Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

ALBERGO BOITE

Scheda Opera

  • Prospetto sud
  • Vista da ovest
  • Veduta dalla strada di accesso, prospetto sud
  • Dettaglio prospetto nord, blocco delle camere
  • Prospetto nord
  • Prospetto nord, blocco servizi
  • Attacco a terra prospetto sud
  • Prospetto Sud
  • Dettaglio struttura poggioli
  • Angolo Nord-Ovest, blocco scale
  • Comune: Borca di Cadore
  • Località: Corte
  • Denominazione: ALBERGO BOITE
  • Indirizzo: Via Metanopoli
  • Data: 1961 - 1963
  • Tipologia: Strutture ricettive
  • Autori principali: Edoardo Gellner
Descrizione

L’albergo Boite è progettato da Edoardo Gellner nella fase conclusiva dei lavori per la realizzazione del villaggio ENI voluto da Enrico Mattei a Borca di Cadore dal 1954 e destinato ai dipendenti del gruppo industriale. Il cantiere si apre nel 1961 sul declivio del monte Antelao, non lontano dalla chiesa di Nostra Signora del Cadore, progettata pochi anni prima in collaborazione con Carlo Scarpa, Silvano Zorzi e Carlo Cestelli Guidi.
L’albergo si colloca adattandosi all’orografia e il progetto sfrutta i salti di quota per organizzare due corpi distinti. Il corpo più alto, con sei piani fuori terra, è destinato alle 78 camere, tutte orientate ed aperte a sud con un poggiolo, e a due sale gioco al piano terreno per bambini e ragazzi. Il corpo più basso, planimetricamente più ampio, ospita la reception, che si apre a livello della strada di accesso al complesso alberghiero. La grande sala di accoglienza, con sale di soggiorno e bar, è coperta da un’unica falda inclinata e costituisce il livello sommitale di un edificio poco visibile, perchè sviluppato al disotto del piano stradale (sfruttando il salto di quota tra i due corpi di fabbrica). I piani inferiori sono destinati ai magazzini e alla lavanderia che serve l’intero villaggio e, salendo, alle cucine e al ristorante.
La hall è scandita da coppie di putrelle in acciaio, che sostengono la falda inclinata realizzata con lunghe travi in legno. Un sistema di controventatura con cavi d’acciaio fornisce all’ampia superfice della falda di copertura resistenza a flessione, in caso di carichi straordinari dovuti ad abbondanti nevicate. La soluzione adottata permette di avere soggiorni con una finestratura continua aperta sulla terrazza. Diversamente il corpo che ospita le 78 camere e la torre dei collegamenti verticali sono realizzati con una struttura interamente in calcestruzzo armato.
L’arredamento della hall è parte integrante del progetto e prevede il bancone del bar, panche e poltroncine della sala ristorante, i rivestimenti in mogano della sala con il camino e i soffitti in carabottino per quest’ultima sala e per il ristorante. Anche gli arredi delle camere in mogano massello sono disegnati da Gellner (armadi, cassettiere, portavaligia, testiere, scrittoio e panca semicircolare), che si occupa anche di tessuti e rivestimenti delle pareti, caratterizzando ogni piano con una diversa cromia.
Nel 1999 sono state stata aggiunte sul lato sud della struttura una sala conferenze con 200 posti e una taverna.
Dal 2000, il Villaggio è proprietà della società Minoter, che nel 2002 ha iniziato dei lavori di ristrutturazione e completamento che include la bonifica e la cura del parco naturale privato, la creazione di attrezzature di servizio, una nuova rete di distribuzione di gas metano e di una rete a fibre ottiche.

Info
  • Progetto: 1961 -
  • Esecuzione: - 1963
  • Tipologia Specifica: Albergo
  • Committente: AgipMineraria S.p.A.
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Edoardo Gellner Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=54807 SI
N. Marzetti Progetto strutturale Progetto NO
Impresa SICCI Merano Impresa esecutrice Esecuzione NO
A. Piamonte Progetto strutturale Progetto NO
Impresa Moras & C. Sacile Impresa esecutrice Esecuzione NO
Impresa SICCI Merano Impresa esecutrice Esecuzione NO
Serramenti Zago Carlo & C. Marghera Impresa esecutrice Esecuzione NO
  • Strutture: pilastri binati in acciaio; travi lignee
  • Materiale di facciata: calcestruzzo; acciaio; pietra; vetro
  • Coperture: falda unica rivestita in metallo
  • Serramenti: legno; metallo
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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L’albergo si colloca adattandosi all’orografia e il progetto sfrutta i salti di quota per organizzare due corpi distinti. Il corpo più alto, con sei piani fuori terra, è destinato alle 78 camere, tutte orientate ed aperte a sud con un poggiolo, e a due sale gioco al piano terreno per bambini e ragazzi. Il corpo più basso, planimetricamente più ampio, ospita la reception, che si apre a livello della strada di accesso al complesso alberghiero. La grande sala di accoglienza, con sale di soggiorno e bar, è coperta da un’unica falda inclinata e costituisce il livello sommitale di un edificio poco visibile, perchè sviluppato al disotto del piano stradale (sfruttando il salto di quota tra i due corpi di fabbrica). I piani inferiori sono destinati ai magazzini e alla lavanderia che serve l’intero villaggio e, salendo, alle cucine e al ristorante. 
La hall è scandita da coppie di putrelle in acciaio, che sostengono la falda inclinata realizzata con lunghe travi in legno. Un sistema di controventatura con cavi d’acciaio fornisce all’ampia superfice della falda di copertura resistenza a flessione, in caso di carichi straordinari dovuti ad abbondanti nevicate. La soluzione adottata permette di avere soggiorni con una finestratura continua aperta sulla terrazza. Diversamente il corpo che ospita le 78 camere e la torre dei collegamenti verticali sono realizzati con una struttura interamente in calcestruzzo armato. 
L’arredamento della hall è parte integrante del progetto e prevede il bancone del bar, panche e poltroncine della sala ristorante, i rivestimenti in mogano della sala con il camino e i soffitti in carabottino per quest’ultima sala e per il ristorante. Anche gli arredi delle camere in mogano massello sono disegnati da Gellner (armadi, cassettiere, portavaligia, testiere, scrittoio e panca semicircolare), che si occupa anche di tessuti e rivestimenti delle pareti, caratterizzando ogni piano con una diversa cromia.
Nel 1999 sono state stata aggiunte sul lato sud della struttura una sala conferenze con 200 posti e una taverna.
Dal 2000, il Villaggio è proprietà della società Minoter, che nel 2002 ha iniziato dei lavori di ristrutturazione e completamento che include la bonifica e la cura del parco naturale privato, la creazione di attrezzature di servizio, una nuova rete di distribuzione di gas metano e di una rete a fibre ottiche.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1958 Vacanze felici a Corte di Cadore, Taccuino di Corte: le villette, l’albergo, la colonia «Gatto Selvatico», n. 8 Si
Zevi Bruno 1959 L’architettura di Corte di Cadore «Gatto Selvatico»,, supplemento, n. 8 2-3 Si
1961 Villaggio a Corte di Cadore. Edoardo Gellner architetto, l’albergo, il padiglione centrale della Colonia, la zona residenziale »Ville e giardini», n.55 2-24 Si
S.C. 1962 I centri dell’ENI per le vacanze dei suoi lavoratori. Il villaggio di Corte di Cadore, le villette, gli alberghi, la colonia, il campeggio, la chiesa «Gatto Selvatico», supplemento 1-27 No
1966 Villaggio turistico Borca di Cadore, dépliant trilingue (con foto a colori dell’albergo e delle ville). Apertura dicembre 1966 SEMI S.p.A. Roma Si
Achleitner Friedrich, Biadene Paolo, Gellner Edoardo, Merlo Michele 2002 Edoardo Gellner. Corte di Cadore Skira Milano 177-189 No
2003 Il villaggio rinato = In the Dolomites «L'arca», n. 177 78-81 Si
Pozzetto Marco, Merlo Michele 2003 Edoardo Gellner. Interni/Interiors Skira Milano 187-188 Si
Merlo Michele, Fois Valeria (a cura di) 2004 EDOARDO GELLNER Percepire il paesaggio Skira Milano 132-133 Si
Vercelloni Matteo 2006 Corte di Cadore «Interni», n. 558 42-44 No
Merlo Michele, Severati Carlo (a cura di) 2006 Edoardo Gellner: architetture organiche per Enrico Mattei (1954-1961), atti della giornata di studi, Roma - Gela - Pieve di Cadore, 17 marzo 2005. Gangemi Editore Roma Si
Stefani Bruno 2009 L'architettura spontanea «Bioarchitettura», n. 60 38-45 No
Franzoia Elena 2010 Progettare ad alta quota = High altitude design «Ottagono», n. 227 131-139 Si
Longhi Davide 2012 Architetture e città del Veneto Il Poligrafo Padova 392-393 Si
Greco Laura, Moranti Stefani 2014 Il complesso ENI di Corte di Cadore: un esempio di villaggio sociale e integrazione ambientale «L'industria delle costruzioni», n. 436 97-107 Si
Carraro Martina, Domenichini Riccardo, (a cura di) 2015 Architettura, Paesaggio, Fotografia. Studio sull'archivio di Edoardo Gellner Il Poligrafo Padova Si
Oddo Francesca 2015 Il valore di un'idea (e di un'ideale) = The value of an idea (and an ideal) «Abitare», n. 545 116-121 Si
Pozzi Daniele 2017 La famiglia Eni in vacanza: welfare e identità aziendale (1930-1970), in Il welfare aziendale in Italia nel secondo dopoguerra: riflessioni e testimonianze, a cura di Augusto Ciuffetti, Fabrizio Trisoglio, Valerio Varini Egea Milano 101-119 Si
Pozzi Daniele 2017 La famiglia Eni in vacanza: welfare e identità aziendale (1930-1970), in Il welfare aziendale in Italia nel secondo dopoguerra: riflessioni e testimonianze, (a cura di) Augusto Ciuffetti, Fabrizio Trisoglio, Valerio Varini Egea Milano 101-119 Si
Romagnoli Emiliano 2018 Costruire la montagna «Officina», n. 22 22-27 No
Noro Nicola 2019 Il villaggio nel bosco: Corte di Cadore: la costruzione di un paesaggio «Engramma», n. 169 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Edoardo Gellner Edoardo Gellner Università IUAV Venezia http://www.iuav.it/ARCHIVIO-P/ARCHIVIO/collezioni/Gellner-Ed/index.htm

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Prospetto sud Prospetto sud Università IUAV, Archivio Progetti, fondo Edoardo Gellner
Vista da ovest Vista da ovest Università IUAV, Archivio Progetti, fondo Edoardo Gellner
Veduta dalla strada di accesso, prospetto sud Veduta dalla strada di accesso, prospetto sud Angelo Comotto
Dettaglio prospetto nord, blocco delle camere Dettaglio prospetto nord, blocco delle camere Angelo Comotto
Prospetto nord Prospetto nord Angelo Comotto
Prospetto nord, blocco servizi Prospetto nord, blocco servizi Angelo Comotto
Attacco a terra prospetto sud Attacco a terra prospetto sud Angelo Comotto
Prospetto Sud Prospetto Sud Angelo Comotto
Dettaglio struttura poggioli Dettaglio struttura poggioli Angelo Comotto
Angolo Nord-Ovest, blocco scale Angolo Nord-Ovest, blocco scale Angelo Comotto

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Associazione culturale Edoardo Gellner Visualizza
Archivio progetti Iuav - Edoardo Gellner Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Edoardo Gellner Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per il Veneto
Titolare della ricerca: Università di Padova - Dipartimento Beni Culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz, Stefano Zaggia


Scheda redatta da Paola Placentino
creata il 16/11/2021
ultima modifica il 19/04/2024