CHIESA DI SAN PIETRO APOSTOLO
Scheda Opera
- Comune: Trissino
- Denominazione: CHIESA DI SAN PIETRO APOSTOLO
- Indirizzo: Piazza Gian Giorgio Trissino, N. 3
- Data: 1967 - 1971
- Tipologia: Edifici per il culto
- Autori principali: Antonio Nervi
Descrizione
L'iniziativa per la costruzione della chiesa di San Pietro è presa dall'arciprete di Trissino Don Florindo Lucatello dopo la chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II (1962-1965). La scelta ricade sull'architetto Antonio Nervi, che aveva una lunga esperienza in strutture in calcestruzzo, maturata affiancando il padre Pier Luigi, e che in questa occasione lavora con l'ingegnere Francesco Vacchini. Il progetto si articola con un'aula unica a pianta circolare (50 m di diametro) con l'abside eccentrico disposto sull'asse principale di simmetria, determinato dall'accesso all'aula dei fedeli. Collocata in una zona di leggero pendio, la struttura interamente realizzata in calcestruzzo armato sfrutta l'orografia del terreno per disporre l'aula dei fedeli a forma di cavea, che dall'ingresso discende verso l'altare. Lo spazio interno si articola su tre livelli: un anello perimetrale che corre intorno all'aula al livello di accesso, la cavea gradinata su cui sono disposti i seggi e la zona più bassa dove è collocato l'altare maggiore. L'anello, circondando l'aula, permette l'accesso a due cappelle laterali e nella zona presbiteriale si adatta all'inserimento di un coro.
L'aula è coperta da un unico solaio in calcestruzzo armato a nervature incrociate, la cui geometria ha origine dai due pilastri nervati di forma tronco-conica disposti simmetricamente rispetto all'ingresso, sull'anello più esterno della pianta della chiesa. Nel sostegno della copertura i due pilastri nervati sono coadiuvati dalla struttura cilindrica (12,50 m) composta da tre archi parabolici, che sovrasta e individua il presbiterio con l'altare maggiore. I tre 'punti di appoggio' generano le nervature della copertura, come raggiere e come anelli concentrici. Le tre circonferenze più esterne di ciascun supporto sono tangenti tra loro. Diversamente gli archi parabolici nel presbiterio generano tre vele che funzionano da tamburo per la copertura – a curvatura introversa gettata in opera –aperta verso l'alto da tagli verticali vetrati. Le aperture permettono l'illuminazione naturale dell'altare maggiore e precedono la lanterna sommitale.
La chiesa recepisce tutte le novità del recente Concilio Ecumenico e anche simbolicamente si lega a Roma aprendo i lavori con la posa di una pietra proveniente dal sepolcro di Pietro in Vaticano (nel giugno del 1968) e disponendo sulle gradinate per i fedeli cinquecento stalli utilizzati in San Pietro a Roma durante le assemblee conciliari. Il progetto riesce a interpretare nella struttura e nell'organizzazione innovativa di un'aula protesa verso l'altare, l'idea di una nuova Chiesa a servizio dell'Uomo.
Info
- Progetto: 1967 -
- Esecuzione: 1968 - 1971
- Committente: Curia Vescovile
- Proprietà: Proprietà Ente religioso
- Destinazione originaria: Edificio per il culto
- Destinazione attuale: Edificio per il culto
Autori
- Strutture: calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: cemento; marmo; pietra calcarea
- Coperture: piana
- Serramenti: metallici; legno
- Stato Strutture: Ottimo
- Stato Materiale di facciata: Ottimo
- Stato Coperture: Ottimo
- Stato Serramenti: Ottimo
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela:
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Codice ICCd | Ubicazione | Tipologia | Soggetto | Autore | Materia Tecnica | Stato di Conservazione | Restauri |
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Fonte Battesimale | Mosaico | Fonte luminosa d'acqua | Pietro Cantù | Mosaico | Ottimo | ||
Cappella della Madonna | Scultura | Maria con il campanile di Trissino | Giuseppe Lombardi | Bronzo | Ottimo | ||
Cappella del Tabernacolo | Tabernacolo | Tabernacolo e lampada | Tito Perlotto | Ferro | Ottimo | ||
Cappelle (della Madonna e del tabernacolo) | Mosaico | astratto con iscrizioni latine | Pietro Cantù | Mosaico | Ottimo | ||
Presbiterio | Scultura | Crocifisso | Pino Castagna | Ferro | Ottimo | ||
Aula dei fedeli, perimetro cavea | Maniglia | balaustra | Simon Benetton | Ferro | Ottimo |
Note
-
Allegati
Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale, | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per il VenetoTitolare della ricerca: Università di Padova - Dipartimento Beni Culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz; Stefano Zaggia
Scheda redatta da Paola Placentino
creata il 21/02/2022
ultima modifica il 29/08/2022