Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

STAZIONE DI SERVIZIO AGIP

Scheda Opera

  • vista dall'alto
  • vista d'insieme
  • vista d'insieme
  • vista frontale
  • vista d'insieme
  • Comune: Bari
  • Località: Murattiano
  • Denominazione: STAZIONE DI SERVIZIO AGIP
  • Indirizzo: Sottopasso Duca degli Abruzzi
  • Data: 1952 -
  • Tipologia: Edifici per i trasporti
  • Autori principali: Mario Bacciocchi
Descrizione

La stazione di servizio fa parte di repertorio tipologico elaborato sulla scorta di un lavoro di collaborazione dell’architetto Mario Bacciocchi ed Enrico Mattei per il gruppo ENI. L’idea del patron del gruppo di servizi è quello di dare una forte identità all’immagine del gruppo finanche all’identità fisica delle proprie stazioni di servizio. Mattei è molto interessato alle teorie di marketing elaborate in quegli anni dagli economisti americani. In questa valutazione e per inseguire il sistema concorrenziale ingenerato dalla grande diffusione del traffico automobilistico decide di investire anche nella elaborazione di un concept legato alle stazioni di servizio della società Agip che si apprestavano a diventare non semplicemente luogo di approvvigionamento di carburanti lungo le arterie di tutta la nazione, ma anche e soprattutto dei luoghi di consumo allargati a molti settori merceologici. L’obiettivo è di trasformare questi luoghi in elementi fortemente identificabili e riconoscibili. L’incarico trasferito a Bacciocchi è quello di dare una risposta funzionale più versatile possibile e, tuttavia, fortemente legata ad un rigido paradigma di uniformità formale ed estetica. La soluzione dell’architetto milanese si basa su un elemento a forma di “T” irregolare in cemento armato rastremato che doveva assolvere alla funzione di grande pensilina di protezione delle funzioni sottostanti su entrambi i lati. Le coperture assimmetriche, maggiori sul lato anteriore verso la strada e più ridotte su quello posteriore terminano con una curvatura verso il basso per agevolare lo smaltimento delle acque meteoriche. Questo elemento di copertura rappresentava l’elemento di maggior riconoscibilità della stazione per lasciare poi spazio a piccole varianti relative agli spazi sottostanti. Grazie a questo sistema il modello tipo può essere declinato in 13 varianti, che si differenziano solo per dimensioni.
Grazie a questi elementi l’Agip ottiene il grande vantaggio di poter disporre, anche per le stazioni di servizio, un repertorio di tipi standardizzati di impianti. Queste architetture fanno, infatti, parte di un sistema perfettamente efficiente e razionale come il resto del sistema più tecnico degli impianti.
A questo si aggiunge che la concezione fluida delle linee delle stazioni sposano perfettamente il principio di modernità che necessita una nuova tipologia e le esigenze del marketing. Quella ancora presente a Bari appartiene al gruppo di pensilina di medie dimensioni al di sotto del quale è posto un fabbricato destinato ai servizi e al piccolo negozio dedicato agli accessori per gli automobilisti. Il volume parallelepipedo ha gli angoli arrotondati, come le terminazioni della pensilina, ed è rivestito con mattonelle cementizie verticali rigate ed è collocato sotto la copertura più aggettante. Il rapporto con la strada è assicurato dalla grande apertura che mette in relazione osmotica l’interno con l’esterno. Quello in oggetto è uno degli edifici superstiti del rinnovamento che, molti dei manufatti elaborati da Bacciocchi, hanno subito a causa dell’adeguamento tecnologico e del rinnovamento dei parametri estetici. Tuttavia, in una delle aree più trafficate della città di Bari, questo manufatto rimane oggi a testimoniare la capacità straordinaria dei suoi artefici di prefigurare un modello tipologico che, sia nella sua dimensione funzionale sia in quella formale, ha saputo contribuire a definire l’immagine di un nuovo tipo edilizio.

Info
  • Progetto: 1952 -
  • Esecuzione: -
  • Committente: ENI
  • Destinazione originaria: Stazione di servizio AGIP
  • Destinazione attuale: Stazione di servizio ENI
Autori
  • Strutture: Calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: Intonaco e cemento faccia a vista
  • Coperture: A falda in cemento
  • Serramenti: Alluminio
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

													Array
(
    [id_opera] => 5046
    [codice] => BA125
    [denominazione] => STAZIONE DI SERVIZIO AGIP
    [regione] => Puglia
    [provincia] => Bari
    [comune] => Bari
    [localita] => Murattiano
    [indirizzo] => Sottopasso Duca degli Abruzzi
    [id_categoria] => 1
    [id_tipologia] => 4
    [tipologia_specifica] => 
    [anno_inizio_progetto] => 1952
    [anno_fine_progetto] => 
    [anno_inizio_esecuzione] => 
    [anno_fine_esecuzione] => 
    [classificazione] => 
    [id_livello_scheda] => 0
    [codice_iccd] => 
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => La stazione di servizio fa parte di repertorio tipologico elaborato sulla scorta di un lavoro di collaborazione dell’architetto Mario Bacciocchi ed Enrico Mattei per il gruppo ENI. L’idea del patron del gruppo di servizi è quello di dare una forte identità all’immagine del gruppo finanche all’identità fisica delle proprie stazioni di servizio. Mattei è molto interessato alle teorie di marketing elaborate in quegli anni dagli economisti americani. In questa valutazione e per inseguire il sistema concorrenziale ingenerato dalla grande diffusione del traffico automobilistico decide di investire anche nella elaborazione di un concept legato alle stazioni di servizio della società Agip che si apprestavano a diventare non semplicemente luogo di approvvigionamento di carburanti lungo le arterie di tutta la nazione, ma anche e soprattutto dei luoghi di consumo allargati a molti settori merceologici. L’obiettivo è di trasformare questi luoghi in elementi fortemente identificabili e riconoscibili. L’incarico trasferito a Bacciocchi è quello di dare una risposta funzionale più versatile possibile e, tuttavia, fortemente legata ad un  rigido paradigma di uniformità formale ed estetica. La soluzione dell’architetto milanese si basa su un elemento a forma di “T” irregolare in cemento armato rastremato che doveva assolvere alla funzione di grande pensilina di protezione delle funzioni sottostanti su entrambi i lati. Le coperture assimmetriche, maggiori sul lato anteriore verso la strada e più ridotte su quello posteriore terminano con una curvatura verso il basso per agevolare lo smaltimento delle acque meteoriche. Questo elemento di copertura rappresentava l’elemento di maggior riconoscibilità della stazione per lasciare poi spazio a piccole varianti relative agli spazi sottostanti. Grazie a questo sistema il modello tipo può essere declinato in 13 varianti, che si differenziano solo per dimensioni. 
Grazie a questi elementi l’Agip ottiene il grande vantaggio di poter disporre, anche per le stazioni di servizio, un repertorio di tipi standardizzati di impianti. Queste architetture fanno, infatti, parte di un sistema perfettamente efficiente e razionale come il resto del sistema più tecnico degli impianti. 
A questo si aggiunge che la concezione fluida delle linee delle stazioni sposano perfettamente il principio di modernità che necessita una nuova tipologia e le esigenze del marketing. Quella ancora presente a Bari appartiene al gruppo di pensilina di medie dimensioni al di sotto del quale è posto un fabbricato destinato ai servizi e al piccolo negozio dedicato agli accessori per gli automobilisti. Il volume parallelepipedo ha gli angoli arrotondati, come le terminazioni della pensilina, ed è rivestito con mattonelle cementizie verticali rigate ed è collocato sotto la copertura più aggettante. Il rapporto con la strada è assicurato dalla grande apertura che mette in relazione osmotica l’interno con l’esterno. Quello in oggetto è uno degli edifici superstiti del rinnovamento che, molti dei manufatti elaborati da Bacciocchi, hanno subito a causa dell’adeguamento tecnologico e del rinnovamento dei parametri estetici. Tuttavia, in una delle aree più trafficate della città di Bari, questo manufatto rimane oggi a testimoniare la capacità straordinaria dei suoi artefici di prefigurare un modello tipologico che, sia nella sua dimensione funzionale sia in quella formale, ha saputo contribuire a definire l’immagine di un nuovo tipo edilizio.
    [committente] => ENI
    [foglio_catastale] => 
    [particella] => 
    [strutture] => Calcestruzzo armato
    [id_stato_struttura] => 2
    [materiale_facciata] => Intonaco e cemento faccia a vista
    [id_stato_facciata] => 2
    [coperture] => A falda in cemento
    [id_stato_coperture] => 2
    [serramenti] => Alluminio
    [id_stato_serramenti] => 2
    [destinazione_originaria] => Stazione di servizio AGIP
    [destinazione_attuale] => Stazione di servizio ENI
    [trasformazioni] => 
    [id_tipo_proprieta] => 0
    [specifiche_proprieta] => 
    [id_tipo_provvedimento] => 0
    [data_provvedimento] => 
    [riferimento_normativo] => 
    [altri_provvedimenti] => 
    [vincolo] => 0
    [note] => 
    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 41.117481
    [longitude] => 16.874407
    [score] => 5
    [id_user] => 52
    [status] => 1
    [date_add] => 2022-09-12 11:17:47
    [date_upd] => 2025-03-03 13:00:45
    [categoria] => A. Opera di eccellenza
    [tipologia] => Edifici per i trasporti
    [proprieta] => 
    [cat_autori] => Mario Bacciocchi
    [id_regione] => 8
)
1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela:
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Dorothea Deschermeier 2007 Avventure urbanistiche e architettoniche nell’Eni di Enrico Mattei (1953-1962). Tra progetto e strategia aziendale Tesi di dottorato, Università di Bologna, Alma Mater Studiorum Si
Laura Greco 2010 Architetture autostradali in Italia. Progetto e costruzione negli edifici per l'assistenza ai viaggiatori Gangemi Roma Si
Lucia Nardi 2011 La “Diplomazia Parallela” dell’Eni e il ruolo degli “uomini di Mattei” nei paesi dell’Africa del Nord, in Enrico Mattei e l’Algeria Ambasciata italiana e Istituto Italiano di Cultura di Algeri Algeri 40-46 Si
Susanna Caccia 2012 Tutela e restauro delle stazioni di servizio Franco Angeli Milano Si
Eleonora Belloni 2014 L’Eni e il terzo mondo. L’anticolonialismo di Enrico Mattei nelle pagine de “Il Gatto Selvatico” Progressus Rivista di Storia Siena 2-14 Si
Italo Bottale, Luca Bottale 2014 Regesto delle opere, Hommage à Bacciocchi, Catalogo della mostra Biffi Arte Piacenza Si
Andrea Mantovano 2014 Razionalismo a Lecce. Arte e progetto 1930-1955 Lupo Galatina Si
Laura Greco 2016 Le stazioni di servizio Agip di Mario Bacciocchi: un'esperienza di tipizzazione costruttiva Cuzzolin Editore Napoli 939-948 Si
Massimiliano Savorra 2019 Mario Bacciocchi e le ‘invenzioni’ per Enrico Mattei Ark n.30 27-33 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
vista dall'alto vista dall'alto
vista d'insieme vista d'insieme Dipartimento ArCoD Politecnico di Bari
vista d'insieme vista d'insieme Dipartimento ArCoD Politecnico di Bari
vista frontale vista frontale Dipartimento ArCoD Politecnico di Bari
vista d'insieme vista d'insieme Dipartimento ArCoD Politecnico di Bari

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Stazioni di servizio e motel, dall’Italia all’Africa Visualizza
Eni Archivio storico - Stazioni di servizio e motel Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC – Segretariato regionale del MiC per la Puglia –
Titolare della ricerca: Politecnico di Bari – Dipartimento ArCoD con CSSAr – Centro di Studi per la Storia dell’Architettura
Responsabile scientifico: Antonio Labalestra


Scheda redatta da Davide Franco
creata il 12/09/2022
ultima modifica il 03/03/2025

Revisori:

arch. Angelamaria Quartulli – Soprintendenza