Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

RESIDENZE DARSENA LOTTO 4

Scheda Opera

  • Vista esterni - volumi
  • Vista esterni - volumi
  • Vista da cortile - volumi
  • Dettagli - Struttura
  • Dettagli - facciata
  • Dettagli - facciata
  • Vista esterni - fronte Darsena
  • Vista esterni - fronte Darsena
  • Vista esterni - fronte Darsena
  • Elaborati - Prospetto Ovest
  • Elaborati - Planimetria generale
  • Elaborati - Schizzo
  • Comune: Ravenna
  • Località: Darsena
  • Denominazione: RESIDENZE DARSENA LOTTO 4
  • Indirizzo: Via D'Alaggio
  • Data: 2006 - 2011
  • Tipologia: Complessi residenziali
  • Autori principali: Nicola Bianchi, Andrea Viganò, Cino Zucchi
Descrizione

Il nuovo edificio residenziale progettato da Zucchi & Partners è parte di un grande progetto di rinnovo urbano nei pressi della Stazione ferroviaria di Ravenna, sui due lati di un canale artificiale che serve oggi da porto per le industrie della zona. Il ridisegno urbanistico dell'area da parte di Boeri Studio corregge un piano urbano precedente prevedendo un nuovo parco parallelo al bordo dell'acqua e una serie di alti volumi lungo il fronte del canale, non ancora realizzati.
Nell'incertezza del nuovo scenario, lo studio Zucchi ha progettato un complesso residenziale di edilizia a basso costo e ad alta efficienza energetica a doppia faccia, che da una parte guarda al tessuto urbano esistente verso via Trieste, dall'altra si prepara ad aprirsi verso il fronte d'acqua e alla sua possibile trasformazione futura in una passeggiata. Sul lato verso la città, uno spalto verde che contiene il parcheggio seminterrato porta a una corte centrale ad una quota rialzata che guarda verso l'acqua.
La corte - vero e proprio fulcro dell'intervento, diviene cerniera tra la dimensione del tessuto urbano circostante e quella della Darsena e dei suoi manufatti industriali – possiede un senso di grande domesticità e al contempo si apre con lunghe viste sulla città e sull'acqua.
Inoltre, il raccordo a rampa con la futura passeggiata sull'acqua rende la corte rialzata un punto di grande intensità urbana senza farle perdere definizione e identità, un cuore sul quale si affacciano molti ambienti di vita degli appartamenti, che hanno taglie e affacci molto variati per rispondere alla domanda di diversi gruppi sociali.
In questo modo, una serie di piccoli spazi commerciali e gli atri che portano ai blocchi di circolazione verticale si aprono verso questo spazio semi-pubblico, che è connesso alla futura passeggiata sull'acqua da una rampa che corre parallela ad essa.
Da un punto di vista compositivo, le diverse altezze dei blocchi sono legate alle lunghe vedute verso l'interno della città e all'orientamento solare del complesso ed inoltre, le inflessioni geometriche dei due blocchi edilizi e il "ponte" abitato che li collega sul lato dell'acqua contribuiscono a dare un senso di chiusura spaziale e di intimità alla corte centrale.
Esternamente, i prospetti a nord degli edifici sono trattati in modo "volumetrico", mentre quelli a sud sono segnati dalle lunghe linee orizzontali dei balconi aggettanti.
Le facciate principali dell'edificio sono caratterizzate da una serie di modanature orizzontali in terracotta "dentellate” – due per ogni altezza di piano – che incorniciano un intonaco di diverse tonalità calde e sfumature (dal color argilla al blu cobalto), creando un motivo "a mosaico" che genera una sorta di effetto di distorsione scalare sull'edificio. Questo momentaneo "camuffamento" della dimensione dell'edificio contribuisce a collegare la sua dimensione "domestica" alla sua percezione dal lato dell'acqua e dalla città, dove si erge da solo come "landmark" temporaneo.
Da un punto di vista tecnologico, l'intero complesso è stato concepito e realizzato secondo i più recenti criteri di edilizia "sostenibile" ed energeticamente consapevole. Le masse edilizie sono state attentamente studiate in relazione all'orientamento solare, con uno studio approfondito dell'andamento delle ombre a tutte le ore e in tutte le stagioni, sia sulle superfici degli edifici che sugli spazi collettivi aperti.
Infatti, l'edificio più alto si trova sul lato nord e quello più basso sul lato sud. In questo modo, le file di balconi sul lato sud degli edifici schermano i soggiorni dal sole estivo, mentre ammettono i raggi invernali più bassi, contribuendo notevolmente all'efficienza energetica del complesso.
Una parte significativa dell'energia richiesta dall'edificio è fornita dai pannelli solari collocati sulle terrazze sul tetto dei due edifici. Lo spesso isolamento "a cappotto", rifinito da uno strato di intonaco su rete, fornisce valori molto bassi di trasmittanza termica, risparmiando energia e creando un maggiore comfort ambientale per le abitazioni. Tutti i materiali sono biodegradabili o facilmente smaltibili: pietra per i davanzali, legno di Hemlock per gli infissi, intonaco naturale per la maggior parte delle superfici esterne.
In conclusione, con pochi e precisi gesti che radicano l'edificio nel paesaggio urbano del porto, il progetto è stato in grado di garante un elevato mix sociale, un’attenzione agli spazi comuni coperti e scoperti, alta qualità ambientale ed efficienza energetica, giocando con gli elementi formali offerti da un budget molto basso nell'edilizia popolare.
Inoltre, il forte rispetto per la cultura architettonica della città risulta leggibile nella rigida stereometria dei volumi puri e nell'uso di intonaci colorati che riecheggiano la cupola compatta del Mausoleo di Teodorico e la tradizione dei mosaici policromi di Ravenna, pur senza un'esplicita evocazione.

Info
  • Progetto: 2006 - 2011
  • Esecuzione: 2006 - 2011
  • Tipologia Specifica: Edilizia residenziale convenzionata
  • Committente: Iter Cooperativa Ravennate
  • Proprietà: Proprietà pubblico-privata
  • Destinazione attuale: Complesso residenziale con servizi
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Michele Berti Direzione lavori Esecuzione NO
Nicola Bianchi Progetto architettonico Progetto SI
Studio di Ingegneria Due esse Progetto strutturale Progetto NO
Iter Cooperativa Ravennate Interventi sul Territorio Impresa esecutrice Esecuzione NO
P.D.M Progetti Pinardi, De Michele, Castellari Progetto Impianti Progetto NO
Chiara Toscani Collaboratore Progetto NO
Andrea Viganò Progetto architettonico Progetto SI
Cino Zucchi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/cino-zucchi_(Enciclopedia-Italiana)/ SI
  • Strutture: Portante cemento armato
  • Materiale di facciata: Mista - Intonaco naturale, pietra
  • Coperture: Piana
  • Serramenti: Legno
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Nell'incertezza del nuovo scenario, lo studio Zucchi ha progettato un complesso residenziale di edilizia a basso costo e ad alta efficienza energetica a doppia faccia, che da una parte guarda al tessuto urbano esistente verso via Trieste, dall'altra si prepara ad aprirsi verso il fronte d'acqua e alla sua possibile trasformazione futura in una passeggiata. Sul lato verso la città, uno spalto verde che contiene il parcheggio seminterrato porta a una corte centrale ad una quota rialzata che guarda verso l'acqua. 
La corte - vero e proprio fulcro dell'intervento, diviene cerniera tra la dimensione del tessuto urbano circostante e quella della Darsena e dei suoi manufatti industriali – possiede un senso di grande domesticità e al contempo si apre con lunghe viste sulla città e sull'acqua. 
Inoltre, il raccordo a rampa con la futura passeggiata sull'acqua rende la corte rialzata un punto di grande intensità urbana senza farle perdere definizione e identità, un cuore sul quale si affacciano molti ambienti di vita degli appartamenti, che hanno taglie e affacci molto variati per rispondere alla domanda di diversi gruppi sociali.
In questo modo, una serie di piccoli spazi commerciali e gli atri che portano ai blocchi di circolazione verticale si aprono verso questo spazio semi-pubblico, che è connesso alla futura passeggiata sull'acqua da una rampa che corre parallela ad essa. 
Da un punto di vista compositivo, le diverse altezze dei blocchi sono legate alle lunghe vedute verso l'interno della città e all'orientamento solare del complesso ed inoltre, le inflessioni geometriche dei due blocchi edilizi e il "ponte" abitato che li collega sul lato dell'acqua contribuiscono a dare un senso di chiusura spaziale e di intimità alla corte centrale. 
Esternamente, i prospetti a nord degli edifici sono trattati in modo "volumetrico", mentre quelli a sud sono segnati dalle lunghe linee orizzontali dei balconi aggettanti. 
Le facciate principali dell'edificio sono caratterizzate da una serie di modanature orizzontali in terracotta "dentellate” – due per ogni altezza di piano – che incorniciano un intonaco di diverse tonalità calde e sfumature (dal color argilla al blu cobalto), creando un motivo "a mosaico" che genera una sorta di effetto di distorsione scalare sull'edificio. Questo momentaneo "camuffamento" della dimensione dell'edificio contribuisce a collegare la sua dimensione "domestica" alla sua percezione dal lato dell'acqua e dalla città, dove si erge da solo come "landmark" temporaneo. 
Da un punto di vista tecnologico, l'intero complesso è stato concepito e realizzato secondo i più recenti criteri di edilizia "sostenibile" ed energeticamente consapevole. Le masse edilizie sono state attentamente studiate in relazione all'orientamento solare, con uno studio approfondito dell'andamento delle ombre a tutte le ore e in tutte le stagioni, sia sulle superfici degli edifici che sugli spazi collettivi aperti. 
Infatti, l'edificio più alto si trova sul lato nord e quello più basso sul lato sud. In questo modo, le file di balconi sul lato sud degli edifici schermano i soggiorni dal sole estivo, mentre ammettono i raggi invernali più bassi, contribuendo notevolmente all'efficienza energetica del complesso. 
Una parte significativa dell'energia richiesta dall'edificio è fornita dai pannelli solari collocati sulle terrazze sul tetto dei due edifici. Lo spesso isolamento "a cappotto", rifinito da uno strato di intonaco su rete, fornisce valori molto bassi di trasmittanza termica, risparmiando energia e creando un maggiore comfort ambientale per le abitazioni. Tutti i materiali sono biodegradabili o facilmente smaltibili: pietra per i davanzali, legno di Hemlock per gli infissi, intonaco naturale per la maggior parte delle superfici esterne.
In conclusione, con pochi e precisi gesti che radicano l'edificio nel paesaggio urbano del porto, il progetto è stato in grado di garante un elevato mix sociale, un’attenzione agli spazi comuni coperti e scoperti, alta qualità ambientale ed efficienza energetica, giocando con gli elementi formali offerti da un budget molto basso nell'edilizia popolare. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela:
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 80
  • Particella: 1964

Note

Il progetto in questione è stato oggetto di alcuni premi e riconoscimenti: 2013 – progetto nominato per l’European Union Prize for Contemporary Architecture. Mies van der Rohe Award, Barcellona. 2012 – progetto selezionato nella categoria Living per il Premio AIT-Award 2011 Francoforte.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Antonio Piva, Pierfranco Galliani (a cura di) 2005 Architetti Italiani under 50. Ricerca formazione progetto in Architettura Marsilio Milano No
2007 Ravenna trova casa, n.32 No
2007 Ravenna oggi No
Alessandra Segantini (a cura di) 2008 Atlante dell’abitare contemporaneo Skira Milano No
Maria Berrini, Aldo Colonnetti (a cura di) 2010 Greenlife costruire città sostenibili, catalogue of the exhibition at the Triennale di Milano Editrice Compositori Bologna No
2011 CZA - Cino Zucchi Architetti: Darsena Di Ravenna, Lotto 4 Divisare No
2011 Un mosaico di intonaco Domus No
Alessandro Trivelli (a cura di) 2011 Edilizia residenziale innovativa Maggioli Editore Rimini No
Anna Faresin 2012 Architettura in calcestruzzo. Soluzioni innovative e sostenibilità UTET Torino No
Cino Zucchi Architetti 2019 Ravenna città aperta Casabella Formazione No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterni - volumi Vista esterni - volumi courtesy Cino Zucchi Architetti
Vista esterni - volumi Vista esterni - volumi courtesy Cino Zucchi Architetti
Vista da cortile - volumi Vista da cortile - volumi courtesy Cino Zucchi Architetti
Dettagli - Struttura Dettagli - Struttura courtesy Cino Zucchi Architetti
Dettagli - facciata Dettagli - facciata courtesy Cino Zucchi Architetti
Dettagli - facciata Dettagli - facciata courtesy Cino Zucchi Architetti
Vista esterni - fronte Darsena Vista esterni - fronte Darsena courtesy Cino Zucchi Architetti
Vista esterni - fronte Darsena Vista esterni - fronte Darsena courtesy Cino Zucchi Architetti
Vista esterni - fronte Darsena Vista esterni - fronte Darsena courtesy Cino Zucchi Architetti
Elaborati - Prospetto Ovest Elaborati - Prospetto Ovest courtesy Cino Zucchi Architetti
Elaborati - Planimetria generale Elaborati - Planimetria generale courtesy Cino Zucchi Architetti
Elaborati - Schizzo Elaborati - Schizzo courtesy Cino Zucchi Architetti

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
CZA - Cino Zucchi Architetto Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: Segretariato Regionale MIC Emilia-Romagna
Titolare della ricerca: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da
creata il 03/06/2022
ultima modifica il 04/04/2024