Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CHIESA DI SANTA CATERINA VEGRI

Scheda Opera

  • Vista esterni - volume
  • Vista esterni - fronte strada
  • Vista esterni - fronte laterale
  • Vista esterni - fronte strada
  • Vista esterni - volumi
  • Comune: Ferrara
  • Località: Villaggio Estense
  • Denominazione: CHIESA DI SANTA CATERINA VEGRI
  • Indirizzo: Via Antonio Pacinotti, N.54
  • Data: 1982 - 1983
  • Tipologia: Edifici per il culto
  • Autori principali: Gianpaolo Sarti
Descrizione

Intorno alla fine degli anni Settanta, l’ingente aumento della popolazione nel quartiere residenziale Villaggio Estense fa emergere l’esigenza, da parte degli abitanti, di un luogo per il servizio liturgico e l’attività catechistica. In questa cornice, nel 1972 fu realizzata una sala dedicata a Santa Caterina Vegri, grazie all’intervento del parroco di Quacchio. Successivamente, il progetto per la nuova Chiesa Parrocchiale fu commissionato all’ingegnere Paolo Sarti, tra il 1982-83.
L’attuale chiesa si inserisce in un contesto prettamente residenziale, connotato da un tessuto edilizio tipico degli anni Cinquanta e Sessanta, con un’adeguata presenza di spazi destinati al verde pubblico. Inoltre, la connessione col tessuto urbano appare leggibile nello sviluppo dell’aula, delle annesse opere parrocchiali, in stretta comunicazione con il giardino della scuola primaria Don Milani.
La chiesa di Santa Caterina Vegri sorge su via Pacinotti.
L’aula liturgica è parte di una composizione orizzontale e verticale di edifici, comprendenti, nel primo caso, l’appartamento del parroco e, nel secondo, parte delle opere parrocchiali.
L’ingresso sul lato meridionale, delimitato esternamente da un piccolo giardino volto a separare il complesso liturgico dalla strada, è preceduto da un atrio coperto, sostenuto da un imponente pilastro in cemento armato, il quale si estende fino alla copertura ed è ritmato da aperture a nastro che alleggeriscono la struttura.
In questo modo, da un portale vetrato si accede ad un sacello che ospita il battistero, seguito da un portale minore e dalla cappella invernale, comunicante con l’aula centrale.
Inoltre, il perimetro dell’edificio è sottolineato, in estensione, da una cornice sporgente in cemento, tagliata da un’apertura che raggiunge la parete a ridosso della casa canonica, arretrando.
Il presbiterio, rialzato di due gradini, assume una posizione centrale, enfatizzata dalle pareti che vi convergono; mentre l’abside di forma rettangolare, caratterizzata da una forte materialità data dal mattone a vista, si interrompe centralmente con due pilastri in cemento che incorniciano un crocifisso ligneo, illuminati dall’alto grazie ad una finestra a nastro.
All’interno, l’ingresso è delimitato da quattro pilasti in cemento armato che lasciano spazio ad un soppalco, come rimando alle antiche cantorie, ed enfatizzato da un ampio lucernario di forma triangolare che crea suggestivi giochi di luci nell’aula centrale.
L'assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio ed è organizzata su sei file di panche disposte a battaglione, conformemente al volume della navata. Il presbiterio comprende l’altare a mensa in marmo, che avanza verso l'assemblea per consentire una celebrazione che coinvolga attivamente il fedele, riducendo i confini spaziali.
Gli alzati in mattone a vista sono disposti come quinte teatrali, alternate a pilastri in cemento grezzo che reggono una trabeazione, e alleggerite da aperture a nastro, di dimensioni differenti, oltre che dall’uso di vetrate colorate.

Info
  • Progetto: 1982 - 1983
  • Esecuzione: 1982 - 1983
  • Committente: Arcidiocesi di Ferrara e Comacchio
  • Proprietà: Proprietà Ente religioso
  • Destinazione originaria: Edificio per il culto
  • Destinazione attuale: Edificio per il culto
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Gianpaolo Sarti Progetto architettonico Progetto SI
Gianpaolo Sarti Progetto strutturale Progetto NO
  • Strutture: Muratura portante in cemento armato e laterizio
  • Materiale di facciata: Mattoni e cemento a vista
  • Coperture: Metallo
  • Serramenti: Alluminio
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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L’attuale chiesa si inserisce in un contesto prettamente residenziale, connotato da un tessuto edilizio tipico degli anni Cinquanta e Sessanta, con un’adeguata presenza di spazi destinati al verde pubblico. Inoltre, la connessione col tessuto urbano appare leggibile nello sviluppo dell’aula, delle annesse opere parrocchiali, in stretta comunicazione con il giardino della scuola primaria Don Milani.
La chiesa di Santa Caterina Vegri sorge su via Pacinotti. 
L’aula liturgica è parte di una composizione orizzontale e verticale di edifici, comprendenti, nel primo caso, l’appartamento del parroco e, nel secondo, parte delle opere parrocchiali.
L’ingresso sul lato meridionale, delimitato esternamente da un piccolo giardino volto a separare il complesso liturgico dalla strada, è preceduto da un atrio coperto, sostenuto da un imponente pilastro in cemento armato, il quale si estende fino alla copertura ed è ritmato da aperture a nastro che alleggeriscono la struttura.
In questo modo, da un portale vetrato si accede ad un sacello che ospita il battistero, seguito da un portale minore e dalla cappella invernale, comunicante con l’aula centrale.
Inoltre, il perimetro dell’edificio è sottolineato, in estensione, da una cornice sporgente in cemento, tagliata da un’apertura che raggiunge la parete a ridosso della casa canonica, arretrando.
Il presbiterio, rialzato di due gradini, assume una posizione centrale, enfatizzata dalle pareti che vi convergono; mentre l’abside di forma rettangolare, caratterizzata da una forte materialità data dal mattone a vista, si interrompe centralmente con due pilastri in cemento che incorniciano un crocifisso ligneo, illuminati dall’alto grazie ad una finestra a nastro.
All’interno, l’ingresso è delimitato da quattro pilasti in cemento armato che lasciano spazio ad un soppalco, come rimando alle antiche cantorie, ed enfatizzato da un ampio lucernario di forma triangolare che crea suggestivi giochi di luci nell’aula centrale. 
L'assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio ed è organizzata su sei file di panche disposte a battaglione, conformemente al volume della navata. Il presbiterio comprende l’altare a mensa in marmo, che avanza verso l'assemblea per consentire una celebrazione che coinvolga attivamente il fedele, riducendo i confini spaziali.
Gli alzati in mattone a vista sono disposti come quinte teatrali, alternate a pilastri in cemento grezzo che reggono una trabeazione, e alleggerite da aperture a nastro, di dimensioni differenti, oltre che dall’uso di vetrate colorate. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela:
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 163
  • Particella: 964

Note

Il presbiterio è stato costruito secondo le prescrizioni dell'adeguamento alla liturgia del Concilio Vaticano II, a seguito di un intervento strutturale del 1983. Nel 2016 la chiesa ha ricevuto lavori di restauro necessari per i danni causati da un incendio: nello specifico è stato restaurato il soppalco dell’aula, il pavimento e l’impianto elettrico.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Arcidiocesi di Ferrara Comacchio 2011 Annuario diocesano 2011 No
Arcidiocesi di Ferrara Comacchio 2017 Annuario diocesano 2017 417 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterni - volume Vista esterni - volume
Vista esterni - fronte strada Vista esterni - fronte strada
Vista esterni - fronte laterale Vista esterni - fronte laterale
Vista esterni - fronte strada Vista esterni - fronte strada
Vista esterni - volumi Vista esterni - volumi

Criteri
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Parrocchie Santa Caterina Vegri e Quacchio Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale Emilia-Romagna
Titolare della ricerca: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da
creata il 08/04/2022
ultima modifica il 27/01/2023