OSPEDALE GIOVANNI XXIII
Scheda Opera
- Comune: Bari
- Località: San Pasquale
- Denominazione: OSPEDALE GIOVANNI XXIII
- Indirizzo: Via Giovanni Amendola, 207
- Data: 1962 -
- Tipologia: Strutture sanitarie
- Autori principali: Claudio Dall'Olio, Alfredo Lambertucci, Luciano Giovannini
Descrizione
Il progetto del Policnico Infantile di Bari ha una gestazione estremamente lunga e complessa. La sua attuazione, come centro regionale per la cura dei degenti in età infantile, ha origine alla fine del XIX secolo e si protrae, passando per almeno due sedi, fino al 1977; quando viene inaugurata, in via Amendola, la nuova sede del nosocomio denominato Ospedale Pediatrico Regionale “Giovanni XXIII”. Tale struttura viene realizzata a seguito di un concorso nazionale la cui giuria è presieduta da Bruno Zevi il quale, sin dalle fasi concorsuali, sottolinea il ruolo esemplare e strategico degli esiti della competizione.
Il concorso viene bandito nel 1957 e si conclude l’anno successivo. Tra i venti partecipanti alla selezione furono premiati due gruppi. Il primo premio fu attribuito al progetto di ispirazione “organica” elaborato da una nutrita compagine composta da architetti romani messa insieme da Luciano Giovannini e Massimo Boschetti. Il secondo, invece, dal gruppo costituito dagli architetti e accademici romani Alfredo Lambertucci, Claudio Dall’Olio con il barese Tonino Cirielli. La giuria, dopo un’attenta analisi, decise di dare l’indicazione che il progetto esecutivo fosse realizzato da una compagine costituita dai componenti di entrambi gli schieramenti. La versione esecutiva del progetto fu completata solo nel 1967. Rispetto alle due proposte iniziali quella finale appare meno sperimentale nelle forme e nell’espressione linguistica. Tuttavia le soluzioni realizzate appaiono orientate ad una profonda cura dell’articolazione degli spazi della degenza e alla definizione degli spazi comuni. L’articolazione dei volumi è sicuramente compatta e denuncia la matrice funzionalista che ha pervaso la redazione del progetto. Due blocchi a sviluppo longitudinale paralleli alla via principale di servizio al nosocomio si piegano nelle terminazioni per definire i vuoti che caratterizzano il grande ingresso alla struttura. I corpi compatti sono rivestiti in mattoni rossi e ritagliati da ricorrenti e generose aperture che consentono di illuminare naturalmente e in maniera ottimale le 400 stanze per la degenza, tutti i servizi tecnici, i laboratori e le sale per gli ambulatori. Nel retro la struttura si apre verso una grande aerea di servizi all’aperto pensati per i momenti di socializzazione dei giovani degenti e dei loro familiari. Come sottolineato da Zevi l’edificio sembra particolarmente rilevante quale esempio di interpretazione funzionale della tipologia, ma anche in virtù del suo aggiornamento linguistico e tecnologico. La struttura sin dalla sua inaugurazione si contraddistingue perché realizzata secondo i più moderni criteri dell’assistenza pediatrica, essendo dotata di un intero piano operatorio. Per questa caratteristica di esemplarità l’edificio è stato oggetto di particolare attenzione sia in ambito scientifico sia da parte dei media specializzati rappresentando, per diversi anni, un riferimento tipologico per questo tipo di nosocomi.
Info
- Progetto: 1962 - 1977
- Esecuzione: -
- Tipologia Specifica: Ospedale pediatrico Policlinico di Bari
- Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
- Destinazione originaria: Ospedale pediatrico
- Destinazione attuale: Ospedale pediatrico
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
Massimo | Boschetti | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=101281 | NO |
Tonino | Cirielli | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Fabrizio | Cocchia | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Claudio | Dall'Olio | Progetto architettonico | Progetto | SI | ||
Teresa | Giovando | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Luciano | Giovannini | Progetto architettonico | Progetto | SI | ||
Alfredo | Lambertucci | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=131216 | SI |
Aldo | Liviadiotti | Progetto architettonico | Progetto | NO |
- Strutture: Calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: Intonaco e mattone faccia a vista
- Coperture: Piane latero-cementizie
- Serramenti: Alluminio
- Stato Strutture: Ottimo
- Stato Materiale di facciata: Ottimo
- Stato Coperture: Ottimo
- Stato Serramenti: Ottimo
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela:
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
-
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Bruno Zevi | Architmod | L'architettura nn.5, 18, 121 | No | |||
Bruno Zevi | 1958 | Ospedale pediatrico a Bari | L'Espresso | Milano | No | |
Bruno Zevi | 1978 | Ospedale pediatrico a Bari. Perché i bambini muoiono nel sud | Cronache di Architettura vol.5 | Roma-Bari | 130-133 | No |
Mario Montinari | 1989 | Storia dell'Ospedaletto dei bambini di Bari | Schena | Fasano | No | |
Claudio Baldoni | 2010 | L'Architettura di Luciano Giovannini (1924-1933) | Tesi di dottorato, Università degli Studi di Roma Tor Vergata | No |
Allegati
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale, | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Dizionario biografico degli Italiani - Alfredo Lambertucci | Visualizza |
Università Sapienza, QUART - Alfredo Lambertucci | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC – Segretariato regionale del MiC per la Puglia –Titolare della ricerca: Politecnico di Bari – Dipartimento ArCoD con CSSAr – Centro di Studi per la Storia dell’Architettura
Responsabile scientifico: Antonio Labalestra
Scheda redatta da Davide Franco
creata il 12/09/2022
ultima modifica il 03/03/2025