CASA SULL'ALTOPIANO IBLEO

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    [informazioni_architettoniche] => La casa, sita nella contrada rurale Sarculla, nei pressi di Noto, si presenta come un volume puro, un parallelepipedo di intonaco bianco di pianta pressoché quadrata, inserito in un terreno in lieve declivio caratterizzato da una rada vegetazione mediterranea, segnato da terrazzamenti delimitati dai muri a secco tradizionali, realizzati in pietra locale. 
La casa, ad una elevazione, tende a chiudersi rispetto all’ambito circostante per aprirsi verso lo spazio intimo della corte, dove gli ambienti principali dell'abitazione si relazionano tra loro. La corte misura circa 5 x 5 metri ed è delimitata da volumi che la definiscono come una stanza a cielo aperto che si apre verso l’esterno in due punti: verso il paesaggio rurale del Val di Noto e, con un'apertura più piccola, in direzione dell’accesso al lotto. Queste due aperture possono essere chiuse con due grandi telai scorrevoli in lamiera forata che, anche quando sono accostati, lasciano intravedere le sagome e i colori del paesaggio. In questo modo la casa, come le tipiche masserie a corte degli Iblei, costituisce un luogo di protezione e, assieme, di interazione con l’intorno. 
Il soggiorno della casa accoglie un angolo cottura e si apre con una grande vetrata sulla corte, oltre la quale si vede l’apertura sul paesaggio della campagna. La stanza padronale si apre sul cortile mentre le due stanze singole hanno delle piccole finestre sull’esterno. I servizi prendono luce da piccole aperture nel soffitto.

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    [note] => Il progetto è stato finalista al premio internazionale “BIGMAT INTERNATIONAL AWARD 2017”.
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    [cat_autori] => Andrea Morana,Luana Rao
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