo Sepa Direzione lavori Esecuzione NO
Eduardo Vittoria Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.architettiroma.it/50_anni_professione/vittoria-eduardo/ SI
  • Strutture: montanti scatolari metallici
  • Materiale di facciata: mattonelle di clinker giallo vivo
  • Coperture: solaio piano con aggetto rivestito da lamiera grecata in alluminio
  • Serramenti: ferro-finestra smaltato in grigio-verde chiaro e vetro smerigliato
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono

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La collocazione baricentrica ne consente la rapida fruizione, ed il vivo colore giallo una immediata individuazione da ogni punto dell’insediamento, così da connotare questa realizzazione come la più caratteristica delle opere di Vittoria a San Bernardo.
L’impostazione in pianta segue un quadrato regolare, con leggera rientranza sugli spigoli, dove un montante scatolare metallico viene portato in vista.
Gli ambienti si sviluppano su due piani per ospitare, al piano terra, il servizio di pronto soccorso e le salette di visita, mentre al piano superiore, servito da una scala interna con pregevole balaustra in ferro e legno, sono disposti i locali per i controlli audiometrici ed optometrici, ed i box di fisioterapia.
Le facciate, lievemente sollevate da terra per mezzo di uno zoccolino rivestito con tesserine di ceramica, sono suddivise in campiture quadrate e rettangolari dalla struttura metallica lasciata a vista, sul filo dei prospetti, e smaltata in tinta grigio scura.
Le campiture corrispondenti ai sottodavanzali e sugli spigoli, sono tamponate con mattonelle di clinker di un bel giallo vivo; le altre parti sono suddivise dal movimentato profilo dei serramenti in ferro-finestra, smaltati in grigio chiaro.
Le parti vetrate di tutto il piano terreno (attualmente anche quelle del piano superiore), sono smerigliate, per non consentire la visione diretta verso l’interno.
Per esigenze impiantistiche dovute alla necessità di condizionare i locali, i pannelli di clinker sono ora segnati da una minima grigliatura metallica, posta al centro di ogni campitura, ridotta alla dimensione di una mattonella.
Il leggero aggetto del solaio piano di copertura è segnato da un rivestimento in lamiera grecata di alluminio, che fascia lo spessore della soletta.
A lato dell’edificio dell’infermeria, ancora visibile nelle fotografie d’epoca, era sita la vasca d’acqua per la riserva antincendio, in posizione anch’essa differita rispetto a quanto previsto nel 1952; la vasca verrà coperta nei primi anni Sessanta, con l’ampliamento dell’edificio della mensa e del dopomensa». (Daniele Boltri, Giovanni Maggia, Enrico Papa, Pier Paride Vidari, Architetture olivettiane a Ivrea. I luoghi del lavoro e i servizi socio-assistenziali di fabbrica, Gangemi, Roma 1998, pp. 68-69)

«Piccolo edificio a due piani fuori terra dalla caratteristica forma cubica, sottolineata dalle profonde campiture di klinker smaltato giallo all’interno della maglia strutturale metallica colorata di blu. Come per gli altri edifici del complesso Olivetti a San Bernardo, il colore e i materiali utilizzati da Vittoria sono rivelatori di una ricerca originale e critica verso l’architettura funzionale che parte dalla standardizzazione degli elementi tecnologici e investe le qualità compositive e formali dell’edificio». (Patrizia Bonifazio, Enrico Giacopelli (a cura di), Il paesaggio futuro. Letture e norme per il patrimonio dell’architettura moderna di Ivrea, Allemandi, Torino 2007, p. 82)

2.	Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale  

L’edificio, ristrutturato nel 2015/2016 e oggi adibito a uffici, si presenta complessivamente in ottimo stato di conservazione. Infissi e  serramenti, pur a imitazione della ripartizione originaria, sono stati sostituiti in pvc con profili di maggiore dimensione e smaltati di blu anziché di grigio-verde chiaro come previsto da Eduardo Vittoria. I vetri, originariamente smerigliati, sono oggi lisci.

(Scheda a cura di Marco Ferrari con Tanja Marzi, DAD - Politecnico di Torino)
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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Guiducci Roberto 1957 Officina meccanica a Ivrea. Una polemica sulla razionalità nell’architettura Casabella continuità n. 214 44-53 No
Rossi Sara 1959 Industrie e abitazioni dell’architetto Eduardo Vittoria: officina meccanica a San Bernardo d’Ivrea L’Architettura. Cronache e storia n. 39 606-610 No
Roberto Guiducci 1962 Presente e futuro dell’architettura industriale in Italia Zodiac n. 9 127-146 No
Roggero Mario Federico 1987 Gli edifici per l’industria, in Pasquale Carbonara (a cura di), Architettura pratica, vol. IV UTET Torino 465 No
Boltri Daniele, Maggia Giovanni, Papa Enrico, Vidari Pier Paride 1998 Architetture olivettiane a Ivrea. I luoghi del lavoro e i servizi socio-assistenziali di fabbrica Gangemi Roma 68-69 No
Bonifazio Patrizia, Giacopelli Enrico (a cura di) 2007 Il paesaggio futuro. Letture e norme per il patrimonio dell’architettura moderna di Ivrea Allemandi Torino 82-85 No
Giusti Maria Adriana, Tamborrino Rosa 2008 Guida all’architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006) Allemandi Torino 177 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
L’edificio destinato ai servizi sociali, alla destra dell’Officina Meccanica Olivetti L’edificio destinato ai servizi sociali, alla destra dell’Officina Meccanica Olivetti Tratto da - Rossi, L’Architettura. Cronache e storia n. 39, 1959
Vista esterna Vista esterna Tratto da – Guiducci, Zodiac n. 9, 1962
Vista esterna Vista esterna Tratto da - Rossi, L’Architettura. Cronache e storia n. 39, 1959
Piante del piano terreno e del primo piano dell’infermeria Piante del piano terreno e del primo piano dell’infermeria Tratto da – Guiducci, Zodiac n. 9, 1962
Dettagli costruttivi Dettagli costruttivi Tratto da - Rossi, L’Architettura. Cronache e storia n. 39, 1959
L’infermeria, scorcio sud-ovest L’infermeria, scorcio sud-ovest Tratto da - Boltri, Maggia, Papa, Vidari, Gangemi 1998
Particolare dell’angolo; si noti il colore originario dei serramenti Particolare dell’angolo; si noti il colore originario dei serramenti Tratto da - Rossi, L’Architettura. Cronache e storia n. 39, 1959
Vista esterna, 2019 Vista esterna, 2019 Tanja Marzi - 2019
Vista esterna, 2019 Vista esterna, 2019 Tanja Marzi - 2019
Vista esterna, 2019 Vista esterna, 2019 Tanja Marzi - 2019
Vista esterna, 2019 Vista esterna, 2019 Tanja Marzi - 2019
Ortofoto, 2020 Ortofoto, 2020 Google maps - 2020

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione Regionale Piemonte
Titolare della ricerca: Politecnico Torino Dipartimento Architettura & Design
Responsabile scientifico: Prof.ssa Maria Adriana Giusti, Prof.ssa Gentucca Canella (DAD)


Scheda redatta da Marco Ferrari con Tanja Marzi
creata il 31/12/2004
ultima modifica il 28/01/2025

Revisori:

Mezzino Davide 2021