ARCHIVIO DI STATO
Scheda Opera
- Comune: Verona
- Denominazione: ARCHIVIO DI STATO
- Indirizzo: Via delle Franceschine, N. 4
- Data: 1956 - 1961
- Tipologia: Biblioteche e Archivi
- Autori principali: Angelo Vaccari
Descrizione
A seguito dei danni bellici l’amministrazione provinciale veronese decide di dare una nuova sede all’archivio di Stato. La struttura, presa in affitto dal Comune, era collocata nell’ex-convento di San Sebastiano con accesso da via Cappello (adiacente alla biblioteca civica) e necessitava di cospicui interventi.
Nelle fasi iniziali il progetto, elaborato dall’ufficio tecnico della Provincia, contempla l’ipotesi di collocare il nuovo archivio in zona Valverde, tra i volti della Bra e la stazione ferroviaria di Porta Nuova, all’interno di un piano più ampio, che avrebbe ridisegnato quell’area a ridosso del centro storico, Nel 1956 il consiglio della giunta provinciale conclude una permuta con il Comune e approva il progetto e i capitolati d’appalto per la costruzione della nuova sede dell’archivio tra via del Pontiere e via Franceschine sul margine est del centro città, al difuori delle mura della Bra e nei pressi del Lungadige Capuleti.
A redigere i progetti è Angelo Vaccari ingegnere dell’ufficio tecnico della Provincia che lavora su un unico modello, declinato con alcune varianti nelle due aree.
La pianta è frutto dell’aggregazione di due edifici di diverse dimensioni accostati avendo come perno il sistema distributivo verticale. Il primo corpo è di dimensioni ridotte rispetto all'altro, con tre piani fuoriterra e il seminterrato. Il prospetto intonacato è scandito da un ritmo regolare di bucature, che al piano nobile sono sormontate da timpani lapidei geometrizzati. Il blocco ospita, a partire dal seminterrato: autorimessa, magazzini, camera oscura e centrale termica; sala convegni al piano rialzato; al primo piano uffici della direzione e del personale con la sala per gli studiosi; al secondo piano due alloggi per il personale.
Il secondo blocco è di poco più alto, ma la sua monumentalità è dettata dall’articolazione dei prospetti est e ovest dove, su un basamento lapideo in pietra veronese, si aprono otto specchiature vetrate a tuttaltezza. Alte paraste lisce inquadrano le specchiature e alludono al sistema portante di pilastri perimetrali che, attraverso travi di bordo in cemento armato precompresso, sostengono otto voltine sottili a campata unica, disposte trasversalmente rispetto al prospetto ovest. Le voltine lunghe 18,20m coprono l’intero blocco, ospitante due grandi saloni alti 16 m (con dimensioni in pianta di 17,20x18,50m), che custodiscono il patrimonio documentale dell’archivio e rendono visibile all’esterno l’eccezionalità di questa parte dell’edificio. La disposizione delle scaffalature (ed i conseguenti carichi) è progettata da Vaccari e prevede uno sviluppo lineare delle scaffalature di 26 km. L’alterità di questo blocco rispetto al primo è ulteriormente sottolineata dal differente linguaggio dei prospetti che, abbandonando l’uso di cornici e timpani, si semplifica e lascia spazio ad un rivestimento continuo in clinker.
Nel giugno del 1957, con verbale di licitazione privata, i lavori sono affidati all’impresa Francesco Ferlini & Figli di Verona.
I contratti stipulati nel 1961 con aziende fornitrici di mobilio e scaffalature metalliche segnalano la chiusura dei lavori. Tra il 1961 ed il 1962 sono eseguiti i collaudi.
Info
- Progetto: 1956 - 1957
- Esecuzione: 1957 - 1961
- Committente: Provincia di Verona
- Proprietà: Nessuna opzione
Autori
- Strutture: calcestruzzo armato; murature in pietrame e laterizio
- Materiale di facciata: intonaco; pietra calcarea veronese; clinker
- Coperture: piane; a voltine in calcestruzzo armato
- Serramenti: metallici
- Stato Strutture: Ottimo
- Stato Materiale di facciata: Ottimo
- Stato Coperture: Ottimo
- Stato Serramenti: Ottimo
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
-
Bibliografia
| Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Longhi Davide | 2012 | Novecento. Architetture e città del Veneto | Il Poligrafo | Padova | 923 | No |
Allegati
Criteri
| 5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
| 7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per il VenetoTitolare della ricerca: Università di Padova - Dipartimento Beni Culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz, Stefano Zaggia
Scheda redatta da Paola Placentino
creata il 09/11/2021
ultima modifica il 29/01/2025






