Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

MUSEO INTERNAZIONALE DELLE CERAMICHE DI FAENZA

Scheda Opera

  • Vista esterni - volumi
  • Vista esterni - corte
  • Dettagli - Interni
  • Dettagli - Interni
  • Dettagli - scala interna
  • Dettagli - Interni
  • Dettagli - Sala espositiva
  • Dettagli - Interni
  • Dettagli - Luce
  • Vista esterni - corte
  • Dettagli - Luce
  • Dettagli - Interni
  • Dettagli - Sala espositiva
  • Dettagli - Interni
  • Dettagli - Sala espositiva
  • Comune: Faenza
  • Denominazione: MUSEO INTERNAZIONALE DELLE CERAMICHE DI FAENZA
  • Indirizzo: Viale Alfredo Baccarini, N.19
  • Data: 1980 - 2010
  • Tipologia: Musei e Aree archeologiche
  • Autori principali: Rita Rava, Claudio Piersanti
Descrizione

Il progetto generale di ampliamento e ristrutturazione del MIC ha coinvolto un’area di circa 15.000 mq nel centro storico di Faenza, storicamente appartenuta al convento di San Maglorio ed ai suoi orti, poi occupati all’inizio del 900 dall’ebanisteria Casalini.
Realizzato per stralci nel corso di 30 anni si compone di parti storiche ristrutturate e di volumi costruiti ex novo che hanno sostituito fatiscenti capannoni industriali privi di valore.
Ad un aspetto esterno poco visibile e quasi anonimo si contrappongono spazi interni innovativi e di forte impatto estetico, scanditi da grandi cavedi vetrati che catturano la luce naturale e danno continuità visiva ai tre piani, uno dei quali interrato che risulta così illuminato naturalmente.
Un chiosco storico, attorno al quale si articolano gli spazi ristrutturati del percorso delle ceramiche antiche, completa questo rapporto tra esterno ed interno.
Agli spazi espositivi si aggiungono i complessi servizi necessari ad un moderno museo che vuole essere valido operatore culturale.
Il percorso espositivo permette di ammirare opere ceramiche che testimoniano gli stili di vita e le tecniche di produzione di grandi civiltà: dalla Cina, con le suggestive creazioni che conquistarono i mercati europei, si attraversa la cultura giapponese, coreana, fino ad arrivare nel continente sudamericano con la ricca collezione di ceramiche precolombiane.
La sezione italiana contiene opere dal Trecento all’attualità, con un focus sulla produzione del Rinascimento, riportando un patrimonio unico al mondo al quale si aggiungono la produzione delle manifatture europee e le opere d’arte della collezione internazionale - che comprende i capolavori di Picasso, Matisse, Chagall, Leger, Burri, Fontana, Leoncillo.
In conclusione, si può affermare che il lungo tempo trascorso per realizzare il complesso intervento non traspare in quanto il progetto originale è stato rispettato nelle diverse fasi e condotto dagli stessi progettisti.

Info
  • Progetto: 1980 -
  • Esecuzione: 1985 - 2010
  • Tipologia Specifica: Museo internazionale delle ceramiche
  • Committente: Comune di Faenza
  • Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
  • Destinazione originaria: Convento di San Maglorio
  • Destinazione attuale: Edificio museale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Srl Euris Impresa esecutrice Esecuzione NO
Euro Costruzioni Impresa esecutrice Esecuzione NO
Davide Lucchi Progetto Impianti Progetto NO
sas Manetti Costruzioni Impresa esecutrice Esecuzione NO
Deris Ortali Progetto Impianti Progetto NO
Claudio Piersanti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.casciurango.com/chi-siamo/ SI
Impresa Pivato Impresa esecutrice Esecuzione NO
Rita Rava Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.casciurango.com/chi-siamo/ SI
Angelo Sampieri Progetto strutturale Progetto NO
Fulvio Tumidei Progetto strutturale Progetto NO
  • Strutture: Cemento armato - Carpenteria metallica
  • Materiale di facciata: Mattone a vista - Intonaco
  • Coperture: Rame
  • Serramenti: Alluminio
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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Realizzato per stralci nel corso di 30 anni si compone di parti storiche ristrutturate e di volumi costruiti ex novo che hanno sostituito fatiscenti capannoni industriali privi di valore.
Ad un aspetto esterno poco visibile e quasi anonimo si contrappongono spazi interni innovativi e di forte impatto estetico, scanditi da grandi cavedi vetrati che catturano la luce naturale e danno continuità visiva ai tre piani, uno dei quali interrato che risulta così illuminato naturalmente. 
Un chiosco storico, attorno al quale si articolano gli spazi ristrutturati del percorso delle ceramiche antiche, completa questo rapporto tra esterno ed interno.
Agli spazi espositivi si aggiungono i complessi servizi necessari ad un moderno museo che vuole essere valido operatore culturale.
Il percorso espositivo permette di ammirare opere ceramiche che testimoniano gli stili di vita e le tecniche di produzione di grandi civiltà: dalla Cina, con le suggestive creazioni che conquistarono i mercati europei, si attraversa la cultura giapponese, coreana, fino ad arrivare nel continente sudamericano con la ricca collezione di ceramiche precolombiane.
La sezione italiana contiene opere dal Trecento all’attualità, con un focus sulla produzione del Rinascimento, riportando un patrimonio unico al mondo al quale si aggiungono la produzione delle manifatture europee e le opere d’arte della collezione internazionale - che comprende i capolavori di Picasso, Matisse, Chagall, Leger, Burri, Fontana, Leoncillo.
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  • Vincolo: Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Dichiarazione di notevole interesse
  • Data Provvedimento: D.C.R. 10.01.2022, n. 2
  • Riferimento Normativo: D. Lgs 42/2004 art. 10, c. 3, lett. d)
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 147
  • Particella: 174

Note

Il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, con le preziose testimonianze che custodisce di questa arte nel mondo, è stato riconosciuto come “Monumento testimone di una cultura di pace”, secondo il programma lanciato dall’UNESCO nell’anno 2000, anno per la Cultura di Pace.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1990 Keramikos, n. 17 No
Gian Carlo Bojani 1997 Raku. Una dinastia di ceramisti giapponesi U. Allemandi Torino No
Rita Rava, Claudio Piersanti 1998 Un sogno un progetto un museo. Museo internazionale della Ceramica di Faenza Electa Milano No
Marco Vaudetti 2005 Edilizia per la cultura: biblioteche, musei UTET No
2010 Progetti e Concorsi Il Sole 24 ore, n.8 No
2010 Arca n. 262 No
2010 Acciaio Arte Architettura, n.44 No
Gabriele Basilico, (a cura di Jadranka Bentini, Claudio Piersanti) 2011 Lo spazio della ceramica: il Museo internazionale delle ceramiche di Faenza U. Allemandi Torino No
2011 Imprese Edili, n.3 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterni - volumi Vista esterni - volumi Studio Rava Piersanti
Vista esterni - corte Vista esterni - corte Studio Rava Piersanti
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Studio Rava Piersanti
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Studio Rava Piersanti
Dettagli - scala interna Dettagli - scala interna Studio Rava Piersanti
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Studio Rava Piersanti
Dettagli - Sala espositiva Dettagli - Sala espositiva Studio Rava Piersanti
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Studio Rava Piersanti
Dettagli - Luce Dettagli - Luce Studio Rava Piersanti
Vista esterni - corte Vista esterni - corte Studio Rava Piersanti
Dettagli - Luce Dettagli - Luce Studio Rava Piersanti
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Studio Rava Piersanti
Dettagli - Sala espositiva Dettagli - Sala espositiva Studio Rava Piersanti
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Studio Rava Piersanti
Dettagli - Sala espositiva Dettagli - Sala espositiva Studio Rava Piersanti

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Studio Rava Piersanti Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale Emilia-Romagna
Titolare della ricerca: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da
creata il 29/03/2022
ultima modifica il 08/04/2024