Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA LAUDI

Scheda Opera

  • Veduta d’insieme
  • Pianta del piano soggiorno
  • Piante dei piani soggiorno, camere e copertura
  • Pianta delle camere da letto e vuoto del soggiorno
  • Pianta della copertura
  • Sezione trasversale sulla scala e sezione longitudinale
  • Prospetto est, verso valle
  • Vista del fronte est, verso valle
  • Particolare del serramento-veranda
  • Scorcio del fronte est, verso valle
  • Vista del fronte nord-est
  •  Vista del fronte nord-ovest
  • Vista del fronte ovest
  • Vista del soggiorno
  • Vista del fronte est, verso valle, 2020
  • Vista del fronte nord-est, 2020
  • Scorcio del fronte nord, 2020
  • Scorcio del fronte nord, 2020
  • Dettaglio del fronte est con il terrazzo esterno, 2020
  • Dettaglio del terrazzo esterno, 2020
  • Ortofoto, 2020
  • Comune: Usseglio
  • Località: Frazione Piazzette di Usseglio
  • Denominazione: CASA LAUDI
  • Indirizzo: Strada provinciale N. 45 c. (Valle di Viù)
  • Data: 1965 - 1966
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Giorgio Raineri
Descrizione

«La casetta ospita una famiglia tanto per i fine settimana che per più lunghi soggiorni estivi e invernali. La località è a 1200 metri di altezza ed è molto nevosa; la tecnica edilizia è alpina e quindi si sono adottati muri in pietra locale, finestre piccole (salvo che nel soggiorno), abbondante uso di isolanti termici, tetto freddo e non troppo inclinato adatto a conservare la neve.
Sotto il grande tetto autoportante (e ricoperto di comuni lastre ondulate di Eternit) si dispongono a diversi livelli le stanze da letto piccole e numerose, ma il grande spazio soggiorno-pranzo-cucina è del tutto continuo, modellato senza schemi o diaframmi, aperto verso la valle o raccolto intorno al camino.
L’inserzione ambientale non ha comportato (allora) grandi problemi; la casetta è felicemente contornata da rustici ovili; la pendenza del tetto è uguale a quella del terreno. Però la situazione di fatto, questa volta felice, non è garantita per il futuro da piano particolareggiato». (Roberto Gabetti, Intimismo. In questi ultimi dieci anni, dieci nuove opere di Giorgio Raineri, in «Casabella», n. 338, luglio 1969, p. 21).

«Nel 1965 la famiglia Laudi, legata alla famiglia Raineri da una lunga amicizia, incarica Giorgio Raineri di progettare una casa per le vacanze a Piazzette d’Usseglio, nell’Alta Val di Lanzo. È una piccola frazione di montagna caratterizzata da un gruppo di ovili di pietra e di case ricoperte di lose, che si raccoglie sul versante sud della bella montagna, a poco più di 1200 metri.
Le tecniche di costruzione adottate sono quelle dell’architettura alpina: muratura perimetrale portante in pietra scalpellata a mano all’esterno, e parete di mattoni forati all’interno, finestre piccole nelle stanze da letto, tetto freddo a moderata pendenza (anche qui, pari a quella del terreno), per la conservazione della neve. La copertura originale, oggi sostituita, era di lastre di cemento amianto ondulate, appoggiate su listelli in legno, con interposta lana di vetro di 4 cm di spessore. La scelta di tali materiali ha facilitato l’inserimento ambientale e ha uniformato la casa all’aspetto delle architetture spontanee che la circondano.
La casa, molto amata dai suoi abitanti temporanei, è uno dei progetti più riusciti di Raineri dal punto di vista spaziale. La pianta di base è quadrata e ospita la zona giorno; la sezione è invece determinata dalla soluzione del tetto suggerita dalla pendenza del terreno. Essa è composta da due falde triangolari pendenti dalla diagonale con la stessa inclinazione delle ripe erbose, a cui fanno da sfondo le montagne. Così la sistemazione delle piccole ma numerose camere da letto può seguire il pendio del monte ed è possibile godere del panorama da tutti i punti della casa.
La zona a giorno è sistemata tutta allo stesso livello, in continuità con il terrazzo esterno, che si affaccia sul giardino con uno sbalzo. Comprende la cucina-pranzo e il vasto soggiorno, caratterizzato dall’angolo intimo e raccolto intorno al caminetto. […] Il salone che prospetta a valle ha una vetrata a tutta altezza che arriva fino all’estradosso della copertura, realizzata in cemento armato secondo l’ormai consueta soluzione autoportante ideata da Giuseppe Raineri.
Il soffitto del salone viene dipinto di grigio, a differenza delle pareti bianche, per creare continuità visiva col colore del cemento, lasciato a vista della falda che prosegue all’esterno. Tra il dentro e il fuori non esiste quasi soluzione di continuità. I serramenti del soggiorno, dipinti di grigio chiaro, sono esilissimi, grazie all’impiego del ferrofinestra. Data la conformazione delle coperture e della pianta, essi hanno architrave inclinato, per cui furono adottate per l’oscuramento e la sicurezza le persiane Mischler, le uniche adattabili a tale eccezione.
Il terrazzo esterno movimenta la regolarità planimetrica e si spinge in avanti con un pronunciato sbalzo, rimanendo sospeso verso le montagne. […] Anche il giardino è entrato nel progetto. La sua sistemazione fu affidata alla sapienza del progettista dei vivai canavesiani, Ettore Arione. Oltre a realizzare dei percorsi solidissimi, questi ha scelto e posizionato la vegetazione più appropriata allo spazioso e scosceso giardino, circondando la casa con cespugli e piante basse.
Mentre alcune modifiche hanno interessato l’abitazione, il giardino è ancora oggi intatto, nonostante le intemperie». (Tamara Del Bel Belluz, Giorgio Raineri Architetto, Celid, Torino 1998, pp. 154-155 e 244-249).

2. Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale

Rimozione del manto di copertura in eternit e sostituzione con tegole canadesi incollate su assito (T. Del Bel Belluz, 1998, p. 244)
«La sostituzione della copertura fu dovuta alla non buona tenuta delle lastre in eternit sotto le ingenti nevicate. Fu sostituita da un assito su cui venne incollato a catrame un manto di tegole canadesi.
Venne annullata la foratura luminosa in corrispondenza della veranda aperta. Alcune modifiche sono ancora state apportate alla distribuzione: al posto del garage è stata ricavata una camera, mentre all’autore è stato chiesto di progettare dei garage sotterranei». (T. Del Bel Belluz, Torino 1998, p. 162n).

Dal sopralluogo del 2020 si evidenzia che l'edificio conserva i caratteri percettivi originari.


(Scheda a cura di Gentucca Canella, DAD - Politecnico di Torino)

Info
  • Progetto: 1965 - 1965
  • Esecuzione: 1966 - 1966
  • Tipologia Specifica: Casa per il fine settimana
  • Committente: Emilio Laudi
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Casa unifamiliare per villeggiatura
  • Destinazione attuale: Casa unifamiliare per villeggiatura
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Giorgio Raineri Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.museotorino.it/view/s/557ba297e18845aa870a5c8a0f47ab46 SI
Giuseppe Raineri Progetto strutturale Progetto Visualizza Profilo https://www.studiolambro.it/profilo/ NO
Impresa Raineri Impresa esecutrice Esecuzione NO
Raineri Giorgio Direzione lavori Esecuzione Visualizza Profilo https://www.museotorino.it/view/s/557ba297e18845aa870a5c8a0f47ab46 NO
  • Strutture: Muratura perimetrale portante mista
  • Materiale di facciata: Muratura perimetrale portante in pietra scalpellata a mano all’esterno, e parete di mattoni forati all’interno
  • Coperture: Copertura a guscio con armatura nell'estradosso dei solai. Lastre di cemento amianto ondulate, appoggiate su listelli in legno, con interposta lana di vetro di 4 cm di spessore. La sezione è determinata dalla soluzione del tetto suggerita dalla pendenza d
  • Serramenti: I serramenti del soggiorno, dipinti di grigio chiaro, sono esilissimi, grazie all’impiego del ferrofinestra Ilva, con ferramenta Olva. Data la conformazione delle coperture e della pianta, essi hanno architrave inclinato, per cui furono adottate per l’osc
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Sotto il grande tetto autoportante (e ricoperto di comuni lastre ondulate di Eternit) si dispongono a diversi livelli le stanze da letto piccole e numerose, ma il grande spazio soggiorno-pranzo-cucina è del tutto continuo, modellato senza schemi o diaframmi, aperto verso la valle o raccolto intorno al camino.
L’inserzione ambientale non ha comportato (allora) grandi problemi; la casetta è felicemente contornata da rustici ovili; la pendenza del tetto è uguale a quella del terreno. Però la situazione di fatto, questa volta felice, non è garantita per il futuro da piano particolareggiato». (Roberto Gabetti, Intimismo. In questi ultimi dieci anni, dieci nuove opere di Giorgio Raineri, in «Casabella», n. 338, luglio 1969, p. 21).

«Nel 1965 la famiglia Laudi, legata alla famiglia Raineri da una lunga amicizia, incarica Giorgio Raineri di progettare una casa per le vacanze a Piazzette d’Usseglio, nell’Alta Val di Lanzo. È una piccola frazione di montagna caratterizzata da un gruppo di ovili di pietra e di case ricoperte di lose, che si raccoglie sul versante sud della bella montagna, a poco più di 1200 metri.
Le tecniche di costruzione adottate sono quelle dell’architettura alpina: muratura perimetrale portante in pietra scalpellata a mano all’esterno, e parete di mattoni forati all’interno, finestre piccole nelle stanze da letto, tetto freddo a moderata pendenza (anche qui, pari a quella del terreno), per la conservazione della neve. La copertura originale, oggi sostituita, era di lastre di cemento amianto ondulate, appoggiate su listelli in legno, con interposta lana di vetro di 4 cm di spessore. La scelta di tali materiali ha facilitato l’inserimento ambientale e ha uniformato la casa all’aspetto delle architetture spontanee che la circondano.
La casa, molto amata dai suoi abitanti temporanei, è uno dei progetti più riusciti di Raineri dal punto di vista spaziale. La pianta di base è quadrata e ospita la zona giorno; la sezione è invece determinata dalla soluzione del tetto suggerita dalla pendenza del terreno. Essa è composta da due falde triangolari pendenti dalla diagonale con la stessa inclinazione delle ripe erbose, a cui fanno da sfondo le montagne. Così la sistemazione delle piccole ma numerose camere da letto può seguire il pendio del monte ed è possibile godere del panorama da tutti i punti della casa.
La zona a giorno è sistemata tutta allo stesso livello, in continuità con il terrazzo esterno, che si affaccia sul giardino con uno sbalzo. Comprende la cucina-pranzo e il vasto soggiorno, caratterizzato dall’angolo intimo e raccolto intorno al caminetto. […] Il salone che prospetta a valle ha una vetrata a tutta altezza che arriva fino all’estradosso della copertura, realizzata in cemento armato secondo l’ormai consueta soluzione autoportante ideata da Giuseppe Raineri.
Il soffitto del salone viene dipinto di grigio, a differenza delle pareti bianche, per creare continuità visiva col colore del cemento, lasciato a vista della falda che prosegue all’esterno. Tra il dentro e il fuori non esiste quasi soluzione di continuità. I serramenti del soggiorno, dipinti di grigio chiaro, sono esilissimi, grazie all’impiego del ferrofinestra. Data la conformazione delle coperture e della pianta, essi hanno architrave inclinato, per cui furono adottate per l’oscuramento e la sicurezza le persiane Mischler, le uniche adattabili a tale eccezione.
Il terrazzo esterno movimenta la regolarità planimetrica e si spinge in avanti con un pronunciato sbalzo, rimanendo sospeso verso le montagne. […] Anche il giardino è entrato nel progetto. La sua sistemazione fu affidata alla sapienza del progettista dei vivai canavesiani, Ettore Arione. Oltre a realizzare dei percorsi solidissimi, questi ha scelto e posizionato la vegetazione più appropriata allo spazioso e scosceso giardino, circondando la casa con cespugli e piante basse.
Mentre alcune modifiche hanno interessato l’abitazione, il giardino è ancora oggi intatto, nonostante le intemperie». (Tamara Del Bel Belluz, Giorgio Raineri Architetto, Celid, Torino 1998, pp. 154-155 e 244-249).

2. Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale  

Rimozione del manto di copertura in eternit e sostituzione con tegole canadesi incollate su assito (T. Del Bel Belluz, 1998, p. 244)
«La sostituzione della copertura fu dovuta alla non buona tenuta delle lastre in eternit sotto le ingenti nevicate. Fu sostituita da un assito su cui venne incollato a catrame un manto di tegole canadesi.
Venne annullata la foratura luminosa in corrispondenza della veranda aperta. Alcune modifiche sono ancora state apportate alla distribuzione: al posto del garage è stata ricavata una camera, mentre all’autore è stato chiesto di progettare dei garage sotterranei». (T. Del Bel Belluz, Torino 1998, p. 162n).

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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

vincolo ambientale Aree tutelate per legge ai sensi dell’art 142 del D lgs n 42 del 2004 Lettera C

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Gabetti Roberto 1969 Intimismo. In questi ultimi dieci anni, dieci nuove opere di Giorgio Raineri Casabella n. 338 8-21 No
Red. 1971 Gabetti, Isola, Raineri, Monografie di architetti e designers europei - Serie italiana Serca Editrice Chiasso No
1973 Einfamilierhauser mit Asbestzement, Kramer Zurigo No
Del Bel Belluz Tamara 1998 Giorgio Raineri Architetto Celid Torino No
Giusti Maria Adriana, Tamborrino Rosa 2008 Guida all’architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006) Allemandi Torino 341 No
Canella Gentucca, Mellano Paolo (a cura di) 2020 Giorgio Raineri 1927-2012 FrancoAngeli Milano No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Veduta d’insieme Veduta d’insieme Tratto da - Gabetti, «Casabella»n. 338, 1969
Pianta del piano soggiorno Pianta del piano soggiorno Tratto da - Del Bel Belluz, Celid 1998
Piante dei piani soggiorno, camere e copertura Piante dei piani soggiorno, camere e copertura Tratto da - Gabetti, «Casabella»n. 338, 1969
Pianta delle camere da letto e vuoto del soggiorno Pianta delle camere da letto e vuoto del soggiorno Tratto da - Del Bel Belluz, Celid 1998
Pianta della copertura Pianta della copertura Tratto da - Del Bel Belluz, Celid 1998
Sezione trasversale sulla scala e sezione longitudinale Sezione trasversale sulla scala e sezione longitudinale Tratto da - Del Bel Belluz, Celid 1998
Prospetto est, verso valle Prospetto est, verso valle Tratto da - Del Bel Belluz, Celid 1998
Vista del fronte est, verso valle Vista del fronte est, verso valle Sergio Cavallo, tratto da - Del Bel Belluz, Celid 1998
Particolare del serramento-veranda Particolare del serramento-veranda Tratto da - Del Bel Belluz, Celid 1998
Scorcio del fronte est, verso valle Scorcio del fronte est, verso valle Sergio Cavallo, Tratto da - Archivio Giorgio Raineri
Vista del fronte nord-est Vista del fronte nord-est Sergio Cavallo, tratto da - Del Bel Belluz, Celid 1998
 Vista del fronte nord-ovest Vista del fronte nord-ovest Sergio Cavallo, tratto da - Archivio Giorgio Raineri
Vista del fronte ovest Vista del fronte ovest Archivio Giorgio Raineri
Vista del soggiorno Vista del soggiorno Tratto da - Del Bel Belluz, Celid 1998
Vista del fronte est, verso valle, 2020 Vista del fronte est, verso valle, 2020 Stefania Dassi - 2020
Vista del fronte nord-est, 2020 Vista del fronte nord-est, 2020 Stefania Dassi - 2020
Scorcio del fronte nord, 2020 Scorcio del fronte nord, 2020 Stefania Dassi - 2020
Scorcio del fronte nord, 2020 Scorcio del fronte nord, 2020 Stefania Dassi - 2020
Dettaglio del fronte est con il terrazzo esterno, 2020 Dettaglio del fronte est con il terrazzo esterno, 2020 Stefania Dassi - 2020
Dettaglio del terrazzo esterno, 2020 Dettaglio del terrazzo esterno, 2020 Stefania Dassi - 2020
Ortofoto, 2020 Ortofoto, 2020 Google maps - 2020

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il Piemonte
Titolare della ricerca: Politecnico Torino Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Maria Adriana Giusti, Gentucca Canella (DAD)


Scheda redatta da Gentucca Canella
creata il 31/12/2004
ultima modifica il 28/01/2025

Revisori:

Mezzino Davide 2022