Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

INA CASA - RIONE GAZZI-FUCILE

Scheda Opera

  • Planimetria generale del quartiere
  • Edificio tipo B - Pianta delle coperture
  • Edificio tipo B - Pianta piano tipo
  • Edificio tipo B - Sezione costruttiva
  • Edificio tipo B - Prospetti
  • 15_INA Casa_Gazzi-Fucile_Inquadramento nel contesto urbano
  • 16_INA Casa_Gazzi-Fucile dall'alto
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  • 9_INA Casa_Gazzi-Fucile
  • 10_INA Casa_Gazzi-Fucile_Mattonella INA CASA
  • 11_INA Casa-Gazzi-Fucile
  • 12_INA Casa_Gazzi-Fucile
  • 13_INA Casa_Gazzi-Fucile
  • 14_INA Casa_Gazzi-Fucile_Vano scala
  • Comune: Messina
  • Località: Fondo Fucile (ex Fondo Garufi)
  • Denominazione: INA CASA - RIONE GAZZI-FUCILE
  • Indirizzo: via Zenone
  • Data: 1957 - 1963
  • Tipologia: Edilizia residenziale pubblica
  • Autori principali: Filippo Rovigo
Descrizione

Nella ricostruzione del secondo dopoguerra, gli interventi di edilizia popolare ridisegnano l’assetto urbano di Messina. I quartieri progettati e realizzati a partire dagli anni Cinquanta, soprattutto nelle aree periferiche, determinano una espansione che si sostanzia attraverso scelte insediative autonome rispetto al contesto e con una ricerca, in molti casi non portata a compimento, di indipendenza per quanto riguarda i servizi. Qui la città perde la compattezza volumetrica dei suoi “isolati”, disegnati dal Piano di ricostruzione dell’ingegnere Borzì, e l’equilibrio tra pieni e vuoti e tra spazi privati e pubblici va perdendosi nei nuovi interventi che ne contraddicono la regola edilizia e il linguaggio introducendo nuovi criteri insediativi. La scelta di aree marginali e scarsamente collegate con il centro urbano conduce alla creazione di quartieri di edilizia popolare isolati e scarsamente serviti.
Il complesso di alloggi per lavoratori costruito nell’ambito del piano di intervento INA-CASA nell’area dell’ex Fondo Garufi si estende, per poco più di tre ettari di superficie, nella zona sud della città di Messina, tra il torrente Gazzi a Sud-Ovest, il villaggio Santo a nord-ovest e altre lottizzazioni a est, verso il centro cittadino, all’epoca dell’edificazione occupate in parte da edilizia ultrapopolare fatiscente.
Filippo Rovigo lavorò al progetto reinterpretando i temi razionalisti alla luce della Neorealismo architettonico presente nell’opera di molti tra i più grandi architetti italiani impegnati nel piano INA-CASA sull’intero territorio nazionale.
La preziosa opera di Filippo Rovigo a Messina è riconoscibile nella ricerca di unicità e identità di ogni suo progetto, esito di un lavoro di sperimentazione, del confronto con il dibattito internazionale sull’architettura moderna, i cui archetipi sono rintracciabili nel rigore funzionale capace di esprimersi tra dinamismo e austerità attraverso un continuo rimando tra interno ed esterno in un rapporto continuo con il contesto.
Il Quartiere INA-CASA Gazzi-Fucile si presenta come un sistema urbanizzato compatto e con struttura articolata e policentrica esito delle diverse combinazioni degli edifici. La configurazione complessiva è determinata dal disegno dei percorsi stradali carrabili. I due esterni, via Socrate e via Evemero da Messina, segnano l’intero perimetro congiungendosi a monte e a valle, mentre un terzo interno, via Zenone, è utilizzato per una fruizione più agevole degli isolati che non prospettano sulle vie principali.
Alcune strade di collegamento di ampiezza minore lambiscono i vari edifici seguendone la sagoma.
Giocando sulle forme e sulla loro disposizione sono stati realizzati quattro slarghi per dare respiro agli edifici e al contempo creare aree collettive, oggi destinate esclusivamente a parcheggi. È verosimile immaginare che originariamente tali spazi fossero stati destinati ad aree gioco e punti d’incontro. Il completo ridisegno del sedime del torrente non è stato scandito dalla rigida griglia generatrice a trama ortogonale su cui insistono isolati di forma parallelepipeda regolare ma, come nel caso in esame, da alcuni elementi di base modulari.
Sono riconoscibili tre sagome differenti degli edifici: a Y (denominati nel carteggio originale Ar se affiancati a gruppi di tre lungo uno dei lati corti, Br se singoli e non legati ad alcun corpo di fabbrica) che prospettano sul torrente, sono uniti tra di loro per creare una sagoma continua al contempo movimentata dal loro orientamento; i corpi di fabbrica ad H con corpo scala centrale delimitano invece la zona interna, anch’essi con disposizione e ampiezza differente; gli stabili di forma trapezoidale (Fr con sagoma esterna di ampiezza uguale gli uni agli altri) inseriti tra gli spazi liberi edificabili creati dall’andamento delle forme.
L’aspetto volumetrico compatto è dinamicizzato da logge angolari, piccoli balconi in aggetto, pensilina di coronamento a sbalzo rispetto al fronte della facciata.
Mediante l’utilizzo di elementi modulari in pianta, assemblati nelle varie forme che hanno costituito i diversi corpi di fabbrica, conservandone per ognuno di essi la medesima disposizione degli ambienti interni, il progettista non focalizza sulla generazione di un unico asse eliotermico, ma punta sulla scelta di grandi superfici finestrate negli ampi locali destinati a pranzo-soggiorno, posizionate in maniera tale da garantire la necessaria illuminazione diurna e una ventilazione naturale ottimale lungo l’asse Sud-Nord, leggermente inclinato di qualche grado al variare della posizione della singola costruzione.
Per quanto concerne la stratigrafia dell’involucro, le pareti perimetrali sono «muri verticali e di irrigidimento in mattoni pieni» con spessori di 42 cm (è plausibile la disposizione dei laterizi con una muratura a tre teste) per le prime due elevazioni e di 27 cm per le altre due (muratura a due teste); per quanto riguarda le «tramezzature interne», sono state eseguite con «laterizi forati dello spessore di 8 cm e dotate delle prescritte intelaiature». I serramenti sono realizzati in legno e in laminati metallici, con avvolgibili in legno.
Tutti gli edifici del complesso sono costituiti da quattro elevazioni fuori terra, con il piano terra rialzato di un metro dal livello stradale.

Info
  • Progetto: 1957 - 1959
  • Esecuzione: 1960 - 1963
  • Tipologia Specifica: Alloggi per lavoratori
  • Committente: Istituto Autonomo Case Popolari - IACP di Messina
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Alloggi per lavoratori
  • Destinazione attuale: Residenziale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Filippo Rovigo Progetto architettonico Progetto SI
Filippo Rovigo Direzione lavori Esecuzione NO
  • Strutture: telai in calcestruzzo armato; solai laterocementizi armati
  • Materiale di facciata: muratura di mattoni pieni; finitura a intonaco
  • Coperture: tetto piano a terrazzo; impermeabilizzazione con strati di asfalto su sottostante massetto coibente per regolarizzazione delle pendenze e copertura con pavimentazione in laterizi
  • Serramenti: infissi in legno; infissi in laminati metallici; porte tamburate
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
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Il complesso di alloggi per lavoratori costruito nell’ambito del piano di intervento INA-CASA nell’area dell’ex Fondo Garufi si estende, per poco più di tre ettari di superficie, nella zona sud della città di Messina, tra il torrente Gazzi a Sud-Ovest, il villaggio Santo a nord-ovest e altre lottizzazioni a est, verso il centro cittadino, all’epoca dell’edificazione occupate in parte da edilizia ultrapopolare fatiscente.
Filippo Rovigo lavorò al progetto reinterpretando i temi razionalisti alla luce della Neorealismo architettonico presente nell’opera di molti tra i più grandi architetti italiani impegnati nel piano INA-CASA sull’intero territorio nazionale.
La preziosa opera di Filippo Rovigo a Messina è riconoscibile nella ricerca di unicità e identità di ogni suo progetto, esito di un lavoro di sperimentazione, del confronto con il dibattito internazionale sull’architettura moderna, i cui archetipi sono rintracciabili nel rigore funzionale capace di esprimersi tra dinamismo e austerità attraverso un continuo rimando tra interno ed esterno in un rapporto continuo con il contesto. 
Il Quartiere INA-CASA Gazzi-Fucile si presenta come un sistema urbanizzato compatto e con struttura articolata e policentrica esito delle diverse combinazioni degli edifici. La configurazione complessiva è determinata dal disegno dei percorsi stradali carrabili. I due esterni, via Socrate e via Evemero da Messina, segnano l’intero perimetro congiungendosi a monte e a valle, mentre un terzo interno, via Zenone, è utilizzato per una fruizione più agevole degli isolati che non prospettano sulle vie principali. 
Alcune strade di collegamento di ampiezza minore lambiscono i vari edifici seguendone la sagoma.
Giocando sulle forme e sulla loro disposizione sono stati realizzati quattro slarghi per dare respiro agli edifici e al contempo creare aree collettive, oggi destinate esclusivamente a parcheggi. È verosimile immaginare che originariamente tali spazi fossero stati destinati ad aree gioco e punti d’incontro. Il completo ridisegno del sedime del torrente non è stato scandito dalla rigida griglia generatrice a trama ortogonale su cui insistono isolati di forma parallelepipeda regolare ma, come nel caso in esame, da alcuni elementi di base modulari. 
Sono riconoscibili tre sagome differenti degli edifici: a Y (denominati nel carteggio originale Ar se affiancati a gruppi di tre lungo uno dei lati corti, Br se singoli e non legati ad alcun corpo di fabbrica) che prospettano sul torrente, sono uniti tra di loro per creare una sagoma continua al contempo movimentata dal loro orientamento; i corpi di fabbrica ad H con corpo scala centrale delimitano invece la zona interna, anch’essi con disposizione e ampiezza differente; gli stabili di forma trapezoidale (Fr con sagoma esterna di ampiezza uguale gli uni agli altri) inseriti tra gli spazi liberi edificabili creati dall’andamento delle forme.
L’aspetto volumetrico compatto è dinamicizzato da logge angolari, piccoli balconi in aggetto, pensilina di coronamento a sbalzo rispetto al fronte della facciata.
Mediante l’utilizzo di elementi modulari in pianta, assemblati nelle varie forme che hanno costituito i diversi corpi di fabbrica, conservandone per ognuno di essi la medesima disposizione degli ambienti interni, il progettista non focalizza sulla generazione di un unico asse eliotermico, ma punta sulla scelta di grandi superfici finestrate negli ampi locali destinati a pranzo-soggiorno, posizionate in maniera tale da garantire la necessaria illuminazione diurna e una ventilazione naturale ottimale lungo l’asse Sud-Nord, leggermente inclinato di qualche grado al variare della posizione della singola costruzione.
Per quanto concerne la stratigrafia dell’involucro, le pareti perimetrali sono «muri verticali e di irrigidimento in mattoni pieni» con spessori di 42 cm (è plausibile la disposizione dei laterizi con una muratura a tre teste) per le prime due elevazioni e di 27 cm per le altre due (muratura a due teste); per quanto riguarda le «tramezzature interne», sono state eseguite con «laterizi forati dello spessore di 8 cm e dotate delle prescritte intelaiature». I serramenti sono realizzati in legno e in laminati metallici, con avvolgibili in legno.
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  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 132
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
De Pasquale Flavia, Pino Nunziatina 1996 Filippo Rovigo in "Quaderni dell’Ordine degli Architetti di Messina", n. 3, La Grafica Messina No
Cardaci Alessio 2003 Breve storia del Movimento Moderno. Evoluzione dell'edilizia pubblica a Messina Università degli Studi di Messina, Tesi di Dottorato Messina No
Cardaci Alessio 2006 Evoluzione dell'edilizia pubblica in "Quadrato", n. 3, Sicania Messina 67-82 Si
Currò Giuseppina, Russo Giovanni Francesco 2023 La riqualificazione prestazionale dei quartieri INA casa di Messina. Gli alloggi per lavoratori di Filippo Rovigo in contrada Gazzi Fucile in Colloqui.AT.e 2023. Transizione: sfide e opportunità per l'ambiente costruito, atti del convegno, Edicom Edizioni Monfalcone (GO) 227-242 Si
Cernaro Alessandra, Currò Giuseppina 2023 Tutela e riqualificazione dell'edilizia sociale del Moderno: un confronto tra i protocolli di sostenibilità GBC e ITACA in "Restauro Archeologico", Università di Firenze, n. 1, Rubettino Soveria Mannelli (CZ) 220-227 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Cantieri 15028-15029 Gestione INA-CASA 2° Settennio in Messina località Gazzi - Fucile - Mangialupi - ex Fondo Garufi Istituto Autonomo per le Case Popolari di Messina Archivio del Genio Civile di Messina Elaborati progettuali a china su carta
Gestione INA-CASA Progetto Case per Lavoratori Messina-Gazzi. Ex Fondo Garufi Filippo Rovigo Archivio dell'Istituto Autonomo per le Case Popolari di Messina Libro delle misure su carta, Registro di Contabilità su carta, elaborati progettuali a china su carta
Progetto per n. 240 alloggi per i lavoratori in n. 22 palazzine a 4 piani in contrada Gazzi - ex Fondo Garufi Filippo Rovigo Archivio del Genio Civile di Messina Relazione tecnica su carta ed elaborati progettuali a china su carta
Progetto per la costruzione di n. 12 case per lavoratori per complessivi n. 132 alloggi e n. 788 vani legali nel Comune di Messina - Rione Gazzi-Fucile. Ex Fondo Garufi G. Galbo Archivio dell'Istituto Autonomo per le Case Popolari di Messina Capitolato speciale d'appalto su carta

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Planimetria generale del quartiere Planimetria generale del quartiere Genio Civile
Edificio tipo B - Pianta delle coperture Edificio tipo B - Pianta delle coperture Genio Civile
Edificio tipo B - Pianta piano tipo Edificio tipo B - Pianta piano tipo Genio Civile
Edificio tipo B - Sezione costruttiva Edificio tipo B - Sezione costruttiva Genio Civile
Edificio tipo B - Prospetti Edificio tipo B - Prospetti Genio Civile
15_INA Casa_Gazzi-Fucile_Inquadramento nel contesto urbano 15_INA Casa_Gazzi-Fucile_Inquadramento nel contesto urbano Google Earth
16_INA Casa_Gazzi-Fucile dall'alto 16_INA Casa_Gazzi-Fucile dall'alto Google Earth
1_INA Casa_Gazzi-Fucile 1_INA Casa_Gazzi-Fucile Giuseppina Currò
2_INA Casa_Gazzi-Fucile 2_INA Casa_Gazzi-Fucile Giuseppina Currò
3_INA Casa_Gazzi-Fucile 3_INA Casa_Gazzi-Fucile Giuseppina Currò
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5_INA Casa_Gazzi-Fucile 5_INA Casa_Gazzi-Fucile Giuseppina Currò
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10_INA Casa_Gazzi-Fucile_Mattonella INA CASA 10_INA Casa_Gazzi-Fucile_Mattonella INA CASA Giuseppina Currò
11_INA Casa-Gazzi-Fucile 11_INA Casa-Gazzi-Fucile Giuseppina Currò
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14_INA Casa_Gazzi-Fucile_Vano scala 14_INA Casa_Gazzi-Fucile_Vano scala Giuseppina Currò

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporanea
Titolare della ricerca: Università degli studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera


Scheda redatta da Marina Arena (Università degli studi di Messina)
creata il 25/02/2024
ultima modifica il 22/01/2025