Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

GRATTACIELO “LA MERIDIANA”

Scheda Opera

  • Vista del grattacielo
  • Vista del grattacielo
  • Vista del grattacielo
  • Comune: Bologna
  • Località: San Vitale
  • Denominazione: GRATTACIELO “LA MERIDIANA”
  • Indirizzo: Via Benvenuto Cellini N. 18-20
  • Data: - 1960
  • Tipologia: Grattacieli
  • Autori principali: Guido Cavani
Descrizione

L’edificio sorge in località Meridiana, all’estremità est del quartiere San Vitale al centro di un complesso Ina-Casa.
Il corpo di fabbrica riassume in un blocco di ventidue piani, alto circa settanta metri, il programma funzionale di cinque edifici in linea che dovevano occupare l’area secondo il progetto iniziale.
La posizione distante dal centro storico favorisce il ripensamento e la scelta di un modello che rappresenta certamente un’anomalia rispetto all’edificato a bassa densità della zona e rispetto alle consuetudini dell’edilizia residenziale a basso costo in generale, che trova raramente soluzioni tipologiche riconducibili a quelle del grattacielo.
Seppur applicato a un edificio alto, la torre fa ricorso ad un’immagine tradizionale volta a richiamare il consueto aspetto dell’abitazione popolare di quegli anni, applicandovi un linguaggio realista in aperta contraddizione con la regola “internazionale” del grattacielo in ferro e vetro che vede, tra i precedenti più noti, i coevi progetti per la torre Velasca di BBPR a Milano o per il grattacielo Roma di Michelucci a Livorno.
Sui fronti principali affiora la maglia strutturale in vista che accentua il valore bidimensionale del prospetto, riquadrandolo in una griglia composta dalle travi e dai pilastri che risvoltano in copertura assecondando il profilo mistilineo della forma del tetto.
All’interno di quest’orditura costituita dal telaio, una seconda trama “minore” di elementi verticali, scandisce i tamponamenti in mattoni faccia a vista e le finestre, mentre i lati corti si presentano, per contrapposizione, completamente ciechi ad eccezione della fila di finestre singole allineate le une alle altre in posizione asimmetrica rispetto alla mezzeria del fronte.
Ancora, in riferimento all’idea del grattacielo come “casa” e contrariamente al modello “classico”, l’edificio trova, poi, un rapporto diretto con il suolo, senza la mediazione di un volume basamentale di raccordo, segnalando ulteriormente le proporzioni che, a causa della ridotta profondità del corpo di fabbrica, accentuano lo slancio verticale e la conseguente valenza di segnale urbano nel territorio, tutt’ora apprezzabile.

(Matteo Sintini)

Info
  • Progetto: -
  • Esecuzione: 1958 - 1960
  • Committente: Cons. Coop. Emiliano Romagnolo
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Complesso residenziale
  • Destinazione attuale: Complesso residenziale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Giorgio Bozzatto Progetto architettonico Progetto NO
Guido Cavani Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: telaio in cemento armato a vista
  • Materiale di facciata: laterizio
  • Coperture: struttura in cemento armato, rivestimento in coppi
  • Serramenti: metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Seppur applicato a un edificio alto, la torre fa ricorso ad un’immagine tradizionale volta a richiamare il consueto aspetto dell’abitazione popolare di quegli anni, applicandovi un linguaggio realista in aperta contraddizione con la regola “internazionale” del grattacielo in ferro e vetro che vede, tra i precedenti più noti, i coevi progetti per la torre Velasca di BBPR a Milano o per il grattacielo Roma di Michelucci a Livorno. 
Sui fronti principali affiora la maglia strutturale in vista che accentua il valore bidimensionale del prospetto, riquadrandolo in una griglia composta dalle travi e dai pilastri che risvoltano in copertura assecondando il profilo mistilineo della forma del tetto. 
All’interno di quest’orditura costituita dal telaio, una seconda trama “minore” di elementi verticali, scandisce i tamponamenti in mattoni faccia a vista e le finestre, mentre i lati corti si presentano, per contrapposizione, completamente ciechi ad eccezione della fila di finestre singole allineate le une alle altre in posizione asimmetrica rispetto alla mezzeria del fronte.
Ancora, in riferimento all’idea del grattacielo come “casa” e contrariamente al modello “classico”, l’edificio trova, poi, un rapporto diretto con il suolo, senza la mediazione di un volume basamentale di raccordo, segnalando ulteriormente le proporzioni che, a causa della ridotta profondità del corpo di fabbrica, accentuano lo slancio verticale e la conseguente valenza di segnale urbano nel territorio, tutt’ora apprezzabile.  

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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 216
  • Particella: 441

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Bortolotti Luigi 1972 Il suburbio di Bologna. Il comune di Bologna, fuori le mura nella storia e nell’arte La grafica emiliana Parma 97 Si
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia-Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna 23, 36, 181, 183 Si
Trentin Annalisa (a cura di) 2006 Edifici alti in Emilia-Romagna Clueb Bologna 37 Si
Parisini Roberto 2012 La città e i consumi. Accesso al benessere e trasformazioni urbane a Bologna (1951-1981) Franco Angeli Milano 27 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista del grattacielo Vista del grattacielo R. Vlahov, courtesy IBC
Vista del grattacielo Vista del grattacielo R. Vlahov, courtesy IBC
Vista del grattacielo Vista del grattacielo R. Vlahov, courtesy IBC

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 27/02/2025

Revisori:

Stefano Setti