CASA AGOSTINELLI
Scheda Opera
- Comune: Ravenna
- Denominazione: CASA AGOSTINELLI
- Indirizzo: Via Giacomo Leopardi, N.41-43
- Data: 2001 - 2002
- Tipologia: Abitazioni unifamiliari
- Autori principali: Emilio Roberto Agostinelli
Descrizione
"L’edificio residenziale unifamiliare s’inserisce nella periferia occidentale di Ravenna, in un tessuto urbano contiguo e retrostante a non alta densità abitativa e dalla prevalente tipologia ‘a villino’; anteriormente al lotto di circa 900 mq. costeggiante con il lato lungo via Giacomo Leopardi, un’ampia area alberata di verde pubblico.
Le scelte compositive che hanno guidato il progetto si sono basate sulla declinazione del tema del benessere abitativo in contesto urbano, fondato e ricercando il rapporto con elementi naturali: luce, riduzione delle limitazioni visive interne, colore, oltre che la massimizzazione della percezione dei cicli naturali e minimizzazione delle vicine costruzioni.
Da un punto di vista distributivo, l’edificio si articola secondo uno sviluppo longitudinale con asse Nord-Sud, su via Giacomo Leopardi, con area verde alberata sui quattro fronti, articolato in due elementi: un primo, a meridione ad un piano fuori terra, con due patii assiali interni, ed un altro a settentrione, di forma cubica, con due livelli fuori terra. Al livello sottostante, in entrambi è presente un piano seminterrato.
Gli spazi del corpo con patii articolano i vari ambienti della zona giorno che, dalla rappresentanza, graduano verso i soggiorni privati ed i servizi vari, disimpegnando le diverse funzioni abitative.
Superiormente un giardino pensile inerbito ed alberato ed un solarium, collegati al piano terra da una scala elicoidale esterna posta nel II° patio, ed al piano primo del corpo cubico, attraverso due ponti.
Il corpo settentrionale ospita lo studio professionale e la sala d’aspetto, con ingresso opposto a quello della residenza mentre, nel restante piano terra ed al livello superiore, vi sono ambienti notte e servizi per famiglia ed ospiti. Il letto matrimoniale affaccia ed è connesso attraverso i citati ponti al giardino pensile.
Il seminterrato, collegato attraverso due scale poste alle estremità Nord e Sud, vede garages, ambienti per il tempo libero, depositi e dispensa.
La dimensione plano-altimetrica del I° patio (a meridione) è proporzionata affinché nel solstizio d’inverno l’inclinazione dei raggi solari sia tale da illuminare interamente il soggiorno vetrato compreso tra i due patii mentre il 21 giugno, l’irraggiamento si arresti sul limite esterno di quell’ambiente, trovando inoltre il filtro delle folte chiome delle alberature a foglie caduche interne ai patii (nel I°, nocciolo giapponese, acero giapponese, camelie, gardenie, azalee; nel II°, acero, camelie, gardenie, ortensie, azalee, varie piante da fiore).
Stesso accadimento per i due altri ambienti affacciantisi sui patii vetrati, la sala a meridione e gli ‘hobbies’ a settentrione. Detto soggiorno è sormontato dal giardino pensile (esteso anche sullo studio) che, con una portanza di 1’000 kg/mq., vede alberi dal valore simbolico quali ulivo, melograno, corbezzolo, palme, alloro ed arbusti vari e piante da fiore.
Il contiguo solarium (con solaio da 750 kg./mq.), contornato perimetralmente da sedute e muro parapetto e piante in vaso (a protezione visiva dall’intorno) ed affacciantesi con ringhiere sul I° patio (a consentirne il rapporto visivo), è attrezzato in estate di piscina amovibile.
Il verde dialoga ed irrompe nell’interno sin dall’ingresso, con la compenetrazione di una vasca vetrata a tutt’altezza (con “Chamaerops humilis” e “Cycas revoluta”) e dentro la sala dove un albero di “Ficus benjamina” e delle “Sansevieria trifasciata”, si ergono dalla quota di calpestio grazie a grandi vasche in calcestruzzo armato incassate ospitanti il terreno.
Tra questi due elementi verdi posti in corrispondenza di vetrate, si trova una parete in mosaico a conclusione dell’assialità longitudinale.
Le aperture verso l’esterno, a tutt’altezza fisse o apribili, oppure finestrature ampie, quadrate e ad unica anta, agiscono da “cornici” visive sulla vegetazione del giardino esterno, appositamente collocata a filtro delle vicine edificazioni. Sul fronte le bucature sono di lunga vista, a ricollegarsi e fondersi, sino a farlo visivamente proprio (come nel giardino giapponese), con l’ampio parco pubblico alberato antistante via Giacomo Leopardi, con siepi d’altezza tale da schermare esclusivamente le sedi carrabile e pedonale.
All’interno, il camino in acciaio aperto sui quattro lati e discendente dal soffitto del soggiorno (con altezza interna netta di 2,85 m. rispetto ai 2,70 del reparto notte, per una migliore sensazione percettiva del rapporto ampiezza superficie/altezza), costituisce il baricentro e “cuore caldo” invernale della casa, visibile grazie alle superfici vetrate interne da tutta la zona giorno e dalla matrimoniale al piano primo. Attorno a tale elemento, in una logica compositiva d’ispirazione Neoplastica, si aggregano più superfici piane costituite da pareti in marmorino di colore rosso pompeiano, blu, giallo, verde, bianco, grandi elementi vetrati scorrevoli (isolanti ad alta prestazione termica e stratificati antisfondamento), pavimentazioni continue in legno (con sottostante riscaldamento radiante), porte a tutt’altezza in acero, intradosso continuo bianco dei soffitti con faretti incassati, teste verticali dei setti murari rifiniti in rame satinato.
Strutturalmente il telaio in cemento armato delle parti fuori terra, parzialmente tamponate da elementi in laterizio coibentato, si salda alla carena continua in calcestruzzo armato della parte seminterrata (spessore cm. 30) girante attorno alle due bucature dei patii che, privi della sottostante platea, consentono con la completa profondità del terreno, l’ampio sviluppo degli apparati radicali delle alberature interne.
La costruzione rifiuta gli impianti di raffrescamento a gas: richiamandosi alle antiche tecniche arabe, la frescura è ricercata per via naturale attraverso flussi d’aria che, in ingresso nelle parti interrate e più fresche, veicolati longitudinalmente attraverso l’alternanza costruito e vuoto ombroso dei patii (aventi nebulizzazione acqua), defluiscono superiormente attraverso l’apertura dell’asola vetrata sopra la scala multicolore, evacuandone il calore.
In conclusione, il progetto declina i desideri della committenza di abitazione in contesto urbano con un forte legame con la natura, compatibilmente con le dimensioni del lotto. Il benessere abitativo è ricercato attraverso fattori percettivi semplici ed ancestrali: la massimizzazione della luce solare nella stagione invernale, rendendo evidente il cambiamento dell’arco solare diurno e stagionale così come quello lunare, i cicli vegetativi delle varie essenze che coesistono con gli ambienti di vita in forza delle trasparenze delle superfici interne che consentono le contemporanee visioni del giardino pensile, patii, spazio verde circostante, le sensazioni uditive con la presenza ed il canto degli uccelli dimoranti nella densa e ritrovata vegetazione, la totale immersione negli eventi naturali pioggia, nebbia, neve, vissuta accanto all’antica e rassicurante presenza del fuoco del camino, il superamento della percezione limitata da vicini muri opachi grazie alle trasparenze che consentono una vista lunga 26 metri, luogo dell’attraversamento che, nello scandire di pieno, vuoto verde, pieno ed ancora vuoto verde, trova conclusione in un pieno avente una parete musiva raccogliente vibrazioni di luce e colori.
I colori che dalle pareti in marmorino lucido, ai mosaici piani e tridimensionali presenti, al “cotisso” del guardaroba d’ingresso, alla scala, alla variegata presenza di poltrone e divani, arricchiscono la quotidianità del vivere. All’esterno l’edificio risulta poco visibile nelle sue forme architettoniche, avvolto dalla vegetazione che non consente di distinguere il verde del giardino esterno, dei patii, del giardino pensile, in una sorta di macchia verde longitudinale che, legandosi con il parco antistante, tenta di dare alla città un contributo di verde urbano residenziale in una prospettiva di miglior rapporto con l’ambiente." (E.R. Agostinelli, 2022)
Info
- Progetto: 2001 - 2001
- Esecuzione: 2001 - 2002
- Tipologia Specifica: Abitazione a doppio patio
- Committente: Emilio Roberto Agostinelli, Maria Anna Falconieri
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: Residenza e studio professionale
- Destinazione attuale: Residenza e studio professionale
Autori
- Strutture: Telaio cemento armato
- Materiale di facciata: Intonaco, vetrate isolanti ad alta prestazione termica e stratificate antisfondamento
- Coperture: Piana (impermeabilizzazioni) e giardino pensile
- Serramenti: Alluminio elettrocolorato a taglio termico
- Stato Strutture: Ottimo
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Ottimo
- Stato Serramenti: Ottimo
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela:
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 101
- Particella: 668
Note
-
Bibliografia
| Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2002 | BMM, n. 2 | Ravenna | 74 | No | ||
| Paolo Bolzani | 2005 | Pure forme contemporanee in una masseria del Salento | Ravenna Trova Casa, n.6 | Ravenna | 6-8 | No |
| Paolo Bolzani | 2011 | La villa diventa "macchina per abitare" | Trova Casa Premium, n.63 | 4-8 | No |
Allegati
Criteri
| 4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
| 7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale Emilia-RomagnaTitolare della ricerca: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Responsabile scientifico: Marco Pretelli
Scheda redatta da
creata il 13/06/2022
ultima modifica il 27/01/2023













