Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CHIESA DI SAN PIETRO APOSTOLO

Scheda Opera

  • Aula dei fedeli dall'atrio di accesso
  • Aula dei fedeli, anello più esterno alla quota d'ingresso con i  confessionali
  • Ringhiera in ferro battuto ai bordi della cavea
  • Copertura dell'altare maggiore
  • Cappella del tabernacolo (laterale ovest)
  • Dettaglio della copertura sull'altare maggiore
  • Prospetto sud-ovest
  • Prospetto principale da ovest
  • Prospetto principale
  • Portali d'ingresso
  • Prospetto principale da est
  • Prospetto principale
  • Aula dei fedeli, anello più esterno (alla quota d'ingresso) nei pressi del presbiterio,
  • Aula dei fedeli con gli stalli lignei; sul fondo uno dei pilasti nervati tronco-conici
  • Fonte Battesimale
  • Comune: Trissino
  • Denominazione: CHIESA DI SAN PIETRO APOSTOLO
  • Indirizzo: Piazza Gian Giorgio Trissino, N. 3
  • Data: 1967 - 1971
  • Tipologia: Edifici per il culto
  • Autori principali: Antonio Nervi
Descrizione

L'iniziativa per la costruzione della chiesa di San Pietro è presa dall'arciprete di Trissino Don Florindo Lucatello dopo la chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II (1962-1965). La scelta ricade sull'architetto Antonio Nervi, che aveva una lunga esperienza in strutture in calcestruzzo, maturata affiancando il padre Pier Luigi, e che in questa occasione lavora con l'ingegnere Francesco Vacchini. Il progetto si articola con un'aula unica a pianta circolare (50 m di diametro) con l'abside eccentrico disposto sull'asse principale di simmetria, determinato dall'accesso all'aula dei fedeli. Collocata in una zona di leggero pendio, la struttura interamente realizzata in calcestruzzo armato sfrutta l'orografia del terreno per disporre l'aula dei fedeli a forma di cavea, che dall'ingresso discende verso l'altare. Lo spazio interno si articola su tre livelli: un anello perimetrale che corre intorno all'aula al livello di accesso, la cavea gradinata su cui sono disposti i seggi e la zona più bassa dove è collocato l'altare maggiore. L'anello, circondando l'aula, permette l'accesso a due cappelle laterali e nella zona presbiteriale si adatta all'inserimento di un coro.
L'aula è coperta da un unico solaio in calcestruzzo armato a nervature incrociate, la cui geometria ha origine dai due pilastri nervati di forma tronco-conica disposti simmetricamente rispetto all'ingresso, sull'anello più esterno della pianta della chiesa. Nel sostegno della copertura i due pilastri nervati sono coadiuvati dalla struttura cilindrica (12,50 m) composta da tre archi parabolici, che sovrasta e individua il presbiterio con l'altare maggiore. I tre 'punti di appoggio' generano le nervature della copertura, come raggiere e come anelli concentrici. Le tre circonferenze più esterne di ciascun supporto sono tangenti tra loro. Diversamente gli archi parabolici nel presbiterio generano tre vele che funzionano da tamburo per la copertura – a curvatura introversa gettata in opera –aperta verso l'alto da tagli verticali vetrati. Le aperture permettono l'illuminazione naturale dell'altare maggiore e precedono la lanterna sommitale.
La chiesa recepisce tutte le novità del recente Concilio Ecumenico e anche simbolicamente si lega a Roma aprendo i lavori con la posa di una pietra proveniente dal sepolcro di Pietro in Vaticano (nel giugno del 1968) e disponendo sulle gradinate per i fedeli cinquecento stalli utilizzati in San Pietro a Roma durante le assemblee conciliari. Il progetto riesce a interpretare nella struttura e nell'organizzazione innovativa di un'aula protesa verso l'altare, l'idea di una nuova Chiesa a servizio dell'Uomo.

Info
  • Progetto: 1967 -
  • Esecuzione: 1968 - 1971
  • Committente: Curia Vescovile
  • Proprietà: Proprietà Ente religioso
  • Destinazione originaria: Edificio per il culto
  • Destinazione attuale: Edificio per il culto
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Antonio Ceolato (Valdagno) Impresa esecutrice Esecuzione NO
Antonio Nervi Progetto architettonico Progetto SI
Giuseppe Nicoletti Progetto strutturale Progetto NO
Francesco Vacchini Progetto architettonico Progetto NO
Francesco Vacchini Direzione lavori Esecuzione NO
  • Strutture: calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: cemento; marmo; pietra calcarea
  • Coperture: piana
  • Serramenti: metallici; legno
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
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L'aula è coperta da un unico solaio in calcestruzzo armato a nervature incrociate, la cui geometria ha origine dai due pilastri nervati di forma tronco-conica  disposti simmetricamente rispetto all'ingresso, sull'anello più esterno della pianta della chiesa. Nel sostegno della copertura i due pilastri nervati sono coadiuvati dalla struttura cilindrica (12,50 m) composta da tre archi parabolici, che sovrasta e individua il presbiterio con l'altare maggiore. I tre 'punti di appoggio' generano le nervature della copertura, come raggiere e come anelli concentrici. Le tre circonferenze più esterne di ciascun supporto sono tangenti tra loro. Diversamente gli archi parabolici nel presbiterio generano tre vele che funzionano da tamburo per la copertura  – a curvatura introversa gettata in opera –aperta verso l'alto da tagli verticali vetrati.  Le aperture permettono l'illuminazione naturale dell'altare maggiore e precedono la lanterna sommitale. 
La chiesa recepisce tutte le novità del recente Concilio Ecumenico e anche simbolicamente si lega a Roma aprendo i lavori con la posa di una pietra proveniente dal sepolcro di Pietro in Vaticano (nel giugno del 1968) e disponendo sulle gradinate per i fedeli cinquecento stalli utilizzati in San Pietro a Roma durante le assemblee conciliari. Il progetto riesce a interpretare nella struttura e nell'organizzazione innovativa di un'aula protesa verso l'altare, l'idea di una nuova Chiesa a servizio dell'Uomo.
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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
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  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Fonte Battesimale Mosaico Fonte luminosa d'acqua Pietro Cantù Mosaico Ottimo
Cappella della Madonna Scultura Maria con il campanile di Trissino Giuseppe Lombardi Bronzo Ottimo
Cappella del Tabernacolo Tabernacolo Tabernacolo e lampada Tito Perlotto Ferro Ottimo
Cappelle (della Madonna e del tabernacolo) Mosaico astratto con iscrizioni latine Pietro Cantù Mosaico Ottimo
Presbiterio Scultura Crocifisso Pino Castagna Ferro Ottimo
Aula dei fedeli, perimetro cavea Maniglia balaustra Simon Benetton Ferro Ottimo


Note

-

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Aula dei fedeli dall'atrio di accesso Aula dei fedeli dall'atrio di accesso Paola Placentino
Aula dei fedeli, anello più esterno alla quota d'ingresso con i  confessionali Aula dei fedeli, anello più esterno alla quota d'ingresso con i confessionali Paola Placentino
Ringhiera in ferro battuto ai bordi della cavea Ringhiera in ferro battuto ai bordi della cavea Paola Placentino
Copertura dell'altare maggiore Copertura dell'altare maggiore Paola Placentino
Cappella del tabernacolo (laterale ovest) Cappella del tabernacolo (laterale ovest) Paola Placentino
Dettaglio della copertura sull'altare maggiore Dettaglio della copertura sull'altare maggiore Paola Placentino
Prospetto sud-ovest Prospetto sud-ovest Paola Placentino
Prospetto principale da ovest Prospetto principale da ovest Paola Placentino
Prospetto principale Prospetto principale Paola Placentino
Portali d'ingresso Portali d'ingresso Paola Placentino
Prospetto principale da est Prospetto principale da est Paola Placentino
Prospetto principale Prospetto principale Paola Placentino
Aula dei fedeli, anello più esterno (alla quota d'ingresso) nei pressi del presbiterio, Aula dei fedeli, anello più esterno (alla quota d'ingresso) nei pressi del presbiterio, Paola Placentino
Aula dei fedeli con gli stalli lignei; sul fondo uno dei pilasti nervati tronco-conici Aula dei fedeli con gli stalli lignei; sul fondo uno dei pilasti nervati tronco-conici Paola Placentino
Fonte Battesimale Fonte Battesimale Paola Placentino

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per il Veneto
Titolare della ricerca: Università di Padova - Dipartimento Beni Culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz; Stefano Zaggia


Scheda redatta da Paola Placentino
creata il 21/02/2022
ultima modifica il 29/08/2022