Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CIMITERO DI VAJONT

Scheda Opera

  • recinto in prossimità dell'ingresso
  • Cappella e area delle sepolture
  • Comune: Vajont
  • Denominazione: CIMITERO DI VAJONT
  • Indirizzo: Viale Monte Piave
  • Data: 1967 - 1969
  • Tipologia: Cimiteri
  • Autori principali: Glauco Gresleri, Silvano Varnier
Descrizione

Il Cimitero di Vajont, trova posto appena fuori dalla piccola cittadina in posizione nord-ovest prospicente il torrente Cellina. Il piccolo centro di Vajont sorge su una porzione della piana alluvionale compresa tra Pordenone e Maniago, costruito a partire dal 1965 per ospitare i cittadini di Erto e Casso rimasti senza abitazione a causa del disastro del 1963. La costruzione del centro segue una maglia ortogonale regolare prevista dal piano progetto redatto da Giuseppe Samonà. Il cimitero e la chiesa del nuovo centro sono opera degli architetti Glauco Gresleri e Silvano Varnier.
A differenza del rigido schema ortogonale sul quale è impostata la maglia urbana, il cimitero presenta un impianto sinuoso e accogliente, che si integra in modo discreto con il paesaggio circostante. I pochi elementi che costruiscono la composizione si sviluppano in modo coerente sia in planimetria che in alzato. L’impronta del recinto ricorda le tracce morbide lasciate dal passaggio dell’acqua sulle sponde del vicino torrente. La diposizione delle sepolture segue una scansione radiale che trova il fulcro nella piccola cappella e si sviluppa all’interno di isole verdi separate da percorsi pedonali in terra battura.
Il recinto è realizzato in calcestruzzo rivestito da pietra locale lavorata a spacco e ordita con disposizione irregolare. La cappella è collocata all’interno del recinto, il volume è celato alla vista esterna grazie alla presenza del muro di recinzione al quale l’edificio si addossa. La sagoma esterna del recinto risente di questa presenza, raggiungendo la quota più alta in corrispondenza dell’ingresso. L’andamento sinuoso del muro perimetrale interagisce con il paesaggio anche grazie al suo profilo con andamento irregolare. Questo si presenta come un nastro continuo chiuso fatta eccezione per l’interruzione in corrispondenza dell’ingresso. Proprio grazie a questa interruzione il nastro del recinto sembra avvolgendosi su se stesso generando i due volumi presenti, rispettivamente la cappella a sinistra e i servizi a destra. La copertura inclinata, esternamente rivestita con lastre in piombo, internamente presenta un assito radiale che segue la disposizione dell’orditura principale. In corrispondenza del colmo il piano di copertura è staccato dal muro di recinzione grazie ad un lucernaio a nastro che consente alla luce di penetrare dall’alto illuminando la platea. Il taglio trasparente mette bene in evidenza le asole praticate sul muro di recinzione all’interno delle quali sono inserite le travi della copertura.

Info
  • Progetto: 1967 -
  • Esecuzione: 1968 - 1969
  • Committente: Comune di Vajont
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Cimitero e Cappella cimiteriale
  • Destinazione attuale: Cimitero e Cappella cimiteriale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Glauco Gresleri Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/glauco-gresleri/ SI
Silvano Varnier Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://patrimonioculturale.regione.fvg.it/autore/?s_id=420089 SI
  • Strutture: Calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: Pietra a spacco
  • Coperture: Legno
  • Serramenti: Legno e ferro
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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A differenza del rigido schema ortogonale sul quale è impostata la maglia urbana, il cimitero presenta un impianto sinuoso e accogliente, che si integra in modo discreto con il paesaggio circostante. I pochi elementi che costruiscono la composizione si sviluppano in modo coerente sia in planimetria che in alzato. L’impronta del recinto ricorda le tracce morbide lasciate dal passaggio dell’acqua sulle sponde del vicino torrente. La diposizione delle sepolture segue una scansione radiale che trova il fulcro nella piccola cappella e si sviluppa all’interno di isole verdi separate da percorsi pedonali in terra battura.
Il recinto è realizzato in calcestruzzo rivestito da pietra locale lavorata a spacco e ordita con disposizione irregolare. La cappella è collocata all’interno del recinto, il volume è celato alla vista esterna grazie alla presenza del muro di recinzione al quale l’edificio si addossa. La sagoma esterna del recinto risente di questa presenza, raggiungendo la quota più alta in corrispondenza dell’ingresso. L’andamento sinuoso del muro perimetrale interagisce con il paesaggio anche grazie al suo profilo con andamento irregolare. Questo si presenta come un nastro continuo chiuso fatta eccezione per l’interruzione in corrispondenza dell’ingresso. Proprio grazie a questa interruzione il nastro del recinto sembra avvolgendosi su se stesso generando i due volumi presenti, rispettivamente la cappella a sinistra e i servizi a destra. La copertura inclinata, esternamente rivestita con lastre in piombo, internamente presenta un assito radiale che segue la disposizione dell’orditura principale. In corrispondenza del colmo il piano di copertura è staccato dal muro di recinzione grazie ad un lucernaio a nastro che consente alla luce di penetrare dall’alto illuminando la platea. Il taglio trasparente mette bene in evidenza le asole praticate sul muro di recinzione all’interno delle quali sono inserite le travi della copertura. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Glauco Gresleri, Silvano Varnier 1981 Costruire l'architettura Electa Milano 48 - 53 Si
Giancarlo Rosa 1988 Glauco Gresleri: l'ordine del progetto Kappa Roma No
Giorgio Muratore, Alessandra Capuano, Francesco Garofalo, Ettore Pellegrini, 1988 Guida all'architettura moderna. Italia Gli ultimi trent'anni Zanichelli Bologna 237 Si
Sergio Polano, Marco Mulazzani (a cura di) 1991 Guida all'architettura italiana del Novecento Electa Milano 249 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
recinto in prossimità dell'ingresso recinto in prossimità dell'ingresso Archivio Architetto Glauco Gresleri
Cappella e area delle sepolture Cappella e area delle sepolture Archivio Architetto Glauco Gresleri

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC
Titolare della ricerca: Redazione Interna
Responsabile scientifico:


Scheda redatta da Redazione Interna
creata il 24/05/2022
ultima modifica il 22/01/2025