Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CHIESA DI SAN SILVERIO DI CHIESA NUOVA

Scheda Opera

  • Dettagli - campanile
  • Dettagli - Struttura
  • Vista esterni - facciata
  • Vista esterni - facciata
  • Dettagli - campanile
  • Vista esterni - volumi
  • Dettagli - Interni
  • Dettagli - Interni
  • Dettagli - facciata
  • Dettagli - ingresso
  • Dettagli - Interni
  • Prospetto preesistenza
  • Comune: Bologna
  • Località: Santo Stefano
  • Denominazione: CHIESA DI SAN SILVERIO DI CHIESA NUOVA
  • Indirizzo: Via Augusto Murri, N.177
  • Data: 1967 - 1970
  • Tipologia: Edifici per il culto
  • Autori principali: Giuseppe Boschi, Vittorio Martinuzzi
Descrizione

La nuova chiesa di San Silverio di Chiesa Nuova sorge su via Murri, sul primo declivio della collina bolognese, in un quartiere residenziale periferico, caratterizzato da un tessuto urbano compatto, con palazzine di circa tre-quattro piani. L'edificio fa parte dell'ampia serie di chiese costruite, a partire dalla metà degli anni Cinquanta, per volere del Cardinale Lercaro a seguito dell'urbanizzazione intensa delle periferie e della conseguente necessità di evangelizzazione dei luoghi.
Essa sorge alle spalle della vecchia Chiesa di San Silverio, realizzata nel 1585 per volere del vescovo Gabriele Paleotti, fuori Porta Santo Stefano, che, con i caratteri tipici delle piccole parrocchie agresti con il sagrato in cotto, si affaccia su via Murri. Attualmente in disuso, volge il fronte alla strada su un livello rialzato, poco distante dai viali di circonvallazione cittadina.
Il secondo progetto, realizzato dagli architetti Giuseppe Boschi e Vittorio Martinuzzi tra il 1967-70, adotta un linguaggio moderno, dalle forme organiche intonacate di bianco che assecondano l’andamento curvilineo del terreno grazie alle linee della copertura e all’estrusione del campanile.
Il complesso liturgico si compone di un’aggregazione di volumi ad estensione prevalentemente orizzontale; alle sue spalle si insediano la canonica e le sale parrocchiali. Inoltre, elemento caratteristico del progetto è l’ubicazione del campanile in continuità copertura dell’aula.
La chiesa ha una pianta libera, divisa in tre ambiti, resa fortemente dinamica dalle murature curvilinee e dalle estensioni a doppia altezza. L’accesso principale avviene attraverso una luminosa bussola di cristallo che porta all’aula principale, un ulteriore ingresso laterale rivolto verso via Murri, mentre il fianco sinistro e la canonica formano una corte interna. All’interno, sulla sinistra dell’aula principale si inserisce la cappella feriale con la custodia eucaristica, divisa da un pilastro sagomato. Sulla destra, invece, si è introdotti – attraverso un setto curvilineo – ad un doppio volume con moderna cantoria in affaccio.
L’assemblea è ordinata a battaglione rispetto al presbiterio, disposte frontalmente al presbiterio e all’altare il quale, seppur non vi è una netta separazione dell’aula principale, è reso riconoscibile dagli affreschi moderni presenti sulla parete absidale e la cura nell’esecuzione dei dettagli in conglomerato cementizio armato.
Il dinamismo dell’opera è accentuato dal carattere plastico e curvilineo delle pareti, oltre che dal progressivo innalzamento del soffitto. In prossimità del presbiterio, il soffitto raggiunge la massima altezza.
Le pareti e i soffitti presentano un trattamento uniforme in intonaco grigio a grana grossa. Ogni discontinuità tra le superfici è risolta mediante fenditure vetrate che permettono l'individuazione immediata degli elementi figurativi e formali.
Il portone di ingresso è decorato con bassorilievi in bronzo e aperture vetrate, mentre tutte le pareti sono intonacate bianche e di forma organica.
Esternamente, la struttura in cemento armato assume linee curvilinee che esaltano la copertura, tesa come una tenda sull'aula. Quest’ultima crea una tensione verticale che, insieme all'andamento curvilineo del muro che chiude il presbiterio, terminano nell’esuberante forma del campanile, anch’esso di andamento curvilineo.
Infine, il sagrato è rialzato tramite una scalinata in cemento ed è distinto dalla strada mediante una diversa pavimentazione in pietra.

Info
  • Progetto: 1967 - 1970
  • Esecuzione: 1967 - 1970
  • Committente: Diocesi di Bologna
  • Proprietà: Proprietà Ente religioso
  • Destinazione originaria: Chiesa parrocchiale
  • Destinazione attuale: Chiesa parrocchiale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Giuseppe Boschi Progetto architettonico Progetto SI
Vittorio Martinuzzi Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: Conglomerato cementizio armato
  • Materiale di facciata: Intonaco bianco
  • Coperture: Curvilinea, continua
  • Serramenti: Alluminio
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Discreto
  • Stato Coperture: Discreto
  • Stato Serramenti: Discreto

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Essa sorge alle spalle della vecchia Chiesa di San Silverio, realizzata nel 1585 per volere del vescovo Gabriele Paleotti, fuori Porta Santo Stefano, che, con i caratteri tipici delle piccole parrocchie agresti con il sagrato in cotto, si affaccia su via Murri. Attualmente in disuso, volge il fronte alla strada su un livello rialzato, poco distante dai viali di circonvallazione cittadina. 
Il secondo progetto, realizzato dagli architetti Giuseppe Boschi e Vittorio Martinuzzi tra il 1967-70, adotta un linguaggio moderno, dalle forme organiche intonacate di bianco che assecondano l’andamento curvilineo del terreno grazie alle linee della copertura e all’estrusione del campanile.
Il complesso liturgico si compone di un’aggregazione di volumi ad estensione prevalentemente orizzontale; alle sue spalle si insediano la canonica e le sale parrocchiali. Inoltre, elemento caratteristico del progetto è l’ubicazione del campanile in continuità copertura dell’aula.
La chiesa ha una pianta libera, divisa in tre ambiti, resa fortemente dinamica dalle murature curvilinee e dalle estensioni a doppia altezza. L’accesso principale avviene attraverso una luminosa bussola di cristallo che porta all’aula principale, un ulteriore ingresso laterale rivolto verso via Murri, mentre il fianco sinistro e la canonica formano una corte interna. All’interno, sulla sinistra dell’aula principale si inserisce la cappella feriale con la custodia eucaristica, divisa da un pilastro sagomato. Sulla destra, invece, si è introdotti – attraverso un setto curvilineo – ad un doppio volume con moderna cantoria in affaccio.
L’assemblea è ordinata a battaglione rispetto al presbiterio, disposte frontalmente al presbiterio e all’altare il quale, seppur non vi è una netta separazione dell’aula principale, è reso riconoscibile dagli affreschi moderni presenti sulla parete absidale e la cura nell’esecuzione dei dettagli in conglomerato cementizio armato.
Il dinamismo dell’opera è accentuato dal carattere plastico e curvilineo delle pareti, oltre che dal progressivo innalzamento del soffitto. In prossimità del presbiterio, il soffitto raggiunge la massima altezza.
Le pareti e i soffitti presentano un trattamento uniforme in intonaco grigio a grana grossa. Ogni discontinuità tra le superfici è risolta mediante fenditure vetrate che permettono l'individuazione immediata degli elementi figurativi e formali.
Il portone di ingresso è decorato con bassorilievi in bronzo e aperture vetrate, mentre tutte le pareti sono intonacate bianche e di forma organica.
Esternamente, la struttura in cemento armato assume linee curvilinee che esaltano la copertura, tesa come una tenda sull'aula. Quest’ultima crea una tensione verticale che, insieme all'andamento curvilineo del muro che chiude il presbiterio, terminano nell’esuberante forma del campanile, anch’esso di andamento curvilineo. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela:
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 264
  • Particella: 19

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
L. Grimandi 1977 San Silverio di Chiesa Nuova, quattro secoli di storia nella 6° Decennale Eucaristica Bologna No
G. Evangelisti 1985 Chiesa Nuova contro San Giuliano. Una controversia giurisdizionale del sec. XVIII Strenna storica bolognese 119-136 No
Marco Marchesini 1995 Complesso parrocchiale a Bologna L'architettura. Cronache e storia, n.481 710-715 No
Fabrizio I. Apollonio 1996 Architettura per lo spazio sacro, Mostra internazionale di architettura dello spazio sacro, Bologna Allemandi Torino 162 No
G. De Maria 1996 Un parroco... fra chiese e campanili Conquiste Bologna No
Carlo De Angelis, Angelo Varni 2019 Ricostruire come? La Bologna del dopoguerra Bononia University Press Bologna 79 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Dettagli - campanile Dettagli - campanile Giacomo Bergonzoni
Dettagli - Struttura Dettagli - Struttura Giacomo Bergonzoni
Vista esterni - facciata Vista esterni - facciata Giacomo Bergonzoni
Vista esterni - facciata Vista esterni - facciata Giacomo Bergonzoni
Dettagli - campanile Dettagli - campanile Giacomo Bergonzoni
Vista esterni - volumi Vista esterni - volumi Giacomo Bergonzoni
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Giacomo Bergonzoni
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Giacomo Bergonzoni
Dettagli - facciata Dettagli - facciata Giacomo Bergonzoni
Dettagli - ingresso Dettagli - ingresso Giacomo Bergonzoni
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Giacomo Bergonzoni
Prospetto preesistenza Prospetto preesistenza Giacomo Bergonzoni

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale Emilia-Romagna
Titolare della ricerca: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da
creata il 08/05/2022
ultima modifica il 27/02/2025