Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

LABIRINTO DELLA MASONE

Scheda Opera

  • Vista esterni - corte ingresso
  • Corte centrale - accesso
  • Dettagli - vista
  • Vista notturna
  • Vista esterni - corte interna
  • Dettagli - Struttura
  • Dettagli - Struttura
  • Dettagli - Interni cappella
  • Dettagli - portico
  • Vista aerea -labirinto
  • Dettagli - portico
  • Comune: Fontanellato
  • Denominazione: LABIRINTO DELLA MASONE
  • Indirizzo: Strada Masone, N.121
  • Data: 2005 - 2015
  • Tipologia: Edifici per la promozione culturale
  • Autori principali: Pier Carlo Bontempi, Franco Maria Ricci, Davide Dutto
Descrizione

Il Labirinto della Masone è un parco culturale costruito nei pressi di Fontanellato, in provincia di Parma.
Si estende per sette ettari e comprende un labirinto costituito da bambù di specie diverse – attualmente il più grande del mondo – e spazi destinati ad ospitare la collezione d'arte di Franco Maria Ricci e la sua casa editrice, mostre temporanee, conferenze e presentazioni, concerti, un ristorante, una caffetteria e una gastronomia.
La tenuta della Masone, appartenuta alla famiglia Ricci da generazioni, si presenta come un luogo multiforme e originale, che risalta nel suo contesto pianeggiante caratterizzato da ordinati campi coltivati e da un paesaggio artistico di straordinario valore.
Il progetto nasce dal desiderio del suo committente Franco Maria Ricci – editore, designer, collezionista d’arte, bibliofilo – che ha attivamente partecipato alla sua realizzazione, al fianco dell’architetto Pier Carlo Bontempi per gli edifici del Museo e all’architetto Davide Dutto per la geometria del parco.
Il suo obiettivo è stato quello di ottenere un elegante luogo di cultura, disteso su otto ettari di terreno, aperto al pubblico, capace di stimolare una particolare attenzione alla botanica.
Il complesso comprende, oltre a una cappella cattolica, circa cinquemila metri quadrati di spazi destinati alla cultura: un museo, una grande biblioteca, spazi per eventi e mostre temporanee, luoghi di ristoro e vendita di prodotti locali. Il labirinto di bambù, composto da circa 200.000 piante appartenenti ad una ventina di specie diverse, si sviluppa per oltre tre chilometri e risulta essere così il più grande del mondo.
Il labirinto, a forma di stella a otto punte, si estende su sette ettari di terreno e si ispira alla forma del labirinto romano, introducendo delle piccole trappole come bivi e vicoli ciechi, oltre che – nella pianta stellata – di chiaro rimando a Sforzinda, città immaginaria descritta dal Filarete nel Trattatto di architettura.
Dall’impianto stellare, emergono due corti edificate, una posta all’ingresso e l’altra al suo centro.
La prima corte ospita le stanze del museo in cui è inserita la collezione d’arte di Ricci, una terrazza panoramica sulla pianura sconfinata; l’ingresso al labirinto, i servizi per i visitatori, una biblioteca con 15 mila volumi d’arte.
Nel cuore del labirinto, l’altra grande corte, contornato da porticati e ampi saloni, ospita spazi espositivi, ambienti per eventi temporanei e - quinta finale della corte – si erge una cappella a forma di piramide.
La parte edificata si ispira alle architetture del neoclassicismo e della Rivoluzione francese, di Antolini, di Boullée, di Ledoux e particolarmente di Ennemond Alexandre Petitot, chiaramente leggibile sia nelle forme che nella scelta dei materiali: edifici realizzati in mattoni a mano, materiale da costruzione tipico del territorio padano.
Si tratta di mattoni a pasta molle, prodotti a mano, colore rosato naturale, talvolta realizzati su misura nelle forme necessarie alla definizione dei dettagli, o per determinare l’esatta inclinazione del solido piramidale.
L’accuratezza del progetto, infatti, ha reso possibile il disegno secondo i canoni tipici della tradizione italiana ed europea, che si integrano armoniosamente con il paesaggio circostante, senza tralasciare la modernità e l’efficienza oggi necessarie a ogni costruzione.
“Il perimetro a forma di stella, la cappella a forma di piramide, i timpani, le colonne, gli archi, le volte, le piattabande, le nicchie, le mensole e gli esemplari scorci prospettici, che si generano inquadrando, da un cortile all’altro, gli elementi architettonici, sono proposizioni esemplari di un modo di progettare, che è tutt’altro che fantasia, ma evocazione di una cultura tecnica e letteraria: senso questo del lavoro e dell’impegno artistico e collezionistico di Franco Maria Ricci.” [R. Gamba]

Info
  • Progetto: 2005 - 2015
  • Esecuzione: 2011 - 2015
  • Tipologia Specifica: Parco Culturale, Museo, Labirinto
  • Committente: Franco Maria Ricci Editore – FMR
  • Proprietà: Proprietà pubblico-privata
  • Destinazione originaria: Tenuta privata
  • Destinazione attuale: Parco culturale polifunzionale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Pier Carlo Bontempi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.piercarlobontempi.it/ SI
Davide Cattani Progetto strutturale Progetto NO
Unieco Soc. Coop. Impresa esecutrice Esecuzione NO
Dante Coruzzi Progetto Impianti Progetto NO
Davide Dutto Progetto del verde Progetto Visualizza Profilo http://www.davideduttoarchitetto.it/#main SI
Marco Pedrini Progetto strutturale Progetto NO
Franco Maria Ricci Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/franco-maria-ricci/ SI
BSF S.r.l Impresa esecutrice Esecuzione NO
Giampaolo Vecchi Progetto illuminotecnico Progetto NO
  • Strutture: Muratura
  • Materiale di facciata: Mattoni faccia a vista
  • Coperture: Mista – falde inclinate, muratura
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo

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La tenuta della Masone, appartenuta alla famiglia Ricci da generazioni, si presenta come un luogo multiforme e originale, che risalta nel suo contesto pianeggiante caratterizzato da ordinati campi coltivati e da un paesaggio artistico di straordinario valore.
Il progetto nasce dal desiderio del suo committente Franco Maria Ricci – editore, designer, collezionista d’arte, bibliofilo – che ha attivamente partecipato alla sua realizzazione, al fianco dell’architetto Pier Carlo Bontempi per gli edifici del Museo e all’architetto Davide Dutto per la geometria del parco.
Il suo obiettivo è stato quello di ottenere un elegante luogo di cultura, disteso su otto ettari di terreno, aperto al pubblico, capace di stimolare una particolare attenzione alla botanica.
Il complesso comprende, oltre a una cappella cattolica, circa cinquemila metri quadrati di spazi destinati alla cultura: un museo, una grande biblioteca, spazi per eventi e mostre temporanee, luoghi di ristoro e vendita di prodotti locali. Il labirinto di bambù, composto da circa 200.000 piante appartenenti ad una ventina di specie diverse, si sviluppa per oltre tre chilometri e risulta essere così il più grande del mondo.
Il labirinto, a forma di stella a otto punte, si estende su sette ettari di terreno e si ispira alla forma del labirinto romano, introducendo delle piccole trappole come bivi e vicoli ciechi, oltre che – nella pianta stellata – di chiaro rimando a Sforzinda, città immaginaria descritta dal Filarete nel Trattatto di architettura.
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La prima corte ospita le stanze del museo in cui è inserita la collezione d’arte di Ricci, una terrazza panoramica sulla pianura sconfinata; l’ingresso al labirinto, i servizi per i visitatori, una biblioteca con 15 mila volumi d’arte. 
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L’accuratezza del progetto, infatti, ha reso possibile il disegno secondo i canoni tipici della tradizione italiana ed europea, che si integrano armoniosamente con il paesaggio circostante, senza tralasciare la modernità e l’efficienza oggi necessarie a ogni costruzione.
“Il perimetro a forma di stella, la cappella a forma di piramide, i timpani, le colonne, gli archi, le volte, le piattabande, le nicchie, le mensole e gli esemplari scorci prospettici, che si generano inquadrando, da un cortile all’altro, gli elementi architettonici, sono proposizioni esemplari di un modo di progettare, che è tutt’altro che fantasia, ma evocazione di una cultura tecnica e letteraria: senso questo del lavoro e dell’impegno artistico e collezionistico di Franco Maria Ricci.” [R. Gamba]
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela:
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 53
  • Particella: 208

Note

Il museo fa parte dell'Associazione dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Roberta Scorranese 2004 Ebbene sì, ho dedicato l’estate ai bambù Corriere della sera No
Alessandro Gandolfi 2010 Così costruisco un sogno, il labirinto più grande del mondo Il Venerdì di Repubblica, n.1159 No
Lauretta Colonnelli 2010 Perdersi tra i rami di bambù in un enorme labirinto verde Corriere della Sera No
Giovanni Mariotti, Franco Maria Ricci 2013 Labirinti Rizzoli No
Antonio d’Orrico 2013 Ecco il labirinto più grande del mondo. Lo promisi a Borges Sette, n.45 No
Franco Maria Ricci, Vittorio Sgarbi, Corrado Mingardi 2014 Labirinto della Masone. Bambù, arte e delizie nel parco di Franco Maria Ricci a Fontanellato Franco Maria Ricci No
2015 Il labirinto della Masone Domus No
2017 In mostra la collezione di Franco Maria Ricci Il Sole 24 Ore No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterni - corte ingresso Vista esterni - corte ingresso courtesy Labirinto della Masone
Corte centrale - accesso Corte centrale - accesso courtesy Labirinto della Masone
Dettagli - vista Dettagli - vista courtesy Labirinto della Masone
Vista notturna Vista notturna courtesy Labirinto della Masone
Vista esterni - corte interna Vista esterni - corte interna courtesy Labirinto della Masone
Dettagli - Struttura Dettagli - Struttura courtesy Labirinto della Masone
Dettagli - Struttura Dettagli - Struttura courtesy Labirinto della Masone
Dettagli - Interni cappella Dettagli - Interni cappella courtesy Labirinto della Masone
Dettagli - portico Dettagli - portico courtesy Labirinto della Masone
Vista aerea -labirinto Vista aerea -labirinto courtesy Labirinto della Masone
Dettagli - portico Dettagli - portico courtesy Labirinto della Masone

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Labirinto della Masone Visualizza
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Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale Emilia-Romagna
Titolare della ricerca: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da
creata il 06/05/2022
ultima modifica il 13/05/2024