Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

OPERE DI PROTEZIONE DEI MOSAICI DELLA VILLA ROMANA DEL CASALE

Scheda Opera

  • Vista assonometrica della soluzione di concorso
  • Prospettiva della prima soluzione di copertura del triclinio e degli ambienti adiacenti
  • Prospettiva della prima soluzione di copertura del peristilio
  • Soluzione definitiva di copertura sul corridoio della Grande caccia e sul peristilio
  • Dettaglio dell’innesto della falda del peristilio con i capitelli
  • Dettaglio dei capitelli e delle vetrate dell’atrio porticato a esedra
  • Veduta del peristilio con le nuove coperture
  • Il peristilio visto dal tablino
  • Interno con le passerelle di visita
  • Il triclinio dopo la rimozione del controsoffitto
  • La nuova copertura della basilica in costruzione
  • Veduta attuale
  • Comune: Piazza Armerina
  • Località: Contrada Casale
  • Denominazione: OPERE DI PROTEZIONE DEI MOSAICI DELLA VILLA ROMANA DEL CASALE
  • Indirizzo:
  • Data: 1956 - 1963
  • Tipologia: Musei e Aree archeologiche
  • Autori principali: Franco Minissi
Descrizione

La villa romana del Casale nel territorio di Piazza Armerina è una sontuosa residenza tardoantica, databile alla prima metà IV secolo d.C., la cui proprietà è stata ricondotta a un esponente dell’aristocrazia, detentore di un vasto latifondo situato nella fertile valle innervata dal fiume Gela e dai suoi affluenti. Le strutture della residenza tardoantica insistono sul sito occupato sin dal I secolo d.C. da una precedente villa rustica. Gli studi più recenti ipotizzano che la costruzione si sia articolata in fasi edilizie diverse, seppur ravvicinate, denunciate dalle rotazioni delle assialità su cui si impostano i principali nuclei spaziali del complesso. Dopo una fase di occupazione medievale, il villaggio che si era insediato sulle rovine della villa venne distrutto da Guglielmo I e il sito andò incontro all’abbandono e venne sepolto dallo strato alluvionale prodotto dalle periodiche esondazioni del fiume.
L’interesse per i ruderi affioranti nell’agro piazzese cominciò a risvegliarsi nella seconda metà del XVIII secolo, ma bisognò attendere la metà del XX perché una sistematica campagna di scavo condotta fra il 1950 e il 1950 portasse definitivamente alla luce quasi quattromila metri quadrati di superfici musive di straordinaria qualità. Il progressivo rinvenimento dei mosaici, avviato alla fine degli anni Trenta, suscitò immediatamente il problema della loro protezione e la prima copertura realizzata sul triclinio ricevette aspre critiche. A seguito di un intenso dibattito presso il Consiglio superiore delle Antichità e belle arti e di un concorso di idee bandito nel 1956, nel 1957 Franco Minissi venne incaricato del progetto di protezione dei mosaici, da studiare d’intesa con Cesare Brandi, direttore dell’Istituto centrale del restauro, e con il soprintendente alle Antichità Luigi Bernabò Brea.
La struttura di protezione concepita da Minissi ha rappresentato un punto di riferimento ineludibile per la museografia e il restauro nel secondo Novecento. Il progetto raccoglieva l’esigenza di proteggere e musealizzare un paesaggio di scavo contrassegnato dalla contrapposizione fra il piano pavimentale mosaicato perfettamente conservato e la ruderizzazione pressoché totale degli elevati, mettendo in forma l’assioma brandiano della museografia come restauro preventivo. Un’esile struttura metallica costituiva l’ossatura portante del manto di perspex che formava pareti e copertura degli ambienti e sosteneva una passerella metallica, che correva sulla sommità dei muri per il percorso di visita. Nell’idea del progettista, la trasparenza del materiale trasformava il restauro in una sovrapposizione grafica di volumi modellati che riformavano, senza pretesa di ricostruirli, gli spazi della villa.
Nel corso degli anni, l’obsolescenza del perspex e i problemi microclimatici hanno portato prima alla progressiva rimozione dei controsoffitti in ondolux che filtravano la luce, dissimulando le ombre delle strutture metalliche sulle superfici musive, e quindi, nel 2005, alla decisione della definitiva dismissione delle coperture di protezione. Fra il 2007 e il 2012 è stata realizzata una nuova struttura lignea che sostiene un involucro opaco di pannelli alveolari intonacati e una copertura ventilata con manto di rame. Oggi solo l’ambiente del triclinio triabsidato, fra i più impegnativi per la complessità del disegno e di cui si conserva una ricca documentazione nelle diverse fasi di stesura del progetto, conserva le coperture disegnate da Franco Minissi.

Info
  • Progetto: 1956 - 1957
  • Esecuzione: 1957 - 1963
  • Tipologia Specifica: Strutture di protezione dei mosaici
  • Committente: Regione Siciliana, Assessorato Turismo e trasporti; Soprintendenza alle Antichità della Sicilia sud-occidentale
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Villa gentilizia
  • Destinazione attuale: Sito archeologico
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Luigi Bernabò Brea Consulente Progetto NO
Cesare Brandi Consulente Progetto NO
Franco Minissi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=32028 SI
Franco Minissi Direzione lavori Esecuzione Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=32028 NO
  • Strutture: profilati metallici
  • Materiale di facciata: perspex e vetro
  • Coperture: perspex
  • Serramenti: perspex
  • Stato Strutture: Mediocre
  • Stato Materiale di facciata: Mediocre
  • Stato Coperture: Cattivo
  • Stato Serramenti: Mediocre

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L’interesse per i ruderi affioranti nell’agro piazzese cominciò a risvegliarsi nella seconda metà del XVIII secolo, ma bisognò attendere la metà del XX perché una sistematica campagna di scavo condotta fra il 1950 e il 1950 portasse definitivamente alla luce quasi quattromila metri quadrati di superfici musive di straordinaria qualità. Il progressivo rinvenimento dei mosaici, avviato alla fine degli anni Trenta, suscitò immediatamente il problema della loro protezione e la prima copertura realizzata sul triclinio ricevette aspre critiche. A seguito di un intenso dibattito presso il Consiglio superiore delle Antichità e belle arti e di un concorso di idee bandito nel 1956, nel 1957 Franco Minissi venne incaricato del progetto di protezione dei mosaici, da studiare d’intesa con Cesare Brandi, direttore dell’Istituto centrale del restauro, e con il soprintendente alle Antichità Luigi Bernabò Brea.
La struttura di protezione concepita da Minissi ha rappresentato un punto di riferimento ineludibile per la museografia e il restauro nel secondo Novecento. Il progetto raccoglieva l’esigenza di proteggere e musealizzare un paesaggio di scavo contrassegnato dalla contrapposizione fra il piano pavimentale mosaicato perfettamente conservato e la ruderizzazione pressoché totale degli elevati, mettendo in forma l’assioma brandiano della museografia come restauro preventivo. Un’esile struttura metallica costituiva l’ossatura portante del manto di perspex che formava pareti e copertura degli ambienti e sosteneva una passerella metallica, che correva sulla sommità dei muri per il percorso di visita. Nell’idea del progettista, la trasparenza del materiale trasformava il restauro in una sovrapposizione grafica di volumi modellati che riformavano, senza pretesa di ricostruirli, gli spazi della villa.
Nel corso degli anni, l’obsolescenza del perspex e i problemi microclimatici hanno portato prima alla progressiva rimozione dei controsoffitti in ondolux che filtravano la luce, dissimulando le ombre delle strutture metalliche sulle superfici musive, e quindi, nel 2005, alla decisione della definitiva dismissione delle coperture di protezione. Fra il 2007 e il 2012 è stata realizzata una nuova struttura lignea che sostiene un involucro opaco di pannelli alveolari intonacati e una copertura ventilata con manto di rame. Oggi solo l’ambiente del triclinio triabsidato, fra i più impegnativi per la complessità del disegno e di cui si conserva una ricca documentazione nelle diverse fasi di stesura del progetto, conserva le coperture disegnate da Franco Minissi.
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  • Vincolo: Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Vincolo d'insieme
  • Data Provvedimento: D.P.R.S del 22/01/1966
  • Riferimento Normativo: D.Lgs. 42/2004, art. 10
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 169
  • Particella: 27

Note

Una lunga campagna di lavori, dal 2007 al 2012, ha portato alla completa dismissione del sistema di coperture progettate da Minissi e alla loro sostituzione con un involucro opaco. Dell'originario sistema di protezione sopravvive oggi solo la copertura del triclinio che, tuttavia, non è stata oggetto di restauro ed è stata privata dei controsoffitti nel corso di precedenti campagne manutentive.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Brandi Cesare 1956 Archeologia siciliana in "Bollettino dell’Istituto Centrale del Restauro", nn. 27-28 93-100 No
Minissi Franco 1958 La protezione dei mosaici pavimentali della Villa Romana del Casale di Piazza Armerina in "Prospettive", n. 23 3-8 Si
Aloi Roberto (a cura di) 1961 Musei: architettura tecnica Hoepli Milano 349-354 No
Minissi Franco 1971 Applicazione di laminati plastici (resine acriliche) nella tecnica del restauro e conservazione dei monumenti in Il monumento per l’uomo, Atti del II Congresso internazionale del restauro (Venezia, 25-31 Maggio 1964), Marsilio Padova 285-287 No
Ranellucci Sandro 1996 “Raccordo spaziale” tra preesistenza e intervento nell’opera di Franco Minissi in "OPUS, Quaderno di storia architettura restauro", n. 5 357-388 No
Stanley-Price Nicholas P. 1997 The Roman Villa at Piazza Armerina, Sicily, in de la Torre, Marta (ed.), The Conservation of Archaeological Sites in the Mediterranean Region, Pro-ceedings of the International Conference (Los Angeles, 6-12 May 1995) Getty Conservation Institute Los Angeles 65-84 Si
Carbonara Giovanni 2006 Restauro del moderno e archeologia a Piazza Armerina, La sistemazione di Franco Minissi della Villa romana del Casale in "Paesaggio urbano", n. 1 30-39 No
Alagna Alessandra, Tomaselli Franco 2007 Contro l’oblio del restauro critico. Rapporto sull’opera di Franco Minissi nell’ambito del restauro archeologico in Sicilia... per salvare la Villa del Casale Compostampa Palermo Si
Sferrazza Angela Elena Katiuscia, Grassedonio Ilenia (a cura di) 2007 Franco Minissi e il progetto di restauro della Villa del Casale a Piazza Armerina Dipartimento di Storia e Progetto nell'Architettura Palermo Si
Nigrelli Fausto Carmelo, Vitale Maria Rosaria 2010 Piazza Armerina. Dalla Villa al Parco. Studi e ricerche sulla Villa del Casale e l'alto corso del fiume Gela Biblioteca del Cenide Cannitello No
Vivio Beatrice 2010 Franco Minissi. Musei e restauri. La trasparenza come valore Gangemi Roma No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Piazza Armerina Villa Romana del Casale Progetto delle opere di protezione dei mosaici. Fondo Franco Minissi Franco Minissi Archivio Centrale dello Stato, Roma Schizzi, elaborati grafici su lucido e in copia eliografia, relazioni
Protezione dei mosaici pavimentali della Villa romana del Casale in Piazza Armerina (Enna) Franco Minissi Archivio della biblioteca dell’ICCROM, Roma Documentazione fotografica

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista assonometrica della soluzione di concorso Vista assonometrica della soluzione di concorso Archivio centrale dello Stato, Roma
Prospettiva della prima soluzione di copertura del triclinio e degli ambienti adiacenti Prospettiva della prima soluzione di copertura del triclinio e degli ambienti adiacenti Archivio centrale dello Stato, Roma
Prospettiva della prima soluzione di copertura del peristilio Prospettiva della prima soluzione di copertura del peristilio Archivio centrale dello Stato, Roma
Soluzione definitiva di copertura sul corridoio della Grande caccia e sul peristilio Soluzione definitiva di copertura sul corridoio della Grande caccia e sul peristilio Archivio centrale dello Stato, Roma
Dettaglio dell’innesto della falda del peristilio con i capitelli Dettaglio dell’innesto della falda del peristilio con i capitelli Archivio centrale dello Stato, Roma
Dettaglio dei capitelli e delle vetrate dell’atrio porticato a esedra Dettaglio dei capitelli e delle vetrate dell’atrio porticato a esedra Archivio centrale dello Stato, Roma
Veduta del peristilio con le nuove coperture Veduta del peristilio con le nuove coperture Archivio della biblioteca dell’ICCROM, Roma
Il peristilio visto dal tablino Il peristilio visto dal tablino Archivio della biblioteca dell’ICCROM, Roma
Interno con le passerelle di visita Interno con le passerelle di visita Archivio della biblioteca dell’ICCROM, Roma
Il triclinio dopo la rimozione del controsoffitto Il triclinio dopo la rimozione del controsoffitto Maria Rosaria Vitale - 2006
La nuova copertura della basilica in costruzione La nuova copertura della basilica in costruzione Maria Rosaria Vitale - 2010
Veduta attuale Veduta attuale Maria Rosaria Vitale - 2013

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Dizionario biografico degli Italiani - Franco Minissi Visualizza
Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche Visualizza
Archivio Centrale dello Stato, fondo Franco Minissi (Documentazione) Visualizza
Archivio centrale dello Stato - Fondo Franco Minissi (Disegni) Visualizza
Villa romana del Casale Visualizza
Servizio Archivistico Nazionale, Archivi degli architetti Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporanea
Titolare della ricerca: Università degli studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera


Scheda redatta da Maria Rosaria Vitale (Università degli studi di Catania)
creata il 23/01/2024
ultima modifica il 22/01/2025